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| Carlo Goldoni Le smanie per la villeggiatura IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1001 3, 1| stato, ma ho veduto delle pazzie. L'obbligo mio vuol ch'io
1002 3, 16| amino come il lupo e la pecora. (A Filippo.)~FILIPPO: (
1003 1, 1| cameriere mi venga a fare il pedante.~PAOLO: Perdoni; non parlo
1004 2, 3| cavalli.~VITTORIA: Oh sì, peneranno assai a mandar eglino alla
1005 2, 7| FILIPPO: E perché ci ho da pensar io?~BRIGIDA: Perché egli
1006 2, 1| pagato, e non ci ha più da pensare.~VITTORIA: Sì, ma sono restata
1007 2, 10| far peggio; ma bisognava pensarvi prima. Se l'avessi invitato
1008 3, 14| No, dite prima quel che pensate voi. Dirò poi quello che
1009 1, 9| GUGLIELMO: Non, signore. Pensava ora, se dovea prendere un
1010 2, 2| Andiamo, andiamo, prima che si penta. Si vede, che non lo fa
1011 3, 12| col signor Leonardo. Mi pento d'esserci entrato. Me ne
1012 | perch'
1013 3, 3| di dote. Volete ora ch'io perda il credito? Mi volete vedere
1014 1, 1| da far cento cose, e voi perdete il tempo, e non se ne eseguisce
1015 1, 1| bastano.~PAOLO: La prego perdonarmi, se parlo troppo liberamente.
1016 1, 8| io facessi?~FERDINANDO: Perdonate: lo pagate subito?~VITTORIA:
1017 0, aut| tre insieme si uniscono perfettamente. Poteva io dunque per la
1018 3, 1| figliuola una compagnia un poco pericolosa, perché mi parve che l'onestà
1019 3, 17| dunque a chi parte, e buona permanenza a chi resta.~ ~Fine della
1020 3, 16| Brigida e detti~ ~VITTORIA: È permesso? (Melanconica.)~GIACINTA:
1021 3, 17| il signor Leonardo me lo permette, accetterò le grazie della
1022 3, 2| calesso, e che, se me lo permettono, andrò io nella carrozza
1023 3, 15| cameriere.~LEONARDO: Con permissione, che passino.~BRIGIDA: (
1024 1, 11| è finita: sarò schiava perpetuamente. O mi vuol bene, o non mi
1025 3, 10| Vedete se ho fatto bene io a persuadervi a staccare dal fianco di
1026 3, 10| contenta.~FULGENZIO: Eh! mi persuado che non dirà di no.~FILIPPO:
1027 3, 12| figlia, vi sareste ancora voi persuaso.~FULGENZIO: Ho capito. Non
1028 2, 2| lo straccio in centomila pezzi.~LEONARDO: Che cosa c'è
1029 1, 9| buon umore; mi ha sempre piacciuto la compagnia, e nell'età
1030 1, 6| perché di notte non ha piacer di viaggiare).~LEONARDO: (
1031 1, 4| anno verrà in campagna a piantare il bordone da noi.~LEONARDO:
1032 1, 5| giovanetto di ventidue anni, e ha piantato me per attaccarsi a lui.~
1033 2, 5| di non andare, e poi mi pianti, e se ne vada da sé).~FERDINANDO:
1034 1, 5| Vi potrebbe essere una picciola difficoltà.~FERDINANDO:
1035 0, aut| degli altri. L'ambizione de' piccioli vuol figurare coi grandi,
1036 1, 9| diversamente. Aveva un certo picciolo affare. Basta non occorr'
1037 2, 6| candeliere, quando si è sul piede di seguitare il gran mondo,
1038 2, 8| vestir da viaggio da capo a piedi, e abbiamo ancora da desinare.~
1039 3, 7| Vittoria con un vestito piegato, e detti~ ~VITTORIA: Fratello,
1040 3, 14| come vi pare, ed abbiate pietà di me.~FULGENZIO: (Uh il
1041 0, aut| Comico dell'edizion del Pitteri; ho trovato ancora di che
1042 2, 7| con voi l'architetto, il pittore, l'agrimensore, per impiegarli
1043 3, 1| giudizio, e non per essere piucché mai rovinato. So che le
1044 1, 1| quantità di forniture di pizzi, di nastri, di fioretti,
1045 3, 14| ingiuriose, azioni basse, e plebee. Siam sul momento di dover
1046 | po'
1047 2, 12| VITTORIA: E io? Esco un pochino la festa, e poi sempre in
1048 | pochissimi
1049 1, 9| Colà sono situati i nostri poderi, e vi è un'abitazione passabile.
