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Leon Battista Alberti Profugiorum ab aerumna Libri III IntraText CT - Lettura del testo |
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Appresso d'Omero, Ettor ferito a morte consolava sé stessi con sperare a sé gloria immortale ed eterna fama; e dicea: «satisfeci al mio fato, esco di vita forse in età non matura, ma esco non sanza qualche piena e bene appresa gloria quando feci più e più cose degne di memoria e posterità». E Ulisses, sofferti a sé molti oltraggi da Alcinoo re Feicorum, quando e' vide seco reconciliati gli dii e secundargli commodi e' venti al suo principiato corso in mare, dimenticava seco stessi ogni cosa avversa passata, e molto seco si consolava con tanta presenza d'ogni bene. |
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