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Carlo Goldoni
Il burbero benefico

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
a'-indol | inesp-sposa | spose-zero

                                                   grassetto = Testo principale
     Atto, Scena                                   grigio = Testo di commento
1 | a' 2 2, 6| la mia inesperienza m'ha abbagliato. Dalancour è colpevole, 3 3, 3| prendono giuoco, e gl'ingrati l'abbandonano.~Martuccia: Oh cielo! E 4 1, 8| mia cara Martuccia non mi abbandonerà.) (parte)~ ~ 5 3, 6| sensibile, (in ginocchio) m'abbandonereste voi per una colpa che è 6 3, 5| Lascerò penare il reo, ma non abbandonerò mai l'innocente.~ ~ 7 1, 16| Madama: No; ella è saggia abbastanza per piegarsi ai voleri dei 8 2, 6| istato in questi momenti d'abbattimento e di dolore? ... Ah! s'io 9 | abbiamo 10 1, 9| doveva guadagnare. Avrebbe abbisognato che avessi perduta la testa. 11 2, 3| fratello, lasciate ch'io vi abbracci con tutto il cuore.~Dorval: 12 2, 1| mio caro nipote.~Dorval: Abbracciamoci pure, mio caro zio.~ ~ 13 2, 11| prevenirla. Su via, madamigella, abbracciate il vostro sposo.~Angelica: ( 14 2, 1| Verissimo, sicurissimo. Abbracciatemi, mio caro nipote.~Dorval: 15 3, 5| Dorval ha penetrato in qual abisso terribile quel disgraziato 16 2, 12| parlare con Dorval) Che? abusate della mia amicizia, e del 17 1, 12| le disgrazie che mi sono accadute! Ho veduto che i miei affari 18 1, 6| figlia...~Geronte: Che l'è accaduto?~Martuccia: La vogliono 19 1, 16| eccessi. Fa d'uopo nondimeno l'accarezzarlo, il fargli la corte?~Dalancour: ( 20 1, 1| Valerio: Egli era stimato, accarezzato da chicchessia. Suo padre 21 2, 3| con gioia) Mia sorella! L'accettate voi?~Dorval: Sì, se ne siete 22 2, 1| adirate. Volete ch'io l'accetti?~Geronte: Sì.~Dorval: Ebbene, 23 1, 10| volesse ascoltarmi...~Geronte: Accomoderò il giuoco come era prima. ( 24 1, 1| ricercata di lei nelle sue acconciature? Esce nuova moda ch'ella 25 2, 1| Dorval: Che Angelica v'acconsenta.~Geronte: Non avete altra 26 1, 16| più imbarazzato) Mio zio v'acconsentirebbe?~Madama: Ma, diamine! Voglio 27 1, 20| Io non ve l'impedisco. (accorgendosi dell'imbarazzo di Geronte, 28 1, 16| appongo, io, credo d'essermi accorta che Valerio l'ama, e ch' 29 2, 11| Quando io non ci sono, t'accosti, e quando giungo t'allontani? 30 3, 8| Prendete, prendete; eccovi l'acqua di Colonia. (a Madama Dalancour) 31 1, 12| Dorval: Ma converrà bene l'addurgli ancora qualche ragione. 32 1, 15| potessi sperare un soccorso adeguato al mio bisogno!... Se potessi 33 2, 2| Caro amico, quanto siete adorabile!~Geronte: Io men vo a casa 34 3, 6| perdita dello stato che mi affanna; un sentimento più degno 35 2, 12| mia amicizia, e del mio affetto per la vostra persona?~Dorval: ( 36 1, 6| Che ella venga, e che s'affidi al mio cuore, non alla mia 37 1, 21| m'inquieta. Ciò che più m'affligge si è il turbamento di mio 38 2, 5| cara moglie!~Madama: Non vi affliggete. Per me, credetemi, non 39 2, 1| sue nozze. Forse vi fo un affronto?~Dorval: No; anzi mi fate 40 1, 16| interesse a un dipresso l'aggiusterò io.~Dalancour: (vivamente) 41 1, 18| Che dite? Spiegatevi, se v'aggrada.~Angelica: È inutile.~ ~ 42 2, 9| parleremo a nostro bell'agio.~Valerio: (ad Angelica) 43 2, 10| Angelica: (da sé, con agitazione) (Cielo!) ~Dorval: Voi siete 44 | alcun 45 3, 7| che amavo. Il mondo seppe allettarmi, i cattivi esempi m'hanno 46 | allo 47 2, 11| Geronte: Cospetto! (Angelica s'allontana tutta spaventata. Dorval 48 2, 11| accosti, e quando giungo t'allontani? vicinati! (a Dorval in 49 1, 16| piedi, parlava da solo, e ad alta voce... Ditemi una cosa: 50 1, 6| non voglio che venga ad alterare la mia tranquillità.~Martuccia: ( 51 | altrove 52 1, 11| volgendosi vede Dalancour; s'alza bruscamente, getta a terra 53 2, 12| vostra persona?~Dorval: (alzando la voce) Ma udite le ragioni...~ 54 3, 8| Come state?~ ~Madama: (alzandosi languidamente, e con una 55 1, 1| Angelica: Sì; egli m'ha detto d'amarmi, e lo credo. Pure quando 56 1, 12| con maggior calore) l'ho amata sempre e l'amerò fin che 57 3, 7| dirigere da un marito che amavo. Il mondo seppe allettarmi, 58 3, 9| questa è una soperchieria d'ambe le parti; io non la soffrirò 59 1, 16| quest'affare; avrei tutta l'ambizione di riuscirvi...