1050 2, 1| doveva aggiungere alla lunga polizza anche questo conto, e sarebbe
1051 0, aut| seco loro in campagna la pompa ed il tumulto delle Città,
1052 3, 1| e poi l'ho trovato assai pontuale in affari di rimarco. Non
1053 0, aut| ridicolo ch'io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo,
1054 2, 2| diavolo che ha per il capo). (Porta via la cassetta, e parte.)~
1055 1, 10| la sopravveste di seta da portar per viaggio per ripararsi
1056 1, 10| Necessarissimo. Sarebbe una villania portare la polverina di tela; vuol
1057 2, 12| passato.~VITTORIA: Non l'ho portata, perché, se vi ricordate,
1058 1, 4| abito, sarebbe capace di porvi in ridicolo in tutte le
1059 1, 1| servita.~LEONARDO: Andate poscia dal mio droghiere, fatevi
1060 1, 5| le quali pagano loro le poste, e danno loro qualche zecchino
1061 1, 5| una carrozza da quattro posti.~LEONARDO: Io ho ordinato
1062 | poterle
1063 2, 9| che andiate in villa, e di potervi dare il buon viaggio.~FILIPPO:
1064 | potessero
1065 | potrebbero
1066 | potrei
1067 | potuto
1068 2, 10| modo. La sua figliuola, poveraccia! ha terminato presto di
1069 1, 11| Compatitemi, signora padrona, il poverino vi vuol troppo bene.~GIACINTA:
1070 3, 10| tanti altri. Non si lasciano praticar le figlie. Capite? Non si
1071 2, 3| comando, non vo' che la pratichiate.~VITTORIA: Eh! già, quando
1072 3, 3| credito? Mi volete vedere precipitato? Credete ch'io sia in necessità
1073 2, 1| Mio fratello dunque va in precipizio.~PAOLO: Se non ci rimedia.~
1074 1, 5| FERDINANDO: E per questo ho preferito la vostra villeggiatura
1075 1, 6| lo sta attendendo, e lo prega sollecitare, perché di notte
1076 2, 1| non credo, che vi farete pregare per questo.~PAOLO: Per me
1077 1, 1| Andate da monsieur Gurland, e pregatelo per parte mia, che mi favorisca
1078 3, 17| fare la scritta. Onde siete pregati ad esser voi testimoni.~
1079 3, 1| Guglielmo; e ch'egli l'avea anzi pregato d'andar con loro, per quella
1080 1, 9| stateci fin che vi pare; non pregiudicate i vostri interessi, e stateci
1081 1, 12| modo.~LEONARDO: Ma se vi premesse la mia amicizia, trovereste
1082 2, 4| sappiate che per un mio premuroso affare, per oggi non parto
1083 3, 13| due. Chi è di voi che si prende spasso di me? Chi è che
1084 3, 5| LEONARDO: Sì, bestia, bestia. (Prendendo l'acqua.)~CECCO: Signore,
1085 3, 16| Che caro signor fratello! Prender moglie prima di dare marito
1086 3, 14| FULGENZIO: (Io non la prenderei, se avesse cento mila scudi
1087 1, 1| più bella.~PAOLO: Ho da prenderla coi contanti?~LEONARDO:
1088 1, 10| i sei zecchini venite a prenderli nella mia camera, che ci
1089 3, 10| campagna con voi, non la prendeva più certamente.~FILIPPO: (
1090 2, 12| nascono delle baruffe. (Prendi questa, e sappiatemi dir
1091 1, 4| signor Ferdinando? Io non mi prendo soggezione di lui. M'immagino
1092 1, 1| tavola aperta. Convien essere preparati. Le posate si mutano frequentemente,
1093 0, aut| prima si vedono i pazzi preparativi; nella seconda la folle
1094 3, 11| fatemi il piacere di star lì presente, perché la mangino, e che
1095 2, 10| GIACINTA: Che impegni avete presi con lui?~FILIPPO: Io l'ho
1096 2, 9| Di ciò son sicurissimo, e prestar mille scudi ad un galantuomo,
1097 1, 1| parte mia, che mi favorisca prestarmi due coltelliere, quattro
1098 2, 9| l'altro giorno mi avete prestati, li avrete, come mi sono
1099 3, 14| Fulgenzio, con qual autorità pretende il signor Leonardo di comandare
1100 3, 14| non direbbe niente, non pretenderebbe niente se non avesse intenzione
1101 1, 12| LEONARDO: Oh! non mancano pretesti, quando si vuole.~GIACINTA:
1102 3, 12| levarmelo d'attorno, che miglior pretesto potea trovare?~FULGENZIO:
1103 2, 1| VITTORIA: E non possiamo noi prevalerci di qualche cosa?~PAOLO:
1104 1, 11| Anzi per lo contrario, prevedendo ch'ei possa un giorno essere
1105 1 | ATTO PRIMO~ ~
1106 0, aut| provengono. I personaggi principali di queste tre rappresentazioni,
1107 1, 11| dell'onesta mia libertà. Se principia ora a pretendere, a comandare,
1108 2, 6| derisioni. Bisognerebbe non aver principiato. Oh! costa molto il dover
1109 1, 11| non esser sofistico, a non privarmi dell'onesta mia libertà.
1110 | pro
1111 3, 5| semplice gelosia, sono stato in procinto di abbandonare la villeggiatura.~
1112 1, 4| aver della compagnia. Tutti procurano d'aver più gente che possono;
1113 1, 11| questa buona intenzione, procurate un poco più di renderlo
1114 1, 9| GUGLIELMO: Va benissimo. (Procurerò ben io di cattivarmi l'animo
1115 1, 1| parlo per l'amore che le professo.~LEONARDO: Impiegate il
1116 3, 12| volevate mancar a lui, perché promettere a me?~FILIPPO: Perché aveva
1117 3, 16| scritta?~LEONARDO: Io son prontissimo a farla.~VITTORIA: E che
1118 3, 16| fate che tutto sia lesto e pronto. Il baule, i cavalli, tutto
1119 3, 14| testé a vostro padre la proposizione.~LEONARDO: Ma veggendomi
1120 | propria
1121 2, 12| sì, non c'era polvere. (È propriamente ridicola).~VITTORIA: Quest'
1122 2, 1| il solito, e colla solita proprietà.~PAOLO: Crede ella, che
1123 | proprio
1124 1, 10| BRIGIDA: In quanto a me, vi protesto, monto in sedia, mi metto
