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Giovanni Pascoli Canti di Castelvecchio IntraText CT - Lettura del testo |
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8. IL BRIVIDO.
Mi scosse, e mi corse le vene il ribrezzo. Passata m'è forse rasente, col rezzo dell'ombra sua nera la morte... Com'era? Veduta vanita, com'ombra di mosca: una ombra infinita, di nuvola fosca che tutto fa sera: la morte... Com'era? Tremenda e veloce come un uragano che senza una voce dilegua via vano: silenzio e bufera: la morte... Com'era? Chi vede lei, serra né apre più gli occhi. Lo metton sotterra che niuno lo tocchi, gli chieda - Com'era? rispondi... com'era? -
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