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Leon Battista Alberti
Profugiorum ab aerumna Libri III

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO I.
      • -6-
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-6-

 

Ma che raccontiamo noi questi uomini rarissimi? E dimmi: non vediamo noi tutto el e' nostri servi abietti, oppressi dalla lor fortuna, attriti da' disagi, lassi dalle fatiche, in mezzo de' loro mali e ridere e cantare? Chi gli domandasse: perché ridi? credo risponderebbono: perché mi piace; e perché canti?: perché così voglio e cantare e star quieto e rallegrarmi a mia posta. Pesa loro la lor fortuna? S'ella pesasse, non sarebbono alla levità del ridere o del cantare espediti. S'ella non pesa, donde vien questo altronde che dal volere con ragione quello che per necessità li conviene sofferire? Fanno costoro pertanto, così volendo, men grave il suo male, o più forti sé a sostenerlo; o forse in prima così volendo solo col volere propulsano da sé ogni molestia.




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