Atto, Scena

 1  1,    5|     signore, ma... ~Geronte: Che c'è? ~Piccardo: Ho una commissione. ~
 2  1,    8|            Signore!~Geronte: Che c'è?~Angelica: Voi conoscete
 3  1,   12|        Dalancour: (afflitto) Che c'è?~Dorval: (sempre sorridendo)
 4  1,   16| imbarazzo) Madama...~Madama: Che c'è?~Dalancour: Non si può.~
 5  1,   20|       soggezione. Per discendere c'è un'altra scala. La chiuderò
 6  2,    1|      Geronte: Udite.~Dorval: Che C'è?~Geronte: Voi siete mio
 7  2,    1|       fratello! Suo fratello non c'entra... A me tocca a disporre
 8  2,    5|          Il partito è buono, non c'è nulla da dire. Mio zio
 9  2,    5|      caro Dalancour, ditemi: che c'è? Fidatevi di vostra moglie;
10  2,   10|     parere.~Dorval: (Eh! eh! Non c'è male.) (ad Angelica) Madamigella...~
11  2,   12|        ragioni, che ragioni? Non c'è ragioni, io sono un uomo
12  2,   12|              Angelica!... Eh là, c'è nessuno!...~ ~
13  2,   13|       indegno!.. ingrato!.. Ehi, c'è nessuno... Piccardo?~ ~
14  2,   14|       molto dolore)~Geronte: Che c'è? che c'è?~Piccardo: Sono
15  2,   14|    dolore)~Geronte: Che c'è? che c'è?~Piccardo: Sono ferito,
16  2,   15|           Oggi, per Angelica non c'è caso di nulla. Tanto fa
17  3,    7|    commosso, intenerito) Eh, là? c'è nessuno? Martuccia?~ ~
18  3,    8|   Martuccia: Madama, Madama, che c'è?~Geronte: (dando a Martuccia
19  3,    8|            il suo pretendente... c'è tuttavia. ~Geronte: Che
20  3,    9|    vedendo Valerio e Dorval) Che c'è?... Che vuole qui quell'
21  3,    9|          signor pretendente. Che c'è! siete ancora adirato?