~Dalancour: ( 60 1, 12| calore) l'ho amata sempre e l'amerò fin che avrò vita. La conosco, 61 2, 1| ancora per servire i miei amici. ~Dorval: E non volete dar 62 2, 5| buona parte; vi lodo e v'ammiro. Ma permettetemi di far 63 1, 16| avanzata in età quando mi sono ammogliata con voi?~Dalancour: (vivamente) 64 1, 16| in casa qualche servitore ammogliato?~Dalancour: Sì.~Madama: 65 2, 6| vedo il mio. Il suo troppo amor l'ha sedotto, la mia inesperienza 66 2, 11| voglio che mi si faccia andar in collera; m'intendete, 67 2, 10| col signor Dorval? Posso andarmene.)~Dorval: (ad Angelica che 68 1, 12| Dorval: Lo farei. Ma dov'è andato?~Dalancour: Cercherò di 69 1, 18| Angelica: (inquieta) Io me ne andava, Madama...~Madama: Ah, ah! 70 1, 15| momento per me è prezioso... Anderò frattanto dal mio procuratore. 71 1, 19| Geronte: Vi dico che andiate via. (Angelica parte mortificata)~ ~ 72 2, 1| inquietarmi, tormentarmi, annojarmi con la vostra lentezza, 73 2, 5| volete così, fa d'uopo l'appagarvi.~Dalancour: (da sé) (Cielo! 74 1, 12| Convengo che se si bada alle apparenze, mio zio ha ragione di rimproverarmi; 75 1, 16| Dalancour: (con un'aria appassionata) Continuiamo con la medesima 76 3, 9| Mio caro zio...~Valerio: (appassionato e supplichevole) Signore...~ 77 2, 14| rialza)~Piccardo: Ahi! (s'appoggia al guanciale della sedia 78 1, 16| vi, prego. Se mal non m'appongo, io, credo d'essermi accorta 79 1, 2| Martuccia: No, anzi restate, ed apritegli il vostro cuore.~Angelica: 80 3, 9| Angelica) Vi sono degli arcani?~Dorval: Uditemi, amico. ( 81 1, 6| Martuccia: Sì; ella lo desidera ardentemente, ma...~Geronte: Ma che?~ 82 2, 10| Angelica: (tremando) Signore, ardirò di chiedervi... ~Dorval: 83 1, 6| Martuccia: (Eccolo subito arrabbiato. Non ci mancava che questo.)~ 84 2, 6| guardia, perché il vostro arresto è ordinato...» Che lessi!... 85 1, 12| Dorval: Sono veramente arrivato in un cattivo momento.~Dalancour: 86 1, 16| inclinazioni, e sopra l'articolo dell'interesse a un dipresso 87 2, 2| ma resta alla porta per ascoltarlo)~Geronte: Questo è il giorno 88 2, 11| ascoltatemi.~Dorval: Ma ascoltate pur voi.~Geronte: (ad Angelica, 89 1, 12| peggiore ancora del male. Io ho ascoltati nuovi progetti, ho intrapresi 90 3, 6| ho il torto di non aver ascoltato i vostri consigli, d'aver 91 2, 1| essere. ~Geronte: Non vi ascolto.~Dorval: Dunque voi l'odiate?~ 92 2, 2| Geronte: No, no; dovete aspettarmi qui. Torno subito, pranzerete 93 3, 5| certamente. Bastava che avesse aspettato; che non fosse partito... 94 1, 16| me? Egli ci tratta con un'asprezza grandissima, ci odia quanto 95 2, 6| Ma ... con quel carattere aspro, intrattabile, potrà io 96 3, 9| sposarla senza dote, e ad assicurarle una contraddote di dodici 97 3, 5| colà: forse l'esamina per assicurarsene maggiormente. Ma perché 98 1, 16| voi. Permettete ch'io mi assicuri delle loro inclinazioni, 99 1, 8| somministrata l'occasione d'attaccarvi ad alcuno? Io voglio sapere 100 1, 13| appartamento. Fatemi il piacere di attenderlo.~Dorval: Volentieri. Comprendo 101 2, 4| Madama: (a Dalancour) Io vi attendeva con impazienza. Ho udita 102 1, 5| Dorval mio amico, digli ch'io attendo per giuocare una partita 103 1, 8| mio caro zio.~Geronte: (attento al suo scacchiere) Lasciatemi.~ 104 3, 6| zio! Uditemi per pietà... (atterrito si getta ai piedi di Geronte)~ 105 2, 3| sorprendete. Per la dote vi è noto attualmente il mio stato.~Dorval: Sopra 106 1, 8| lontana da me?~Angelica: (s'avanza tremando) Signore... scusate...~ 107 2, 11| per mano, e la sforza ad avanzarsi in mezzo alla scena, poi 108 1, 16| Madama: Buono! Ero io più avanzata in età quando mi sono ammogliata 109 1, 9| Ecco quella di Dorval. Io avanzo il re alla casa della sua 110 | avergli 111 1, 12| sarei alla disperazione di avervi recato dispiacere; ma quando 112 | aveste 113 | avevi 114 | avrai 115 | avrebbero 116 | avuta 117 3, 6| Vedrete la mia condotta avvenire...~Geronte: Qual condotta! 118 2, 3| verità, tutto ciò che m'avvenne, mi pare un sogno. Io maritarmi, 119 1, 8| vivete, v'avrebbero per avventura somministrata l'occasione 120 1, 14| Dalancour: Mi dispiace. Avvertimi de’ buoni momenti, in cui 121 2, 10| con passione e costanza) V'avverto che io l'odierò.~Dorval: ( 122 2, 6| dee darmi coraggio. (si avvia verso l'appartamento di 123 3, 9| a voi piacciono le belle azioni; l'ho perciò trattenuto, 124 1, 9| scacco col cavaliere. Per bacco! Dorval ha perduto la sua 125 1, 12| Dalancour: Convengo che se si bada alle apparenze, mio zio 126 1, 8| detto...~Geronte: Io non bado a ciò che m'ha detto Martuccia, 127 1, 1| tosto non prenda? Vi sono balli o spettacoli cui non intervenga 128 2, 11| Angelica) Piangi! Mi fai la bambina! Io credo che tu ti prenda 129 3, 3| detta~ ~Dorval: (parlando basso e sorridendo) Ebbene, Martuccia?~ 130 3, 5| tempo?... No certamente. Bastava che avesse aspettato; che 131 3, 7| vostri occhi, una scusa che basti. Giovane, senza esperienza, 132 3, 1| vado a riportargli il suo bastone.~Martuccia: Andate; e se 133 1, 16| ve l'ho incontrato. Egli batteva i piedi, parlava da solo, 134 1, 1| dicono, è il motivo di questo bel cangiamento. Il signor Geronte 135 2, 9| camera, e parleremo a nostro bell'agio.~Valerio: (ad Angelica) 136 3, 9| so che a voi piacciono le belle azioni; l'ho perciò trattenuto, 137 2, 15| appartamento) ~Martuccia: Bella! Bellissima! egli è sulle furie. Oggi, 138 2, 6| me... Mi si squarcia la benda dinanzi agli occhi. Io vedo 139 2, 10| trasporto) Voi siete il mio benefattore, il mio protettore, il padre 140 [Titolo]| IL BURBERO BENEFICO~ ~ 141 3, 7| marito sia degno de' vostri benefizi, accetto il fatale vostro 142 3, 5| la mia tenerezza, i miei benefizj... Dorval è mio amico. Dorval 143 3, 8| dando a Martuccia una boccetta) Prendete, prendete; eccovi 144 3, 7| mi staccherò dalle sue braccia. Vi chiedo una grazia soltanto: 145 1, 12| chieder nulla, di nulla bramare. Cercai sempre di prevenirla 146 1, 12| presso di lui.~Dorval: Io lo bramerei di tutto cuore, ma...~Dalancour: 147 2, 1| provveduto. La mariterò. ~Dorval: Bravissimo! Lo merita bene.~Geronte: 148 3, 1| Peccato ch'abbia sì brutto difetto.~Piccardo: E qual 149 1, 1| carattere stravagante. È di buonissimo fondo, ma assai burbero, 150 3, 1| Andate; e se vedete la burrasca alquanto calmata, ditegli 151 3, 5| terribile quel disgraziato è caduto; sì, egli l'ha saputo prima 152 1, 13| lasciargli il ternpo di calmarsi. Conviene aspettarlo qui.~ 153 1, 1| possa farle bene.~Valerio: Calmatevi, mia cara Angelica. L'interesse 154 2, 14| mi dispiace!... Puoi tu camminare?~Piccardo: (sempre in collera) 155 3, 5| amai anche troppo, ma ti cancellerò totalmente dal mio cuore, 156 2, 1| cangi sistema, ed io lo cangerò parimente con lui. Io voglio 157 2, 1| le sue follie. Ch'egli cangi sistema, ed io lo cangerò 158 1, 1| il motivo di questo bel cangiamento. Il signor Geronte non si 159 2, 10| ancora la maniera di farlo cangiar di parere.~Dorval: (Eh! 160 2, 11| non ci sia per essere dal canto suo qualche ostacolo; ma 161 1, 12| qualche volta... Dovreste capirmi.~Dalancour: Questo è appunto 162 3, 6| che si lascia guidare a capriccio da sua moglie, da una femmina 163 3, 9| circondano, lo colmano di carezze, e ripetono le sue lodi)~ 164 1, 6| che siete buono, umano, caritatevole; ma, ve ne prego, non la 165 2, 6| non giuoca. Egli non ha cattive pratiche. Egli non è amante 166 3, 7| mondo seppe allettarmi, i cattivi esempi m'hanno sedotta; 167 2, 14| moglie, che ti medichi. (cava la borsa, e vuol dargli 168 3, 1| mi ha intenerito sino a cavarmi le lagrime dagli occhi. 169 1, 15| guadagnare del tempo; ma i cavilli sono odiosi; lo spirito 170 3, ul| Piccardo: Signore!~Geronte: Si cenerà nel mio appartamento; sono 171 3, 9| ripetono le sue lodi)~Geronte: (cerca liberarsi da loro, e grida 172 1, 12| nulla, di nulla bramare. Cercai sempre di prevenirla in 173 3, 4| Signore?~Geronte: Va a cercar un servitore che porti subito 174 1, 16| Ebbene? dovrò andare a cercarle un marito di porta in porta?~ 175 1, 12| ne sono sicuro. Vi prego, cercate di vederlo, parlategliene 176 1, 16| siete qui, marito mio? Vi cercava per tutto.~Dalancour: Stava 177 2, 4| d'aspettarlo colà. Senza cerimonie. Noi ci rivedremo quanto 178 | certo 179 3, 6| condotta! sciagurato senza cervello! Quella di un marito infatuato, 180 2, 5| Dalancour: Come! voi chiamate mia sorella un'ingrata! 181 2, 14| Geronte: Disgraziato, ti ho chiamato dieci volte.~Piccardo: Mi 182 2, 5| ora non ne parliamo. Io le chiederò a quattro occhi una spiegazione, 183 2, 5| Madama) Mia cara moglie, vi chieggo perdono di tutto cuore. 