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Anche la breve e calma notte di giugno fu di aiuto al maestro. Dopo essere stato a conferire con l'altro contadino, che intese subito tutto e non fece commenti, egli ritornò sui suoi passi, rifacendo il giro del giardino e della casa. Tutto era quieto: e anche le tavole di marmo, nell'ombra lunare degli alberi, e le fresche panchine, pareva s'offrissero a lui, se voleva distendersi e lasciarvi un po' della sua pena. Ma la sua pena egli se la sentiva dentro come un'asta che lo sorreggeva dal calcagno alla nuca, e non voleva cederla a nessuno.
Il lume ardeva ancora nella stanza: la donna però era andata a coricarsi sul giaciglio del soppalco, lasciando sul pavimento sotto la scaletta le pianelle rosse polverose che usava solo per casa e con le quali era fuggita sotto i colpi di Antonio.
Il maestro guardò fisso le pianelle, con l'impressione che dovessero muoversi e parlare. Gli rivelavano infatti la violenza della scena avvenuta fra quei due: l'ira dell'uomo doveva essere stata bestiale se Ornella era scappata così. Eppure quei segni non gli dispiacevano: forse significavano la rivolta di Antonio contro i suoi stessi istinti perversi: e staffilando la donna egli aveva colpito anche la propria coscienza.
O erano tutte illusioni, le sue? Ad ogni modo si sentiva relativamente tranquillo: andò a letto, spense il lume e chiuse gli occhi; e gli parve di aver quel giorno camminato a lungo e di potersi finalmente riposare.
Ed ecco di nuovo un lontano suono d'organo nel tempio di cristallo del mare, e un canto che illumina la notte:
Il marinaio su le onde
ti invoca, o Signore....
Ola gioca nel prato, fiore tra i fiori, con un braccialetto di giunco, e dentro il piccolo pugno liscio una cosa che vuol dare al nonno.
– Nonno, chiudi gli occhi e apri la mano.
Egli aprì la mano, poi riaprì gli occhi per vedere se davvero c'era qualche cosa. Un filo di luna penetrava dalla finestra e finiva proprio su la palma della sua mano, segnandola di una stimmate di luce. Illusione anche questa? Ad ogni modo egli richiuse subito gli occhi, e strinse il pugno con dentro quella perla di gioia.
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