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Giovanni Pascoli Canti di Castelvecchio IntraText CT - Lettura del testo |
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65. COMMIATO.
tremava il pianto delle squille. - È ora, o figlio, ora ch'io vada. Tra questi bussi è la mia strada; la tua, tra quelle acacie in fiore. Sii buono e forte, o figlio mio: ...Venir con te? Ma non è dato! Ci fu chi non mi volle allato chi non permise che, sia pure, stessi con le mie creature. ...Tu venir qui? Viene chi muore... E tu vuoi dunque venir qui. Sei stanco: è vero? Hai male al cuore. Quel male l'ebbi anch'io, Zvanî! ma che alfine poi fa morire. - Si chiudevano i casolari. traspariva color di rose. - Ma dimmi, o madre, dimmi almeno, se nel tramonto del suo giorno se ciò che qualcuno ci prende, v'è qualch'altro che ce lo rende! s'abbraccerà tutto all'altare: O madre, fa ch'io creda ancora in ciò ch'è amore, in ciò ch'è luce! O madre, a me non dire, Addio, Sfioriva il crepuscolo stanco. Non c'era avanti me, che il bianco della silenziosa strada.
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