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Giovanni Pascoli
Poemi conviviali

IntraText - Concordanze

era

    Parte,  Capitolo, Paragrafo, Verso
1 0, ded | Dunque, nemmeno allora io era chiuso in un «giardino solitario», 2 sol, 0, 0, 34 | l'uno, d'amore, l'altro era di morte.~ 3 sol, 0, 0, 84 | Questo era il canto della Morte; e 4 cie, 0, 0, 64 | Era per aspri gioghi il mio 5 cie, 0, 0, 69 | gemiti strani. Era un meriggio estivo:~ 6 cie, 0, 0, 93 | e grande lo stupore era de' lecci,~ 7 cie, 0, 0, 95 | era l'agone, e la vocal fontana.~ 8 cet, 0, 1, 13 | mirabilmente, nella notte ch'era~ 9 cet, 0, 5, 3 | era dai peli del lion coperto.~ 10 mne, 0, 3, 1 | E meco c'era Memnone, che un urlo~ 11 mne, 0, 7, 13 | Diceva, e già nel cielo era appassita:~ 12 ant, 0, 1, 14 | era già sera, e forse già sul 13 ant, 0, 2, 1 | Era la donna amata, era la donna~ 14 ant, 0, 2, 1 | Era la donna amata, era la donna~ 15 ant, 0, 2, 7 | Antìclo, no. Poi ch'era forte Antìclo,~ 16 ant, 0, 3, 11 | Ma era nella sacra Ilio il nemico~ 17 ant, 0, 4, 6 | Voto era il carro, solo era l'auriga:~ 18 ant, 0, 4, 6 | Voto era il carro, solo era l'auriga:~ 19 son, 0, 1, 13 | Nel decimo, dove era vanito~ 20 son, 0, 4, 4 | era di faccia al porto di Forkyne;~ 21 son, 0, 6, 3 | era, ben culto; il campo di 22 son, 0, 6, 12 | era un vecchio, poggiato su 23 son, 0, 6, 17 | era suo padre: ma non già lo 24 via, noc, 0, 27 | Questo era canto che rodeva il cuore~ 25 via, gue, 0, 27 | Questo era canto che mordeva il cuore~ 26 via, rem, 0, 3 | ché più non gli era alcuno error marino~ 27 via, rem, 0, 23 | Ma raro nella casa era il convito,~ 28 via, fus, 0, 37 | Egli era fisso in alto, nelle stelle,~ 29 via, zat, 0, 19 | era, e sola la barca era sul 30 via, zat, 0, 19 | era, e sola la barca era sul mare:~ 31 via, zat, 0, 42 | ch'altri non v'era; e sotto avea la barra.~ ~ 32 via, ron, 0, 28 | che per un pioppo secco era la scure;~ 33 via, ron, 0, 30 | che per uno stabbiolo era il timone:~ 34 via, ron, 0, 32 | e non senz'ali era la sua parola.~ 35 via, con, 0, 16 | il sangue, e molto era il singulto e il grido.~ 36 via, con, 0, 36 | è dolce a ripensar qual era.~ 37 via, nav, 0, 5 | Vedean la poppa, e n'era lunga l'ombra~ 38 via, nav, 0, 10 | era la pece: e vide che le pietre~ 39 via, nav, 0, 18 | era la nave; e le moveva intorno,~ 40 via, par, 0, 16 | Era seduto presso lui l'Aedo.~ 41 via, par, 0, 35 | ed era a tutti, l'aurea cetra, 42 via, pit, 0, 1 | Cantavano; e il lor canto era fanciullo,~ 43 via, pit, 0, 19 | Dunque non era sogno il mio, che or ora~ 44 via, pro, 0, 5 | l'una al sonno e l'altra era alla voga.~ 45 via, pro, 0, 22 | Nel decimo tra nubi era l'aurora,~ 46 via, pro, 0, 47 | Era l'amore; ch'ora mi sommuove,~ 47 via, eea, 0, 2 | s'avvide, ch'era l'isola di Circe.