1125 3, 9| Povero voi, se vi facessi provar la bile che mi tormenta.~
1126 1, 7| che cosa faceva?~CECCO: Si provava un abito.~VITTORIA: Un abito
1127 0, aut| conseguenze dolorose che ne provengono. I personaggi principali
1128 1, 11| BRIGIDA: Dice per altro il proverbio: chi ama, teme; e se dubita,
1129 1, 3| certo. Voglio che me lo provi, e lo voglio veder finito.~
1130 2, 9| FILIPPO: Voi mi mettete delle pulci nel capo. Non veggo l'ora
1131 2, 12| bene, perché pago, pago puntualmente, e il sarto non lo faccio
1132 2, 9| voi delle malegrazie che puzzino.~FILIPPO: Orsù, bisognerà,
1133 0, aut| piacere di dar unito un quadro, che piacerà davantaggio.~
1134 | qualchedun
1135 | quale
1136 | Quanta
1137 | quante
1138 | quanti
1139 1, 1| delle cuffie da notte, una quantità di forniture di pizzi, di
1140 | quantunque
1141 3, 14| Scena Quattordicesima. Giacinta e detti~ ~GIACINTA:
1142 1, 5| metodica. Si va a cena a quattr'ore, e si va a letto alle
1143 | quegli
1144 | Quei
1145 3, 1| giudizio. Val più il dormir quieto, senza affanni di cuore,
1146 3, 15| Scena Quindicesima. Brigida e detti~ ~BRIGIDA:
1147 3, 9| soccorrerlo, a consigliarlo. (A raccogliere qualche cosa per la conversazione
1148 2, 9| Sono stato in campagna alla raccolta del grano, ci sono stato
1149 2, 10| quella povera Brigida, che si raccomanda.~FILIPPO: E non avreste
1150 2, 9| buon rivederci.~FILIPPO: Mi raccomando alla grazia vostra.~FULGENZIO: (
1151 3, 4| VITTORIA: Sì, sì, mi racconterete poi. Presto, donne, dove
1152 2, 2| LEONARDO: Questo non è ragionare da fanciulla propria, e
1153 2, 6| sarebbe pericolo, ch'io mi rammaricassi per non andarvi. Ma chi
1154 0, aut| precisamente di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non
1155 1, 4| tutto, e si fanno merito rapportando qua e là i fatti degli altri,
1156 0, per| di Leonardo~ ~La scena si rappresenta a Livorno, parte in casa
1157 0, aut| sono state separatamente rappresentate con una distanza di qualche
1158 0, aut| principali di queste tre rappresentazioni, che sono sempre gli stessi,
1159 3, 16| ringraziato il cielo, che lo vedo rasserenato. (Parte.)~VITTORIA: Via,
1160 3, 2| Eh! dice bene; mi saprò regolare; metterò la testa a partito.
1161 2, 11| com'egli dice, imparerà a regolarsi per l'avvenire con più discrezione,
1162 2, 9| non vuol essere nominato. Regolatevi diversamente, e si spiegherà.~
1163 3, 10| specialmente in campagna, ma si regolerà.~FULGENZIO: Eh! per questa
1164 3, 14| scacci villanamente, che si rendano altrui palesi i vostri sospetti,
1165 2, 4| non andarvi, e non ho da render conto di me a nessuno. Andate
1166 1, 4| campagna, altrimenti me ne renderà conto, e non farà più il
1167 1, 11| procurate un poco più di renderlo soddisfatto.~GIACINTA: Anzi
1168 3, 14| dichiarato vi siete, ora che rendete pubblico l'amor vostro,
1169 3, 14| vostri sospetti, e che ci rendiamo ridicoli in faccia al mondo?
1170 3, 1| cose fra lui e me, che mi rendono certo della sua parola;
1171 3, 14| fede.~GIACINTA: Chi è il reo? Chi è il mancatore? (Con
1172 1, 7| quel che ti dico, e non replicare.~CECCO: Sì, signora, subito
1173 3, 3| cioccolata.~PAOLO: Io ho reso tutto ai mercanti.~LEONARDO:
1174 2, 1| pensare.~VITTORIA: Sì, ma sono restata senza quattrini.~PAOLO:
1175 2, 12| no, se volete restare, restate.~VITTORIA: Non vorrei che
1176 3, 5| consolazione. Certo, che se restava in Livorno, non le si poteva
1177 2, 12| VITTORIA: (Quasi, quasi, ci resterei, per la curiosità di quest'
1178 2, 2| signora Giacinta mi sentirà se resterò a Livorno per lei.~LEONARDO:
1179 2, 9| difficoltà. Ve li ho per altro restituiti, e i mille scudi che l'altro
1180 3, 9| frasca, è una civetta, dà retta a tutti, si discredita,
1181 0, aut| ricco; poiché i nobili e ricchi sono autorizzati dal grado
1182 0, aut| civile, non nobile e non ricco; poiché i nobili e ricchi
1183 1, 9| maggiore finezza che io possa ricevere.~FILIPPO: Andate dunque
1184 2, 12| ho portata, perché, se vi ricordate, non c'era polvere.~GIACINTA:
1185 3, 3| com'egli è fatto, non si ricorderà più quello che gli ho detto.~
1186 2, 9| cordialità.~FILIPPO: Sì, me ne ricordo, e ve ne sarò grato fino
1187 1, 9| obbligante, ch'io non posso ricusare le grazie vostre.~FILIPPO:
1188 3, 3| loro non va Guglielmo, non ricuseranno la mia compagnia; sarebbe
1189 1, 10| cappellini!~BRIGIDA: Fa morir di ridere il signor padrone. I cappellini!~
1190 1, 1| importante. Il baule fatelo riempir dalle donne.~PAOLO: Le donne
1191 1, 11| pretendere, a comandare, se gli riesce ora d'avvilirmi, di mettermi
1192 1, 3| È vero, che li ho fatti rifar quasi tutti; ma un vestito
1193 2, 9| fondamento, e lo dico appunto, riflettendo che avete una figliuola
1194 1, 10| Non si usa in villa quel rigore che si pratica nelle città;
1195 3, 1| assai pontuale in affari di rimarco. Non dubito di ritrovarlo
1196 2, 1| precipizio.~PAOLO: Se non ci rimedia.~VITTORIA: E come avrebbe
1197 3, 12| mala condotta.~FILIPPO: Rimediamoci, per carità.~FULGENZIO:
1198 2, 1| VITTORIA: E come avrebbe da rimediarci?~PAOLO: Regolar le spese.
