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Giovanni Pascoli
Canti di Castelvecchio

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  • APPENDICE.
    • 69. DIARIO AUTUNNALE (1907).
      • V.
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V.

 

Bologna, 20 novembre.

 

Il ponte sull'Aposa.

 

Aposa trista! Il povero al tuo ponte

sosta, e non altri. Siede sul sedile,

né guarda: non a valle non a monte:

non alle torri lunghe e sdutte, che oggi

sfumano in grigio, non a quelle file

d'alti cipressi tra i castagni roggi:

ascolta, a capo chino, ad occhi bassi,

te che laggiù brontoli cupa, e passi.

A te vengono gli uomini infelici,

Aposa trista! E nella solitaria

notte a qualcuno tristi cose dici.

T'ascolta a lungo. E poi, quando una foglia

secca di platano, a un brivido d'aria,

sembra un fruscìo di gonna su la soglia:

ecco, quell'uomo non è più: dirupa...

tu passi, e dopo un po' brontoli cupa.

Aposa trista! E l'Aposa risponde:

- Vien l'usignolo, a marzo, tra le acace!

Al gorgoglìo delle mie picciole onde

sta prima attento, a lungo impara, e tace.

Ma poi di canto m'empie le due sponde;

e il canto suo già mio singulto fu.

Canta al suo nido, al nido suo di fronde,

di quelle fronde che cadono giù... -

 




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