Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Carlo Goldoni
Pamela nubile

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena Diciannovesima. Miledi, Madama Jevre e detta

 

MIL. Pamela.

PAM. Signora.

MIL. Finalmente Milord mio fratello accorda che tu venga a stare con me. Preparati, che or ora ti condurrò meco colla carrozza.

PAM. (Oimè!) Poco vi vuole a prepararmi.

MIL. Ci verrai volentieri?

PAM. Ascriverò a mia fortuna l'onor di servirvi.

MIL. Assicùrati, che ti vorrò bene.

PAM. Sarà effetto della vostra bontà.

JEV. (Povera Pamela!) (piange)

PAM. (a Jevre) Madama, che avete voi, che piangete?

JEV. Cara Pamela, non posso vedervi da me partire, senza piangere amaramente.

PAM. Spero che la mia padrona permetterà che venghiate qualche volta a vedermi.

JEV. E voi non verrete da me?

PAM. No, madama, non ci verrò.

JEV. Ma perché, cara, perché?

PAM. Perché non voglio abbandonare la mia padrona.

MIL. Se tu sarai amorosa meco, io sarò amorosa con te.

PAM. Vi servirò con tutta la mia attenzione.

MIL. Via dunque, Pamela, andiamo. Madama Jevre ti manderà poscia i tuoi abiti e la tua biancheria.

PAM. Son rassegnata a obbedirvi. (Oh Dio!) (piange)

MIL. Che hai? Tu piangi?

PAM. Madama Jevre, vi ringrazio della bontà che avete avuta per me. Il cielo vi rimeriti tutto il bene che mi avete fatto. Vi domando perdono, se qualche dispiacere vi avessi dato. Vogliatemi bene, e pregate il cielo per me.

JEV. Oh Dio! Mi si spezza il cuore, non posso più.

MIL. Pamela, più che stai qui, più ti tormenti. Andiamo che in casa mia avrai motivo di rallegrarti. È venuto mio nipote, dopo un viaggio di cinque anni. Egli è pieno di brio; egli è affabile con chicchessia, ha condotto seco dei servitori di varie nazioni, e dopo la sua venuta, la mia casa pare trasportata in Parigi.

PAM. Spero che il cavaliere vostro nipote non avrà a domesticarsi con me.

MIL. Orsù andiamo, non perdiamo inutilmente il tempo.

JEV. Non volete restare a pranzo con vostro fratello?

MIL. No, mi preme condurre a casa Pamela.

PAM. Signora, che dirà il mio padrone, se parto così villanamente senza baciargli la mano?

MIL. Vieni meco, passeremo dal suo appartamento.

JEV. Eccolo, ch'egli viene alla volta nostra.

PAM. (Oh Dio! Tremo tutta, il sangue mi si gela nelle vene.)

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2005 EuloTech