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| Carlo Goldoni La serva amorosa IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1501 1, 4| corro, corro, e torno a rivoltarmi, ed ella presto si copre;
1502 1, 4| assicurato. La serva si è rivoltata due volte a vedere s'io
1503 2, 12| fasce, perché ambi in quelle rivolti, siamo insieme cresciuti.
1504 3, 14| madre.~Beatrice: Figliuolo rmio, dove siete stato sinora? ~
1505 3, ul| Basta, basta, non tanta roba, non merito tanto.~Brighella:
1506 1, 8| per dirla, no l'ho manc robà.~Florindo: Dunque, come
1507 2, 1| figliastro mi spogliano, mi rovinano.~Corallina: Conviene ritrovarci
1508 2, 1| far testamento? Perdermi, rovinarmi per sempre?~Corallina: Allegri,
1509 3, 5| Corallina: Vi par poco eh, aver rovinato un figlio per secondare
1510 1, 8| Sei un briccone, non si ruba.~Arlecchino: Mi, per dirla,
1511 1, 8| salame.~Florindo: L'avrai rubato a mio padre.~Arlecchino:
1512 1, 13| borsetta, con sei zecchini ruspi di padella.~Brighella: Per
1513 3, ul| di più? Or vengano que' saccenti, che dicon male delle donne;
1514 2, 12| giuro per quanto di più sacro...~Corallina: Zitto: prima
1515 1, 9| contentare il vecchio, mi sagrifico ancora per qualche tempo.~
1516 3, 5| moglie?~Ottavio: Non lo sai? Un anno.~Corallina: A conoscere
1517 1, 7| Corallina: E voglio il salario sino ad un quattrino.~Florindo:
1518 3, 11| contraffacendo la voce di Corallina) Saldi. (la prende per un braccio)~
1519 2, 3| donna, avrei coraggio di saltargli alla vita, graffiargli il
1520 2, 6| impara.~Brighella: Paesan, te saludo.~Arlecchino: Brighella,
1521 1, 10| mondo parla, e le cose si sanno.~Rosaura: Chi mi vuole?~
1522 2, 4| Pantalone: Cossa songio mi, sanser da matrimoni?~Lelio: No
1523 1, 7| torno a casa, e mangeremo in santa pace, alla barba di chi
1524 2, 13| Rosaura: Come faremo a saper il quando?~Corallina: Lasci
1525 1, 1| si può fare di più. Basta saperla prendere pel suo buon verso,
1526 1, 4| la consolazione. Io non sapeva chi fosse; finalmente, arrivata
1527 3, ul| se ve degnè de mia fia, sappiè che mi son contento.~Ottavio:
1528 3, 16| Beatrice: Li supplico, e saprò il mio dovere. (verso li
1529 2, 13| siede)~Rosaura: Avete saputo la bella novità?~Corallina:
1530 | saremo
1531 1, 9| desiderio de prima, e no saria stà lontan da proponerve
1532 2, 6| adesso ho capido. Ho gusto de saver; ghe l'avviserò a Corallina
1533 2, 3| gran carestia di fanciulle savie, morigerate, come la vostra,
1534 2, 11| nissun la cognosse. Avì savudo la nova?~Corallina: Di che?~
1535 2, 4| Lelio: In due parole la sbrigo.~Pantalone: Via mo? la diga.~
1536 3, 5| ei crepi? Che gli faccia scacciare il proprio figliuolo, per
1537 2, 7| vedermi strapazzata, vilipesa, scacciata, e in istato forse di dover
1538 2, 12| Ebbi compassione di voi, scacciato dal padre, maltrattato dalla
1539 3, 10| scala? Non crederei. Le scale sono mesi che non le fa.~
1540 3, 4| Volete che ve la dica? Sono scandalezzata di voi, e credo che lo facciate
1541 3, 5| cosa soffre?~Corallina: Scarsezza di pane, necessità di tutto,
1542 3, 2| avete detto scarto, avete da scartare.~Ottavio: Ma se ho la bazzica.~
1543 1, 1| un putto de quella sorte, scazzarlo de casa, farlo penar in
1544 2, 12| merito dell'amor vostro, scelga voi per mia sposa.~Corallina:
1545 2, 7| benché per sua disgrazia sia scellerato, pure è vostro sangue, e
1546 2, 13| proposito?~Rosaura: Quello scimunito di Lelio ha avuto ardire
1547 3, 14| sospirava.~Beatrice: Eh scioccherello! Con quella non vi è da
1548 2, 7| Levando ogn'anno trecento scodi netti, non vi restano ricchezze
1549 2, 5| detta.~Arlecchino: Donca scomenzè cussì. Bellissima fatta
1550 1, 9| altro, no parlo più. (Ghe scommetteria l'osso del collo che se
1551 3, 5| mie parole, che vi hanno sconcertato.~Ottavio: Ma che dunque?~
1552 2, 3| Florindo, e potere a faccia scoperta operar per lui, e far che
1553 3, 7| mi par di morire. Ah, se scoprissi un inganno... Ma non sarà
1554 1, 14| assaggia una volta, non se ne scorda mai più. (parte)~ ~
1555 1, 2| dirvela, di certe cose procuro scordarmene per non inquietarmi. Ne
1556 1, 6| un asino, vorrebbe potere scorticar il figliastro per raddoppiar
1557 1, 11| Oh pensi lei! Con me? (si scosta un poco) ~Rosaura: Con chi
1558 2, 7| La tengo apposta nel mio scrittoio.~Beatrice: E poi a che servono
1559 3, 10| sarà in camera a revéder le scritture. ~Beatrice: È chiusa la
1560 3, 12| Ottavio; signor Ottavio... (scuotendolo) Oh me infelice! Che sia
1561 1, 9| siora Corallina, ve domando scusa; ho sempre fatto stima della
1562 1, 1| Beatrice è ancora contro di lui sdegnata. Si placherà a poco per
1563 2, 9| Lasciatemi stare, non mi seccate.~Ottavio: Via, che farò
1564 | seco
1565 3, 5| aver rovinato un figlio per secondare l'avarizia della matrigna?