184 2, 5| parlato vostro zio? Vi ha chiesto il vostro consenso?~Dalancour: 185 1, 1| per liberarsene vorrebbe chiuderla in un ritiro.~Angelica: 186 1, 8| fratello...~Angelica: Vorrebbe chiudermi in un ritiro.~Geronte: Ebbene, 187 3, 8| Signore.... ~Geronte: Taci tu, ciarliera. ~Martuccia: Signore, voi 188 3, 6| femmina vana, presuntuosa, civetta. ~Dalancour: (vivamente) 189 3, 2| giovane dabbene, docile, civile, servizievole; egli è il 190 2, 14| Piccardo: (ricusando con civiltà) Signore...~Geronte: (riscaldato) 191 2, 11| che mi mancate? (Angelica coglie il momento e fugge)~ ~ 192 1, 1| onesto; talvolta impetuoso e collerico, ma...~Martuccia: Impetuoso! 193 | collo 194 3, 9| tutti lo circondano, lo colmano di carezze, e ripetono le 195 2, 3| contento!~Dalancour: Voi mi colmate di giubbilo; mi sorprendete. 196 1, 8| voi siete al presente una colomba, ma quando sarete maritata, 197 3, 8| prendete; eccovi l'acqua di Colonia. (a Madama Dalancour) Come 198 2, 6| abbagliato. Dalancour è colpevole, ed io lo sono forse al 199 1, 9| altra volta questa maledetta combinazione che mi fece perdere la partita. 200 3, ul| agli scacchi.~ ~Fine della Commedia~ ~ 201 1, 5| Che c'è? ~Piccardo: Ho una commissione. ~Geronte: Di far che? ~ 202 3, 6| meco comune, lasciatevi commuovere, lasciatevi intenerire.~ 203 3, 7| il mio sesso, la mia età; compatite un marito, che per troppo 204 1, 9| inclinazione, mi sarei sforzato, di compiacerla, ma non ne ha alcuna... 205 2, 3| disse mio zio? Mi ama, mi compiange. Egli va adesso a casa del 206 3, 3| da chiedere? I buoni lo compiangono, i malvagi se ne prendono 207 2, 1| Geronte: Sicurissimo. Presto, concludiamo. Io vado a casa del mio 208 2, 11| presenza vi fa paura? Io non condanno premure che sono legittime. 209 2, 1| gioia) Davvero?~Dorval: Ma a condizione...~Geronte: Di che?~Dorval: 210 2, 6| sottoscrivere. La sentenza fu confermata. Vi s'intimerà quanto prima. 211 1, 1| questa mattina, ma me lo ha confidato sotto la più gran segretezza. 212 3, 6| alla miseria, avremo per conforto una probità senza macchia, 213 2, 6| tutte le umiliazioni in confronto allo stato orribile di mio 214 1, 10| a parte ed estremamente confuso) Mio zio è solo. Se volesse 215 1, 14| difficoltà, ed in casa mia non si conosce la miseria. (parte)~ ~ 216 1, 21| Io dubito; temo; vorrei conoscere la verità e tremo di penetrarla.~ ~ 217 3, 3| la nostra amicizia si è conservata lungo tempo.~Martuccia: 218 1, 12| V'ha lasciata una facoltà considerabile, e dicesi che voi l'abbiate 219 3, 6| aver ascoltato i vostri consigli, d'aver trascurato la tenerezza 220 2, 9| dovrò dirgli?... Vediamo... Consigliamo.. Ma sento qualcuno. (corre 221 3, 1| fratello; guarda la sorella; consola Madama. L'uno piange; l' 222 2, 9| signore mi ha detto cose consolanti per voi, e per vostro fratello.~ 223 2, 1| Questa sola.~Geronte: Voi mi consolate, io m'impegno per lei.~Dorval: 224 2, 8| Valerio: È forse questa una consolazione per me?~Martuccia: Perché 225 1, 6| Tanto meglio per lei. Mi consolo tutta vedendovi riscaldare 226 1, 12| che voi l'abbiate tutta consumata.~Dalancour: Se sapeste tutte 227 2, 5| vuol dire ch'egli non ci conta uno zero.~Dalancour: (riscaldato) 228 1, 12| mi sono rovinato.~Dorval: Contentare una donna, prevenire i suoi 229 2, 12| Dorval e Geronte~ ~Geronte: (continua a parlare con Dorval) Che? 230 3, 9| dote, e ad assicurarle una contraddote di dodici mila lire di rendita. 231 1, 8| Mio fratello...~Geronte: (contraffacendola) Vostro fratello...~Angelica: 232 1, 16| sorella?~Dalancour: Tutto al contrario...~Madama: Sarebbe che ... ?~ 233 2, 1| notaro, gli fo stendere il contratto. Ella è vostra.~Dorval: 234 2, 5| lo meno che io vi abbia contribuito.~Dalancour: Voi? Ella sospetta 235 1, 12| cuore, ma...~Dalancour: Convengo che se si bada alle apparenze, 236 2, 5| vostro zio? Sarebbe ciò conveniente, sarebbe onesto?~Dalancour: 237 2, 6| di mio marito?... sì, vi corro; questa sola idea dee darmi 238 3, 8| pretendente? ~Geronte: Sì; è forse corrucciato? È per questo che non vuol 239 2, 13| Martuccia?... Pietro?... Cortese?... Ma la ritroverò. Voi 240 2, 11| può effettuarsi.~Geronte: Cospetto! (Angelica s'allontana tutta 241 2, 11| vostro sposo.~Angelica: (costernata) (Che intendo?)