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| Carlo Goldoni Il burbero benefico IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
501 2, 6| amor l'ha sedotto, la mia inesperienza m'ha abbagliato. Dalancour
502 3, 6| l'onore. Soffrirete voi l'infamia d'un vostro nipote? Io non
503 3, 6| cervello! Quella di un marito infatuato, che si lascia guidare a
504 2, 6| colpa mia?... Oh Dio! qual infausto raggio m'illumina! I rimproveri
505 1, 1| vostro signor fratello, mi ha informata di ciò che sto per dirvi.
506 1, 12| conoscete. Tutto il mondo s'inganna sopra di lei, e mio zio,
507 1, 16| tranquillo.~Dalancour: V'ingannate. Non ho nulla.~Madama: Perdonatemi,
508 3, 3| ne prendono giuoco, e gl'ingrati l'abbandonano.~Martuccia:
509 1, 16| l'ama, e ch'essa pure è innamorata di lui.~Dalancour: (Cielo!
510 2, 10| per me, che non ne sono innamorato, ma incominciava a prendervi
511 3, 5| ma non abbandonerò mai l'innocente.~ ~
512 2, 1| riscaldato) Come! volete ancora inquietarmi, tormentarmi, annojarmi
513 1, 16| ascoltatemi, marito mio; non vi inquietate, vi, prego. Se mal non m'
514 1, 8| vostro fratello, di questo insensato, di questo stravagante,
515 1, 8| riscaldato) Come volete ch'io v'intenda, mentre siete tre miglia
516 2, 2| ch'io faccia venire il mio intendente, che è una lega lontano
517 1, 8| detto Martuccia, lo voglio intendere da voi medesima.~Angelica: (
518 3, 6| lasciatevi commuovere, lasciatevi intenerire.~Geronte: (a poco a poco
519 3, 5| più. Sua sorella sola m'interessa, ella sola merita la mia
520 2, 3| titolo d'avvantaggio per interessarmi a vostro favore, ma fino
521 3, 8| voi avete troppa bontà ad interessarvi di me. Non abbiate riguardo
522 1, 6| vedendovi riscaldare per gl'interessi di questa cara ragazza.~
523 3, 3| domandarvi di che si tratta? io m'interesso tanto per lei, che spero
524 3, 8| e con una voce fioca ed interrotta) Signore, voi avete troppa
525 1, 1| balli o spettacoli cui non intervenga la prima?~Valerio: Ma suo
526 1, 19| verso Madama per essere inteso) Qui non voglio donne; non
527 2, 6| sentenza fu confermata. Vi s'intimerà quanto prima. State bene
528 1, 6| ma, ve ne prego, non la intimorite, questa povera ragazza.
529 1, 12| ascoltati nuovi progetti, ho intrapresi nuovi affari, ho ipotecati
530 2, 6| con quel carattere aspro, intrattabile, potrà io lusingarmi di
531 0, per| porte: l'una delle quali introduce nell'appartamento del signor
532 1, 18| se v'aggrada.~Angelica: È inutile.~ ~
533 2, 2| nella mia camera, scrivete; inviate la lettera per Piccardo.
534 3, ul| nel mio appartamento; sono invitati tutti. Dorval, noi frattanto
535 2, 6| fui la cagione... sebbene involontaria ... perché non andrò io
536 1, 12| intrapresi nuovi affari, ho ipotecati i miei beni, ed ho perduto
537 2, 5| mio zio: volete che noi l'irritiamo maggiormente? Volete che
538 3, 6| me, che l'indigenza non ispaventerà punto i nostri cuori, quando,
539 2, 3| propormi vostra sorella in isposa.~Dalancour: (con gioia)
540 1, 1| animo, signore; eccovi istrutto di ciò che volevate sapere.
541 2, 1| Vediamo, questo punto di jeri.~Dorval: (sempre con lo
542 3, 6| Dalancour: Ah, mio zio! voi mi lacerate il cuore!~ ~
543 1, 16| riguardo.~Madama: Può egli lagnarsi di me? Gli ho io mancato
544 3, 1| intenerito sino a cavarmi le lagrime dagli occhi. Se m'avesse
545 3, 8| state?~ ~Madama: (alzandosi languidamente, e con una voce fioca ed
546 3, 5| donerò tutte le mie facoltà. Lascerò penare il reo, ma non abbandonerò
547 2, 4| non guastiamo la cosa; lasciamo fare al signor Geronte.~
548 1, 13| conosco mio zio: fa d'uopo lasciargli il ternpo di calmarsi. Conviene
549 2, 11| ha avuto la debolezza di lasciarla fra le mani di suo figlio.
550 1, 7| solo~ ~Ella ha ragione. Mi lascio talvolta trasportare dal
551 1, 8| questo stravagante, che si lasciò guidar per il naso da una
552 2, 2| mio intendente, che è una lega lontano da Parigi.~Geronte:
553 2, 3| occasione...~Dalancour: Ecco un legame, a cui dovrò la mia felicità.
554 1, 12| rimproverarmi; ma se egli potesse leggermi nel fondo del cuore, mi
555 2, 5| lettera, e parte) Prendete. Leggete.... Questo è il mio stato.~ ~
556 2, 11| condanno premure che sono legittime. Tu hai fatto bene, Dorval,
557 2, 1| annojarmi con la vostra lentezza, col vostro sangue freddo?~
558 2, 6| arresto è ordinato...» Che lessi!... Che intesi!... Mio marito...
