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Giovanni Pascoli Myricae IntraText CT - Lettura del testo |
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V. Pervinca.So perché sempre ad un pensier di cielo misterïoso il tuo pensier s’avvinca, sì come stelo tu confondi a stelo,
io ti coglieva sotto i vecchi tronchi nella foresta d’un convento oscura, o presso l’arche, tra vilucchi e bronchi, lungo la mura.
Solo tra l’arche errava un cappuccino; pareva spettro da quell’arche uscito, bianco la barba e gli occhi d’un turchino
come il tuo fiore: e io credea vedere occhi di cielo, dallo sguardo fiso, più d’anacoreti, allo svoltar, tra nere
e il bosco alzava, al palpito del vento, mentre squillava, grave, dal convento l’avemaria.
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