~Dorval: ( 242 1, 10| Geronte: (senza volgersi, credendo di parlare a Piccardo) Ebbene, 243 2, 5| parlato in maniera da farmi credere ch'ella sospetta ch'io ne 244 3, 7| Geronte: Eh! Madama! credereste voi forse di soverchiarmi?~ 245 2, 5| Non vi affliggete. Per me, credetemi, non ci penso più. Tutto 246 2, 14| per dispetto, e per odio? Credi tu che io l'abbia fatto 247 1, 18| progetto del ritiro, non crediate ch'io v'abbia parte. La 248 2, 6| Signore, tutto è perduto. I creditori non hanno voluto sottoscrivere. 249 1, 12| sono oppresso; ella m'ha creduto più ricco che io non fossi; 250 1, 8| fate tremare.~Geronte: (Crepo di rabbia.) (facendosi forza) 251 2, 10| Dorval: Avreste voi il cuor prevenuto?~Angelica: (con 252 3, 6| ispaventerà punto i nostri cuori, quando, in seno alla miseria, 253 1, 16| grazia. Lasciate a me la cura di maneggiar quest'affare; 254 1, 20| Geronte: Oh, questa sì, ch'è curiosa! (volgendosi verso la porta, 255 2, 10| Angelica: (con un poco di curiosità) Ma... Come più vi piace, 256 | dagli 257 | dalle 258 2, 5| questa lettera.~Dalancour: Dammela. (agitato prende la lettera)~ 259 3, 8| Madama, che c'è?~Geronte: (dando a Martuccia una boccetta) 260 2, 2| parola d'onore?~Dorval: (dandogli la mano) In parola d'onore.~ 261 2, 1| questo momento mi farebbe dare al diavolo.~Dorval: Non 262 3, 5| Dorval la sposerà; io le darò la dote, le donerò tutte 263 2, 8| di riflessione) Potrebbe darsi.~Valerio: È forse questa 264 2, 1| vorreste?...~Geronte: Sì, darvi una figlia saggia, onesta, 265 2, 14| estremamente adirata) Signore, datemi la mia licenza...~Geronte: 266 2, 1| Geronte: (con gioia) Davvero?~Dorval: Ma a condizione...~ 267 3, 6| traditore, io pagherò i tuoi debiti, e ti porrò forse in tal 268 3, 6| meriteresti!... Ma io sono un uomo debole, questa specie di fanatismo 269 1, 8| Angelica: A me non tocca a decidere.~Geronte: (ancora più riscaldato) 270 2, 1| padrone. Orsù, sbrigatevi, decidete sul fatto.~Dorval: Ciò che 271 1, 8| riscaldato) Io non dico che voi decidiate, ma voglio sapere la vostra 272 1, 16| quanto basta per vivere con decoro? Voi non fate disordini. 273 3, 7| accetto il fatale vostro decreto: mi staccherò dalle sue 274 2, 8| Martuccia: La risoluzione è ben degna di voi. Nulla più di essa 275 | Dentro 276 1, 6| Martuccia: Sì; ella lo desidera ardentemente, ma...~Geronte: 277 1, 12| donna, prevenire i suoi desiderj!Ci vuol altro!~Dalancour: 278 2, 10| conoscete voi quello che m'è destinato? ~Dorval: Sì, lo conosco, 279 2, 1| ciò che vi dite. Io odio, detesto la sua maniera di pensare, 280 1, 16| inquieto) Alla sua età, deve dir forse, voglio, e non 281 3, 9| Non sarà forse in istato formarle la dote? Conosco 282 1, 12| e non soffrirò mai le si diano dei torti che non ha.~Dorval: ( 283 1, 12| facoltà considerabile, e dicesi che voi l'abbiate tutta 284 2, 3| caro amico, io non so come dichiararvi la mia gratitudine.~Dorval: 285 1, 19| mia camera, e tu non mi dici nulla?~Piccardo: Signore, 286 1, 19| Scena Diciannovesima. Geronte, Piccardo, e dette~ ~ 287 1, 17| Scena Diciassettesima. Madama sola~ ~Che vuol 288 1, 18| Scena Diciottesima. Angelica, e detta~ ~Angelica: ( 289 1, 1| ella appunto, a ciò che dicono, è il motivo di questo bel 290 2, 3| ardore) Sopra di che vi died'egli dunque la sua parola 291 3, 6| Geronte: (più vivamente) Tu la difendi, tu menti in mia presenza... 292 3, 1| quell'uomo che sia senza difetti?~Martuccia: Andate, andate 293 3, 1| Peccato ch'abbia sì brutto difetto.~Piccardo: E qual è quell' 294 2, 5| dei gran dispiaceri per dimenticarvi a tal segno del vostro dovere.~ 295 1, 20| Madama: dice a Piccardo) Dimmi, Dorval è nella mia camera?~ 296 2, 6| Geronte, il disprezzo ch'egli dimostra di giorno in giorno contro 297 1, 1| credevaragionevole, che mi dimostrava tanta amicizia! io non l' 298 1, 16| mani; il più od il meno dipende soltanto da voi. Permettete 299 2, 10| Voi siete tanto saggia... dipendete da vostro zio... ~Angelica: ( 300 2, 10| Angelica: (con modestia) Io dipendo da mio zio.~Dorval: Volete 301 1, 2| qualche cosa. Io gli parlerò dipoi. (vuole andarsene)~Martuccia: 302 1, 16| articolo dell'interesse a un dipresso l'aggiusterò io.~Dalancour: ( 303 3, 5| non me n'ha parlato?... Dirà forse che la mia furia non 304 2, 9| Martuccia: Volentieri. Che dovrò dirgli?... Vediamo... Consigliamo.. 305 2, 5| sarà di lei?... Come potrò dirglielo?... Ah! non ho coraggio.)