1566 2, 7| faccia torto.~Beatrice: Secondariamente, perché mi trattate sì bene,
1567 1, 1| puntigliosetta; bisogna secondarla. Io non le contradico mai,
1568 2 | ATTO SECONDO~ ~
1569 1, 9| seta.~Brighella: Un par de seda el ve n'ha regalà? Stento
1570 3, 5| impegno). (da sé; torna a sedere)~Ottavio: E così, ditemi:
1571 3, 16| Scena Sedicesima. Il Notaio, Servitore e
1572 3, 1| tavolino da scrivere, lumi, sedie e porta segreta da un lato. ~ ~
1573 2, 3| casa, sarà attorniato, sarà sedotto, non mi ascolterà forse
1574 1, 8| Florindo: (Oh me infelice! Ella sedurrà mio padre a privarmi). (
1575 1, 9| lontan da proponerve le segonde nozze, se un certo riguardo
1576 1, 1| insieme, avevano sempre dei segreti, e dicevano male di mia
1577 2, 14| parte)~Florindo: Dove? (vuol seguitarla)~Corallina: Fermatevi..~
1578 1, 4| due volte a vedere s'io la seguitava; lo ha detto alla padrona,
1579 3, 5| discorso?~Ottavio: No, no, seguitiamo questo. Mi preme assai.~
1580 1, 2| maritatevi.~Pantalone: Se fusse seguro de trovar una bona muggier
1581 3, 16| futuri, mobili, stabili e semoventi, azioni, ragioni, nomi di
1582 1, 1| dolere.~Pantalone: El xe un sempio, un allocco, un papagà,
1583 1, 11| che costumi! che bella semplicità! Beata quella, a cui toccherà
1584 2, 3| signor Pantalone, il quale sendo uomo di mente e di cuore,
1585 2, 4| signore, non mi manda dal sensale. Mi manda dal mercante a
1586 1, 1| portar rispetto.~Pantalone: Sentì, sior Ottavio: cognosso
1587 1, 8| parola testamento averla sentida a dir. ~Florindo: Da chi
1588 1, 9| Anzi me son maraveià, co ho sentido che la parla de sior Florindo
1589 2, 13| Gli stessi stessissimi sentimenti li ha il signor Florindo.
1590 1, 9| alla bona v'ho dito el me sentimento. Tra el numero de quelli
1591 3, 19| se intro con libertà. Ho sentio tutto: quante copie ghe
1592 3, 16| testimoni.~Beatrice: Posso sentire io?~Notaio: S'accomodi.
1593 1, 8| Florindo: Da chi l'hai sentita dire?~Arlecchino: Dalla
1594 3, 16| da sé)~Notaio: Per la sua sepoltura, si rimette all'infrascritto
1595 2, 11| la veda.~Brighella: E po, serrada in tel zendà, nissun la
1596 1, 4| e giunsi in tempo che mi serrarono l'uscio in faccia. Gran
1597 3, 5| conoscete?~Ottavio: Avete serrata la porta?~Corallina: Sì
1598 3, 17| impertinente, di quella servaccia?~Beatrice: Non mi tormentate
1599 2, 12| bastevole ricompensa ai servigi che vi ho prestati: e godendomi,
1600 3, 13| scudi.~Notaio: Si lasci servire, e sarà contenta. (parte)~ ~
1601 3, 1| porticina)~Servitore: Sarà servita.~Beatrice: Che cosa fa in
1602 3, 13| Dove li troveremo? I miei servitori non vorrei che in ciò s'
1603 3, ul| nei vizi. Viva il nostro sesso, e crepi colui che ne dice
1604 1, 9| ne ha regalate un paio di seta.~Brighella: Un par de seda
1605 | seu
1606 2, 3| che credono? Ch'io sia una sfacciata, una donna scorretta, una
1607 1, 1| come fradei, el vegniva a sfogarse con mi, e el me diseva che
1608 1, 14| riputazione, e per ciò fare, mi sforzo di dire qualche bugia. Ne
1609 2, 9| Beatrice: Le farò fare uno sfregio.~Ottavio: Sì, cara, sì,
1610 2, 3| Beatrice ha ricevuti degli sgarbi e dei dispiaceri?~Pantalone:
1611 2, 7| non ci pensa più, si è sgravato d'un peso, e gode tranquillamente
1612 2, 13| fichi? Chi sono io? Una sguaiataccia da non fidarsene? Sono una
1613 | siano
1614 2, 12| se volete essermi grato, siatelo per ora col rassegnarvi.
1615 | sieno
1616 2, 13| sarebbe un peccato, che una signorina così gentile e garbata andasse
1617 2, 6| mia padrona?~Arlecchino: Sigura. Sior Pantalon gh’ha dà
1618 1, 11| onorata, che una creatura simile non credo al mondo si sia
1619 | sin
1620 2, 12| grato siete, parlatemi con sincerità, e sia una ricompensa all'
1621 1, 7| se vi dico... che io... (singhiozzando) Oh via, stiamo allegri;
1622 | sive
1623 2, 3| Corallina: Mi fa questo smacco di non volermi.~Pantalone:
1624 3, 5| Non so che cosa sia questa smania che mi sento di dentro.
1625 3, 19| un figlio oppresso, per soccorrere un padre assassinato, per
1626 3, 5| assisterlo, di governarlo, di soccorrerlo colle mie fatiche, coi miei
1627 1, 2| sposi; peggio per lui; si soddisfaccia pure, ma fuori di questa
1628 2, 3| in ste cosse mia fia se sodisfa. Ve digo ben, che in casa
1629 3, 19| Beatrice: Ah, non ho più sofferenza... (vuol partire)~Corallina:
1630 2, 12| dissimulai le mormorazioni, soffersi degl'incomodi, degli stenti,
1631 3, 5| cose!~Ottavio: Che cosa soffre?~Corallina: Scarsezza di
1632 2, 10| siamo vecchi, bisogna pur soffrir le gran cose! Se siam poveri:
1633 3, 19| che m insulti, e voi lo soffrirete? Voi che tanto mi amaste?
1634 3, 19| parte) Beatrice: Ed io soffrirò che m insulti, e voi lo
1635 2, 12| venni ad assistervi, e soffrite ch'io il dica, colle mie
1636 3, 4| testamento, non ha d'aver soggezione. Perdoni, io costumo così.~
1637 3, 4| Agapito : Un mio giovine, che soglio condurre con me. Fa le minute
1638 1, 6| matrigna. Già tutte le matrigne sogliono perseguitare i figliastri;
1639 3, 5| quest'ora, chi se lo poteva sognare? E poi, sapete che ci vedo
1640 2, 5| Se l'indovini, ti do due soldi.~Arlecchino: Èla fursi...~
1641 3, 5| Siete qui colle vostre solite canzonette. Tutti contro
1642 2, 7| morte, mangiano più del solito.~Ottavio: Ma! voi mi vorreste
1643 1, 3| Pantalone è capace di sollevar mio marito. Egli è un buon
1644 3, 4| signor Agapito, faremo un sommarietto di tutto: poi egli ve lo
1645 2, 4| vossignoria.~Pantalone: Cossa songio mi, sanser da matrimoni?~
1646 2, 1| certo Agapito, detto per soprannome degli etcetera.~Corallina:
1647 3, 5| vedersi fuori di casa sua, e sopratutto piange amaramente la privazione
1648 1, 9| aveva qualche speranza sora dei fatti vostri. Ve sè
1649 2, 5| di lei bellezza per loro sorella, hanno stimolato il mio
1650 1, 11| voi.~Rosaura: Io rimango sorpresa. Non mi ha mai dato un segno
1651 2, 12| de miei pensieri. Volea sospendere a dirvelo, sin tanto che
1652 2, 12| trascurarsi.~Florindo: Per ora sospendete il parlar di ciò.~Corallina:
1653 3, 1| Servitore: Passeggia, e sospira.~Beatrice: Digli che venga
1654 3, 14| e l'ha avvertita ch'io sospirava.~Beatrice: Eh scioccherello!
1655 1, 7| pagarmi con altro che con dei sospiri, dei lamenti e dei piagnistei.
1656 2, 3| apparenza, e pregiudiciale in sostanza. Che gli tocchi qualche
1657 2, 12| ch'io il dica, colle mie sostanze ad alimentarvi. Superai
1658 1, 2| Beatrice: Come volete voi sostenere che gliel abbia dato, se
1659 2, 1| faccio venir li zecchini di sotterra?~Florindo: Ditelo, cara
1660 3, 18| Ottavio: Non è vero. Ho sottoscritta una carta falsa, e la farò
1661 2, 7| e penso a questa cosa. Sovente a tavola ancora ci penso.