1199 2, 10| fatto il male, ed io ci rimedierò.~GIACINTA: Basta che il
1200 2, 10| GIACINTA: Basta che il rimedio non sia peggiore del male.
1201 3, 10| parte, non avete occasion di rimproverarlo.~FILIPPO: Volete dire, perché
1202 1, 10| FILIPPO: Sicché dunque devo ringraziare la mia figliuola, che mi
1203 3, 10| amoretti?~FULGENZIO: Sì, e ringraziate il cielo che avete a fare
1204 3, 16| fantastico!).~PAOLO: Sia ringraziato il cielo, che lo vedo rasserenato. (
1205 1, 1| casa da queste donne fa rinovare i vestiti usati. Si fa fare
1206 1, 10| cappellini? I cappellini non riparano meglio?~GIACINTA: Oh, i
1207 3, 3| mercanti.~LEONARDO: Tornate a ripigliare ogni cosa.~PAOLO: Non mi
1208 1, 1| Leonardo.~ ~Paolo che sta riponendo degli abiti e della biancheria
1209 2, 1| affrettano tutti e due a riporre il baule.)~
1210 2, 2| avessi rubata.~LEONARDO: Riportate ogni cosa a chi ve l'ha
1211 1, 6| circa ai cavalli da posta, riposa sopra di lei. La signora
1212 1, 2| e ad intendere come ha riposato la scorsa notte, e che da
1213 1, 3| che si uniscano bene, che risaltino, e non facciano confusione.~
1214 3, 4| scaldo, perché ho ragione di riscaldarmi, e andrò in campagna con
1215 1, 5| LEONARDO: Ma siete poi risolta di voler partire? (A Vittoria.)~
1216 2, 12| E per questo? Non si può risolvere da un momento all'altro?
1217 1, 3| disperazione.~LEONARDO: Dunque risolvetevi di venire.~VITTORIA: Andate
1218 2, 1| Si vesta con meno sfarzo, risparmi quel che getta in Livorno.
1219 2, 7| non sia un altro ospite rispettoso, che venga ad esibirvi la
1220 3, 14| FILIPPO: Ha parlato con voi. Rispondete voi.~GIACINTA: Favorisca
1221 2, 1| cassa ch'io tengo è così ristretta, che non arrivo mai a poter
1222 2, 1| che ora è più che mai in ristrettezze grandissime, e non si lusinghi,
1223 2, 1| siete un uomo da niente. Ristringa le spese in casa. Scemi
1224 3, 9| si fa per abito, non si ritiene.~FERDINANDO: In somma, dunque
1225 3, 1| chiederla a drittura, o ritirarvi dalla sua conversazione.~
1226 0, aut| dell'amena tranquillità del ritiro; ma l'ambizione ha penetrato
1227 2, 1| villeggiatura.~PAOLO: Crede ella di ritornar di campagna con dei quattrini?~
1228 1, 9| ritorno. Fatto il vino, si ritornava in città; ma allora si andava
1229 1, 10| Ed usano il palossetto ritorto.~BRIGIDA: E portano l'ombrellino
1230 2, 6| Vo' andar io medesima a ritrovarla. Dica mio fratello quel
1231 3, 1| di rimarco. Non dubito di ritrovarlo tale anche in questo.~LEONARDO:
1232 3, 13| LEONARDO: Ho piacere di ritrovarvi qui tutti e due. Chi è di
1233 2, 10| per ispuntarla. Ma non ci riuscirà).~FILIPPO: C'è nessuno di
1234 2, 1| No, per dir la verità, è riuscito bellissimo. Mi sta bene,
1235 2, 9| amicizia, il desiderio di rivedervi prima che andiate in villa,
1236 1, 6| CECCO: (Il signor Filippo la riverisce, e dice che circa ai cavalli
1237 1, 5| FERDINANDO: Padroni miei riveriti. Il mio rispetto alla signora
1238 2, 5| Livorno?).~FERDINANDO: (Si rode, si macera. Ci ho un gusto
1239 3, 9| VITTORIA: Venite anche voi a rompermi il capo?~FERDINANDO: Come,
1240 1, 5| bianco e rosso come una rosa.~LEONARDO: Mi maraviglio
1241 1, 5| ben cincinato, bianco e rosso come una rosa.~LEONARDO:
1242 3, 1| non per essere piucché mai rovinato. So che le cose vostre non
1243 2, 5| quello che si può, e che si rovinino quelli che si vogliono rovinare.~
1244 2, 2| maltrattato, come se io l'avessi rubata.~LEONARDO: Riportate ogni
1245 2, 1| probabilmente l'avrei pagato senza sagrificare quel poco che mio fratello
1246 1, 9| nessuno vuol venire con me a sagrificarsi. Anche mia figlia alza il
1247 3, 1| di vostra moglie, non li sagrificate in villeggiatura; prudenza,
1248 2, 7| merito.~FILIPPO: Chi c'è in sala?~BRIGIDA: C'è gente.~FILIPPO:
1249 1, 1| andasse in campagna, che lo saldasse del conto vecchio.~LEONARDO:
1250 2, 1| lungo, e che voleva esser saldato.~VITTORIA: E bene, doveva
1251 3, 5| quando io scendeva le scale, saliva il signor Guglielmo col
1252 2, 10| bragie scottano, e convien salvar la riputazione.~FILIPPO:
1253 1, 8| di Fiandra e ventiquattro salviette.~VITTORIA: E per qual impegno,