~ 306 3, 7| esperienza, mi sono lasciata dirigere da un marito che amavo. 307 0, per| signor Geronte, l'altra dirimpetto, in quello del signor Dalancour, 308 3, 5| maggiormente. Ma perché non dirmelo? L'avrei persuaso, l'avrei 309 3, 9| Valerio; egli ha saputi i disastri di questa famiglia; è venuto 310 1, 20| a darmi soggezione. Per discendere c'è un'altra scala. La chiuderò 311 1, 13| Piccardo: No signore, è disceso in giardino. ~Dalancour: 312 2, 5| Vi sarebbe forse qualche disgrazia?)~Dalancour: (dopo aver 313 2, 5| momento. (egli si ritira in disparte, legge piano, e mostra dispiacere)~ 314 3, 1| altra sospira; l'altra si dispera. Questa è una confusione, 315 2, 14| rifiuti per orgoglio, per dispetto, e per odio? Credi tu che 316 2, 5| uopo che abbiate dei gran dispiaceri per dimenticarvi a tal segno 317 1, 6| nipote in un ritiro?... Dispor di mia nipote senza mio 318 1, 2| io potrei prevenirlo, e disporlo ad udirvi.~Angelica: Sì, 319 1, 8| Angelica: (rimane a qualche distanza)~Geronte: Accostatevi.~Angelica: ( 320 1, 12| Dorval: Ogni giorno essa diventa più bella. Madama Dalancour 321 1, 8| quando sarete maritata, diverrete un dragone.~Angelica: Deh! 322 1, 1| egli passeggia, egli si diverte. Ecco i suoi scacchi. 323 2, 8| di sposarla senza dote, e dividere seco il mio stato e la mia 324 3, 2| Piccardo è un giovane dabbene, docile, civile, servizievole; egli 325 3, 9| assicurarle una contraddote di dodici mila lire di rendita. M' 326 2, 3| mio caro amico. Fra le dolci cose, che v'immaginate, 327 3, 3| parli.~Martuccia: Potrei domandarvi di che si tratta? io m'interesso 328 2, 1| sposate, oltre la sua dote, le donerà cento mila lire del mio. 329 3, 5| io le darò la dote, le donerò tutte le mie facoltà. Lascerò 330 1, 19| essere inteso) Qui non voglio donne; non voglio alcuno della 331 1, 18| a parte, piangendo) (Che doppiezza!)~Madama: Che avete? piangete?~ 332 1, 9| preso il mio matto, ed io... Doppio scacco col cavaliere. Per 333 1, 16| manchi con lui ai nostri doveri, ma il fratello d'Angelica 334 2, 6| Sì ... quand'anche dovessi gettarmi a' suoi piedi ... 335 2, 2| parte)~Geronte: No, no; dovete aspettarmi qui. Torno subito, 336 1, 9| la partita. Certamente io doveva guadagnare. Avrebbe abbisognato 337 1, 14| moglie, ho quattro figliuoli; dovrei essere l'uomo più imbarazzato 338 1, 12| amico, qualche volta... Dovreste capirmi.~Dalancour: Questo 339 1, 8| sarete maritata, diverrete un dragone.~Angelica: Deh! mio zio, 340 1, 1| Ah, Valerio, potreste voi dubitarne?~Martuccia: Andate, andate, 341 2, 1| siete mio amico?~Dorval: Ne dubitate?~Geronte: Se la volete, 342 3, 9| e commosso) (Non posso durar in collera quanto ne ho 343 | ebbe 344 2, 6| non è amante d'un lusso eccedente... In quanto a lui... Sarebbe 345 1, 16| disprezzo per me è giunto agli eccessi. Fa d'uopo nondimeno l'accarezzarlo, 346 | eccola 347 2, 11| questo matrimonio non può effettuarsi.~Geronte: Cospetto! (Angelica 348 2, 13| Ah indegno!.. ingrato!.. Ehi, c'è nessuno... Piccardo?~ ~ 349 1, 16| Vi dispiace che ci voglia entrar io?~Dalancour: Niente affatto. ~ 350 1, 20| assicuro...~Geronte: (vorrebb'entrare nel suo appartamento, ma 351 | entro 352 | eravate 353 3, 8| occasione; la sorgente è esaurita; abbiate giudizio; se non 354 3, 7| seppe allettarmi, i cattivi esempi m'hanno sedotta; io ero 355 3, 9| Qual cuore!~Dalancour: Qual esempio!~Martuccia: Viva il mio 356 1, 8| qualche genietto?~Angelica: (esitando e tremando) Ma... non signore. 357 1, 12| frattanto che io trovo qualche espediente, ho pensato di metterla 358 3, 7| che basti. Giovane, senza esperienza, mi sono lasciata dirigere 359 1, 1| sapere. Partite subito. Non esponete madamigella al pericolo 360 2, 6| piegarlo?... Andrò io ad espormi ai suoi sgarbi?... Ah! che 361 2, 4| permesso; anzi mi ha ordinato espressamente d'aspettarlo colà. Senza 362 2, 5| vi è uscita di bocca un'espressione simile. Fa d'uopo che abbiate 363 1, 12| prevenirla in tutto ciò che potea esserle di piacere. In questa maniera 364 1, 16| non m'appongo, io, credo d'essermi accorta che Valerio l'ama, 365 | esservi 366 | esso 367 | facendo 368 | facessimo 369 3, 3| Martuccia: Niente di più facile; vi ama, vi stima, voi siete 370 3, 2| questa casa. Io non fofacilmente amicizia con chicchessia.