Parte, Capitolo, Paragrafo, Verso
1 0, ded | Dunque, nemmeno allora io era chiuso in un «giardino solitario»,
2 sol, 0, 0, 34 | l'uno, d'amore, l'altro era di morte.~
3 sol, 0, 0, 84 | Questo era il canto della Morte; e
4 cie, 0, 0, 64 | Era per aspri gioghi il mio
5 cie, 0, 0, 69 | gemiti strani. Era un meriggio estivo:~
6 cie, 0, 0, 93 | e grande lo stupore era de' lecci,~
7 cie, 0, 0, 95 | era l'agone, e la vocal fontana.~
8 cet, 0, 1, 13 | mirabilmente, nella notte ch'era~
9 cet, 0, 5, 3 | era dai peli del lion coperto.~
10 mne, 0, 3, 1 | E meco c'era Memnone, che un urlo~
11 mne, 0, 7, 13 | Diceva, e già nel cielo era appassita:~
12 ant, 0, 1, 14 | era già sera, e forse già sul
13 ant, 0, 2, 1 | Era la donna amata, era la donna~
14 ant, 0, 2, 1 | Era la donna amata, era la donna~
15 ant, 0, 2, 7 | Antìclo, no. Poi ch'era forte Antìclo,~
16 ant, 0, 3, 11 | Ma era nella sacra Ilio il nemico~
17 ant, 0, 4, 6 | Voto era il carro, solo era l'auriga:~
18 ant, 0, 4, 6 | Voto era il carro, solo era l'auriga:~
19 son, 0, 1, 13 | Nel decimo, là dove era vanito~
20 son, 0, 4, 4 | era di faccia al porto di Forkyne;~
21 son, 0, 6, 3 | era, ben culto; il campo di
22 son, 0, 6, 12 | era un vecchio, poggiato su
23 son, 0, 6, 17 | era suo padre: ma non già lo
24 via, noc, 0, 27 | Questo era canto che rodeva il cuore~
25 via, gue, 0, 27 | Questo era canto che mordeva il cuore~
26 via, rem, 0, 3 | ché più non gli era alcuno error marino~
27 via, rem, 0, 23 | Ma raro nella casa era il convito,~
28 via, fus, 0, 37 | Egli era fisso in alto, nelle stelle,~
29 via, zat, 0, 19 | era, e sola la barca era sul
30 via, zat, 0, 19 | era, e sola la barca era sul mare:~
31 via, zat, 0, 42 | ch'altri non v'era; e sotto avea la barra.~ ~
32 via, ron, 0, 28 | che per un pioppo secco era la scure;~
33 via, ron, 0, 30 | che per uno stabbiolo era il timone:~
34 via, ron, 0, 32 | e non senz'ali era la sua parola.~
35 via, con, 0, 16 | il sangue, e molto era il singulto e il grido.~
36 via, con, 0, 36 | è dolce a ripensar qual era.~
37 via, nav, 0, 5 | Vedean la poppa, e n'era lunga l'ombra~
38 via, nav, 0, 10 | era la pece: e vide che le pietre~
39 via, nav, 0, 18 | era la nave; e le moveva intorno,~
40 via, par, 0, 16 | Era seduto presso lui l'Aedo.~
41 via, par, 0, 35 | ed era a tutti, l'aurea cetra,
42 via, pit, 0, 1 | Cantavano; e il lor canto era fanciullo,~
43 via, pit, 0, 19 | Dunque non era sogno il mio, che or ora~
44 via, pro, 0, 5 | l'una al sonno e l'altra era alla voga.~
45 via, pro, 0, 22 | Nel decimo tra nubi era l'aurora,~
46 via, pro, 0, 47 | Era l'amore; ch'ora mi sommuove,~
47 via, eea, 0, 2 | s'avvide, ch'era l'isola di Circe.~
48 via, eea, 0, 16 | d'arboree corna era disceso a bere:~
49 via, eea, 0, 51 | certo, e l'eccelsa casa era vicina.~