1662 2, 7| Questo vostro appetito soverchio non mi piace. Dice il medico
1663 2, 12| Presto, presto, prendete la spada ed il cappello, e andate
1664 2, 1| voi siete il padre degli spasimi. Che cosa è stato? Che c'
1665 1, 11| Sì, è vero.~Corallina: Specchiandosi, consolandosi...~Rosaura:
1666 1, 8| cuore? Ah padre barbaro! specchiati in questa donna dabbene,
1667 1, 9| eri putta, aveva qualche speranza sora dei fatti vostri. Ve
1668 2, 1| zecchino a conto, può fare sperar qualche cosa.~Florindo:
1669 2, 1| nemmeno.~Florindo: Dunque lo sperarlo è vano.~Corallina: Presto;
1670 2, 2| signora Rosaura; lo vedo spesso alla finestra, ma il povero
1671 1, 9| Brighella: Certo che a quel spiantà nol ghe la daria.~Corallina:
1672 1, 9| daria.~Corallina: Perché spiantato? Il mio padrone è di una
1673 3, 2| insieme.~Ottavio: Meglio! Ma spicciamoci presto. Ceniamo, e andiamocene
1674 3, 13| che si sente male, e vuole spicciarsi per timor di morire. Anzi
1675 2, 13| meno qui; lo vedete, vi spicciate, e ve n'andate con un poco
1676 3, 7| Signor no.~Ottavio: Via, spicciatevi, che vi aspetto. Mi sento
1677 2, 12| ma poiché mi violentate a spiegarmi, sì, ve lo replico, voi,
1678 1, 11| oro del mondo.~Rosaura: Ma spiegatevi.~Corallina: Cara signora
1679 3, 5| Cara Corallina, sento una spina al cuore. Son vecchio, son
1680 2, 14| vergognoso. (a Florindo, spingendolo verso Rosaura)~Florindo:
1681 3, 19| mezzo alle sue disgrazie è spiritosa e brillante. (a Beatrice,
1682 2, 12| piucché da serva, e che spogliandomi affatto dell'amor proprio,
1683 2, 1| moglie e il figliastro mi spogliano, mi rovinano.~Corallina:
1684 1, 6| riconosceva più: lacero, sporco, malandato. Se non veniva
1685 1, 8| Lelio ghe n'ha beccà una sporta, e quest’el me l'ha dà,
1686 2, 1| fossi sì misero, vorrei sposar Corallina). (da sé)~Corallina:
1687 1, 8| sproposito?~Arlecchino: De sposarla.~Florindo: Animalaccio!
1688 2, 6| Brighella: E con questo se sposerà la mia padrona?~Arlecchino:
1689 2, 13| accetterei il partito. Mi sposerebbe ora per gratitudine, ma
1690 1, 9| venuta a pregarvi che mi sposiate. Son vedova, ma non son
1691 1, 2| sa cosa medita! ~Ottavio: Sposina. (come sopra) ~Beatrice:
1692 2, 6| patrona, che se manizza st'alter negozi... Ma bisogna
1693 3, 16| presenti e futuri, mobili, stabili e semoventi, azioni, ragioni,
1694 2, 13| istato di non potermelo staccar dal cuore, e non vorrei
1695 2, 3| dote.~Pantalone: Vu sè pur stada maridada un altra volta.
1696 1, 2| Oh guardate! Quel caro staffiere non voleva che io venissi,
1697 2, 4| mormorazion. Tutti crede che la staga co sior Florindo, perché
1698 | starà
1699 1, 6| Son nell'impegno, conviene starci, e non me ne pento. Povero
1700 | starebbe
1701 1, 7| Non dubitate: mangeremo, staremo allegri. Sì, ci vuol altro
1702 | stata
1703 1, 6| allattato mia madre, siamo stati allevati insieme, e poi
1704 2, 12| soffersi degl'incomodi, degli stenti, e talora perfino la privazione
1705 1, 9| seda el ve n'ha regalà? Stento a crederlo.~Corallina: Eccole
1706 | stesse
1707 | stessi
1708 | stessissimi
1709 | stesso
1710 | stiate
1711 1, 12| detto?~Brighella: La le ha stimade vintiquattro paoli.~Rosaura:
1712 1, 11| servo subito. Per mi le stimeria...~Corallina: Via, quanto?~
1713 2, 5| per loro sorella, hanno stimolato il mio cuore ad inquartarsi
1714 3, 18| Signor notaio, domani si stipulerà il testamento; e voi, signora
1715 3, 7| Mi sento un ardor nello stomaco, che mi par di morire. Ah,
1716 2, 8| con quella voce, che fai stordire il signor Ottavio. (Hai
1717 2, 13| Corallina mi ha confusa, mi ha stordita.~ ~
1718 3, 19| man, e fazzo cussì. (la straccia)~Beatrice: Fermatevi...~
1719 1, 2| quando ha avuto ardire di strapazzarmi in presenza vostra?~Ottavio:
1720 2, 7| tanti anni di più, vedermi strapazzata, vilipesa, scacciata, e
1721 3, 5| Ottavio: Mi governo. Non fo strapazzi: dite, cara figlia, come
1722 2, 3| vita, graffiargli il viso, strappargli la lingua, cavargli il cuore.~
