L'ospite
   Capitolo
1 evè| paia di scarpe! E sposare Mikela, la nipote del padrone. 2 evè| grassa come un porcellino. Mikela è più bella, ma è troppo 3 evè| padrone.~ ~- Ohi, se vedessi Mikela, - desiderò, stringendo 4 evè| caffè ogni mattina. Ma già, Mikela è una sciocca, non sa comandare, 5 evè| pensando alla storia di Mikela. Il fatto stava così.~ ~ 6 evè| costume, che si chiamava Mikela, ed era figlia di una povera 7 evè| seppe tutta la storia di Mikela. Era innamorata del maestro 8 evè| Evéno distrusse ogni cosa. Mikela non voleva assolutamente 9 evè| maestro era in vacanze. Mikela, con la speranza di sposarlo 10 evè| seccature - disse. - Se Mikela è disposta a far coscienziosamente 11 evè| assicurò la madre.~ ~Così Mikela mise in un cestino le sue 12 evè| esisteva punto per il dottore. Mikela pensava al suo sogno distrutto 13 evè| Benché Fidele dicesse che Mikela era una sciocca, l'esile 14 evè| pallida e trasparente di Mikela esistevano dei nervi d'acciaio; 15 evè| vociavano più. Che faceva Mikela, durante quelle lunghe giornate? 16 evè| della prudenza e dei modi di Mikela.~ ~Nelle ore in cui restava 17 evè| buona parte delle cose sue a Mikela, alla sottile nipotina, 18 evè| aveva parlato molto con Mikela consegnandole e facendole 19 evè| riceveva, e, non chiamava Mikela che per darle degli ordini.~ ~ 20 evè| suoi pasti, e d'altronde Mikela non si sarebbe mai adattata 21 evè| giorno le disse:~ ~- Ehi, Mikela, dovresti vestirti da signora.~ ~- 22 evè| fazzolettaccio - disse don Evéno.~ ~Mikela se lo tolse, sorridendo. 23 evè| particolari donneschi, notò che Mikela aveva i capelli arricciati, 24 evè| intimo fra zio e nipote.~ ~Mikela rimase a testa nuda. Attraversando 25 evè| dei primi giorni di marzo. Mikela lavorava, col cucito appuntato 26 evè| Agli ultimi di marzo Mikela ebbe un po' di febbre. Non 27 evè| supplichevole, tanto che Mikela, ferma nella sua idea di 28 evè| morente e melanconica.~ ~- Mikela? - chiamò don Evéno. - Mikela, 29 evè| Mikela? - chiamò don Evéno. - Mikela, stai molto male?~ ~E siccome 30 evè| lasciato nella casa.~ ~- Mikela, come stai? - Si chinò e 31 evè| insuperabile e da visioni strane, Mikela si accorse che don Evéno 32 evè| con dolcezza.~ ~Ma subito Mikela vide una processione, e 33 evè| sulla fronte scottante di Mikela, guardando ai vetri leggermente 34 evè| lume.~ ~Per una settimana Mikela restò a letto, e il dottore 35 evè| Io? Nulla... - balbettò Mikela, chinando gli occhi e la 36 evè| ultime parole, lasciando Mikela sbalordita.~ ~Quando fu 37 evè| cavallo al primo albeggiare.~ ~Mikela, quella mattina, fu la prima 38 evè| ripeté i suoi ordini a Mikela.~ ~- Lo manderai subito 39 evè| carri di legna, lo sai.~ ~Mikela lo sapeva benissimo, perché 40 evè| mettendosi lo sprone.~ ~Mikela si mosse, poi tornò al suo 41 evè| montava sveltissimo in sella. Mikela uscì correndo e guardò lo 42 evè| Vieni con me - gli disse Mikela.~ ~- Dove, signorina?~ ~- 43 evè| stuoie dei pianerottoli.~ ~Mikela l'introdusse nella stanza 44 evè| pieno di meraviglia.~ ~Mikela lo guardò bene in volto.~ ~- 45 evè| rossa.~ ~- Tu, - esclamò Mikela, con vivacità, appoggiando 46 evè| agitando le mani.~ ~Allora Mikela parve rassicurata.~ ~- Tu 47 evè| pensò Fidele, mentre Mikela gli consegnava la lettera. 48 evè| commosso per la fiducia che Mikela gli accordava, e partendo 49 evè| cantoniera - gli ripeté Mikela. - Se t'incontri con zio, 50 evè| Allora entrambe le guancie di Mikela tornarono pallide, e un 51 evè| verso sera, tanto presto che Mikela si spaventò.~ ~- È accaduto 52 evè| alla cavalla. Nell'ombra Mikela non s'accorse che Fidele 53 evè| molti altri particolari, Mikela si rassicurò. E, timidamente, 54 evè| gli consegnò la lettera di Mikela.~ ~- Sta benissimo! - disse 55 evè| pigliar un centesimo da Mikela!~ ~- Sarebbe bella! - esclamò 56 evè| biglietto da dieci lire di Mikela, e bellissima la speranza 57 evè| tornò due giorni dopo.~ ~Mikela aspettava con ansia il suo 58 evè| panno giallo ricamate.~ ~Mikela entrò silenziosamente. Quando 59 evè| rapidamente si ricompose. Mikela si mise davanti; fra lui 60 evè| acqua di uno stagno.~ ~- Mikela, - disse don Evéno, - tu 61 evè| Dio mio... - gemé Mikela, - cosa vuol dir ciò? Come 62 evè| fatto e disfatto - disse Mikela con angoscia. - Vi ho forse 63 evè| sua orribile commedia.~ ~- Mikela, Mikela mia, - disse, prendendole 64 evè| orribile commedia.~ ~- Mikela, Mikela mia, - disse, prendendole
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