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112 era
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Alessandro Manzoni
Del romanzo e in genere de' componimenti misti di storia e invenzione

IntraText - Concordanze

era

                                                          grassetto = Testo principale
    Parte, Capitolo, Capoverso                            grigio = Testo di commento
1 1, avv, 4 | intento del vostro lavoro era di mettermi davanti agli 2 1, avv, 17 | scena curiosa, alla quale era stato presente in casa d' 3 1, avv, 17 | avete ragione anche voi. C'era accanto un suo bambino 4 1, avv, 21 | assentimento poetico. Anzi, il male era già fatto prima che que' 5 1, avv, 21(1) | 1825). - Plessis-Les Tours era la residenza abituale di 6 1, avv, 21 | corso dell'opera un'unità ch'era già stata portata via dal 7 1, avv, 24 | avvertito che la cosa raccontata era realmente avvenuta, l'avrebbe 8 1, avv, 24 | statua materiale, in cui era attuata, venga a perire, 9 1, avv, 31 | schivare. E infatti il mezzo c'era, sicuro quanto facile; giacché, 10 1, avv, 32 | sottraendovi insieme ciò ch'era necessario a determinar 11 1, avv, 37 | prende per mezzo ciò che era il fine; allora la ragione 12 1, avv, 37 | economo che acuto, il quale s'era immaginato di poter raddoppiar 13 1, avv, 37 | e empiva la lucerna. Ma era più roba, non era olio di 14 1, avv, 37 | lucerna. Ma era più roba, non era olio di più; anzi, riguardo 15 1, avv, 37 | all'effetto di far lume, era molto meno. E l'amico se 16 1, avv, 40 | un secolo rozzo, poiché era la Francia di Luigi XIV. 17 1, avv, 41 | que' primi, la storia non c'era messa che per pretesto, 18 1, avv, 41 | altro così tolleranti. Non era in essi un'intera e assoluta 19 1, avv, 41 | ficcata in que' componimenti: era bensì, e solamente, una 20 1, avv, 44 | compito sul romanzo storico, era necessario d'entrare in 21 2, avv, 6 | opinione degli uomini ai quali era raccontata o cantata; che 22 2, avv, 6 | verificabili da opporre. Non era più la storia, ma non c' 23 2, avv, 6 | più la storia, ma non c'era una storia, con la quale 24 2, avv, 7 | sapere che allora non ce n'era altra, e dal riflettere 25 2, avv, 7 | autori, e che, certo, non era presentata a delle menti 26 2, avv, 7 | non al bon gusto, che non era ancora nato. E si pensi 27 2, avv, 11(14)| desideravo, quando mi accorsi che era falso tutto quello che avevo 28 2, avv, 12 | Espaigne;~«Comment (e questo era uno de' fatti più ricantati) 29 2, avv, 17 | parte una fattura poetica, era cosa già riconosciuta al 30 2, avv, 17 | ciclici, se ci furono mai. Era quello un serioso poema, 31 2, avv, 17 | soggetto di quell'epopea non era un'accidentale e temporaria 32 2, avv, 17 | nel forte dell'impresa. Era la fondazione e il progresso 33 2, avv, 17 | con Egeria19; dalle quali era uscita l'istituzione de' 34 2, avv, 17 | erano diventate legali. C'era, tanto nell'epopea greca, 35 2, avv, 17 | perpetua unità dominatrice, era la vittima per cui rimaneva 36 2, avv, 17 | aristocrazia coi consoli: e non era una memoria da abbandonarsi 37 2, avv, 18 | di farne qualcosa di suo. Era ancora troppo autorevole 38 2, avv, 18 | soggetto dell'opera non era un'azione una e compita, 39 2, avv, 19 | l'Iliade e la Farsalia, era una cosa molto naturale. 40 2, avv, 19 | imitare artifizialmente ciò ch'era nato spontaneamente, ciò 41 2, avv, 19 | cose e di menti che non era più, potesse produrre un' 42 2, avv, 20 | avvenimenti, il concetto de' quali era già nelle menti compito 43 2, avv, 20 | nel soggetto medesimo: non era lui che, per magnificare 44 2, avv, 20 | favore o contro di lui, era un seguito d'una gara già 45 2, avv, 20 | continuazione dell'Iliade, era, cioè poté diventare in 46 2, avv, 20 | popolo nella cui lingua era scritto. Ché, al di di 47 2, avv, 22 | bastante al suo concetto? Ma era frequente il caso che non 48 2, avv, 25 | Ma fu perché la storia era nel soggetto; e il poeta 49 2, avv, 25(27)| esempio, la favola di Didone era riconosciuta per falsa ( 50 2, avv, 25(27)| Saturnal., V. 17), come era riconosciuto l'anacronismo 51 2, avv, 25(27)| inconveniente, ma osservo che era leggiero e soprattutto non 52 2, avv, 25(27)| soprattutto non necessario. Era un concetto semplice, compendioso, 53 2, avv, 25(27)| che l’inconveniente non era necessario nell'epopea favolosa: 54 2, avv, 27 | tempo un poema epico, c'era da far qualcosa di meglio. 55 2, avv, 28 | suo poema. Ma il soggetto era la seconda guerra cartaginese; 56 2, avv, 28 | E non badò che la pace era fatta da un pezzo; non intese 57 2, avv, 30 | speciale di verosimile; ma era un pezzo che la cosa durava. 58 2, avv, 31 | mitologia senza la storia non era più altro che una novella 59 2, avv, 31 | novella vecchia? La pianta era morta, dopo aver portato 60 2, avv, 32 | concetto favoloso di que' tempi era diffuso e accettato da un 61 2, avv, 32(29)| storici, in quanto non c'era una storia a cui competesse 62 2, avv, 32(29)| ottener fede, la loro materia era necessariamente proporzionata, 63 2, avv, 32(29)| di splendidi ritrovati. Era l'epopea storica, con la 64 2, avv, 34 | antichità greca e latina, c'era, insieme con l'ammirazione 65 2, avv, 34 | regolare in versi: tanto era lesto! Se, con quella vena 66 2, avv, 35 | Portogallo; come Roma lo era dell'Eneide. Ma né la storia 67 2, avv, 35 | essere, come lui, per quanto era possibile, poeta continuamente 68 2, avv, 35 | nell'epopea, anche dove non era chiamata dall'azione principale. 69 2, avv, 37 | che l'epopea cavalleresca era morta, abbiamo noi negato 70 2, avv, 42 | la faceva lui. La Memoria era il suo mallevadore; e quella, 71 2, avv, 42 | lui la storia; ma non c'era, di quelle cose, una storia 72 2, avv, 42 | anche al tempo del Tasso, c'era molto ma molto meno bisogno 73 2, avv, 42 | fastidioso co' Poeti, quando era di così facile contentatura 74 2, avv, 44 | al tempo del Voltaire, era tanto diminuita, da costringerlo 75 2, avv, 46 | davvero, ma qui non importa) era in vece: «Che la Gerusalemme 76 2, avv, 46 | avvenimento storico, non era stata determinata al tempo 77 2, avv, 46 | dell'azione più illustre era tralasciata nella prima» 78 2, avv, 48 | storia nel poema: come questo era una conseguenza della mutata 79 2, avv, 49 | Certo, era più semplice, più facile 80 2, avv, 49 | e intorno ai quali non c'era, al di di quella notizia 81 2, avv, 49 | sapevano di più; ma cos'era questo di più? Una maggior 82 2, avv, 49 | in quella materia, non era, né poteva essere altro 83 2, avv, 49 | saper veramente. Ciò che c'era di più omogeneo e, dirò 84 2, avv, 49 | più uno in quella materia, era appunto la notizia comune, 85 2, avv, 52 | scriveva, la questione non era ancora nata, né forse si 86 2, avv, 52 | nei quali il maraviglioso era innato. Era quindi per Aristotele 87 2, avv, 52 | maraviglioso era innato. Era quindi per Aristotele una 88 2, avv, 52 | che giova ripetere) chi era poeta poté, seguendo o l' 89 2, avv, 60 | come una continuazione (era l'opinione comune), ma come 90 2, avv, 60 | voleva esser la storia, e ch'era infatti presa per storia, 91 2, avv, 64 | che si dia a un attore: era ciò che si voleva dire quando 92 2, avv, 64 | per esempio, che Garrick era Hamlet, che Lekain era Orosmane. 93 2, avv, 64 | Garrick era Hamlet, che Lekain era Orosmane. Non è la realtà 94 2, avv, 72 | L'inventarne di nove non era una licenza che i poeti 95 2, avv, 72 | poeti dovessero prendersi; era l'operazione propria della 96 2, avv, 72 | temperamento. E quel precetto era in sostanza il medesimo 97 2, avv, 74 | all'uso del tempo in cui era finta l'azione. Prima dipendeva, 98 2, avv, 74 | a prender le sue divise, era un segno del possesso ch' 99 2, avv, 74 | un segno del possesso ch'era andata sempre prendendo 100 2, avv, 75 | vediamo ora vittoriosa. Era allora sentimento quasi 101 2, avv, 75 | essere ammessa dal bon senso, era la tragedia nella quale 102 2, avv, 75 | neppure che ci fossero, era riuscito a far qualcosa 103 2, avv, 75 | Italia, superba d'uno recente era un'altra faccenda. Come! 104 2, avv, 75 | quella grande irruzione che s'era fissata di fare, aveva proprio 105 2, avv, 75(38)| reali dello spettatore! Era come far dire a un maestro 106 2, avv, 75(38)| ci aggiunge di suo ciò ch'era necessario a farne un precetto, 107 2, avv, 75(38)| che si dava al Castelvetro era d'esser troppo sottile! 108 2, avv, 85 | possibile di fatti e di costumi, era apertamente falso. Per convincersene 109 2, avv, 85 | romanzi di Walter Scott era più vero del concetto sul 110 2, avv, 85 | quale gli aveva ideati. Era bensì un concetto più vasto, 111 2, avv, 85 | d'essere meno storico. C'era aggiunto un altro vero, 112 2, avv, 85 | concetto complessivo non era più vero. Un gran poeta


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