1723 1, 7| mi sono riuscite un poco strette e corte, e poi sono troppo
1724 1, 9| volesto maridar in casa; m'ho stretto in te le spalle, e non ho
1725 2, 1| A forza di lusinghe e di studiate finzioni, lo ha tirato a
1726 1, 2| Ma, cari siori, perché no succeda sto desordene, xe ben torlo
1727 1, 4| Scena Quarta. Lelio e la suddetta~ ~Lelio: Signora, il signor
1728 2, 14| lontano! (da sé)~Rosaura: (Sudo da capo a piè). (da sé)~
1729 1, 1| Ottavio, ve tolè una gran suggizion de sta vostra muggier.~Ottavio:
1730 | sulla
1731 2, 13| confondono la verità, e si suol dire per proverbio: non
1732 2, 2| passione; ma la fame la supera.~ ~
1733 2, 12| sostanze ad alimentarvi. Superai ogni riguardo, dissimulai
1734 3, ul| virtuose donne, le quali superano gli uomini nelle virtù,
1735 1, 14| signora Rosaura. Resta a superare la disgrazia che egli ha
1736 2, 7| testamento, ma procurerò superarlo.~Beatrice: Sarebbe bella,
1737 1, 2| temerario, presontuoso, superbo. Ha tutti i malanni addosso.~
1738 2, 14| Florindo: Signora Rosaura, supererò il rossore, e vi dirò ch'
1739 2, 3| tanta bontà per me, vorrei supplicarla di una grazia.~Pantalone:
1740 2, 3| desperazion. Lassè che ghe penso suso. Sti negozi no i se fa co
1741 2, 7| In fatti tante volte mi sveglio la notte, e penso a questa
1742 1, 9| restada vedua, s'ha tornà a sveiar in mi el desiderio de prima,
1743 1, 3| e non vorrei che me lo svolgessero, e me lo maneggiassero a
1744 3, ul| avere applauso, se non ci tagliano i panni addosso. Io li farò
1745 1, 11| altro, mi contento che mi taglino il naso. Felice quella donna,
1746 2, 12| incomodi, degli stenti, e talora perfino la privazione del
1747 2, 6| ghel disesse, me vegniria tant de gosso?~Arlecchino: Perché?~
1748 2, 1| polvere... (mette la mano in tasca)~Florindo: Un altro zecchino?~
1749 1, 1| Co fe tutto a so modo, la taserà. Ma intanto, per causa soa,
1750 3, 2| ammutisce~Beatrice: Schiavo. (Un tedio di meno). (da sé; le getta
1751 1, 2| schiavo, sior Ottavio. Tegnive a cara la vostra zoggia. (
1752 2, 13| ama sì poco, ch'io abbia a temere ch'ei mi volesse precipitare.~
1753 3, 10| Quel giovine non vi è più. Temo di qualche inganno. Va presto,
1754 1, 6| padrona. Dove sono andati quei tempi! Ma! Son nell'impegno, conviene
1755 3, 19| moglie.~Beatrice: Ecco dove tendeano le mire di questa virtuosa
1756 1, 14| Basta, chi sa? Intanto vo tenendo il signor Florindo in riputazione,
1757 3, 5| signor padrone, io vi amo teneramente. Lasciate che vi baci la
1758 1, 4| medesimo. Ma l'amore non si può tenere nascosto. Corse subito alla
1759 3, 19| ora mi fate piangere per tenerezza.~Corallina: Orsù: parliamo
1760 1, 10| di prenderlo? Procuro di tenerlo in riputazione; ma il mondo
1761 2, 13| ancora un giorno, che ei mi tenne dietro per la strada. Faceva
1762 3, 8| dubitar della moglie. Ora tento un'altra cosa, e se mi riesce,
1763 3, 5| mala vita. Io sinora l'ho tenuto in freno. Ma sono stanca
1764 1, 6| Scena Sesta. Corallina terminando una calzetta~ ~Camera in
1765 1, 7| disperate. Ecco qui, ho terminate le calze; le venderò, e
1766 3, 10| Arlecchino, va giù nel pian terreno. Guarda se mai fosse disceso;
1767 1, 1| el me diseva che la giera terribile, che no la lo lassava magnar
1768 2, 13| trattato fatto per via di terze persone, impegni più per
1769 3 | ATTO TERZO~ ~
1770 2, 3| non è una gioja, non è un tesoro? non è adorabile?~Pantalone:
1771 3, 16| libertà e confidenza il signor testatore, per leggere poi a' testimoni
1772 3, 4| dettatura; copia, mi serve per testimonio, e impara la professione.~
1773 1, 5| quelle che so dir io, con un testoncello alla serva, il negozio s'
1774 1, 8| conosce il suo debole, e lo tiene al laccio.~Arlecchino: Era
1775 2, 13| confidarvi? Il rossore, la timidezza, va bene sino ad un certo
1776 3, 13| e vuole spicciarsi per timor di morire. Anzi colle sue
1777 1, 11| Corallina: Le camere? Ho timore che non c'intendiamo, signora.~
1778 1, 1| un padre? Sior Ottavio, tiolè in casa sto putto.~Ottavio:
