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Leon Battista Alberti
Profugiorum ab aerumna Libri III

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO II.
      • -11-
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-11-

 

Adunque, non preporre alle espettazioni tue tanta speranza, che tu escluda ogni ragione e consiglio per quale possi dubitare e presentire in te quello che può e suole avvenire ad altri con suo gravezza e tristezza. Eccoti padre a questi e questi figliuoli; eccoti fra' tuoi cittadini e altrove non rari amici, molti coniunti a familiarità, innumerabili conoscenze e commerzi; eccoti ricchezze pari a un re, amplitudine, autorità, dignità, quanto si può desiderare fra' mortali. Oh! te uomo e infelice, se forse arai ogni altra cosa, e non arai te stessi. Né pensare aver te stessi ove non possi moderarti molto più in le cose seconde che in le avverse. E non sempre, no, rimane el figliuolo erede al padre; né so se molti più furono padri e madre quali facessero essequie a' suoi minori che non furono figliuoli quali piangessero e' suoi maggiori. E questi nostri amici, chi affermerà che ne apportino in vita più piaceri che dispiaceri? Ben disse Valerio Marziale: Nemini feceris te nimium sodalem: amabis minus, dolebis etiam minus




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