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Giovanni Pascoli Myricae IntraText CT - Lettura del testo |
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X. Il pesco. (a Adolfo Cipriani).Penso a Livorno, a un vecchio cimitero di vecchi morti; ove a dormir con essi niuno più scende; sempre chiuso; nero
Tra i loro tronchi che mai niuno vede, di là dell’erto muro e delle porte ch’hanno obliato i cardini, si crede
anch’essa. Eppure, in un bel dì d’Aprile, sopra quel nero vidi, roseo, fresco, vivo, dal muro sporgere un sottile
Figlio d’ignoto nòcciolo, d’allora sei tu cresciuto tra gli ignoti morti? ed ora invidii i mandorli che indora
od i cipressi, gracile e selvaggio, dimenticàti, col tuo riso allieti, tu trovatello in un eremitaggio d’anacoreti?
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