1254 1, 2| fare un'ingiustizia al suo sangue, ho da esser io l'erede
1255 0, aut| disordine. Virgilio, il Sannazzaro, e tanti altri panegiristi
1256 3, 1| pareva quasi impossibile, sapendo quel che è passato fra lei
1257 2, 12| non avrà avuto tempo a saperlo.~VITTORIA: Giacintina, amica
1258 1, 4| sapere ogni cosa; perché se sapesse le vostre smanie per l'abito,
1259 2, 9| la gioventù.~FILIPPO: Se sapessi come fare a liberarmi dal
1260 2, 12| baruffe. (Prendi questa, e sappiatemi dir se è alla moda).~VITTORIA: (
1261 3, 17| destinato?~FILIPPO: Non saprei... Che dite voi, Giacinta?~
1262 1, 7| Se non c'è, corri dal mio sartore, digli che assolutamente,
1263 3, 9| VITTORIA: Io resto di sasso, non so in che mondo mi
1264 2, 4| Mi è noto il vostro stile satirico. In casa mia, in città e
1265 1, 10| compromettere: mia figlia è savia, è bene educata. Eccola,
1266 3, 10| donna. Con tutta la sua saviezza, con tutta la sua prudenza,
1267 2, 9| che è un giovane il più savio, il più dabbene del mondo.~
1268 3, 9| non passano tre minuti. Sbuffa, smania. Non si va più in
1269 3, 14| partire. Volete voi che si scacci villanamente, che si rendano
1270 3, 4| questo caldo?~VITTORIA: Mi scaldo, perché ho ragione di riscaldarmi,
1271 3, 5| verità, quando io scendeva le scale, saliva il signor Guglielmo
1272 1, 1| tutto, facciamo un poco di scandaglio di quel, che c'è, e di quello,
1273 1, 10| eglino la polverina, gli scappinetti colle fibbie di brilli,
1274 1, 10| vi mettiate in testa una scarpa.~GIACINTA: Ma voi che vi
1275 1, 10| le gambiere di lana, le scarpe grosse: ora portano anch'
1276 3, 4| donne, dove siete? Donne, le scatole, la biancheria, le scuffie,
1277 1, 3| consiste nel buon gusto di scegliere colori buoni, che si uniscano
1278 2, 1| Ristringa le spese in casa. Scemi la tavola in città, minori
1279 3, 5| della mia verità, quando io scendeva le scale, saliva il signor
1280 3, 16| Da sé, osservando fra le scene.)~VITTORIA: (Che caro signor
1281 2, 6| si possa, si attirano gli scherni, e le derisioni. Bisognerebbe
1282 3, 5| ha tradito Fulgenzio, mi scherniscono tutti, son fuor di me. Sono
1283 2, 5| suoi per tripudiare, per scialacquare; e la sua figliuola ha meno
1284 1, 6| Sono in impegno, e per una scioccheria voi non mi farete mancare.
1285 2, 10| so fare).~GIACINTA: (Ci scommetterei la testa, che Leonardo si
1286 1, 3| Mi spiacerebbe di vedervi scontenta; ma in ogni modo s'ha da
1287 1, 2| intendere come ha riposato la scorsa notte, e che da qui a qualche
1288 2, 10| bragie.~GIACINTA: E le bragie scottano, e convien salvar la riputazione.~
1289 0, per| di Leonardo~Ferdinando, scrocco~Guglielmo, amante di Giacinta~
1290 1, 8| credenza per pagarlo uno scudo al mese. E la signora Costanza?
1291 3, 4| scatole, la biancheria, le scuffie, gli abiti, il mio mariage. (
1292 2, 12| Livorno.~GIACINTA: Sì, sì, scusatelo. Me l'ha da pagare senza
1293 1, 12| Sostenuta.)~LEONARDO: Scusi se son venuto ad incomodarla.~
1294 2, 1| PAOLO: E perché dunque è sdegnata col sarto?~VITTORIA: Perché
1295 3, 12| Il cancaro che vi mangi. (Sdegnato.)~FILIPPO: Non andate in
1296 1, 9| col freddo, e si vedono seccar le foglie sugli alberi.~
1297 1, 1| amore a servirmi, e non a seccarmi. Fate quel che vi ho detto,
1298 3, 7| Vittoria.)~VITTORIA: Eh! non mi seccate anche voi. (A Paolo.)~ ~
1299 2, 10| consolo, signore, che la seccatura è finita.~FILIPPO: Chiamatemi
1300 2, 8| potrebbero risparmiare le seccature. Vien tardi, a ventun'ora
1301 3, 1| villeggiare! Un giorno pare un secolo. Tutti gli affari cedono;
1302 3, 16| Scena Sedicesima. Vittoria, Paolo, Brigida
1303 2, 2| sentire. Non so, s'io abbia a seguitar a fare, o a principiar a
1304 2, 6| quando si è sul piede di seguitare il gran mondo, una volta
1305 3, 1| isposa. Ora non vorrei che seguitasse la tresca senza conclusione
1306 2, 2| principiar a disfare.~VITTORIA: Seguitate a fare.~LEONARDO: Principiate
1307 1, 9| settembre, non c'è un can che mi seguiti, nessuno vuol venire con
1308 1, 9| essendo solo, un cavallo da sella.~FILIPPO: Facciamo così.
