Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Leon Battista Alberti Profugiorum ab aerumna Libri III IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
-27-
Scrive, presso a Erodoto istorico, Amasis re d'Egitto a Policrate tiranno fortunatissimo: «S'egli è chi desideri bene a' suoi amici, io sono uno di que' tali. Né stimo che tu creda me esserti amico per rispetto delle tue fortune; ma poiché 'nsino alli dii par che non possino patire in noi mortali troppa felicità, sempre iudicai commodissimo ausarsi a tollerare ora le cose seconde ora le avverse. Questi vivuti sempre in felicità, che sanno essi quello che possa la fortuna? Che possono essi o pensare con ragione o statuire con diritto o integro iudicio? Niente. Adunque, se tu mi crederai come ad amico fedele e non in tutto imprudente, piglierai da me qualche argomento contro la fortuna; e a quelle cose che apresso di te sono carissime, e quali perdute molto ti dorrebbono, gittale da te, e quinci comincia imparare soffrire te stessi contro al dolore e contro la ingiuria de' tempo avversi. Vale». Così adunque a noi; e in questo così essercitarci faremo come fa el musico che insegna ballare alla gioventù: prima sussequita col suono el moto di chi impara. e così di salto in salto meno errando insegna a quello imperito meno errare. Così noi, se non così a perfetta misura, potremo nei gravi nostri moti subito adattare noi stessi. Nondimeno errando cureremo tradurci sì che ogni dì si aggiunga in noi qualche parte a esser più compiuti e perfetti in virtù; e accrescerassi alla virtù quanto scemeremo al vizio. |
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |