Parte, Paragrafo
1 1, 1| messer Veri de' Medici, uomo ornatissimo d'ogni costume
2 1, 1| Agnolo di Filippo Pandolfini, uomo grave, maturo, integro,
3 1, 2| Giannozzo degli Alberti suo, uomo tale per certo quale e'
4 1, 2| libro De Familia, buono uomo e umanissimo vecchio; l'
5 1, 3| disse che l'animo dell'uomo era composto d'armonia e
6 1, 4| quali fu Diogene cinico, uomo in sua estrema povertà abietto,
7 1, 4| vincendo sé stessi aversi uomo e meritare della virtù sua.
8 1, 10| ne fiacca come è a voi, uomo dottissimo, el disputarne,
9 1, 12| uomini, costui solo non è uomo. Se negli animi umani abita
10 1, 14| egli è così, che dove ogn'uomo può, rari vogliono ben meritare
11 1, 16| pare difficile conoscermi uomo simile agli altri uomini,
12 1, 16| Apulegio. E chi dubita nell'uomo esservi ragione? Sentilo
13 1, 16| persuaso che l'animo dell'uomo sia immortale. Vedi e' suoi
14 1, 19| ancora che la patria dell'uomo si è tutto el mondo, e che '
15 1, 19| antiquo di quel Teucer, uomo prudentissimo tanto nominato,
16 1, 22| sdegni sono nella vita dell'uomo mala cosa, e troppo atti
17 1, 23| credere e persuaderti ch'ogni uomo sia buono. E chi ti referisce
18 1, 34| in prima libertà degna d'uomo potersi senza fastidio e
19 1, 34| Dissi: rammentati esser uomo esposto a ogni caso; sai
20 2, 11| desiderare fra' mortali. Oh! te uomo e infelice, se forse arai
21 2, 19| degli altri. Dicono che all'uomo savio la coscienza sua è
22 2, 19| queste sentenze che all'uomo perfetto in virtù era dovuto
23 2, 19| poeta comico: lupo è l'uno uomo all'altro, - forse bisogna
24 2, 21| Pio: «Lasciatelo essere uomo, imperoché gli affetti dell'
25 2, 21| agli uomini quando e tu sia uomo. Proverbio antiquo presso
26 2, 24| capo. Oh pazienza in uno uomo incredibile, fermezza inaudita
27 2, 26| forse e questo e quell'altro uomo di cose quali in prima surgono
28 3, 2| passeggiando. Adunque Niccola, uomo acutissimo, verso me ritenne
29 3, 3| el mostrarsi e libero e uomo era periculoso. E quanto
30 3, 4| te sia lecito, mostrati uomo non al tutto sanza stomaco.
31 3, 4| come fece quel M. Livio, uomo onoratissimo in Roma, quale
32 3, 4| la tua non riconoscerti uomo? E che modestia sarà la
33 3, 4| dolore si diventa e furioso uomo e arrabbiata bestia e insensato
34 3, 4| in tue opinioni e volontà uomo sì, ma proibisco non diventi
35 3, 5| proprie lacrime? E che piangi, uomo effemminato? Perdetti; non
36 3, 5| forse per asseguire. E tu, uomo, che piangi? Se tu avessi
37 3, 6| nostro officio e proprio d'uomo far non più che solo come
38 3, 6| femminili, a nulla sono degni d'uomo.~
39 3, 16| e più convenienti a uno uomo moderato e constantissimo.
40 3, 17| utile el ricordarsi d'essere uomo simile a quel morto; e parsegli
41 3, 17| persona, sarà non indegna d'uomo studioso. Dice Plutarco:
42 3, 18| danzare. E Appio Claudio, uomo che trionfò, sendo grave
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