1309 2, 9| grano, ci sono stato alla semina, sono tornato per le biade
1310 3, 5| Per un puntiglio, per una semplice gelosia, sono stato in procinto
1311 1, 12| persona, non può nutrire tai sentimenti, e dove non vi è stima,
1312 1, 4| venga, è padrone.~VITTORIA: Sentimi. Va immediatamente dal sarto,
1313 2, 10| non era arrosto. Mi par di sentirle; mi vengono i sudori freddi.~
1314 2, 10| ci fusse Fulgenzio che la sentisse!) Non sarebbe meglio che
1315 2, 12| incomodarmi? Quando vi ho sentita venire, mi si è allargato
1316 0, aut| dunque per la stessa ragione separarle ne' Tomi della mia novella
1317 0, aut| del pubblico, sono state separatamente rappresentate con una distanza
1318 2, 1| Ciascheduno conosce il suo. Sono separate le fattorie. Non vi è niente
1319 1, 1| conto vecchio.~LEONARDO: Non serve. Ditegli, che lo pagherò
1320 1, 5| sono stato io il cavalier servente; poi è capitato un giovanetto
1321 1, 10| pronta per assistere, per servir la padrona.~GIACINTA: Caro
1322 2, 1| questo.~PAOLO: Per me la servirei volentieri, ma non ne ho.
1323 3, 3| ch'io non ho abilità per servirla.~LEONARDO: No, Paolino mio,
1324 1, 1| Impiegate il vostro amore a servirmi, e non a seccarmi. Fate
1325 3, 1| via, anderò subito; vi servirò, vi soddisfarò. Ma, caro
1326 1, 12| soffrire la gelosia.~LEONARDO: Servitor suo, signora Giacinta. (
1327 1, 9| qualcheduno?~FILIPPO: I miei servitori sono tutti occupati. Scusatemi,
1328 2, 1| finito; ma da colui non mi servo più.~PAOLO: E perché, signora?
1329 | sette
1330 1, 9| dico d'andar in villa il settembre, non c'è un can che mi seguiti,
1331 2, 1| salario. Si vesta con meno sfarzo, risparmi quel che getta
1332 2, 12| roba, ma non mi curo poi di sfoggiarla.~GIACINTA: Se andate in
1333 2, 3| Ci ho gusto. Anch'ella sfoggierà il suo grand'abito in Livorno.
1334 3, 9| fosse perché, perché... mi sfogherei con voi di tutte le consolazioni
1335 3, 9| animo di una persona, si sfoghi con me, che le do licenza.~
1336 2, 7| aspettava da lui questo sgarbo.~BRIGIDA: E così, signor
1337 2, 3| campagna per ragione di quella sguaiata, ed ella ci anderà, ed io
1338 3, 14| azioni basse, e plebee. Siam sul momento di dover partire.
1339 3, 10| che farete bene.~FILIPPO: Sicuramente. Gliela darò, ed ei l'ha
1340 1, 5| FERDINANDO: Se non siete sicuri di partire, ditemelo liberamente.
1341 3, 5| di me. Sono disperato. (Siede.)~CECCO: Signore.~LEONARDO:
1342 2, 12| degnate mai di venir da me. (Siedono.)~GIACINTA: Oh! caro il
1343 2, 10| FILIPPO: Vi burlate di me, signorina?~GIACINTA: Io mi maraviglio
1344 1, 12| amo, e son fedele, e son sincera, e so il mio dovere, e non
1345 3, 1| amico, soffrite dalla mia sincerità due parole ancora. Maritatevi
1346 2, 1| Regolar le spese. Cambiar sistema di vivere. Abbandonar soprattutto
1347 1, 9| È verissimo. Colà sono situati i nostri poderi, e vi è
1348 3, 9| passano tre minuti. Sbuffa, smania. Non si va più in campagna.
1349 3, 16| impaziente.~GIACINTA: Poverina! è smaniosa per andare in campagna.~
1350 3, 9| A ritrovare l'amico, a soccorrerlo, a consigliarlo. (A raccogliere
1351 1, 9| mia Giacinta, e desidero soddisfarla. Si va, quando vanno gli
1352 3, 1| anderò subito; vi servirò, vi soddisfarò. Ma, caro amico, soffrite
1353 1, 10| bisognevole, sapete ch'io desidero soddisfarvi, e i sei zecchini venite
1354 1, 11| un poco più di renderlo soddisfatto.~GIACINTA: Anzi per lo contrario,
1355 3, 1| lei, e che ottenuta questa soddisfazione, l'avreste chiesta in isposa.
1356 1, 5| maraviglio di lui, che avesse tal sofferenza.~FERDINANDO: Sapete, com'
1357 3, 17| villa. Grandi smanie abbiamo sofferte per paura di non andarvi!
1358 2, 4| sento, ed ho sentito, ed ho sofferto abbastanza. Mi è noto il
1359 1, 4| bene, fa onore alla tavola, soffre la burla, e non se ne ha
1360 1, 11| appunto. Gliene ho fatte soffrir di peggio.~BRIGIDA: Compatitemi,
1361 3, 1| soddisfarò. Ma, caro amico, soffrite dalla mia sincerità due
1362 1, 11| esser geloso, a non esser sofistico, a non privarmi dell'onesta
1363 2, 12| Sì, sì, sarà alla moda. (Sogghignando.)~VITTORIA: Non lo credete?~
1364 3, 2| loro partita per Montenero. Soggiungi che avrei una compagnia
1365 3, 17| paura di non andarvi! Smanie solite della corrente stagione.
1366 2, 12| GIACINTA: Col servitore che mi sollecita. Non hanno niente di civiltà
1367 2, 2| differisca.~VITTORIA: No, no, sollecitatela pure. Io sono in ordine,
1368 1, 3| Sarà bene che io medesimo solleciti di terminare il baule.~VITTORIA:
1369 1, 9| aspettare.~GUGLIELMO: Sarò sollecito. Ho degli stimoli, che mi
1370 3, 9| compiacentissimo. Quando si tratta di sollevar l'animo di una persona,
1371 0, aut| sulla verità: eppure non si somigliano.~Dopo aver dato al pubblico
1372 3, 9| ritiene.~FERDINANDO: In somma, dunque siete arrabbiata,
1373 2, 9| denari, me ne avete sempre somministrato senz'alcuna difficoltà.
