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Leon Battista Alberti Profugiorum ab aerumna Libri III IntraText CT - Lettura del testo |
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Ma se forse questi tuoi avversari e inimici cominciassero pur aversi teco con loro ingiurie e malignità troppo infesti e molesti, non sono io quello qual voglia da uno animo umano cosa alcuna non umana. Scrive Iulio Capitolino che ad alcuni quali vetavano piangere un calamitoso in sua presenza, disse Antonino Pio: «Lasciatelo essere uomo, imperoché gli affetti dell'animo non si possono con imperio togliere né con alcuna filosofia in tutto distendere». Così io non vieto che tu non senta le cose acerbe agli uomini quando e tu sia uomo. Proverbio antiquo presso de' Greci: chi non sente le iniurie, si è più di sei volte bue. E come diceano, presso a Livio istorico, que' Tarquini: egli è cosa pur pericolosa vivere fra' mortali non con altro che colla sola innocenza. Conviensi alle volte mostrare che 'l tuo stomaco ha collera come quello del compagno. Un che avea l'occhio non sincero e netto, rispose a un zembo e zoppo: «Ben dicesti ch'io veggo male quando io ti stimai diritto ed equale». Così noi. E per non lasciare oltre errare ad altri, e per non cadere, come dicea Laberio poeta, che la spesso offesa pazienza diventa furore, con modo scuoteremo e distorremo da noi chi troppo assiduo fusse mordace e petulante, per non abbatterci poi a rompere in qualche superchio cruccio; e piacerammi provegga di non esser sempre quel cantuccio dove ogni botolo scompisci. Ma voglio in questo servi modestia; e quel detto di Senofonte, qual dicea che del vincere molto mai fu da pentirsi, voglio interpetri in migliore parte che tu forse non stimi. Assai molto vince e' suoi malivoli chi nulla perde; e perderesti a te stessi ove tu te precipitassi ad immatura alcuna ira e cruccio. Non cedere all'iracundia, ma serbati a qualche attemperata e adattata occasione e stagione di satisfarti, dove tu in tempo possi spiegare le tue copie e forze. Intanto quasi come in insidie contieni, qual fece Socrate appresso di Platone in quel Gorgias morso di parole contumeliose da ….., non rispose allora, ma dopo molto ragionare, ove accadde gli rendè suo merito e con bel modo gli rimproverò ch'egli era temulento, e disse: «Tu che farai quando sarai vecchio, se ora giovane non ti ricordi di qui quivi?». Simile noi, dove bisogni non altro che parole, gioverà per una volta sfogarsi, versarvi quanto vorremo ogni impeto, qual fece Tullio in Vatinium testem. E poi, spenta quella vampa e evaporato l'incendio, sarà da rivocarsi e raccogliersi. E dove forse bisogni altro che parole, Niccola, le ingiurie sono mala cosa; ma non conviensi stizza e subitezza, ma consiglio e maturità. Col tardo consiglio si fanno e' fatti presto. L'ira si è nimica d'ogni consiglio, però che l'ira è una breve insania; né condicesi l'insania col consigliarsi. E fie quella via brevissima a satisfarti qual sia sicura. |
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