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Giovanni Pascoli Myricae IntraText CT - Lettura del testo |
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VIII. Viole d'Inverno.- D’onde, o vecchina, queste vïolette serene come un lontanar di monti nel puro occaso ? Poi che il gelo ha strette tutte le fonti ;
il gelo brucia dalle stelle, o nonna, ogni foglia, ogni radica, ogni zolla - - Tiepida, sappi, lungo la Corsonna geme una polla.
Là noi sciacquiamo il candido bucato nell’onda calda in mezzo a nevi e brine; e il poggio è pieno di vïole, e il prato di pratelline -
Ah! . . . ma, poeta, non ancor nel pio tuo cuore è l’onda che discioglie il gelo ? non è la polla, calda nell’oblio freddo del cielo?
Ché sempre, se ti agghiaccia la sventura, se l’odio altrui ti spoglia e ti desola, spunta, al tepor dell’anima tua pura, qualche vïola.
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