1374 1, 5| è possibile ch'io prenda sonno.~LEONARDO: Da noi sapete
1375 2, 7| sarebbe niente. Può essergli sopraggiunto qualche affare d'impegno.
1376 1, 1| libbre di zucchero, e un sortimento di spezierie per cucina.~
1377 1, 3| non lo sono, e mandate a sospendere l'ordinazion dei cavalli,
1378 1, 10| vecchio, che non potessero sospettare. Eh! al giorno d'oggi non
1379 0, aut| del Dramma consiste nel sostenere i caratteri in un'opera
1380 1, 12| Padrone, signor Leonardo. (Sostenuta.)~LEONARDO: Scusi se son
1381 1, 1| due coltelliere, quattro sottocoppe, e sei candelieri d'argento.~
1382 3, 13| Chi è di voi che si prende spasso di me? Chi è che si burla
1383 2, 5| restare col mio bell'abito a spazzar le strade in Livorno?).~
1384 | specialmente
1385 2, 1| quello che alla giornata si spende; e per dirle la verità,
1386 3, 1| possono rimediare; ma non gli spendete intorno di vostra moglie,
1387 1, 7| sorella sono due pazzi. Spendono più di quello che possono,
1388 1, 4| LEONARDO: Certo, mi ha dato speranza di venir con noi, e intende
1389 2, 7| metà avrei supplito alla spesa, ma per l'intiero sarebbe
1390 2, 12| senza altro.~VITTORIA: Vi spiace, ch'io abbia il mariage?~
1391 1, 12| Con lui non ho libertà di spiegarmi.~GIACINTA: Né io ho l'autorità
1392 3, 14| di comandare, almeno di spiegarsi con libertà, e di ottenere
1393 2, 9| Regolatevi diversamente, e si spiegherà.~FILIPPO: E che cosa dovrei
1394 3, 9| davvero, siete un giovane spiritoso. (Ironica.)~FERDINANDO:
1395 1, 1| a trattarsi bene; è uomo splendido, generoso; le sue villeggiature
1396 1, 11| e non avrei difficoltà a sposarlo, ma non a costo di essere
1397 2, 5| delle signore di più, delle spose novelle, tutte magnifiche,
1398 3, 5| cose. L'amore fa fare degli spropositi. Per un puntiglio, per una
1399 1, 10| FILIPPO: Che! ho detto qualche sproposito? Qualche bestialità? A che
1400 1, 3| LEONARDO: Sì certo. Non si stabilì così fin da ieri?~VITTORIA:
1401 1, 5| si sa ancora. L'ora non è stabilita.~FERDINANDO: M'immagino
1402 3, 10| bene io a persuadervi a staccare dal fianco di vostra figlia
1403 3, 1| signor Filippo, per far ch'ei staccasse da sua figliuola una compagnia
1404 2, 9| non in tutto, in parte. Staccatele dal fianco la gioventù.~
1405 2, 9| intenzione di dare a me delle staffilate.~FULGENZIO: Caro amico,
1406 3, 11| perché la mangino, e che gli stallieri non gliela levino.~GUGLIELMO:
1407 | stanno
1408 | Starete
1409 2, 9| solito di andar solo, e di starvi quanto esigono i miei interessi,
1410 2, 2| colà ritto, ritto, come una statua? (A Paolo.)~PAOLO: Aspetto
1411 2, 12| Questi bracciotti non sono stecchi.~VITTORIA: Eh! a voi non
1412 | stessi
1413 | stia
1414 1, 4| e chi ne ha più, è più stimato. Ferdinando poi è una persona
1415 1, 9| Sarò sollecito. Ho degli stimoli, che mi faranno sollecitare. (
1416 2, 1| voluto i danari subito per la stoffa e per la fattura.~PAOLO:
1417 2, 12| ho dormito, mi duole lo stomaco, mi duole il capo, figurarsi
1418 3, 17| sarà una gloria per me strabocchevole. (Sarei andata più volentieri
1419 2, 5| bell'abito a spazzar le strade in Livorno?).~FERDINANDO:
1420 1, 8| Dal sarto, a gridare, a strapazzarlo ben bene.~FERDINANDO: No,
1421 1, 3| che mi vogliate avvilita e strapazzata a tal segno.~LEONARDO: Tanto
1422 1, 12| LEONARDO: Va, che il diavolo ti strascini. Ma no; può essere che tu
1423 0, aut| fecondo di ridicolo e di stravaganze, che mi hanno fornito materia
1424 3, 14| e detti~ ~GIACINTA: Che strepito è questo? Che piazzate son
1425 2, 5| campagna ha da fare una figura strepitosissima.~VITTORIA: (Ed io ho da
1426 1, 10| Ma circa all'economia, studiatela un poco più, perché, se
1427 2, 12| ma per dir la verità, è stupendo.~GIACINTA: Oh! moda, moda.