559 2, 5| Dalancour: (dopo aver letto) (Io sono perduto.)~Madama: (
560 1, 8| Sono tranquillo. Parlatemi liberamente.~Angelica: (Ah! non ho coraggio! ... )~
561 1, 1| superiore alle sue forze, e per liberarsene vorrebbe chiuderla in un
562 3, 9| sue lodi)~Geronte: (cerca liberarsi da loro, e grida forte)
563 3, 4| appartamento. Se vi metti piede, ti licenzio sul fatto. Chiama un servitore
564 2, 4| Dorval) Signore, io ne sono lietissima. Mi rallegro con voi di
565 3, 9| carezze, e ripetono le sue lodi)~Geronte: (cerca liberarsi
566 2, 5| cosa in buona parte; vi lodo e v'ammiro. Ma permettetemi
567 1, 15| pena ci vado! È vero, ei mi lusinga, che nonostante la sentenza,
568 2, 3| del mondo.~Dorval: Non vi lusingate tanto, mio caro amico. Fra
569 2, 3| tutto il cuore.~Dorval: Mi lusingo che vostro zio in questa
570 2, 6| Egli non è amante d'un lusso eccedente... In quanto a
571 3, 6| conforto una probità senza macchia, il nostro amore scambievole,
572 1, 1| Voi non avete né padre, né madre. Il disporre di voi tocca
573 | maggior
574 1, 9| tentare un'altra volta questa maledetta combinazione che mi fece
575 1, 12| speranza.~Dorval: Avete fatto malissimo, mio caro amico, tanto più
576 2, 11| in ogni caso io me ne fo mallevadore.~Angelica: (a parte) (Non
577 3, 3| buoni lo compiangono, i malvagi se ne prendono giuoco, e
578 1, 14| padrone che non mi lascia mancar nulla. Ho moglie, ho quattro
579 2, 11| Siete voi dunque che mi mancate? (Angelica coglie il momento
580 1, 16| lagnarsi di me? Gli ho io mancato in nulla? Io rispetto la
581 1, 6| subito arrabbiato. Non ci mancava che questo.)~Geronte: (a
582 1, 16| Voglio bene che non si manchi con lui ai nostri doveri,
583 1, 16| Lasciate a me la cura di maneggiar quest'affare; avrei tutta
584 1, 6| moglie. Egli ha il suo. Se lo mangi, si rovini, tanto peggio
585 1, 1| rovinato, precipitato. Egli ha mangiato tutte le sue facoltà e fors'
586 1, 14| padrone è sì buono che li mantengo senza difficoltà, ed in
587 1, 16| Sarebbe che voi non vorreste maritar vostra sorella?~Dalancour:
588 2, 3| avvenne, mi pare un sogno. Io maritarmi, io che non ci aveva mai
589 1, 8| colomba, ma quando sarete maritata, diverrete un dragone.~Angelica:
590 1, 16| parenti. Ma perché non la maritate?~Dalancour: È ancora troppo
591 1, 12| Io l'amo; noi ci siamo maritati assai giovani: non le ho
592 1, 1| Martuccia: Eh! signore, dacché è maritato, non è più quello di prima.~
593 1, 8| tranquillo.~Geronte: Che martirio! (ad Angelica. facendosi
594 | medesimi
595 2, 14| casa di tua moglie, che ti medichi. (cava la borsa, e vuol
596 3, 5| dal mio cuore, e dalla mia memoria... Vattene di qua,va a perire
597 2, 2| siete adorabile!~Geronte: Io men vo a casa del mio notaro.
598 3, 6| vivamente) Tu la difendi, tu menti in mia presenza... Guardati
599 3, 1| grande del male: ciò non meritava il danaro che mi dette il
600 2, 5| Angelica. Questa ingrata non meriterebbe ch'io mi prendessi verun
601 3, 6| Geronte: Sciagurato!... meriteresti!... Ma io sono un uomo debole,
602 1, 8| bene, ma con patto che lo meritiate. M'intendete?~Angelica: (
603 3, 4| maledetto appartamento. Se vi metti piede, ti licenzio sul fatto.
604 1, 8| intenda, mentre siete tre miglia lontana da me?~Angelica: (
605 1, 16| per Angelica un partito migliore di questo?~Dalancour: (sempre
606 | mille
607 2, 11| tutto. Egli ha stesa la minuta in mia presenza, la porterà
608 1, 6| avvicinandosi al tavolino) Pazzo, miserabile! No, non voglio vederlo,
609 1, 1| acconciature? Esce nuova moda ch'ella tosto non prenda?
610 3, 7| chiedo una grazia soltanto: moderate il vostro odio contro di
611 | molte
612 2, 14| bruscamente) Vattene.~Piccardo: (mortificato) Signore, voi mi scacciate?~
613 1, 12| quattr'anni solo dacché è morto vostro padre. V'ha lasciata
614 3, 8| il cuore vuol fare i suoi moti, ricupererò le mie forze,
615 3, 7| t'ho dunque perduto. Io muoio. (cade sopra un sofà. Dalancour
616 1, 9| Dorval che non vien mai? Io muojo di voglia di tentare un'
617 3, 8| abbiate giudizio; se non vi muove la gratitudine, l'onore
618 2, 11| vivamente) Zitto. (egli muta tuono, e dice tranquillamente)
619 1, 3| amabile! Io l'ho veduta nascere; l'amo, la compiango, e
620 3, 6| e s'asciuga gli occhi, nascondendosi da Dalancour, e dice a parte) (
621 1, 16| travaglio, perché volete nascondermelo?~Dalancour: (sempre più
622 1, 8| si lasciò guidar per il naso da una femmina imprudente,
623 2, 5| pensiero de' preparativi necessarj per una giovane che si fa
624 1, 1| Martuccia) Che? potrebbe egli negarmela?~Martuccia: Per mia fè,
625 1, 12| si fida di voi, non vi negherà cosa alcuna.~Dorval: Non
626 | nei
627 | nello
628 | Neppure
629 | nondimeno
630 | nonostante
631 | nostra
632 1, 12| pentirebbe.~Dorval: Sì, mi è nota l'indole vostra. Io credo
633 1, 6| stare svegliato tutta la notte. (esamina il giuoco)~Martuccia:
634 2, 10| chiedo scusa. Evvi qualche novità che mi riguardi? ~Dorval:
635 2, 1| lire di regalo alle sue nozze. Forse vi fo un affronto?~
636 1, 1| nelle sue acconciature? Esce nuova moda ch'ella tosto non prenda?
637 1, 1| Angelica) Mio nipote, il nuovo giovine di studio del procuratore
638 | od
639 1, 16| asprezza grandissima, ci odia quanto più può; ma sopratutto
640 2, 10| costanza) V'avverto che io l'odierò.~Dorval: (Povera ragazza!
641 1, 15| tempo; ma i cavilli sono odiosi; lo spirito pena, e ci va
642 2, 8| signor Dalancour; io gli ho offerta la mia borsa ed il mio credito.~
643 3, 9| questa famiglia; è venuto ad offrire le sue facoltà al signor
644 2, 8| Amo Angelica; vengo ad offrirgli di sposarla senza dote,
645 1, 12| Dorval: (sempre sorridendo) Oibò! Ma... voi amate vostra
646 | oltre
647 2, 1| darvi una figlia saggia, onesta, virtuosa, con cento mila
648 2, 1| Mio caro amico, voi mi onorate.~Geronte: So chi siete.
649 3, 3| questa faccenda è tutta opera mia.~Dorval: Tanto meglio;
650 1, 18| parte. La cosa è tutt’all'opposto: v'amo, e farò anzi il possibile
651 1, 12| delle disgrazie da cui sono oppresso; ella m'ha creduto più ricco
652 2, 8| Martuccia: Questo è un oprar virtuoso. Nulla è più generoso
653 1, 12| Dalancour: Sì, e sarebbe oramai tempo che pensassi a darle
654 2, 14| danaro?... Lo rifiuti per orgoglio, per dispetto, e per odio?
655 2, 6| in confronto allo stato orribile di mio marito?... sì, vi
656 2, 1| Io ne sono il padrone. Orsù, sbrigatevi, decidete sul
657 3, 5| Piccardo, ne sarei ancora all'oscuro. È così... è così senz altro;
658 1, 15| uomo dabbene!... Se Dorval ottenesse da lui qualche cosa! Se
659 | ove
660 1, 20| Geronte, da addietro)~Geronte: Padrona mia... (a Madama passando,
661 3, 6| ingrato! Alzati, traditore, io pagherò i tuoi debiti, e ti porrò
662 1, 1| segretezza. Per pietà, non mi palesate.~Valerio: Non temete di
663 2, 5| Madama: (da sé) (Il cuore mi palpita.)~Dalancour: (Mia povera
664 3, 5| senz altro; Dorval teme la parentela d'un uomo perduto; egli
665 1, 16| piegarsi ai voleri dei suoi parenti. Ma perché non la maritate?~
666 2, 10| maniera di farlo cangiar di parere.~Dorval: (Eh! eh! Non c'
667 1, 1| impetuosissimo, quasi al pari di suo zio! ma egli è ben
668 2, 11| tutta spaventata. Dorval parimenti dà due passi addietro) Voi (
669 3, 5| calmata ed egli avrebbe potuto parlarmi. Nipote indegno! traditore!
670 2, 9| Martuccia: Ma converrà parlarne al signor Geronte.~Angelica:
671 1, 16| Io m'immagino bene di chi parlasse.)~Madama: Egli è un uomo
672 1, 2| Avete credito presso di lui. Parlategli in mio favore.~Martuccia:
673 1, 12| prego, cercate di vederlo, parlategliene subito.~Dorval: Lo farei.
674 1, 6| questa povera ragazza. Parlatele con un poco di dolcezza.~
675 2, 10| sarò... vel prometto. Io parlerà a vostro zio in vostro favore;
676 1, 2| No; è necessario che gli parliate voi stessa. Al più, io potrei
677 2, 5| prendete tutto in cattiva part : ciò è terribile; voi siete
678 2, 14| Piccardo: (prende la canna e partendo dice) Che bontà~ ~
679 3, 9| una soperchieria d'ambe le parti; io non la soffrirò giammai.~
680 2, 10| Avreste voi forse qualche particolare premura per quello cui vorrebbero
681 3, 8| ricupererò le mie forze, partirò, mi rassegnerò alla mia
682 1, 13| aspettarlo qui.~Dorval: Ma se partisse; se non tornasse più sopra?~
683 1, 1| lungo tempo. Dalancour mi parve sempre un giovane saggio,
684 1, 20| appartamento, ma non vorrebbe passare dinanzi a Madama: dice a
685 3, 3| straordinaria se gli fosse passata. Voi. lo conoscete meglio
686 2, 15| Maledetto il mio caldo!... (passeggiando a gran passi) È Dorval che
687 1, 16| raggio di sole, sono andata a passeggiare nel giardino, e ve l'ho
688 3, 6| trascurato la tenerezza vostra paterna; ma, mio caro zio, in nome
689 1, 1| Martuccia: Ebbene, sono pazzi ambedue, ed ambedue si rovinano
690 1, 6| disordini di mio nipote, nelle pazzie di sua moglie. Egli ha il
691 1, 6| avvicinandosi al tavolino) Pazzo, miserabile! No, non voglio
692 3, 1| Martuccia: Egli è d'un cuore!... Peccato ch'abbia sì brutto difetto.~
693 1, 9| scacco... sì, e prendo la pedina. Dorval... egli ha preso
694 1, 12| rimediarvi, ed il rimedio fu peggiore ancora del male. Io ho ascoltati
695 3, 5| le mie facoltà. Lascerò penare il reo, ma non abbandonerò
696 1, 21| conoscere la verità e tremo di penetrarla.~ ~
697 3, 5| ella è così. Dorval ha penetrato in qual abisso terribile
698 1, 12| sarebbe oramai tempo che pensassi a darle stato.~Dorval: Ogni
699 1, 8| Geronte: Tanto meglio. Io penserò a trovarvi un marito.~Angelica: (
700 1, 16| voi mi sembrate inquieto, pensoso: avete qualche cosa?...
701 1, 12| sono sicuro che non se ne pentirebbe.~Dorval: Sì, mi è nota l'
702 | perciò
703 1, 8| perduto, e che inoltre mi perde il rispetto. (Angelica vuole
704 3, 6| Dalancour: Non è la perdita dello stato che mi affanna;
705 3, 1| una gamba, glie l'avrei perdonato.~Martuccia: Egli è d'un
706 1, 9| Avrebbe abbisognato che avessi perduta la testa. Vediamo un poco.
707 3, 5| Nipote indegno! traditore! perfido! tu hai sacrificato i tuoi
708 2, 4| per scrivere; egli me l'ha permesso; anzi mi ha ordinato espressamente
709 2, 5| vi lodo e v'ammiro. Ma permettetemi di far un riflesso. Chi
710 0, per| Personaggi~ ~il Signor GERONTE~Il Signor
711 1, 12| riceve in sua casa molte persone, e la gioventù, mio caro
712 3, 5| perché non dirmelo? L'avrei persuaso, l'avrei convinto... Perché
713 1, 1| sua sorella. Angelica è un peso superiore alle sue forze,
714 3, 2| servizievole; egli è il solo che mi piaccia in questa casa. Io non fo
715 3, 9| carattere, e so che a voi piacciono le belle azioni; l'ho perciò
716 3, 1| sorella; consola Madama. L'uno piange; l'altra sospira; l'altra
717 1, 18| doppiezza!)~Madama: Che avete? piangete?~Angelica: (s'asciuga gli
718 2, 11| Geronte: (ad Angelica) Piangi! Mi fai la bambina! Io credo
719 2, 13| immobile) Come! egli mi pianta così? (chiama) Dorval!...
720 3, 4| appartamento. Se vi metti piede, ti licenzio sul fatto.
721 2, 6| potrà io lusingarmi di piegarlo?... Andrò io ad espormi
722 1, 16| è saggia abbastanza per piegarsi ai voleri dei suoi parenti.
723 2, 4| gioia) Sì?~Dorval: Io sarò pienamente contento, Madama, se la
724 2, 13| Piccardo?... Martuccia?... Pietro?... Cortese?... Ma la ritroverò.
725 | Poiché
726 1, 9| della sua torre. Dorval pone il suo matto alla seconda
727 2, 14| Qual padrone!)~Geronte: (porgendogli del danaro) Prendi.~Piccardo:(
728 3, 6| pagherò i tuoi debiti, e ti porrò forse in tal guisa in istato
729 3, 4| Geronte: Fermati lì; farò portar la lettera da un altro.
730 2, 2| Piccardo. Sì, Piccardo andrà a portarla in persona. Piccardo è un
731 0, per| e Dalancour. Ella ha tre porte: l'una delle quali introduce
732 2, 11| minuta in mia presenza, la porterà qui quanto prima, e noi
733 3, 8| subito. (avvicinandosi alla portiera) Venite, venite, figli miei;
734 1, 1| voce e guardando sempre le portiere) Il signor Dalancour è un
735 1, 13| situazione è crudele; è d'uopo il porvi rimedio. Sì, gli parlerò
736 3, 6| ascoltatemi. (nella stessa positura)~Geronte: Alzati, ti dico. (
737 1, 16| per esso tutti i riguardi possibili: ma, ditemi sinceramente,
738 2, 14| io l'abbia fatto a bella posta? Prendi questo danaro, prendilo.
739 | potea
740 | poter
741 2, 3| spero bene col tempo di potervi essere utile presso di lui,
742 | potesse
743 | potremmo
744 | potrò
745 2, 10| quanto mi siete caro!~Dorval: Poverina!~Angelica: (con trasporto)
746 2, 15| Martuccia: Signore, volete pranzare?~Geronte: Il diavolo che
747 3, 1| Sapete voi ch'ei non ha ancor pranzato?~Piccardo: E perché?~Martuccia:
748 2, 2| aspettarmi qui. Torno subito, pranzerete meco.~Dorval: Ho da scrivere.
749 2, 6| giuoca. Egli non ha cattive pratiche. Egli non è amante d'un
750 1, 1| Dalancour è un uomo rovinato, precipitato. Egli ha mangiato tutte
751 3, 9| insieme ripetono le loro preghiere, e lo circondano, e lo stordiscono)
752 2, 5| maggiormente? Volete che io pregiudichi mia sorella? Il partito
753 1, 14| parlargli. Un giorno ti saprò premiare a dovere.~Piccardo: Ve ne
754 2, 11| fa paura? Io non condanno premure che sono legittime. Tu hai
755 2, 14| far arrabbiare.~Piccardo: (prendendo il danaro) Non v'adirate,
756 3, 8| serietà, ma senza collera, e prendendoli ambedue per mano) Uditemi.
757 2, 2| siamo intesi.~Geronte: (prendendolo per la mano) In parola d'
758 1, 13| collera passeggia, va a prender aria. ~Dorval: (a Dalancour)
759 2, 5| far un riflesso. Chi si prenderà il pensiero de' preparativi
760 1, 12| Dalancour: (con ardore) Vi prendereste voi giuoco di me?~Dorval: (
761 2, 11| Geronte: (ad Angelica, e vuol prenderla per mano) Avvicinatevi.~
762 2, 5| non meriterebbe ch'io mi prendessi verun pensiero di lei; ma
763 2, 5| innanzi; mi piace che voi prendiate la cosa in buona parte;
764 2, 14| Piccardo: Signore...~Geronte: Prendila, ti dico. Voglio così.~Piccardo: (
765 2, 14| posta? Prendi questo danaro, prendilo. Animo, non mi far arrabbiare.~
766 3, 3| compiangono, i malvagi se ne prendono giuoco, e gl'ingrati l'abbandonano.~
767 2, 5| prenderà il pensiero de' preparativi necessarj per una giovane
768 3, 9| e mi sono incaricato di presentarvelo.~Geronte: Tu non avevi alcuna
769 1, 8| le femmine; voi siete al presente una colomba, ma quando sarete
770 2, 4| il signor Dorval. Io vel presento in qualità di mio cognato,
771 3, 6| moglie, da una femmina vana, presuntuosa, civetta. ~Dalancour: (vivamente)
772 2, 10| avea ben detto; l'avea ben preveduto! Buon per me, che non ne
773 1, 12| Dorval: Contentare una donna, prevenire i suoi desiderj!Ci vuol
774 1, 2| stessa. Al più, io potrei prevenirlo, e disporlo ad udirvi.~Angelica:
775 2, 10| Dorval: Avreste voi il cuor prevenuto?~Angelica: (con passione)
776 1, 15| Ogni momento per me è prezioso... Anderò frattanto dal
777 3, 6| avremo per conforto una probità senza macchia, il nostro
778 2, 1| fomentare la sua vanità, la sua prodigalità, le sue follie. Ch'egli
779 1, 12| voi amate vostra moglie prodigiosamente.~Dalancour: Sì, l'amo, (
780 1, 12| sarebbe stata la prima a proibirmi le spese che ho fatte per
781 1, 12| Frattanto non ve le ha proibite.~Dalancour: No, perché non
782 3, 6| moglie, non ritrattassi la promessa che m'hai strappata di bocca.
783 3, 9| le cento mila lire che ho promesso ad Angelica.~Valerio: Quante
784 1, 6| dolcezza.~Martuccia: Me lo promettete?~Geronte: Te lo prometto.~
785 3, 9| Angelica. Egli l'ama, è pronto a sposarla senza dote, e
786 2, 1| fatto.~Dorval: Ciò che mi proponete, non è cosa da risolversi
787 3, 9| azione generosa, che venne a proporci, merita una ricompensa.
788 2, 8| esser egli solo padrone di proporle il partito.~Martuccia: (
789 2, 3| Egli mi fece l'onore di propormi vostra sorella in isposa.~
790 2, 5| Vostra sorella...~Dalancour: Proseguite.~Madama: Io la credo troppo
791 2, 10| mio benefattore, il mio protettore, il padre mio. (lo prende
792 2, 14| Credo di sì, signore. (si prova e cammina male)~Geronte: (
793 2, 1| Geronte: Ci ho pensato, ci ho provveduto. La mariterò. ~Dorval: Bravissimo!
794 | Puoi
795 | Purché
796 | qua
797 | qualcuno
798 | quali
799 | quand'
800 | Quanta
801 | Quante
802 2, 1| sproporzione da sedici a quarantacinque anni?~Geronte: Niente affatto.
803 1, 13| naturale: gli basta mezzo quarto d'ora. Vi so ben dire che
804 | quasi
805 2, 1| nipote?~Geronte: Neppure un quattrino.~Dorval: In conseguenza ...~
806 | questi
807 | quindi
808 1, 1| Siccome sono solamente quindici giorni dacché egli è presso
809 2, 14| in collera) (Egli è ben rabbioso qualche volta.)~Geronte:
810 3, 1| incontrato vostro nipote, e mi ha raccontato tutto. Questo è il motivo,
811 1, 15| quelli che hanno bisogno di raggiri vergognosi!~ ~
812 1, 13| Dorval: (a Dalancour) Vado a raggiungerlo. ~Dalancour: Signore, io
813 2, 4| io ne sono lietissima. Mi rallegro con voi di tutto cuore. (
814 0, per| Geronte~La scena stabile si rappresenta in Parigi, in una sala in
815 3, 8| le mie forze, partirò, mi rassegnerò alla mia sciagura. (Geronte
816 3, 7| credeva felice... ma sembro la rea; e questo basta... Purché
817 2, 5| a Dalancour) Signore, fu recata per voi questa lettera.~
818 3, 8| subito... andate... vedete... recatele qualche soccorso.~Martuccia:
819 1, 12| alla disperazione di avervi recato dispiacere; ma quando si
820 2, 1| dote, e cento mila lire di regalo alle sue nozze. Forse vi
821 1, 12| tutti. Fa d'uopo ch'io le renda giustizia, e che vi scopra
822 1, 16| sollevarvi da questo pensiero, e render lei nello stesso tempo felice.~
823 1, 12| nel fondo del cuore, mi renderebbe tutta la sua tenerezza,
824 1, 18| farò anzi il possibile per rendervi fortunata.~Angelica: (a
825 3, 9| contraddote di dodici mila lire di rendita. M'è noto il vostro carattere,
826 3, 5| facoltà. Lascerò penare il reo, ma non abbandonerò mai
827 3, 6| noi. Che si salvi la mia reputazione, e vi do parola per mia
828 1, 16| voi me lo perdonate. Del resto, ho per esso tutti i riguardi
829 1, 9| per lui; eccolo nelle mie reti; eccolo vinto con il suo
830 2, 14| corre in suo soccorso, e lo rialza)~Piccardo: Ahi! (s'appoggia
831 2, 14| lo fa dar addietro) Ahi ribaldo! (in collera grande) Così
832 1, 1| scherziate. Evvi una donna più ricercata di lei nelle sue acconciature?
833 1, 12| bella. Madama Dalancour riceve in sua casa molte persone,
834 3, 9| venne a proporci, merita una ricompensa. Sì, egli avrà la dote,
835 3, 8| cuore vuol fare i suoi moti, ricupererò le mie forze, partirò, mi
836 2, 14| Prendi, ti dico.~Piccardo: (ricusando con civiltà) Signore...~
837 2, 11| felicità? Io voglio ben che si rida, ma non voglio che mi si
838 2, 11| m'intendete, signor bocca ridente? Venite qui, e ascoltatemi.~
839 2, 11| caro Geronte.~Geronte: Ah! ridete? la sentite la vostra felicità?
840 2, 11| trovasse qualche cosa a ridire sopra ciò ch'io fo, sopra
841 2, 8| Martuccia: (dopo un momento di riflessione) Potrebbe darsi.~Valerio:
842 2, 5| Ma permettetemi di far un riflesso. Chi si prenderà il pensiero
843 2, 1| Fortunato quello che l'avrà! (riflette un momento, indi chiama)
844 1, 8| Angelica, e detto~ ~Angelica: (rimane a qualche distanza)~Geronte:
845 1, 12| apparenze, mio zio ha ragione di rimproverarmi; ma se egli potesse leggermi
846 1, 17| troppo saggio per aver a rimproverarsi di nulla.~ ~
847 2, 6| infausto raggio m'illumina! I rimproveri d'Angelica, l'odio del signor
848 2, 14| sciagurato! (lo minaccia e lo fa rinculare; Piccardo, rinculando, cade
849 2, 14| Non v'adirate, signore; vi ringrazio della vostra bontà.~Geronte:
850 3, 1| Vado a ritrovarlo; vado a riportargli il suo bastone.~Martuccia:
851 1, 13| egli non tarderà, molto a risalire. M'è noto il suo naturale:
852 1, 8| comincia con tranquillità, e si riscalda a poco a poco) Sì; mi parlò
853 1, 6| consolo tutta vedendovi riscaldare per gl'interessi di questa
854 1, 12| amico, colle buone; vi riscaldate un po' troppo per la vostra
855 3, 9| Uditemi, amico. (serio e risoluto) Voi conoscete Valerio;
856 2, 1| proponete, non è cosa da risolversi su due piedi. Voi siete
857 3, 8| per mano) Uditemi. I miei risparmi non erano per me; voi li
858 2, 14| collera grande) Così si risponde al tuo padrone?~Piccardo: (
859 2, 14| Geronte: Briccone! non rispondi? ~Piccardo: Perdonate, signore;
860 3, 6| cagione di tua moglie, non ritrattassi la promessa che m'hai strappata
861 3, 6| strappata di bocca. Sì, sì, la ritratterò... Tu non avrai nulla del
862 3, 1| collera.~Piccardo: Vado a ritrovarlo; vado a riportargli il suo
863 2, 10| questo partito, spero che ritroverete ancora la maniera di farlo
864 2, 13| Pietro?... Cortese?... Ma la ritroverò. Voi siete quello a cui
865 1, 16| avrei tutta l'ambizione di riuscirvi...~Dalancour: (in un sommo
866 2, 4| Senza cerimonie. Noi ci rivedremo quanto prima. (entra nell'
867 3, 4| Geronte, parlando sempre rivolto verso la porta del suo appartamento
868 1, 6| voglio che mi si venga a rompere il capo. M'intendi?~Martuccia:
869 3, 1| occhi. Se m'avesse anche rotta una gamba, glie l'avrei
870 1, 1| pazzi ambedue, ed ambedue si rovinano insieme.~Valerio: Pare impossibile!~
871 1, 12| ragione. Come avete fatto a rovinarvi in sì poco tempo? Sono quattr'
872 1, 12| Nuovi progetti! Se ne sono rovinati degli altri.~Dalancour:
873 1, 6| il suo. Se lo mangi, si rovini, tanto peggio per lui; ma
874 3, 5| traditore! perfido! tu hai sacrificato i tuoi beni, il tuo onore;
875 2, 10| signore, che mio zio voglia sagrificarmi? ~Dorval: Che intendete
876 2, 10| intendete voi per questo sagrificarvi? ~Angelica: (con passione)
877 3, 3| Martuccia: Come?~Dorval: Non sai nulla?~Martuccia: Nulla.~
878 1, 20| a Madama passando, e salutandola) La chiuderò questa porta. (
879 3, 6| chiedo nulla per noi. Che si salvi la mia reputazione, e vi
880 1, 6| consenso, senza che io la sappia?~Martuccia: Voi sapete i
881 3, 3| Nulla.~Dorval: Ebbene, lo saprai un'altra volta. (entra da
882 3, 9| conoscete Valerio; egli ha saputi i disastri di questa famiglia;
883 | saranno
884 | sarete
885 1, 16| Ho incontrato adesso quel satiro... egli strillava, strillava
886 2, 2| Piccardo è un giovane dabbene, savio, fedele. Talvolta lo sgrido,
887 2, 1| ne sono il padrone. Orsù, sbrigatevi, decidete sul fatto.~Dorval:
888 2, 14| mortificato) Signore, voi mi scacciate?~Geronte: No, (vivamente)
889 1, 14| l'ho detto, ma egli mi ha scacciato, secondo il solito.~Dalancour:
890 1, 6| Come diamine ho potuto aver scaccomatto, con un giuoco disposto
891 1, 20| discendere c'è un'altra scala. La chiuderò questa porta.~
892 3, 6| macchia, il nostro amore scambievole, la vostra tenerezza, e
893 2, 11| specie di brio) La non può scapparmi.~Dorval: Almeno lasciatemi
894 3, 5| il tuo onore; io t'amai, scellerato! sì, t'amai anche troppo,
895 2, 10| piace, signore. ~Dorval: La scelta dello sposo è di già fatta. ~
896 1, 1| Martuccia: M'immagino che voi scherziate. Evvi una donna più ricercata
897 1, 16| qualità di zio. Se talvolta scherzo sopra di lui, il fo a quattr'
898 3, 9| quanto ne ho voglia. Io mi schiaffeggerei volentieri) (tutti insieme
899 2, 1| d'un vigliacco ch'è lo schiavo di sua moglie, e la vittima
900 1, 8| stesso tuono) Parlatemi schiettamente, francamente. Avete forse
901 3, 8| mi rassegnerò alla mia sciagura. (Geronte s'intenerisce,
902 1, 1| con suo nipote che per la sciocca compiacenza ch'egli ha per
903 1, 1| moglie; e... non so nulla; ma scommetterei, il progetto del ritiro
904 3, 3| è nulla; io lo conosco. Scommetto che se vado a trovarlo,
905 2, 11| Dorval: (sorridendo) (Eccomi scoperto.)~Geronte: (ad Angelica
906 1, 12| renda giustizia, e che vi scopra la verità. Ella non sa alcuna
907 1, 6| prometto.~Martuccia: Non ve lo scordate.~Geronte: (comincia a dar
908 2, 5| procuratore.~Madama: Cosa vi scrive?~Dalancour: Lasciatemi per
909 2, 2| volete assolutamente così; scriverò nella vostra camera.~Geronte:
910 2, 2| Andate nella mia camera, scrivete; inviate la lettera per
911 2, 1| virtuosa, con cento mila scudi di dote, e cento mila lire
912 1, 12| con un po' più di calore) Scusatemi, vi dico...~Dalancour: Ebbene,
913 1, 12| vivamente) Io vi chiedo mille scuse; sarei alla disperazione
914 1, 18| essere.~Madama: Siete voi sdegnata con me?~Angelica: Ma, Madama...~
915 3, 3| altro.~Dorval: Egli si è sdegnato contro di me.~Martuccia:
916 1, 8| non abbiate paura del mio sdegno.~Angelica: Mio caro zio,
917 | sebbene
918 | seco
919 3, 3| Dorval: Tanto meglio; mi seconderete?~Martuccia: Più che volentieri.~
920 2, 1| ma prima, ascoltatemi. (sedendo)~Geronte: Mi parlerete tuttavia
921 1, 6| che questo.)~Geronte: (a sedere) Che colpo mai fu quello
922 2, 1| ch'io parlo del giuoco. Sedete.~Dorval: Io giuocherò volentieri:
923 1, 16| Scena Sedicesima. Dalancour e Madama~ ~Dalancour: (
924 2, 1| poco la sproporzione da sedici a quarantacinque anni?~Geronte:
925 0, per| comune. Vi saranno delle sedie, de' sofà, ed un tavolino
926 3, 7| i cattivi esempi m'hanno sedotta; io ero contenta, e mi credeva
927 1, 1| confidato sotto la più gran segretezza. Per pietà, non mi palesate.~
928 1, 20| appartamento, Piccardo lo segue)~ ~
929 | Sei
930 2, 1| un momento di silenzio, sembra convinto, e dice con molta
931 1, 16| sono!)~Madama: Ma voi mi sembrate inquieto, pensoso: avete
932 3, 7| mi credeva felice... ma sembro la rea; e questo basta...