50 via, amo, 0, 42 | n'era, e così lontano e così vano.~
51 via, amo, 0, 43 | Ma era in alto, a un ramo della
52 via, cap, 0, 16 | era la gloria... Ma il vocale
53 via, cap, 0, 48 | di molto lauro, e v'era intorno il chiuso~
54 via, cic, 0, 17 | Dentro e' non era. Egli pasceva al monte~
55 via, glo, 0, 6 | era il belato, e l'alte grida,
56 via, glo, 0, 28 | vuoto. Verga un pino gli era,~
57 via, glo, 0, 29 | e gli era il sommo d'un gran monte,
58 via, glo, 0, 35 | Che un savio c'era, uomo assai buono e grande~
59 via, glo, 0, 39 | era più grande; e che s'udian
60 via, sir, 0, 5 | del monte, che in disparte era degli altri,~
61 via, sir, 0, 15 | Il mio sogno non era altro che sogno;~
62 via, sir, 0, 18 | C'era un prato di fiori in mezzo
63 via, cam, 0, 51 | invano. Era passata oltre la nave.~
64 via, cam, 0, 56 | un dio forse era, che addormentò l'onde.~ ~ ~
65 via, ver, 0, 1 | Ed il prato fiorito era nel mare,~
66 via, ver, 0, 4 | ancora, perché il prato era lontano.~
67 via, cal, 0, 40 | Era Odisseo: lo riportava il
68 poe, gio, 0, 9 | era là morto, ed una gara indetta~
69 poe, gio, 0, 10 | e di lotte e di corse era, e di canto.~
70 poe, gio, 0, 22 | era, di bronzo; e poi l'avea,
71 poe, gio, 0, 23 | sospeso al ramo ch'era suo, d'alloro;~
72 poe, gio, 0, 26 | sostò, già stanco. Ed era quello il fonte~
73 poe, gio, 0, 39 | Grave era, è grave. Ed anche tu sei
74 poe, gio, 0, 50 | e di lotte e di corse era, e di canto.~
75 poe, gio, 0, 56 | era in pensar le mille navi
76 poe, gio, 0, 59 | E il sole era già caldo, e la campagna~
77 poe, gio, 0, 63 | ed era tempo d'affidar le fave~
78 poe, gio, 0, 73 | Ed era presso mezzodì, né casa~
79 poe, gio, 0, 105| Facile t'era aver per te quell'oro!»~
80 poe, gio, 0, 110| era già piana, e si vedean tuguri~
81 poe, gio, 0, 118| poi che l'irosa voce era già rauca;~
82 poe, gio, 0, 131| ch'era arrochita: e le ricurve
83 poe, gio, 0, 151| E videro ambedue ch'era smarrita~
84 poe, not, 0, 1 | E sul lor capo era l'opaca notte~
85 poe, not, 0, 9 | donde era meglio preveder le fiere,~
86 poe, not, 0, 10 | se alcuna v'era che traesse al fiuto.~
87 poe, not, 0, 45 | dai molli prati, e tutto era silenzio,~
88 poe, not, 0, 46 | e tutto voce; ed era tutto un canto.~
89 poe, not, 0, 70 | E non era che notte, risonante~
90 poe, not, 0, 144| gli annunzïò ch'era vicino un tetto,~
91 poe, ate, 0, 36 | L'acqua era nera come morte, e rossi~
92 poe, ate, 0, 45 | due passi, uno era forte, uno non era~
93 poe, ate, 0, 45 | uno era forte, uno non era~
94 poe, ate, 0, 53 | ch'era Ate, Ate la vecchia, Ate
95 poe, ate, 0, 63 | era Ate, Ate la zoppa, Ate la
96 poe, etè, 0, 40 | E Callia disse: Ell'era un'ape, e il miele~
97 poe, etè, 0, 59 | Era sfuggita al demone che insegna~
98 poe, etè, 0, 61 | gli era sfuggita: or non sapea,
99 poe, etè, 0, 65 | era al suo colmo, piena d'auree
100 poe, etè, 0, 70 | era nell'arca, con la morta
101 poe, etè, 0, 76 | puntellando i ginocchi, l'alzò. C'era~
102 poe, etè, 0, 86 | Né una a tutti era la via di morte,~
103 poe, etè, 0, 89 | Ed era ignota a lei la sua. Ma
104 poe, etè, 0, 94 | destino. Ma sfuggita ell'era~
105 poe, etè, 0, 96 | l'era la via. Dunque si volse
106 poe, etè, 0, 106| Era una madre che pensava ancora~
107 poe, etè, 0, 111| ma ora in vano; e molto era il ribrezzo~
108 poe, etè, 0, 129| Era un bisbiglio, quale già
109 poe, etè, 0, 130| s'era ascoltata, con orror, dal
110 poe, etè, 0, 157| Ma la soglia di bronzo era lì presso,~
111 poe, mad, 0, 28 | E l'anima di Glauco era travolta~
112 poe, mad, 0, 37 | rapacemente. Ed era tutto un pianto,~
113 poe, mad, 0, 72 | E l'anima dell'empio era travolta~
114 poe, mad, 0, 119| io, a non dirti che non era nulla,~
115 poe, mad, 0, 120| ch'era per gioco... Vieni su: perdona!»~ ~
116 sil, 0, 0, 103 | ecco il monte ritornò com'era,~
117 psy, psi, 0, 39 | guardasti; e quella belva era l'Amore.~ ~
118 psy, psi, 0, 169| Pan! era Pan! Egli ti porge un braccio~
119 psy, civ, 0, 4 | della prigione. Era selvaggio il luogo,~
120 psy, civ, 0, 10 | Il sole era sui monti, e nell'azzurro~
121 psy, civ, 0, 28 | tutta arruffata era nel pugno a Gryllo~
122 psy, civ, 0, 30 | ch'era il più grande. Ma l'avea
123 psy, civ, 0, 32 | d'Hyllo vasaio, ch'era il più piccino.~
124 psy, civ, 0, 37 | non c'era più: poi li rivide i due~
125 psy, civ, 0, 57 | E nel carcere in tanto era un camuso~
126 psy, civ, 0, 64 | era un fanciullo che temeva
127 psy, civ, 0, 82 | Pan era solo, accanto al suo pensiero,~
128 psy, civ, 0, 122| e diceva che il sole era una pietra,~
129 psy, civ, 0, 123| e sapeva che terra era la luna...»~
130 psy, civ, 0, 139| E grande era lo strepito e il bisbiglio,~
131 psy, civ, 0, 164| Ed era alto silenzio, che s'udiva~
132 gem, 0, 0, 11 | Era sui monti, era a bacìo la
133 gem, 0, 0, 11 | Era sui monti, era a bacìo la neve~
134 gem, 0, 0, 14 | sonò: poi, la fanciulla era sparita.~ ~
135 gem, 0, 0, 31 | Egli era mesto, ed era, anch'ella,
136 gem, 0, 0, 31 | Egli era mesto, ed era, anch'ella, mesta.~
137 gem, 0, 0, 36 | se lieta le era la solinga vita;~
138 gem, 0, 0, 76 | c'era la madre col suo mesto viso!~
139 gem, 0, 0, 89 | Ed era il tempo che il nostro dolore~
140 gem, 0, 0, 103 | era sui monti, era a bacìo,
141 gem, 0, 0, 103 | era sui monti, era a bacìo, tuttora.~
142 gem, 0, 0, 111 | forse, amore, ma dolor, sì, era.~ ~
143 vec, atl, 0, 11 | era su l'alba. Or l'affocava
144 vec, atl, 0, 24 | Ché solo egli era. E per la via selvaggia~
145 vec, ete, 0, 3 | tra bei colli vitati era una valle~
