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Leon Battista Alberti
Profugiorum ab aerumna Libri III

IntraText - Concordanze

niccola

   Parte,  Paragrafo
1 1, 1| 1-~ ~Niccola di messer Veri de' Medici, 2 1, 1| e' vostri ragionamenti, Niccola, e distesimi in cose non 3 1, 2| parole d'Agnolo. Adunque Niccola gli rispuose, e disse: - 4 1, 4| seguirli. Io imiterò te, Niccola, in questo disputare, quale 5 1, 4| in vita e soffersi molte, Niccola, molte molestie in vita, 6 1, 10| 10-~ ~NICCOLA. Doh! Agnolo, che dura e 7 1, 14| 14-~ ~AGNOLO. Vedi, Niccola, queste sono materie dove 8 1, 14| diletta e scrissene. Tu, Niccola, come neanche io, non potresti 9 1, 14| non par possibile. Guarda, Niccola, s'egli è così, che dove 10 1, 14| mente; e considerianci, Niccola, s'io m'abatto al vero. 11 1, 14| sia infra e' mortali. Io, Niccola mio, s'io fussi uno di que' 12 1, 34| imparò soffrire, non sa, Niccola, non sa soffrire; e chi 13 1, 38| 38-~ ~E che ti pare, Niccola, di ciò che noi dicemmo 14 1, 39| 39-~ ~NICCOLA. Vidi e piacemi. Ma qui 15 2, 1| disertissimo, disputò insieme con Niccola di Messer Veri de' Medici, 16 2, 1| a' ragionamenti di sopra, Niccola e io eravamo nel tempio 17 2, 2| buona scusa. E voltossi a Niccola, e sorrise e disse: - Dove 18 2, 2| Battista. Ma se vi pare, Niccola, e se voi siete oziosi, 19 2, 3| 3-~ ~Risposegli Niccola: - Nulla suol pari dilettar 20 2, 5| impossibili. Rido. E guardiamo, Niccola, ancora noi che questa nostra 21 2, 6| 6-~ ~NICCOLA. E' si legge appresso de' 22 2, 8| 8-~ ~NICCOLA. E intendiamovi, Agnolo, 23 2, 12| 12-~.~Dico, Niccola, e dico a te, Battista: 24 2, 15| 15-~ ~Che credi tu, Niccola, che sia facile a noi mortali 25 2, 21| bisogni altro che parole, Niccola, le ingiurie sono mala cosa; 26 2, 27| possa in noi mortali, o Niccola, che in noi mortali possa 27 3, 1| nostro Agnolo e dal nostro Niccola, uomini civilissimi e peritissimi, 28 3, 1| quale io conosco essere in Niccola. Né mi sento essercitato 29 3, 1| prese a mano di qua e di qua Niccola e me, e commovendo qualche 30 3, 2| avviò passeggiando. Adunque Niccola, uomo acutissimo, verso 31 3, 4| 4-~ ~AGNOLO. Or così fa, Niccola; tu omo qual sopra gli altri 32 3, 4| ostaremo armati. Guarda, Niccola, quanto sia utile questo 33 3, 4| questi miei filosofi. Dico, Niccola, e tu, Battista, della sofferenza 34 3, 4| sé questo dolersi? Ma tu, Niccola, in ogni mia argumentazione 35 3, 10| nostri. Quanto mi sollievano, Niccola, questi afflitti e lassi 36 3, 14| Ma voglio ridere con voi, Niccola; né però dirò cosa non accommodata 37 3, 15| pare pure a me, il dirò, Niccola, el vino. Consiglio di Diomede:


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