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Giovanni Pascoli
Canti di Castelvecchio

IntraText CT - Lettura del testo

    • 48. MARIA.
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48. MARIA.

 

Ti splende su l'umile testa

la sera d'autunno, Maria!

Ti vedo sorridere mesta

tra i tocchi d'un'Avemaria:

sorride il tuo gracile viso;

trova, il tuo dolce sorriso,

nessuno:

così, con quelli occhi che nuovi

si fissano in ciò che tu trovi

per via; che nessuno ti sa;

quelli occhipuri e sì grandi,

coi quali perdoni, e domandi

pietà:

quelli occhigrandi, sì buoni,

pii, che da quando li apristi,

ne diedero dolci perdoni!

ne sparsero lagrime tristi!

quelli occhi cui nulla mai diede

nessuno, cui nulla mai chiede

nessuno!

quelli occhi che toccano appena

le cose! due poveri a cena

dal ricco, ignorati dai più;

due umili in fondo alla mensa,

due ospiti a cui non si pensa

già più!

 





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