1428 3, 17| facciamo la scritta, e subitamente partiamo. Finalmente siamo
1429 1, 11| può anche essere che ciò succeda.~BRIGIDA: Ma se avesse questa
1430 2, 9| casi ne avete mai veduti a succedere? Tutti quelli che si conducono
1431 2, 2| roba a credito, ho dovuto sudare; e i bottegai mi hanno maltrattato,
1432 1, 1| dozzine dovrebbero essere sufficienti.~LEONARDO: Per l'ordinario
1433 1, 12| disgustarmi.~GIACINTA: Come? Suggeritemi voi la maniera.~LEONARDO:
1434 2, 10| qualche interesse che vi ha suggerito il signor Fulgenzio?~FILIPPO:
1435 | sugli
1436 | sull'
1437 2, 12| fratello).~VITTORIA: (È superba quanto un demonio).~GIACINTA:
1438 0, aut| dei pastori, i quali dalla superbia de' loro padroni apprendono
1439 2, 12| Benissimo. E voi? Ma è superfluo il domandarvi: siete grassa
1440 2, 7| Leonardo, per una metà avrei supplito alla spesa, ma per l'intiero
1441 2, 2| andarmene.~LEONARDO: Ed io, sul supposto di far a voi un piacere,
1442 3, 9| e quando s'ha da tacere, taccio.~VITTORIA: Orsù, perché
1443 3, 9| ci mancherebbe che non lo tagliassi in minuzzoli. (Getta il
1444 1, 12| persona, non può nutrire tai sentimenti, e dove non vi
1445 | tante
1446 2, 1| deposito, e spero che non tarderò a maritarmi.~PAOLO: E intanto?...~
1447 2, 1| Via, via, non istate più a taroccare. Lasciate, che le donne
1448 2, 11| GIACINTA: Ora mi viene in tasca davvero: e dov'è?~BRIGIDA:
1449 1, 1| occorrere per sei, o sette tavolini, e soprattutto che non manchino
1450 0, aut| nel Tomo quarto del mio Teatro Comico dell'edizion del
1451 1, 10| portare la polverina di tela; vuol essere di seta, e
1452 1, 11| altro il proverbio: chi ama, teme; e se dubita, dubiterà per
1453 2, 6| costume, farmi cambiare temperamento. (Parte.)~ ~
1454 1, 9| sarebbe un mese, e ai miei tempi, quando era giovane, si
1455 3, 10| meglio voi. Un padre dee tener gli occhi aperti sulla sua
1456 1, 1| amici? In campagna si suol tenere tavola aperta. Convien essere
1457 2, 10| FILIPPO: E in villa abbiamo da tenerlo in casa con noi?~GIACINTA:
1458 2, 1| casa. Ma la cassa ch'io tengo è così ristretta, che non
1459 0, aut| inedita per ciascheduno, a tenore della promessa. Ma ho esaminato
1460 1, 1| fiorentini, che hanno feudi e tenute grandissime, e cariche,
1461 1, 7| digli che assolutamente, in termine di tre ore, vo' che mi porti
1462 2, 5| campagna, ella crepa prima che termini questo mese). (Parte.)~ ~ ~
1463 1, 10| cameriere lo suol condurre per terra. Povera Brigida, lasciate
1464 3, 15| BRIGIDA: (Aveva una paura terribile che non si andasse). (Parte.)~ ~
1465 | testé
1466 0, aut| che posso abbondare senza timor che mi manchino, ed ho piacere
1467 1, 1| ci vorrebbe. Le posate ho timore che siano poche.~PAOLO:
1468 1, 3| di voi, ho paura che quel tisico di nostro zio mi obblighi
1469 2, 1| quantunque io non abbia che il titolo, ed il salario di cameriere,
1470 2, 7| non pagassi, e che dovesse toccar a lui a pagare.~BRIGIDA: (
1471 3, 14| tocca a lei; parlerà, quando toccherà a lei. (A Leonardo.) Che
1472 1, 3| Guglielmo. Ella dice che dee tollerarlo per compiacere il padre;
1473 0, aut| stessa ragione separarle ne' Tomi della mia novella edizione,
1474 1, 3| certo. L'ha portato di Torino madama Granon. Finora in
1475 1, 11| ma non a costo di essere tormentata.~BRIGIDA: Compatitemi, questo
1476 2, 6| grandissima, e il mio maggior tormento è l'invidia. Se le altre
1477 2, 12| e il sarto non lo faccio tornare più d'una volta.~VITTORIA:
1478 2, 9| stato alla semina, sono tornato per le biade minute, e ci
1479 1, 8| paia di lenzuola ed una tovaglia di Fiandra e ventiquattro
1480 3, 5| per qual ragione mi ha da tradire Fulgenzio? Non so niente,
1481 3, 14| che mancano di parola, che tradiscono sulla fede.~GIACINTA: Chi
1482 3, 5| non so dove mi sia. Mi ha tradito Fulgenzio, mi scherniscono
1483 2, 5| tutte in gala, e le donne traggono seco gli uomini, e dove
1484 1, 12| tempo; e quando preme, si tralascia d'andare, piuttosto che
1485 2, 9| E che cosa dovrei fare? Tralasciar d'andare in campagna? È
1486 3, 12| FULGENZIO: Fate così, piuttosto tralasciate d'andare in campagna.~FILIPPO:
1487 3, 17| che se sono d'incomodo, tralascierò di venire.~VITTORIA: No,
1488 0, aut| innamorato gli uomini dell'amena tranquillità del ritiro; ma l'ambizione
1489 3, 9| interpretare le vostre smanie, e trarne quel ridicolo che più mi
1490 2, 5| è un vecchio pazzo, che trascura gli affari suoi per tripudiare,
1491 3, 14| un'azion poco buona, è un trattamento incivile.~GIACINTA: Che
1492 2, 8| obbligazioni, non lo deggio trattare villanamente.~GIACINTA:
1493 1, 1| Filippo. Egli è avvezzo a trattarsi bene; è uomo splendido,
1494 3, 1| ragioni io non mi potrò trattenere.~FULGENZIO: Poh! fin dove
1495 2, 12| dunque c'è tempo. Posso trattenermi qui ancora un poco. (Vorrei
1496 2, 5| non ha interessi, che lo trattengano, m'intesi dire, perché il
1497 3, 1| trattiene il signor Filippo, mi tratterrò ancor io, ma vedrete che
1498 3, 1| qualche cosa.~LEONARDO: Se si trattiene il signor Filippo, mi tratterrò
1499 2, 6| ed è difficile tutt'ad un tratto farmi cambiar costume, farmi
1500 3, 13| Scena Tredicesima. Leonardo e detti~ ~LEONARDO: