Parte, Paragrafo
1 1, 1| massimo ragionavamo, come era nostro costume, di cose
2 1, 3| disse che l'animo dell'uomo era composto d'armonia e di
3 1, 4| due animi, l'uno de' quali era vero amatore delle cose
4 1, 4| oneste e degne, l'altro era contrario, e cupido dell'
5 1, 4| perturbazione quale gli era importata; e non la ricevendo,
6 1, 9| potere quanto volendo li era lecito potere. Così mi pare
7 1, 12| Dio lo sa se l'animo loro era pacato e tranquillo. E pure,
8 1, 19| dicea che la patria sua era dov'egli bene assedesse.
9 1, 32| militare e castrense quale era simplice e senza apparato,
10 1, 32| simplice e senza apparato, ed era non altro che lardo e cacio.
11 1, 34| fratello suo, sdegnato che non era fatto uno de' magistrati
12 1, 34| filosofo, qual più volte era stato in quel numero e luogo
13 2, 3| piace quel che a voi. Ed era nostro pensiero essere pure
14 2, 17| e pugnatore tale che non era da poterlo sostenere, e
15 2, 19| all'uomo perfetto in virtù era dovuto udire e' detti altrui
16 2, 21| modo gli rimproverò ch'egli era temulento, e disse: «Tu
17 2, 24| a uno a uno chiunche ivi era in sala; in qual sala forse
18 2, 25| farti e così trattarti. Era Codro povero; però tolse
19 2, 25| povero; però tolse a Crasso. Era M. Celio formosissimo; però
20 3, 2| tutti gli altri scrittori era disseminato e trito, e sentiamo
21 3, 3| mostrarsi e libero e uomo era periculoso. E quanto e'
22 3, 5| tutto muccilutoso; l'altro era non in tutto quanto costui
23 3, 7| Litii, populi civilissimi, era una legge che chi pur volesse
24 3, 10| 10-~ ~Appresso ….. era una consuetudine che gl'
25 3, 18| tanto che si sfogasse, e poi era mansuetissimo e facilissimo
26 3, 20| matematica a quale egli era tanto occupato e adiudicato.~
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