Atto, Scena

 1  1,    1|       Presto, partite. Se il mio padrone sopraggiunge...~Angelica: (
 2  1,    5|   Piccardo con rabbia) Il vostro padrone... ~Piccardo: (a Geronte)
 3  1,    6|          di famiglia, io sono il padrone, io devo darle stato.~Martuccia:
 4  1,   14|         Non sono ricco, ma ha un padrone che non mi lascia mancar
 5  1,   14| imbarazzato del mondo, ma il mio padrone è sì buono che li mantengo
 6  2,    1|        fratello... Io ne sono il padrone. Orsù, sbrigatevi, decidete
 7  2,    2|       casa.~Piccardo: (dà al suo padrone la canna, il cappello, e
 8  2,    8|        parimente esser egli solo padrone di proporle il partito.~
 9  2,   14|          Così si risponde al tuo padrone?~Piccardo: (rinculando con
10  2,   14|         parte, intenerito) (Qual padrone!)~Geronte: (porgendogli
11  3,    1|  Piccardo: (con la canna del suo padrone) Sì; vado un po' zoppicando,
12  3,    1|        il danaro che mi dette il padrone per farmi curare.~Martuccia:
13  3,    1|     giovevoli.~Piccardo:. Povero padrone! (con aria contenta) Per
14  3,    1|         di ritorno sì presto. Il padrone lo sa?~Martuccia: Credo
15  3,    1|          impegnata di parlare al padrone?~Martuccia: Sì, gli avrei
16  3,    9|              Martuccia: Mio caro padrone...~Geronte: (Maledetto il
17  3,    9|           Martuccia: Viva il mio padrone!~Dorval: Viva il mio buon