1779 1, 11| suo padre. Maritarsi, e tirar avanti la casa.~Rosaura:
1780 3, 11| Eh sangue de mi! (la vuol tirare innanzi) Griderò, farò vegnir
1781 2, 12| nostra amicizia, e che per tirarvi io nella rete, avessi contribuito
1782 2, 3| amici, che i parenti lo tirino a qualche matrimonio avvantaggioso
1783 2, 12| Sì, voi, che per tanti titoli~Corallina: Ci avete voi
1784 3, 5| ed io m'impegno di farvi toccar con mano la verità. O sarà
1785 2, 3| pregiudiciale in sostanza. Che gli tocchi qualche vanerella, qualche
1786 2, 14| Pantalone, prima che vi tocchiate la mano. Sono una donna
1787 1, 1| Pantalone: Caro sior Ottavio, ve tolè una gran suggizion de sta
1788 2, 8| una bastonata)~Arlecchino: Tolì, l'era mei che me lassasse
1789 3, 19| notaio.~Brighella: Ella m'ha tolto per el servidor del nodaro,
1790 3, 2| Ottavio: Ho un flato che mi tormenta. Il moto mi fa bene.~Beatrice:
1791 3, 17| servaccia?~Beatrice: Non mi tormentate di più.~Corallina: Si ricorda
1792 1, 9| Quand sì restada vedua, s'ha tornà a sveiar in mi el desiderio
1793 3, 5| Corallina: Un altra volta. (tornano a battere)~Ottavio: Nascondetevi.
1794 1, 9| per puntiglio non ci vuol tornare.~Brighella: El mondo no
1795 1, 12| Corallina, ci rivedremo. Tornate oggi, quando non c'è mio
1796 3, 5| farete quello che più vi tornerà a conto.~Ottavio: Tu di'
1797 2, 3| e quest'opera di pietà tornerebbe in profitto dell'innocente,
1798 1, 12| Contentissima.~Rosaura: Torniamo al nostro discorso. Andate,
1799 1, 4| innamorata di voi! io credo più tosto...~ ~
1800 3, 19| Ah! Voi... voi mi avete tradito.~ ~
1801 2, 7| malissimo. Dopo che avete tralasciato di negoziare, ogn'anno si
1802 2, 7| sgravato d'un peso, e gode tranquillamente i suoi giorni, e vive probabilmente
1803 2, 12| Rosaura non è fortuna da trascurarsi.~Florindo: Per ora sospendete
1804 2, 14| egualmente tutti quelli che trattano e che procurano un lecito
1805 2, 4| dà libertà, ch'io vada a trattar colla giovine?~Pantalone:
1806 2, 12| le cose mie, è superfluo trattarne.~Corallina: Non dubitate,
1807 2, 7| Secondariamente, perché mi trattate sì bene, che sarei un’ingrata,
1808 2, 4| pochetto da far. No posso trattegnirme.~Lelio: In due parole la
1809 2, 14| Florindo: Se dorme, può trattenersi. (a Rosaura)~Rosaura: Sarà
1810 2, 6| Brighella: Perché a chi se trattien de parlar, ghe vien el gosso. (
1811 1, 11| E un non so che. che lo trattiene... Ma finalmente... basta,
1812 3, 8| Corallina, poi Brighella travestito~ ~Corallina: Sinora la cosa
1813 1, 2| paura de so muggier, ch'el trema). (da sé)~Beatrice: il signor
1814 3, 5| vicino alla morte Oimè! Tremo. Illuminatemi per carità.~
1815 2, 7| Oh, oh! Vent'anni sono, trent'anni sono... Basta, ora potete
1816 3, 5| per disperazione alla vita trista, chi sarà causa del suo
1817 2, 7| giorno in qua siete un poco tristerello. Vi sentite male?~Ottavio:
1818 2, 3| la signora Beatrice colle trombe nel sacco batte la ritirata?~
1819 | troppe
1820 | troppi
1821 1, 8| notaro?~Arlecchino: No l'ho trovà, ma ho lassà l'ordene, che
1822 1, 2| Pantalone: Se fusse seguro de trovar una bona muggier come siora
1823 1, 8| no la vedo. Jera vegnù a trovarla.~Florindo: Che fa mio padre?~
1824 2, 7| poverina?~Ottavio: Ma! non ne trovereste un altro come me.~Beatrice:
1825 3, ul| e di dote. Il marito lo troverò io, la dote me la darà il
1826 3, 8| tutto. Avvisatelo che si trovi in queste vicinanze, per
1827 3, 13| Notaio: Non occorr'altro. Troviamo li testimoni, e faccia portar
1828 2, 6| Corallina l'è quella che fa tutt per el sior Florindo? L'
1829 | tuttavia
1830 2, 10| fa testamento? Ah misera umanità! Sarebbe ora ch'io pensassi
1831 1, 10| vuole?~Corallina: Serva umilissima.~Rosaura: Riverisco quella
1832 3, ul| potrei al mondo? Sì, desidero unicamente poter a voi procurar quella
1833 1, 2| brodo grasso, con un torlo d'uovo, e si beve il suo vino di
1834 3, 11| che se n'è andata. Posso uscire liberamente. Povero padrone!