~ ~ 371 | fai 372 2, 6| dinanzi agli occhi. Io vedo il fallo di mio marito, vedo il mio. 373 3, 6| debole, questa specie di fanatismo del sangue mi parla in favor 374 1, 1| fondo, ma assai burbero, e fantastico al sommo.~Angelica: Sì; 375 | farà 376 2, 1| con la vostra flemma mi fareste arrabbiare.~Dorval: Io parlo 377 | fargli 378 | farle 379 | farlo 380 | farne 381 | farti 382 3, 7| vostri benefizi, accetto il fatale vostro decreto: mi staccherò 383 1, 6| fu quello di ieri! Qual fatalità! Come diamine ho potuto 384 | fatte 385 2, 11| affari con lui li avranno mal fatti; la dote non può perire, 386 3, 6| fanatismo del sangue mi parla in favor d'un ingrato! Alzati, traditore, 387 1, 1| negarmela?~Martuccia: Per mia , credo di sì.~Valerio: Come?~ 388 3, 1| con aria contenta) Per mia fe', questo tratto di bontà 389 2, 2| giovane dabbene, savio, fedele. Talvolta lo sgrido, ma 390 1, 8| timidità... lo le conosco le femmine; voi siete al presente una 391 2, 14| che c'è?~Piccardo: Sono ferito, signore. M'avete stroppiato.~ 392 1, 1| suo marito è sempre al suo fianco.~Angelica: Sì, mio fratello 393 1, 12| vi ama, vi ascolta, si fida di voi, non vi negherà cosa 394 1, 16| Uditemi. Se voi voleste fidarvi di me, potreste sollevarvi 395 2, 10| ragionevole, siete sensibile, mi fido di voi. Se avete dato a 396 1, 14| nulla. Ho moglie, ho quattro figliuoli; dovrei essere l'uomo più 397 | finalmente 398 3, ul| giuocheremo agli scacchi.~ ~Fine della Commedia~ ~ 399 1, 8| sempre con calore) Su via, finiamola! La casa ove siete, la persona 400 2, 1| se non volete...~Geronte: Finitela; giuocate. Giuochiamo, o 401 2, 1| Una parola sola, ed ho finito.~Geronte: Che pazienza!~ 402 2, 3| interessarmi a vostro favore, ma fino ad ora...~Dalancour: (con 403 3, 8| languidamente, e con una voce fioca ed interrotta) Signore, 404 2, 1| Geronte: Eh, voi con la vostra flemma mi fareste arrabbiare.~Dorval: 405 3, 3| con rispetto, l’uomo più flemmatico di questo mondo.~Dorval: 406 1, 7| talvolta trasportare dal mio focoso temperamento. La mia nipote 407 2, 1| sua prodigalità, le sue follie. Ch'egli cangi sistema, 408 2, 1| danaro non servirebbe che a fomentare la sua vanità, la sua prodigalità, 409 1, 16| ritiro; ed io so da buona fonte, che ella non sarebbe contenta.~ 410 2, 1| chi siete. Sono sicuro di formare in questa guisa la felicità 411 3, 9| sarà forse in istatoformarle la dote? Conosco Valerio; 412 1, 1| Angelica. L'interesse non formerà mai un ostacolo...~Martuccia: 413 1, 1| mangiato tutte le sue facoltà e fors'anche la dote di sua sorella. 414 2, 1| grazia?~Dorval: Sì.~Geronte: Fortunato quello che l'avrà! (riflette 415 | fossimo 416 | foste 417 1, 8| Parlatemi schiettamente, francamente. Avete forse qualche genietto?~ 418 1, 12| foste convinto.~Dorval: (freddamente) Sì, lo sono.~Dalancour: ( 419 2, 1| lentezza, col vostro sangue freddo?~Dorval: Dunque vorreste?...~ 420 2, 11| qualche cosa.~Angelica: (in fretta, e tremando) Io, signore?~ 421 | fui 422 1, 2| Angelica: Io lo temo come il fuoco.~Martuccia: Via, via, coraggio. 423 | fuori 424 2, 15| Bellissima! egli è sulle furie. Oggi, per Angelica non 425 3, 1| m'avesse anche rotta una gamba, glie l'avrei perdonato.~ 426 3, 9| Conosco Valerio; l'azione generosa, che venne a proporci, merita 427 1, 8| francamente. Avete forse qualche genietto?~Angelica: (esitando e tremando) 428 1, 8| Dunque il ritiro non vi va a genio.~Angelica: No signore.~Geronte: 429 2, 5| vivamente) Sì, questa è una gentilezza per parte del signor Dorval; 430 2, 6| quand'anche dovessi gettarmi a' suoi piedi ... Ma ... 431 3, 3| trovarlo, egli sarà il primo a gettarmisi al collo.~Martuccia: Niente 432 3, 6| generoso, così sensibile, (in ginocchio) m'abbandonereste voi per 433 2, 1| Dorval~ ~Geronte: Andiamo a giocare, e non me ne parlate più.~ 434 1, 1| sono solamente quindici giorni dacché egli è presso di 435 2, 1| bene.~Geronte: Non è una giovanetta di molta buona grazia?~Dorval: 436 1, 12| ci siamo maritati assai giovani: non le ho mai lasciato 437 1, 12| siete il solo che possa giovarmi presso di lui.~Dorval: Io 438 1, 12| casa molte persone, e la gioventù, mio caro amico, qualche 439 3, 1| disgrazie talvolta sono giovevoli.