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Giovanni Pascoli Poemi del Risorgimento IntraText CT - Lettura del testo |
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V.Ed ei fuggì con nell'orecchio il rombo del tempo antico, verso il fiume eterno; e passò il fiume, e s'avviò soletto per luoghi ignoti. Egli saliva il colle del Dio che il grande cielo apre e lo chiude. Udì strepito d'acque e salmodie ché già cadea la sera. Ed una porta gli era davanti, e domandò qual era. - Di San Pancrazio. - Uscì. Vide una villa, il marinaio, simile a un vascello, grande, impietrito. Agli alberi suoi neri venian da Roma strepitando i corvi. Ed altre ville ai quattro venti, e neri pini e cipressi cui sfiorava il sole. Stette: un'immensa cupola in disparte vegliava in alto. E Roma era ai suoi piedi. Il giovinetto udì squillare intorno tutte le squille e ne tremava il cielo: ed un rintocco era tra lor più cupo. Poi fu silenzio. - E apparvero le stelle. -
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