1835 1, 11| Corallina: Far quello per cui è uscito di casa di suo padre. Maritarsi,
1836 2, 14| Ed io ho piacere che si vadano a genio. Spero che in breve
1837 2, 6| che vaga a cà... Ma se no vag dal nodar, i me bastona.
1838 3, 5| ch'egli si gettasse coi vagabondi?~Corallina: Sentite: un
1839 3, 10| creatura .~Beatrice: Che cosa vai tu dicendo?~Arlecchino:
1840 2, 7| Ottavio: Mi hanno detto che è valida; ma ciò non ostante, per
1841 2, 3| Che gli tocchi qualche vanerella, qualche civettuola di quelle
1842 2, 1| Florindo: Dunque lo sperarlo è vano.~Corallina: Presto; in virtù
1843 2, 6| paese col gosso, poderò vantarme de essere un bergamasco
1844 2, 3| né poco. No son omo che varda a ste minuzie, e lasso che
1845 1, 9| Son vedova, ma non son vecchia. Non son bella, ma credetemi,
1846 3, 5| conoscerla... Oh benedetta vecchiaia! Capisco che sono un pezzo
1847 1, 2| preme conservarmelo il mio vecchietto.~Ottavio: Oh cara signora
1848 3, 5| voluto bene, e voi in mia vecchiezza mi avete abbandonato.~Corallina:
1849 2, 13| se ne pentirebbe, e in vece di ringraziarmi di quel
1850 1, 2| chiaro tutte ste cosse, e vedemo se ghe xe caso de giustarla.
1851 2, 5| evviva, me ne consolo. Vederemo una bella razza.~Lelio:
1852 2, 12| non sono ingrato... Lo vederete... Non sono ingrato.~Corallina:
1853 2, 7| vivere tanti anni di più, vedermi strapazzata, vilipesa, scacciata,
1854 2, 13| che il signor Florindo mi vedesse da vicino e mi parlasse?
1855 1, 11| giovine savio e buono. Lo vedeva sempre in casa, sempre modesto.
1856 2, 9| voglio bene.~Beatrice: Lo vedremo.~Ottavio: Vi lascierò erede
1857 1, 9| parlà. Quand sì restada vedua, s'ha tornà a sveiar in
1858 1, 1| ha giudizio, co i resta vedui e che i gh'ha dei fioi,
1859 2, 5| i suoi capelli non li ho veduti...~Arlecchino: Ben, podì
1860 3, 4| e lui dormiranno. (Ed io veglierò per il mio interesse. Il
1861 2, 8| piano)~Arlecchino: (El vegnirà stassera). (piano) Siori,
1862 1, 8| Arlecchino: Corallina vegnirala prest a casa?~Florindo:
1863 2, 6| se no ghel disesse, me vegniria tant de gosso?~Arlecchino:
1864 1, 2| patrona. In casa soa no ghe vegnirò più, no ghe darò più incomodo;
1865 2, 6| Mo no vorav miga, che me vegniss el gosso anca a mi. Vago
1866 1, 1| gierimo amici come fradei, el vegniva a sfogarse con mi, e el
1867 1, 1| comandarmi?~Pantalone: Mi vegno qua per un atto de compassion.
1868 1, 8| pezz che no la vedo. Jera vegnù a trovarla.~Florindo: Che
1869 1, 8| discorso. Ma la patrona l'è vegnuda, che el patron pianzeva.
1870 2, 6| padrona col pretesto de vender un per de calze, e credo
1871 1, 9| Brighella: M'imàgino che venderì ste calze per bisogno de
1872 2, 3| ritrovata la maniera di vendicarsi da uomo grande, da uomo
1873 1, 9| mancare il mio bisogno. Le vendo, perché non mi stanno bene,
1874 2, 3| Pantalone: No seu vu, che ha vendù un per de calze a mia fia?~
1875 2, 1| povere mani. Le mie calze vendute.~Florindo: Ah Corallina
1876 1, 2| voi, signor Pantalone, che venghiate ad inquietarci.~Ottavio:
1877 | vengono
1878 3, 5| parlando di cose tetre, venirvi a noia. Volete che mutiamo
1879 | venisse
1880 | venissi
1881 | venni
1882 1, 12| vintiquattro paoli.~Rosaura: Bene: ventiquattro paoli vi darò. Siete contenta? (
1883 1, 9| siora Corallina! Che bon vento?~Corallina: La signora Rosaura
1884 2, 6| per el sior Florindo? L'è venuda in casa de la me padrona
1885 2, 14| fedeltà, per impegno di vera onestà e disinteressata
1886 1, 11| fate così, per farmi dire. (vergognandosi)~Corallina: Grande oscurità
1887 1, 8| questa donna dabbene, e vergognati che una serva abbia in verso
1888 1, 11| Non griderà, è vero. Ma si vergognerà, poverino! Se sapeste come
1889 1, 8| che cosa?~Arlecchino: Me vergogno.~Florindo: Eh, dimmela.~
1890 2, 14| via, anche voi fatemi il vergognoso. (a Florindo, spingendolo
1891 1, 1| boccon in pase; e tutta Verona dise, che la l'ha fatto
1892 2, 13| signor Florindo, non ci verrei per tutto l'oro del mondo.
