Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Carlo Goldoni Il burbero benefico IntraText CT - Lettura del testo |
Dalancour: (vedendo sua moglie) Ahi Madama...
Madama: (a Dalancour) Io vi attendeva con impazienza. Ho udita la vostra voce...
Dalancour: Eccovi, o mia moglie, il signor Dorval. Io vel presento in qualità di mio cognato, e come sposo di Angelica.
Madama: (con gioia) Sì?
Dorval: Io sarò pienamente contento, Madama, se la mia felicità potrà meritare la vostra approvazione.
Madama: (a Dorval) Signore, io ne sono lietissima. Mi rallegro con voi di tutto cuore. (a parte) (Che mi disse ella dunque del cattivo stato di mio marito?)
Dalancour: (a Dorval) Mia sorella lo sa?
Dorval: Credo di no.
Madama: (da sé) (Dunque, quello che fece questo matrimonio non fu Dalancour?)
Dalancour: Volete voi ch'io la faccia venire?
Dorval: No. Converrebbe prevenirla. Potrebbe esservi ancora una difficoltà.
Dalancour: Quale?
Dorval: Quella della sua approvazione.
Dalancour: Non temete di nulla. Io conosco Angelica, e poi il vostro stato... il vostro merito... Lasciate fare a me; parlerò io a mia sorella.
Dorval: No, caro amico; di grazia, non guastiamo la cosa; lasciamo fare al signor Geronte.
Dalancour: Come volete.
Madama: (Non intendo nulla.)
Dorval: Io passo nell'appartamento di vostro zio, per scrivere; egli me l'ha permesso; anzi mi ha ordinato espressamente d'aspettarlo colà. Senza cerimonie. Noi ci rivedremo quanto prima. (entra nell'appartamento di Geronte)