~ 48 via, eea, 0, 16 | d'arboree corna era disceso a bere:~ 49 via, eea, 0, 51 | certo, e l'eccelsa casa era vicina.~ 50 via, amo, 0, 42 | n'era, e così lontano e così vano.~ 51 via, amo, 0, 43 | Ma era in alto, a un ramo della 52 via, cap, 0, 16 | era la gloria... Ma il vocale 53 via, cap, 0, 48 | di molto lauro, e v'era intorno il chiuso~ 54 via, cic, 0, 17 | Dentro e' non era. Egli pasceva al monte~ 55 via, glo, 0, 6 | era il belato, e l'alte grida, 56 via, glo, 0, 28 | vuoto. Verga un pino gli era,~ 57 via, glo, 0, 29 | e gli era il sommo d'un gran monte, 58 via, glo, 0, 35 | Che un savio c'era, uomo assai buono e grande~ 59 via, glo, 0, 39 | era più grande; e che s'udian 60 via, sir, 0, 5 | del monte, che in disparte era degli altri,~ 61 via, sir, 0, 15 | Il mio sogno non era altro che sogno;~ 62 via, sir, 0, 18 | C'era un prato di fiori in mezzo 63 via, cam, 0, 51 | invano. Era passata oltre la nave.~ 64 via, cam, 0, 56 | un dio forse era, che addormentò l'onde.~ ~ ~ 65 via, ver, 0, 1 | Ed il prato fiorito era nel mare,~ 66 via, ver, 0, 4 | ancora, perché il prato era lontano.~ 67 via, cal, 0, 40 | Era Odisseo: lo riportava il 68 poe, gio, 0, 9 | era morto, ed una gara indetta~ 69 poe, gio, 0, 10 | e di lotte e di corse era, e di canto.~ 70 poe, gio, 0, 22 | era, di bronzo; e poi l'avea, 71 poe, gio, 0, 23 | sospeso al ramo ch'era suo, d'alloro;~ 72 poe, gio, 0, 26 | sostò, già stanco. Ed era quello il fonte~ 73 poe, gio, 0, 39 | Grave era, è grave. Ed anche tu sei 74 poe, gio, 0, 50 | e di lotte e di corse era, e di canto.~ 75 poe, gio, 0, 56 | era in pensar le mille navi 76 poe, gio, 0, 59 | E il sole era già caldo, e la campagna~ 77 poe, gio, 0, 63 | ed era tempo d'affidar le fave~ 78 poe, gio, 0, 73 | Ed era presso mezzodì, né casa~ 79 poe, gio, 0, 105| Facile t'era aver per te quell'oro!»~ 80 poe, gio, 0, 110| era già piana, e si vedean tuguri~ 81 poe, gio, 0, 118| poi che l'irosa voce era già rauca;~ 82 poe, gio, 0, 131| ch'era arrochita: e le ricurve 83 poe, gio, 0, 151| E videro ambedue ch'era smarrita~ 84 poe, not, 0, 1 | E sul lor capo era l'opaca notte~ 85 poe, not, 0, 9 | donde era meglio preveder le fiere,~ 86 poe, not, 0, 10 | se alcuna v'era che traesse al fiuto.~ 87 poe, not, 0, 45 | dai molli prati, e tutto era silenzio,~ 88 poe, not, 0, 46 | e tutto voce; ed era tutto un canto.~ 89 poe, not, 0, 70 | E non era che notte, risonante~ 90 poe, not, 0, 144| gli annunzïò ch'era vicino un tetto,~ 91 poe, ate, 0, 36 | L'acqua era nera come morte, e rossi~ 92 poe, ate, 0, 45 | due passi, uno era forte, uno non era~ 93 poe, ate, 0, 45 | uno era forte, uno non era~ 94 poe, ate, 0, 53 | ch'era Ate, Ate la vecchia, Ate 95 poe, ate, 0, 63 | era Ate, Ate la zoppa, Ate la 96 poe, etè, 0, 40 | E Callia disse: Ell'era un'ape, e il miele~ 97 poe, etè, 0, 59 | Era sfuggita al demone che insegna~ 98 poe, etè, 0, 61 | gli era sfuggita: or non sapea, 99 poe, etè, 0, 65 | era al suo colmo, piena d'auree 100 poe, etè, 0, 70 | era nell'arca, con la morta 101 poe, etè, 0, 76 | puntellando i ginocchi, l'alzò. C'era~ 102 poe, etè, 0, 86 | Né una a tutti era la via di morte,~ 103 poe, etè, 0, 89 | Ed era ignota a lei la sua. Ma 104 poe, etè, 0, 94 | destino. Ma sfuggita ell'era~ 105 poe, etè, 0, 96 | l'era la via. Dunque si volse 106 poe, etè, 0, 106| Era una madre che pensava ancora~ 107 poe, etè, 0, 111| ma ora in vano; e molto era il ribrezzo~ 108 poe, etè, 0, 129| Era un bisbiglio, quale già 109 poe, etè, 0, 130| s'era ascoltata, con orror, dal 110 poe, etè, 0, 157| Ma la soglia di bronzo era presso,~ 111 poe, mad, 0, 28 | E l'anima di Glauco era travolta~ 112 poe, mad, 0, 37 | rapacemente. Ed era tutto un pianto,~ 113 poe, mad, 0, 72 | E l'anima dell'empio era travolta~ 114 poe, mad, 0, 119| io, a non dirti che non era nulla,~ 115 poe, mad, 0, 120| ch'era per gioco... Vieni su: perdona!»~ ~ 116 sil, 0, 0, 103 | ecco il monte ritornò com'era,~ 117 psy, psi, 0, 39 | guardasti; e quella belva era l'Amore.~ ~ 118 psy, psi, 0, 169| Pan! era Pan! Egli ti porge un braccio~ 119 psy, civ, 0, 4 | della prigione. Era selvaggio il luogo,~ 120 psy, civ, 0, 10 | Il sole era sui monti, e nell'azzurro~ 121 psy, civ, 0, 28 | tutta arruffata era nel pugno a Gryllo~ 122 psy, civ, 0, 30 | ch'era il più grande. Ma l'avea 123 psy, civ, 0, 32 | d'Hyllo vasaio, ch'era il più piccino.~ 124 psy, civ, 0, 37 | non c'era più: poi li rivide i due~ 125 psy, civ, 0, 57 | E nel carcere in tanto era un camuso~ 126 psy, civ, 0, 64 | era un fanciullo che temeva 127 psy, civ, 0, 82 | Pan era solo, accanto al suo pensiero,~ 128 psy, civ, 0, 122| e diceva che il sole era una pietra,~ 129 psy, civ, 0, 123| e sapeva che terra era la luna...»~ 130 psy, civ, 0, 139| E grande era lo strepito e il bisbiglio,~ 131 psy, civ, 0, 164| Ed era alto silenzio, che s'udiva~ 132 gem, 0, 0, 11 | Era sui monti, era a bacìo la 133 gem, 0, 0, 11 | Era sui monti, era a bacìo la neve~ 134 gem, 0, 0, 14 | sonò: poi, la fanciulla era sparita.~ ~ 135 gem, 0, 0, 31 | Egli era mesto, ed era, anch'ella, 136 gem, 0, 0, 31 | Egli era mesto, ed era, anch'ella, mesta.~ 137 gem, 0, 0, 36 | se lieta le era la solinga vita;~ 138 gem, 0, 0, 76 | c'era la madre col suo mesto viso!~ 139 gem, 0, 0, 89 | Ed era il tempo che il nostro dolore~ 140 gem, 0, 0, 103 | era sui monti, era a bacìo, 141 gem, 0, 0, 103 | era sui monti, era a bacìo, tuttora.~ 142 gem, 0, 0, 111 | forse, amore, ma dolor, sì, era.~ ~ 143 vec, atl, 0, 11 | era su l'alba. Or l'affocava 144 vec, atl, 0, 24 | Ché solo egli era. E per la via selvaggia~ 145 vec, ete, 0, 3 | tra bei colli vitati era una valle~ 146 vec, ete, 0, 13 | E nel mezzo alla valle era Carthaia~ 147 vec, ete, 0, 20 | la Scuola era del coro: era, di marmo~ 148 vec, ete, 0, 20 | la Scuola era del coro: era, di marmo~ 149 vec, ete, 0, 34 | Era lontano, e non vedean che 150 vec, ete, 0, 37 | giungeva al cuore, o forse era nel cuore.~ 151 vec, ete, 0, 48 | era più rapido. Arrivava un' 152 vec, ete, 0, 50 | Era la vita. Dopo il moto alterno~ 153 vec, ant, 0, 9 | alla Scuola del coro. Era già sera,~ 154 vec, ant, 0, 27 | a lui quand'era il suo destino in boccia~ 155 vec, nuo, 0, 1 | E Panthide a quell'ora era pur giunto~ 156 vec, nuo, 0, 30 | era Panthide, e il vecchio cuor 157 vec, nuo, 0, 66 | E la notte era dolce, aurea; tranquillo~ 158 vec, nuo, 0, 67 | era il suo cuore. Ché il Panthide 159 vec, nuo, 0, 68 | s'era acquetato sul materno petto,~ 160 vec, nuo, 0, 72 | non gli era mica di salire al cielo!~ ~~  ~ 161 ale, 0, 2, 8 | o monti! o fiumi! era miglior pensiero~ 162 ale, 0, 3, 2 | m'era d'innanzi; quanto più cimenti,~ 163 tib, 0, 2, 8 | egli era accorso; ma nell'infinito~ 164 gog, 0, 2, 1 | Ché tra due monti grande era, di rosso~ 165 gog, 0, 3, 1 | V'era il Bicorne... E gli ultimi 166 gog, 0, 3, 9 | un tizzo: ma il Bicorne era lassù.~ ~ ~ 167 gog, 0, 5, 5 | della lor fame. Era, di giorno, tutto~ 168 gog, 0, 11, 4 | Non c'era più sui monti... E l'Orda 169 gog, 0, 12, 3 | non c'era al fonte sola una fanciulla?~ ~ 170 gog, 0, 16, 9 | v'era, due ciuffi in capo irti, 171 nov, ori, 1, 12 | ma il cuore de' pastori era in cammino~ ~ 172 nov, ori, 1, 20 | a piè dell'universo, era sommesso,~ 173 nov, ori, 1, 21 | era non più che un pigolìo d' 174 nov, ori, 3, 14 | e un angelo era, con le braccia stese,~ 175 nov, ori, 4, 7 | E d'un figlio dell'uomo era, ma era~ 176 nov, ori, 4, 7 | figlio dell'uomo era, ma era~ 177 nov, ori, 4, 10 | sopra la paglia. Era il suo primo, e il seno~ 178 nov, occ, 1, 10 | Nell'ombra un lume: il fuoco era di Vesta,~ 179 nov, occ, 1, 13 | Era la notte dopo i Saturnali.~ 180 nov, occ, 1, 20 | Dea. Dischiuso il tempio era di Giano.~ 181 nov, occ, 2, 13 | Era la notte dopo i Saturnali;~ 182 nov, occ, 3, 2 | gladïatore. Egli era nuovo, appena~ 183 nov, occ, 3, 3 | giunto: il suo piede, bianco era di creta.~ ~ 184 nov, occ, 3, 7 | Rantolava; il silenzio era profondo:~ 185 nov, occ, 3, 10 | Ma d'uomini gremita era la fossa~ 186 nov, occ, 3, 13 | Ed era solo, e l'uomo che col gelo~ 187 nov, occ, 3, 15 | gli era del più lontano astro del 188 nov, occ, 3, 21 | e del suo plaustro, ch'era sua dimora,~ ~ 189 nov, occ, 4, 22 | vero, di letteratura, come era stampato nella I ed. dei 190 nov, occ, 4, 22 | distinguiamo troppo. Quella scuola era migliore, questa peggiore.


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