146 vec, ete, 0, 13 | E nel mezzo alla valle era Carthaia~
147 vec, ete, 0, 20 | la Scuola era del coro: era, di marmo~
148 vec, ete, 0, 20 | la Scuola era del coro: era, di marmo~
149 vec, ete, 0, 34 | Era lontano, e non vedean che
150 vec, ete, 0, 37 | giungeva al cuore, o forse era nel cuore.~
151 vec, ete, 0, 48 | era più rapido. Arrivava un'
152 vec, ete, 0, 50 | Era la vita. Dopo il moto alterno~
153 vec, ant, 0, 9 | alla Scuola del coro. Era già sera,~
154 vec, ant, 0, 27 | a lui quand'era il suo destino in boccia~
155 vec, nuo, 0, 1 | E Panthide a quell'ora era pur giunto~
156 vec, nuo, 0, 30 | era Panthide, e il vecchio cuor
157 vec, nuo, 0, 66 | E la notte era dolce, aurea; tranquillo~
158 vec, nuo, 0, 67 | era il suo cuore. Ché il Panthide
159 vec, nuo, 0, 68 | s'era acquetato sul materno petto,~
160 vec, nuo, 0, 72 | non gli era mica di salire al cielo!~ ~~ ~
161 ale, 0, 2, 8 | o monti! o fiumi! era miglior pensiero~
162 ale, 0, 3, 2 | m'era d'innanzi; quanto più cimenti,~
163 tib, 0, 2, 8 | egli era accorso; ma nell'infinito~
164 gog, 0, 2, 1 | Ché tra due monti grande era, di rosso~
165 gog, 0, 3, 1 | V'era il Bicorne... E gli ultimi
166 gog, 0, 3, 9 | un tizzo: ma il Bicorne era lassù.~ ~ ~
167 gog, 0, 5, 5 | della lor fame. Era, di giorno, tutto~
168 gog, 0, 11, 4 | Non c'era più sui monti... E l'Orda
169 gog, 0, 12, 3 | non c'era al fonte sola una fanciulla?~ ~
170 gog, 0, 16, 9 | v'era, due ciuffi in capo irti,
171 nov, ori, 1, 12 | ma il cuore de' pastori era in cammino~ ~
172 nov, ori, 1, 20 | a piè dell'universo, era sommesso,~
173 nov, ori, 1, 21 | era non più che un pigolìo d'
174 nov, ori, 3, 14 | e un angelo era, con le braccia stese,~
175 nov, ori, 4, 7 | E d'un figlio dell'uomo era, ma era~
176 nov, ori, 4, 7 | figlio dell'uomo era, ma era~
177 nov, ori, 4, 10 | sopra la paglia. Era il suo primo, e il seno~
178 nov, occ, 1, 10 | Nell'ombra un lume: il fuoco era di Vesta,~
179 nov, occ, 1, 13 | Era la notte dopo i Saturnali.~
180 nov, occ, 1, 20 | Dea. Dischiuso il tempio era di Giano.~
181 nov, occ, 2, 13 | Era la notte dopo i Saturnali;~
182 nov, occ, 3, 2 | gladïatore. Egli era nuovo, appena~
183 nov, occ, 3, 3 | giunto: il suo piede, bianco era di creta.~ ~
184 nov, occ, 3, 7 | Rantolava; il silenzio era profondo:~
185 nov, occ, 3, 10 | Ma d'uomini gremita era la fossa~
186 nov, occ, 3, 13 | Ed era solo, e l'uomo che col gelo~
187 nov, occ, 3, 15 | gli era del più lontano astro del
188 nov, occ, 3, 21 | e del suo plaustro, ch'era sua dimora,~ ~
189 nov, occ, 4, 22 | vero, di letteratura, come era stampato nella I ed. dei
190 nov, occ, 4, 22 | distinguiamo troppo. Quella scuola era migliore, questa peggiore.
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