Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giovanni Pascoli Canti di Castelvecchio IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
57. IL RITRATTO.
I.Nel collegio d'Urbino il mio fratello faceva in grande un piccolo ritratto. Quando il già fatto a noi parea pur bello, sotto la gomma il bello era già sfatto. Tornavamo scontenti alla finestra per guardare, intrecciati alla ringhiera, se una carrozza per la via maestra montava nella pace della sera. Era pace nei cuori. Era l'esame passato alfine con le sue lunghe ore: tranquillo alfine da più dì lo sciame ronzava nella nuova arnia maggiore. Più grande all'improvviso ogni fanciullo si ritrovava dopo tante acquate; il boccio apriva i petali in un frullo meravigliando che già fosse estate; e che fosse già colto, anzi, il ciliegio, ma che di rosa si tingesse il melo; che fosse tanto verde oltre il collegio, ch'oltre la scuola fosse tanto cielo. Si ronzava: non altro. Fra due scuole già chiuse, una di fronte, una alle spalle, nel mezzo c'era l'aria, c'era il sole, odor di timo e voli di farfalle. Ma nell'ore, più brevi ma più lente, di studio, tra due libri, ch'uno troppo sapeva e l'altro non sapea più niente, stanchi del nostro insolito galoppo, con tra le mani che sentian di lauro e di busso, le guancie ancor di fiamma, noi pensavamo al nostro bel San Mauro, al babbo atteso d'ora in ora, a mamma... Se il babbo, a casa, col più grande ch'era già di liceo, portava anche noi tre!... Era quello, lo studio: una preghiera, prima che al babbo, o Dio presente, a te!
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |