Parte, Paragrafo
1 1, 2| spesso da lui, che due soli uomini gli paiono ornamento della
2 1, 2| lettere, direi: qual due uomini altrove si troverebbono
3 1, 4| Medo dicea a Ciro che gli uomini avean in sé due animi, l'
4 1, 4| altri, quali furono in vita uomini come testé sono io? E quanti
5 1, 4| troverremo essere né men che uomini, né men potere che possino
6 1, 4| men potere che possino gli uomini, né mai sarà sopra alle
7 1, 5| avverse troviamo che gli uomini possono in se stessi quello
8 1, 5| perturbazione? Potranno adunque gli uomini le cose da natura acerbissime
9 1, 6| che raccontiamo noi questi uomini rarissimi? E dimmi: non
10 1, 9| assai esplicato che noi uomini bene consigliati tanto potremo
11 1, 10| qualunque iniuria de' pessimi uomini, mai sarà chi diventi piggiore
12 1, 10| invitto e nulla perturbato. Uomini prestantissimi! Uomini rari!
13 1, 10| Uomini prestantissimi! Uomini rari! E voi con opra come
14 1, 12| giudico, e dico: se questi uomini dotti ed essercitatissimi,
15 1, 12| furono o dii o certo non uomini. Chi non sente le cose che
16 1, 12| senton gli altri infiniti uomini, costui solo non è uomo.
17 1, 15| e improbità degli altri uomini, o da qualche nostro errore.
18 1, 16| conoscermi uomo simile agli altri uomini, tali quali gli descrive
19 1, 16| noioso; discerni infra gli uomini costumi al tutto vari e
20 1, 17| meravigliavasi donde fusse che gli uomini si dessono a intendere d'
21 1, 18| in ciascuno degli altri uomini. Con questo premeditare
22 1, 21| Dicea Omero poeta che agli uomini nascono molti mali dal ventre;
23 1, 21| forse sì farebbe per gli uomini e forse che no. La fame,
24 1, 22| e pare loro non essere uomini se non sono sollicitati
25 1, 22| reggerà gli altri? Come più uomini? Come uno intero popolo
26 1, 29| vivo fra le parole degli uomini dotti.~
27 1, 30| bisogni e utilità, noi nati uomini a che ne addestreremo? Adunque
28 2, 1| sentenze de' nostri maggiori uomini stati prudentissimi e sapientissimi
29 2, 1| ne richiese? Natura degli uomini prepostera e in molti modi
30 2, 1| eccita e concita. Noi vero uomini, nati per essere modesti,
31 2, 1| molesti, infesti agli altri uomini. E questo se egli è furore,
32 2, 9| malignità e protervia degli uomini co' quali ne abbiamo in
33 2, 9| suoi nati. Oh inezia degli uomini! Oh ragione mal compensata!
34 2, 21| senta le cose acerbe agli uomini quando e tu sia uomo. Proverbio
35 2, 22| chi gli offese gli conobbe uomini e virili e indegni di tanta
36 2, 23| Ulisses costumi di molti uomini, e vide le consuetudine
37 2, 26| iniurie ricevute dagli altri uomini. Ora investigheremo ragioni
38 2, 27| alcuna ove quanti vi siano uomini, tante vi siano trappole,
39 2, 27| E conviensi fra simili uomini pendere col viver pubblico.
40 2, 32| quaggiù sono rette o da noi uomini o da altri che noi mortali.
41 2, 32| nasce dalla stultizia degli uomini, ricevianle fatte come dagli
42 2, 32| ricevianle fatte come dagli uomini simili a te, proclivi e
43 2, 32| Adunque, se le cose di noi uomini conseguono contro a nostra
44 3, 1| Agnolo e dal nostro Niccola, uomini civilissimi e peritissimi,
45 3, 1| E udirai da questi due uomini dottissimi cose degne, grate
46 3, 6| pur lice el piangere a noi uomini tinti di lettere, sarà quando
47 3, 8| essere veduti dagli altri uomini, e in sua solitudine e umbra
48 3, 10| solo quella generazione di uomini soffrissero gli ultimi mali.~
49 3, 11| che non solo riconoscerci uomini e pensare alle sorte e condizioni
50 3, 14| altrove robusti e vivacissimi uomini che la intemperanza del
51 3, 16| più ottimi e degnissimi uomini. Solone e Archelao, nominatissimi
|