933 3, 6| nostri cuori, quando, in seno alla miseria, avremo per
934 1, 1| lontano dall'avere i medesimi sentimenti.~Valerio: Egli era stimato,
935 3, 6| stato che mi affanna; un sentimento più degno mi sollecita:
936 2, 11| Geronte: Ah! ridete? la sentite la vostra felicità? Io voglio
937 3, 5| oscuro. È così... è così senz altro; Dorval teme la parentela
938 3, 7| marito che amavo. Il mondo seppe allettarmi, i cattivi esempi
939 3, 8| caro zio!~Geronte: (con serietà, ma senza collera, e prendendoli
940 3, 9| Dorval: Uditemi, amico. (serio e risoluto) Voi conoscete
941 3, 3| Martuccia?~Martuccia: Umilissima serva, signore.~Dorval: (sorridendo)
942 0, per| Dalancour, e la terza in fondo, serve di porta comune. Vi saranno
943 2, 1| Geronte: Sì; ne ho ancora per servire i miei amici. ~Dorval: E
944 2, 1| Il dargli del danaro non servirebbe che a fomentare la sua vanità,
945 3, 8| avreste un giorno, trovati. servitevene in questa occasione; la
946 3, 2| dabbene, docile, civile, servizievole; egli è il solo che mi piaccia
947 3, 7| contro di me; scusate il mio sesso, la mia età; compatite un
948 1, 16| avvantaggio.~Dalancour: (Sfortunato che io sono!)~Madama: Ma
949 2, 11| la prende per mano, e la sforza ad avanzarsi in mezzo alla
950 1, 9| qualche inclinazione, mi sarei sforzato, di compiacerla, ma non
951 2, 6| Andrò io ad espormi ai suoi sgarbi?... Ah! che importa? e che
952 2, 2| savio, fedele. Talvolta lo sgrido, ma gli voglio bene.~Dorval:
953 | Siccome
954 2, 1| Geronte: Prendete una sedia. (Siede)~Dorval: (d'un tuono compassionevole,
955 0, per| in una sala in casa dei signori Geronte e Dalancour. Ella
956 2, 1| Dorval: (dopo un momento di silenzio, sembra convinto, e dice
957 2, 5| di bocca un'espressione simile. Fa d'uopo che abbiate dei
958 | sin
959 1, 16| riguardi possibili: ma, ditemi sinceramente, ne ha egli per voi, ne
960 2, 10| ragazza! Mi piace la sua sincerità.)~Angelica: Deh! Siate compassionevole,
961 3, 3| unico amico... La è una cosa singolare: lui tutta furia. E voi,
962 1, 12| altri.~Dalancour: Ed io singolarmente senza speranza.~Dorval:
963 | sino
964 2, 1| sue follie. Ch'egli cangi sistema, ed io lo cangerò parimente
965 2, 1| sicuro.~Dorval: Se voi non lo soccorrerete, lo perderete assolutamente.~
966 2, 10| ogni possibile perché siate soddisfatta.~Angelica: (con gioia) Oh!
967 3, 8| afflitto) Ah! mio zio, soffrireste, che...~Geronte: (a Dalancour
968 3, 6| degno mi sollecita: l'onore. Soffrirete voi l'infamia d'un vostro
969 3, 6| moglie!... Io non posso soffrirla, non voglio vederla.~Dalancour:
970 1, 20| impertinente! vuol venire a darmi soggezione. Per discendere c'è un'altra
971 2, 3| che m'avvenne, mi pare un sogno. Io maritarmi, io che non
972 1, 8| con timore, facendo un sol passo) Signore...~Geronte: (
973 1, 16| Ho veduto un raggio di sole, sono andata a passeggiare
974 1, 14| ha scacciato, secondo il solito.~Dalancour: Mi dispiace.
975 3, 6| sentimento più degno mi sollecita: l'onore. Soffrirete voi
976 1, 16| fidarvi di me, potreste sollevarvi da questo pensiero, e render
977 1, 8| v'avrebbero per avventura somministrata l'occasione d'attaccarvi
978 | Son
979 3, 9| lo prenda; questa è una soperchieria d'ambe le parti; io non
980 1, 1| partite. Se il mio padrone sopraggiunge...~Angelica: (a Martuccia)
981 1, 16| odia quanto più può; ma sopratutto il suo disprezzo per me
982 2, 1| Geronte: Come! come! siete sordo? Non m'intendete? (vivamente)
983 3, 8| in questa occasione; la sorgente è esaurita; abbiate giudizio;
984 2, 3| colmate di giubbilo; mi sorprendete. Per la dote vi è noto attualmente
985 1, 18| mio fratello.~Madama: (con sorpresa) I disordini di vostro fratello?~
986 1, 1| voi. Ah, se noi fossimo sorpresi!~Valerio: Mia cara Angelica!...~
987 2, 11| tutta mortificata, e Dorval sorride). Come? la mia presenza
988 3, 1| Madama. L'uno piange; l'altra sospira; l'altra si dispera. Questa
989 2, 6| creditori non hanno voluto sottoscrivere. La sentenza fu confermata.
990 2, 11| qui quanto prima, e noi sottoscriveremo.~Dorval: Ma se voleste ascoltarmi...~
991 3, 7| credereste voi forse di soverchiarmi?~Madama: Oh cielo! Dunque
992 1, 12| la prima a proibirmi le spese che ho fatte per lei.~Dorval:
993 1, 1| scacchi. Egli vi giuoca spessissimo. Oh, non conoscete voi il
994 1, 1| prenda? Vi sono balli o spettacoli cui non intervenga la prima?~
995 1, 18| di voi.~Madama: Che dite? Spiegatevi, se v'aggrada.~Angelica:
996 1, 16| pensare, è mia sorella. Eccovi spiegato il tutto.~Madama: Vostra
997 2, 5| chiederò a quattro occhi una spiegazione, e poi...~Dalancour: No;
998 2, 9| andiamo, signore, andiamo. (lo spinge, e parte con lui)~ ~
999 1, 15| cavilli sono odiosi; lo spirito pena, e ci va di mezzo l'
1000 2, 5| per una giovane che si fa sposa? Se ne incaricherà vostro
1001 2, 1| Ah! ah!~Geronte: E se la sposate, oltre la sua dote, le donerà