~Piccardo:. Povero padrone! ( 440 1, 1| Angelica) Mio nipote, il nuovo giovine di studio del procuratore 441 2, 3| Dalancour: Voi mi colmate di giubbilo; mi sorprendete. Per la 442 2, 11| sono, t'accosti, e quando giungo t'allontani? vicinati! ( 443 1, 16| il suo disprezzo per me è giunto agli eccessi. Fa d'uopo 444 1, 5| digli ch'io attendo per giuocare una partita a scacchi.~Piccardo: 445 2, 1| volete...~Geronte: Finitela; giuocate. Giuochiamo, o ch'io me 446 3, ul| tutti. Dorval, noi frattanto giuocheremo agli scacchi.~ ~Fine della 447 2, 1| giuoco. Sedete.~Dorval: Io giuocherò volentieri: ma prima, ascoltatemi. ( 448 3, 6| Dalancour: (vivamente) No, vel giuro.. Mia moglie non ne ha colpa. 449 1, 12| Fa d'uopo ch'io le renda giustizia, e che vi scopra la verità. 450 3, 7| disordini di vostro nipote, è giusto che ne porti io sola la 451 | gliene 452 2, 8| tanto più che madamigella gode il favore di suo zio, e 453 1, 16| ci tratta con un'asprezza grandissima, ci odia quanto più può; 454 3, 9| cerca liberarsi da loro, e grida forte) Zitto, Zitto, zitto! ( 455 1, 9| Scacco matto, questa è guadagnata... Ah! se Dorval venisse, 456 2, 14| Piccardo: Ahi! (s'appoggia al guanciale della sedia e mostra molto 457 3, 1| fa coraggio al fratello; guarda la sorella; consola Madama. 458 1, 16| vivamente) No. Se mi amate, guardatevene bene.~Madama: Sarebbe che 459 3, 6| menti in mia presenza... Guardati bene... Ci vorrebbe poco 460 2, 6| quanto prima. State bene in guardia, perché il vostro arresto 461 2, 4| caro amico; di grazia, non guastiamo la cosa; lasciamo fare al 462 1, 8| stravagante, che si lasciò guidar per il naso da una femmina 463 3, 6| infatuato, che si lascia guidare a capriccio da sua moglie, 464 2, 10| incominciava a prendervi un po' di gusto.)~Angelica: signore, non 465 2, 6| sì, vi corro; questa sola idea dee darmi coraggio. (si 466 1, 6| Che colpo mai fu quello di ieri! Qual fatalità! Come diamine 467 3, 7| porti io sola la pena. L'ignoranza in cui ho vissuto sin'ora 468 2, 6| qual infausto raggio m'illumina! I rimproveri d'Angelica, 469 2, 11| qualche ostacolo; ma ciò non m'imbarazza. Quelli che avranno affari 470 3, 4| del suo appartamento) L'imbecille! va tuttavia zoppicando 471 1, 16| Dalancour: (sempre più imbrogliato) Vedremo... ne parleremo...~ 472 2, 3| Fra le dolci cose, che v'immaginate, non ve n'ha pur una di 473 1, 1| il progetto del ritiro fu immaginato da lei.~Angelica: Che intendo? ( 474 2, 8| momento. Tutta la casa è immersa nel dispiacere.~Valerio: 475 2, 13| vede più Dorval, e resta immobile) Come! egli mi pianta così? ( 476 3, 4| Geronte: Va; non mi far impazientare d'avvantaggio. (Martuccia 477 1, 6| Martuccia: Sopra tutto non impazientitevi.~Geronte: (vivamente) Ti 478 3, 3| Martuccia: Assolutamente impazzisce.~ ~ 479 2, 1| e non che il benefizio impedisca il pentimento.~Dorval: ( 480 1, 20| passate, signore. Io non ve l'impedisco. (accorgendosi dell'imbarazzo 481 3, 1| Piccardo: Non v'eravate voi impegnata di parlare al padrone?~Martuccia: 482 2, 1| Voi mi consolate, io m'impegno per lei.~Dorval: Tanto meglio, 483 1, 1| Martuccia: Impetuoso! oh impetuosissimo, quasi al pari di suo zio! 484 1, 12| Dalancour: Scusate la sua impetuosità.~Dorval: (sorridendo) Oh! 485 1, 6| importanza?~Geronte: Sì, importantissima. Mi diverto poco; ma quando 486 1, 6| è dunque cosa di grande importanza?~Geronte: Sì, importantissima. 487 1, 1| rovinano insieme.~Valerio: Pare impossibile!~Martuccia: Animo, animo, 488 1, 8| per il naso da una femmina imprudente, che si è rovinato, che 489 3, 9| perciò trattenuto, e mi sono incaricato di presentarvelo.~Geronte: 490 2, 5| giovane che si fa sposa? Se ne incaricherà vostro zio? Sarebbe ciò 491 1, 8| ritiro.~Geronte: Ebbene, inclinate voi al ritiro?~Angelica: 492 1, 16| io mi assicuri delle loro inclinazioni, e sopra l'articolo dell' 493 1, 8| Qual'è lo stato cui più inclinereste?~Angelica: Signore...~Geronte: ( 494 2, 10| non ne sono innamorato, ma incominciava a prendervi un po' di gusto.)~ 495 2, 9| voleste prendervi questo incomodo!~Martuccia: Volentieri. 496 2, 6| intesi!... Mio marito... indebitato... in pericolo di perdere 497 | indi 498 3, 6| vede Dalancour, un passo indietro)~Dalancour: Mio caro zio! 499 3, 6| mia moglie e per me, che l'indigenza non ispaventerà punto i 500 1, 12| Dorval: Sì, mi è nota l'indole vostra. Io credo che tutto


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