1893 3, 5| poi, che s'ingegni. Per vestirsi ci pensi da sé. Che vada
1894 3, 4| porta segreta, e CORALLINA vestita da notaio, che resta indietro;
1895 3, 12| Eccolo nel letto bello e vestito. Si sarà addormentato. Voglio
1896 1, 4| sempre ride, e mi fa de' vezzi, e mi fa de' gesti, e dimena
1897 1, 5| vergogna; le giovani per vezzo, e le vecchie per disperazione. (
1898 3, 2| verrà; se non verrà, buon viaggio. Se non si farà stassera,
1899 1, 4| mi fermai, e quando mi fu vicina, gettai un sospiro. Indovinate?
1900 3, 8| Avvisatelo che si trovi in queste vicinanze, per venir qui ad ogni cenno.
1901 2, 13| finestre, è il divertimento del vicinato.~Corallina: Anch'io qualche
1902 1, 4| finestra per riverirmi. La vidi, mi cavai il cappello, ed
1903 2, 7| più, vedermi strapazzata, vilipesa, scacciata, e in istato
1904 2, 7| aspetto che Florindo ci cacci villanamente fuori di casa, ci prenda
1905 1, 2| d'uovo, e si beve il suo vino di Cipro. Mi preme conservarmelo
1906 1, 12| Brighella: La le ha stimade vintiquattro paoli.~Rosaura: Bene: ventiquattro
1907 2, 12| in mia mano; ma poiché mi violentate a spiegarmi, sì, ve lo replico,
1908 2, 6| la siora Rosaura? Ponto e virgola.~Brighella: Come? Gh’è qualcoss'
1909 3, 19| tendeano le mire di questa virtuosa eroina.~Corallina: Oh che
1910 3, ul| me tante e tante nobili virtuose donne, le quali superano
1911 3, 5| padrone, voi. E dopo essere vissuto per tanti anni uomo onorato,
1912 3, 5| amaramente la privazione della vista del suo caro padre...~Ottavio:
1913 2, 7| tranquillamente i suoi giorni, e vive probabilmente di più.~Ottavio:
1914 2, 7| sono... Basta, ora potete viver sicura; non vi è pericolo.~
1915 2, 7| con quel figliuolo, come viveremmo con un capitale di seimila
1916 1, 9| reppezzade fin da quando viveva so siora madre.~Corallina:
1917 1, 11| contenta di tutto. Non ha un vizio immaginabile: non giuoca,
1918 1, 1| maregne... ghe ne xe poche che voggia ben ai fiastri.~Ottavio:
1919 2, 3| né poco, né assae; e no vói aver da far co nissun, che
1920 1, 9| parla schietto. Ve stimo, ve voio ben, ve brameria per muier;
1921 | Volea
1922 | volerla
1923 1, 9| i vostri padroni i v'ha volesto maridar in casa; m'ho stretto
1924 1, 1| onesto e discreto. Cossa voleu ch'el fazza con sie scudi
1925 2, 6| te cognosso; ti vorressi voltarla, ma no gh'è più tempo.~Arlecchino:
1926 1, 4| per passarle avanti, mi volto indietro, ed ella si copre
1927 2, 6| parte)~Arlecchino: Mo no vorav miga, che me vegniss el
1928 2, 4| parlarle.~Pantalone: Cossa vorla, patron?~Lelio: La mia signora
1929 | Vorrai
1930 | vorrebbero
1931 2, 6| Eh furbo, te cognosso; ti vorressi voltarla, ma no gh'è più
1932 3, 5| suoi pari.~Ottavio: Come! Vorresti ch'egli si gettasse coi
1933 3, 11| andare.~Arlecchino: (Sta vose la cognosso). (da sé) Vegnì
1934 3, 6| nodaro el dis cussì, che vussioria ghe manda...~Ottavio: Che
1935 3, 11| ma a mi me basta che sto zecchin sia de peso. (parte)~ ~
1936 2, 11| Brighella: E po, serrada in tel zendà, nissun la cognosse. Avì
1937 1, 5| incamminava a dovere. Maledetti i zendali! Sono la mia disperazione:
1938 1, 9| véder le donne! E tutto el zorno el sta alla finestra a occhiar
1939 3, 10| Arlecchino: El pol esser andà zoso da la fenestra.~Beatrice: