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Giovanni Pascoli
Poemi conviviali

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1895-caria | caric-fave | favel-lego | lenta-picco | piega-scola | scoli-trepi | tribu-zonzo

                                                               grassetto = Testo principale
     Parte,  Capitolo, Paragrafo, Verso                        grigio = Testo di commento
501 via, cal, 0, 5 | carica d'uve la pampinea vite.~ 502 ale, 0, 1, 8 | venuti dall'Haemo e dal Carmelo,~ 503 sol, 0, 0, 8 | pani biondi e di fumanti carni,~ 504 nov, ori, 3, 20 | come l'agnello che pur va carponi;~ 505 poe, gio, 0, 139| Ché la nube carreggia, con un cupo~ 506 gog, 0, 1, 3 | Gog e Magog coi neri carriaggi;~ ~ 507 mne, 0, 4, 17 | lo scudo ombelicato e il casco!~ 508 poe, not, 0, 129| questo né l'altro. Ma la casereccia~ 509 poe, gio, 0, 108| male, o padre, è nostro casigliano.»~ ~ 510 poe, gio, 0, 149| né casolari. Erano intorno macchie~ 511 0, ded | destinata a produrre, se non si castiga a tempo, gli efftti più 512 nov, occ, 4, 22 | ciò che voi sapevate, o catacombe.~ ~ ~ ~ ~ [1] In un mio 513 psy, civ, 0, 6 | con sue deformi catapecchie al piede~ 514 poe, not, 0, 31 | sì la cattiva povertà; che venne,~ 515 vec, atl, 0, 40 | Erano cauli con, nel gambo, rosse~ 516 poe, etè, 0, 135| Cauta pestava l'erbe alte del 517 gog, 0, 16, 2 | giunsero cauti. E il vecchio nano astuto~ 518 poe, gio, 0, 98 | lontan lontano cavalcare un uomo.~ 519 poe, gio, 0, 102| E corse, e giunse al cavalier, cui rese,~ 520 mne, 0, 4, 3 | non come aurighi con Ferèe cavalle~ 521 via, par, 0, 31 | di cavi attorti la vocal sua cetra,~ 522 via, pro, 0, 11 | torto, e saldi avvinse alle caviglie~ 523 | ce 524 son, 0, 1, 5 | né, lasso, ad altri le cedea, ché verso~ 525 mne, 0, 3, 14 | ancora, qui tra i pini e i cedri,~ 526 via, cal, 0, 17 | presso la vampa d'olezzante cedro,~ 527 cet, 0, 6, 9 | che sa, non devi a te celare il fato,~ 528 cie, 0, 0, 15 | già la bianca tua beltà celasti~ 529 via, ala, 0, 4 | mortali sì, ma, come dei, celesti,~ 530 nov, occ, 1, 14 | Nelle celle de' templi, sui lor troni,~ 531 sil, 0, 0, 111 | s'udiva ancora eco di cembali, eco~ 532 via, eea, 0, 47 | sotto la grigia cenere infeconda.~ 533 sil, 0, 0, 107 | di centauri precipiti, e sonava~ 534 mne, 0, 2, 6 | pesta dall'ugne del tuo gran Centauro.~ ~ 535 via, ron, 0, 6 | cui sosteneva un ceppo d'oleastro~ 536 vec, ant, 0, 6 | odor di cera e dolce odor di miele.~ 537 psy, psi, 0, 179| Ti cercano le genti, o fuggitiva.~ 538 via, glo, 0, 52 | cercar l'agnello o rintracciare 539 via, cic, 0, 45 | vecchi, e cercate un dono qui, non prede.~ 540 0, ded | ché, in verità, non avrei cercato d'avere, per un mio proprio 541 nov, ori, 4, 16 | Noi cercavamo Quei che vive... - entrato~ 542 son, 0, 3, 5 | e il ben cerchiato fonte; e se n'udiva~ 543 via, cap, 0, 13 | Ed oblioso egli cercò l'Aedo~ 544 ale, 0, 6, 5 | torcono il fuso con le ceree dita;~ 545 | certe 546 | certi 547 cet, 0, 7, 5 | la voce della sua cerulea madre.~ 548 via, zat, 0, 28 | venìa tornando ai suoi cerulei campi.~ 549 vec, ete, 0, 17 | come in un campo cerulo di lino~ 550 poe, gio, 0, 75 | piccolo e caro. Ché tra rupi e cespi~ 551 vec, atl, 0, 27 | certo, salubri erbe, ché un cespo~ 552 psy, civ, 0, 145| E poi cessato il favellìo di dentro,~ 553 mne, 0, 4, 9 | cesti allacciati intorno ai pugni 554 cie, 0, 0, 104 | di mille cetre, che piovea nell'ombra;~ 555 0, ded | Panthide che ebbe il dono dalle Chariti!~ ~Pisa, 3O giugno del 19O4.~ ~ 556 psy, civ, 0, 109| Fa chetare le tortore ciarliere.~ 557 via, con, 0, 18 | cheto ascoltavi. E poi t'increbbe 558 ant, 0, 2, 16 | schiuso il luminoso uscio chiamare~ 559 gem, 0, 0, 33 | Aprì la bocca per chiamarla a nome;~ 560 ant, 0, 7, 15 | già la bocca apriva ella a chiamarlo~ 561 via, amo, 0, 45 | Femio, morendo, a che l'Eroe chiamasse~ 562 0, ded | lontano e oscuro. Quando mi chiamaste tra quelle «energie militanti» 563 vec, efi, 0, 8 | che mi chiamava al talamo del figlio~ 564 psy, psi, 0, 94 | E il molle sonno tu lo chiami, o Psyche,~ 565 nov, occ, 4, 22 | per secoli e scuole, la chiamiamo arcadica, romantica, classica, 566 nov, occ, 4, 22 | della campagna, teme che lo chiamino arcade...»~Ma io lascierò 567 cet, 0, 2, 16 | pieno il cuore di quei chiari squilli,~ 568 cie, 0, 0, 54 | che fila nel chiaror del focolare.~ ~ 569 poe, etè, 0, 10 | Ma lievemente a quel chiarore, ardente~ 570 gog, 0, 3, 3 | su le chiavarde, erano grigi vecchi;~ ~ 571 mne, 0, 5, 3 | apre, toccando lieve i chiavistelli,~ 572 poe, ate, 0, 41 | chiazzato dalle rose ampie del sangue;~ 573 vec, atl, 0, 41 | chiazze e con bianchi fiorellini, 574 psy, psi, 0, 64 | d'orzo, i chicchi di miglio, le rotonde~ 575 vec, atl, 0, 9 | ché il capo bianco non chiedea più fiori.~ 576 son, 0, 6, 8 | chiedeva degli snelli alberi e quello:~ 577 0, ded | organismo nazionale. Consimili, chiedo io, a quelli che ha prodotti 578 via, pes, 0, 31 | di tali scabre chiocciole dell'acqua,~ 579 vec, nuo, 0, 21 | la spiaggia stettero. Un chiomato~ 580 poe, etè, 0, 17 | tutta la notte, e si chiudea su l'alba~ 581 psy, civ, 0, 93 | pugno a Gryllo, s'arruffò, chiudendo~ 582 gog, 0, 2, 5 | la incardinò per chiudere gl'immondi~ 583 psy, psi, 0, 105| e tu chiudesti, o Psyche, i tuoi, da lungi~ 584 psy, civ, 0, 54 | chiudeva apriva trasognata gli occhi~ 585 mne, 0, 3, 4 | della palustre oca o del chiurlo.~ ~ 586 via, par, 0, 25 | batteano a gara i panni alto cianciando~ 587 via, con, 0, 49 | coi venti acuti e il ciangottìo dell'acque.~ 588 psy, civ, 0, 109| Fa chetare le tortore ciarliere.~ 589 poe, ate, 0, 4 | olmi cui già mordea qualche cicala~ 590 via, cam, 0, 34 | o una cicogna, uno Odisseo conobbe,~ 591 psy, civ, 0, 130| chinò, s'arruffò, molleggiò, cieca~ 592 psy, psi, 0, 51 | improvviso a te cader dal ciglio~ 593 via, cam, 0, 33 | timoniere, parso in prima un cigno~ 594 mne, 0, 7, 11 | l'aratro pio che cigola e lavora~ 595 via, ron, 0, 18 | udisse il lieve cigolio la moglie;~ 596 via, tim, 0, 29 | ch'è bianco all'orlo, ma cilestro in fondo.~ 597 gog, 0, 7, 9 | timpani cupi, cimbali argentini.~ ~ ~ 598 ale, 0, 3, 2 | era d'innanzi; quanto più cimenti,~ 599 0, ded | frutti degli alberi nei cimiteri non si mangiano, ma si lasciano 600 via, gue, 0, 22 | tornata già la rondine cinguetta,~ 601 via, cam, 0, 53 | cinta di bronzo, mormorando cupi~ 602 cet, 0, 4, 22 | lustranti buoi, donne ben cinte,~ 603 nov, ori, 1, 16 | e cinti i lombi, e nella mano steli~ 604 via, zat, 0, 11 | qualche foglia d'ellera sul ciocco~ 605 via, cal, 0, 7 | d'ontani e d'odoriferi cipressi;~ 606 nov, ori, 1, 22 | caduto, sotto il suo grande cipresso.~ ~ ~ 607 nov, occ, 3, 5 | del circo; e nello spolïario immondo~ 608 mne, 0, 3, 8 | circondava de' suoi strilli d'uccello.~ ~ 609 vec, nuo, 0, 22 | citaredo sedé sopra un pilastro,~ 610 0, cit | Citazione.~ ~NON OMNES ARBUSTA IUVANT~ ~ 611 poe, gio, 0, 77 | Taceva anche la lodola dal ciuffo;~ 612 via, sir, 0, 44 | libero! alzando su la ciurma anela~ 613 mne, 0, 7, 9 | rimirassi, nell'uscir dal clatro,~ 614 tib, 0, 1, 1 | Discende a notte Claudïo dal monte~ 615 via, noc, 0, 17 | che fuggono irte con la coda al ventre:~ 616 via, tim, 0, 37 | battean le lunghe code in veder noi,~ 617 nov, occ, 4, 22 | imitazione della poesia, e codesta ha tanti nomi. Ci sono persone 618 0, ded | questo!). L'altro, e ha di codeste ghirlande, e ha figli dei 619 nov, occ, 4, 22 | vanità sia la storia di codesti ozi...»~E più oltre: «(Noi 620 | cogli 621 vec, ant, 0, 3 | Va sano!... E ritornavano cogliendo~ 622 vec, atl, 0, 55 | coglierne, tutto in un sol , per 623 cie, 0, 0, 62 | e il fior coglievo delle cose, ch'ora~ 624 poe, not, 0, 5 | la rischiarava, colaggiù, nell'ombra.~ 625 sol, 0, 0, 39 | tacita intorno ai còllabi le corde;~ 626 psy, psi, 0, 82 | lor collicelli, mentre Pan nell'ombra~ 627 poe, not, 0, 27 | d'arguta cetra, colma a me di canto,~ 628 via, zat, 0, 8 | giù gli occhi, presso la colonna,~ 629 via, par, 0, 1 | Ed ecco a tutti colorirsi il cuore~ 630 | coloro 631 sol, 0, 0, 64 | Togli il pianto. È colpa! Sei del poeta~ 632 son, 0, 3, 16 | al mare il roco ansar dei colpi,~ 633 via, cap, 0, 55 | scagliò. Rimbombò l'onda al colpo.~ 634 vec, nuo, 0, 57 | di fiori che nel giorno colse,~ 635 0, ded | camposanti; ma si brucia. Ora io coltivavo e coltivo quella tristezza 636 0, ded | brucia. Ora io coltivavo e coltivo quella tristezza per un 637 vec, atl, 0, 57 | dalla lieta gioventù va colto,~ 638 nov, occ, 4, 22 | millennio in millennio; ma comincia con far gli stessi vagiti 639 0, ded | terminato. Nel gennaio del 1895 cominciava, e doveva continuare per 640 0, ded | indomabili»?~In quel gennaio cominciavo e in quel decembre avrei 641 tib, 0, 2, 4 | Sommessamente parlano, commosse~ 642 via, fus, 0, 24 | sola è sempre del nocchier compagna.~ 643 0, ded | poemi, dei quali i primi comparvero nel CONVITO e piacquero 644 poe, gio, 0, 130| compiendo il solco al suon della sua 645 0, ded | e in quel decembre avrei compito il mio quarantesimo anno. 646 via, pal, 0, 4 | ai garretti, ch'egli avea compiuto~ 647 via, cam, 0, 3 | di loto, in dolce oblìo composti.~ 648 via, pit, 0, 49 | infinito. Ed egli allor comprese,~ 649 gog, 0, 18, 2 | concava, donde il vento occidentale~ 650 gog, 0, 5, 8 | s'udiva, quando concepìan, nel Yurte,~ 651 vec, nuo, 0, 71 | Buona, la sorte! buona! Ché concesso~ 652 poe, gio, 0, 153| allo schiavo: «Mal tu m'hai condotto.»~ 653 via, ala, 0, 19 | che ci conduca, e con la forte mano~ 654 vec, ete, 0, 42 | tornando all'alba e conducendo i sogni,~ 655 via, gue, 0, 19 | quando ritorni il conduttor del Carro,~ 656 poe, not, 0, 11 | E poi lo schiavo conficcò nel suolo~ 657 via, rem | V. Il remo confitto.~ ~ 658 vec, ete, 0, 23 | doriche insieme confondean la voce~ 659 0, ded | efficacia ha da essere, sarà di conforto e di esaltazione e di perseveranza 660 gem, 0, 0, 42 | E la fanciulla si confuse, e pianse.~ ~ 661 poe, gio, 0, 13 | col tuo ben congegnato inno di guerra.~ 662 via, pro, 0, 9 | levò, lo congegnò dentro la mastra,~ 663 tib, 0, 3, 4 | selve il mormorìo della congiura~ 664 gog, 0, 4, 7 | carri che rotolavano dal cono~ 665 via, glo, 0, 16 | d'erranti aedi, conoscea quest'antro.~ 666 0, ded | Adolfo, re del CONVITO, consacro questi poemi, dei quali 667 sil, 0, 0, 83 | l'ombra seguace conservò per sempre~ 668 0, ded | nell'organismo nazionale. Consimili, chiedo io, a quelli che 669 0, ded | gennaio al decembre, mi si consumavano nell'esercizio del magistero. 670 via, ala, 0, 38 | girando tra roccie aspre, consunse.~ 671 via, pal, 0, 9 | E già più lune s'erano consunte~ 672 cet, 0, 3, 1 | Così le glorie degli eroi consunti~ 673 via, ron, 0, 40 | contava arguto il su e giù de l' 674 sil, 0, 0, 71 | gli efebi intenti a contemplar la gara~ 675 nov, occ, 4, 22 | Qualunque soggetto può essere contemplato dagli occhi profondi del 676 0, ded | prodotti nel Giappone la contemplazione ingenua degli uccelli e 677 psy, psi, 0, 55 | contende e grida, ad ogni tuo sospiro~ 678 ant, 0, 4, 18 | contendean ai Troiani Helena Argiva;~ 679 ant, 0, 2, 6 | tutti un cenno di Odisseo contenne:~ 680 0, ded | pronta facilità. Come? Col contentarci. Ciò che piace, è sì il 681 cie, 0, 0, 116 | con dea? Chi con gli dei contese,~ 682 0, ded | 1895 cominciava, e doveva continuare per ogni mese di quell'anno, 683 nov, occ, 4, 22 | non poesia. Si: c'è la contraffazione, la sofisticazione, l'imitazione 684 poe, gio, 0, 84 | Prima, cercare, e poi convien raspare.»~ 685 0, ded | sorte d'un altro mio scritto conviviale, della Minerva Oscura, che 686 poe, etè, 0, 74 | tentò dell'arca il solido coperchio~ 687 via, fus, 0, 34 | sopra coperta, a poppa della nave,~ 688 sol, 0, 0, 10 | e lo porta e versa nelle coppe;~ 689 psy, civ, 0, 160| Piangono, gli altri; uno si copre il capo~ 690 poe, etè, 0, 14 | corpo amato, per vederlo a cora,~ 691 psy, psi, 0, 171| o Psyche; immemore; e ti corca~ 692 gog, 0, 8, 5 | cui, sazio di narrar, si corchi?~ 693 cet, 0, 7, 23 | Ed egli allora si corcò tenendo~ 694 ant, 0, 1, 11 | urlìo venato da virginei cori,~ 695 nov, occ, 1, 17 | giacean nel sonno. Gli ebbri Coribanti~ 696 vec, ant, 0, 15 | Presto un impube corifeo la schiera~ 697 vec, nuo, 0, 20 | bruni, tutti fioriti di corimbi,~ 698 vec, ete, 0, 11 | tenea Corinto dove è un tempio dove~ 699 via, eea, 0, 16 | d'arboree corna era disceso a bere:~ 700 via, pes, 0, 17 | liscio cerchio di bovino corno.~ 701 vec, ete, 0, 33 | con due fogliuzze a coronar l'atleta.~ ~ 702 sil, 0, 0, 15 | coronato di smilace e di pioppo,~ 703 vec, ant, 0, 43 | Corrano, un tempo, le gare,~ 704 poe, ate, 0, 11 | nido di gazze, s'immergea correndo,~ 705 sil, 0, 0, 96 | inseguite da satiri correnti~ 706 poe, not, 0, 43 | un correr d'acque, un mormorio di 707 nov, occ, 4, 22 | storia letteraria, come ho corretto in questa II. «(La Poesia) 708 sil, 0, 0, 16 | correvo a gara con un mio compagno:~ 709 via, fus, 0, 19 | avvezzi al cielo il corridor del mare.~ 710 vec, ete, 0, 27 | del giovinetto corridore e il vanto~ 711 sil, 0, 0, 69 | ed alla pianta alta de' corridori~ 712 via, pit, 0, 30 | sino al cortile, poi che la mascella~ 713 ant, 0, 1, 8 | che il loro corto anelito nel buio;~ 714 nov, occ, 2, 18 | erano corvi in una nube nera...~ ~ 715 son, 0, 3, 4 | allora il picco alto del Corvo~ 716 vec, ant, 0, 47 | E nel cospetto dei fanciulli apparve~ 717 nov, ori, 3, 22 | di taciturne costellazioni.~ ~ ~ 718 nov, ori, 2, 3 | le taciturne costellazïoni,~ ~ 719 psy, civ, 0, 127| filo costretta, si posò sul ramo~ 720 nov, ori, 1, 17 | issopo. E alcuno, come è lor costume,~ 721 via, cam, 0, 41 | che a mezzo un cozzo delle rupi dure~ 722 son, 0, 4, 8 | quando in crateri ed anfore di pietra~ 723 poe, mad, 0, 117| Mia creatura, non lo feci apposta~ 724 0, ded | che appaga. Chi ha sete, crede che un'anfora non lo disseterebbe; 725 mne, 0, 3, 3 | Tu li credevi di laggiù le voci~ 726 0, ded | Paradiso, e altri ancora ne creerà? Non mi dorrebbe troppo 727 0, ded | privilegiata dove Leonardo creò le sue donne imperiose e 728 cet, 0, 3, 20 | dormono presso il crepitar dei fuochi.~ 729 psy, psi, 0, 188| che cresce. O sei nel bozzolo d'un 730 via, cal, 0, 6 | E fosca intorno le crescea la selva~ 731 via, rem, 0, 15 | Crescean nel chiuso del fedel porcaio~ 732 vec, atl, 0, 37 | Oh!» disse «vedo. Non è crespo aneto,~ 733 nov, occ, 3, 3 | suo piede, bianco era di creta.~ ~ 734 via, zat, 0, 13 | uscìa fischiando; ma l'Eroe crocchiare~ 735 via, zat, 0, 12 | secco crocchiava, e d'uno stizzo il vento~ 736 psy, psi, 0, 24 | come la pioggia, e spesso crolla il bosco,~ 737 cie, 0, 0, 23 | i procellosi crotali d'argento.~ 738 via, pes, 0, 20 | cruda divora. Io vidi, anzi, mortali~ 739 psy, psi, 0, 34 | data per moglie, crudel mostro ignoto.~ 740 mne, 0, 4, 8 | né come aspri pugili coi crudi~ 741 via, ver, 0, 18 | su gli ozïosi cubiti, guardando~ 742 via, cam, 0, 46 | come inquïeto cucciolo alla luna,~ 743 via, gue, 0, 9 | e cucirai coi tendini del bove~ 744 nov, ori, 3, 12 | uscìa di culla, e chi presso le fonti,~ ~ 745 poe, mad, 0, 78 | sopra la palma, si facea cullare~ 746 psy, psi, 0, 165| E ti cullava nella vecchia barca~ 747 vec, atl, 0, 39 | né cuminomolle appio palustre...»~ 748 gog, 0, 4, 2 | cun; e lo squillo delle sue 749 nov, occ, 3, 20 | piccoli nella lor nomade cuna,~ 750 sil, 0, 0, 25 | Su sfavillìo di cunei l'arguto~ 751 gog, 0, 14, 3 | porpore cupe a margini di croco.~ ~ 752 0, ded | distratto da altre debite cure, Roma. Sottili facevo le 753 poe, not, 0, 154| Ora il lavoro canterò, né curo~ 754 psy, civ, 0, 155| Sola splendea la cuspide dell'asta~ 755 gog, 0, 14, 7 | Un balenìo di cuspidi d'acciaio,~ 756 nov, occ, 3, 14 | lo pungea di sua cute, più lontano~ 757 poe, not, 0, 29 | padre ad Ascra dall'eolia Cyme~ 758 cie, 0, 0, 2 | palma, ai piedi sorto su del Cyntho,~ 759 | da' 760 cie, 0, 0, 30 | dài ch'alla nave il pio cantore 761 poe, gio, 0, 144| li ebbe alla poppa. O dàlle ora una mano!»~ ~ 762 | dallo 763 ant, 0, 3, 17 | fumide i Danai ne battean gl'infanti,~ 764 vec, nuo, 0, 10 | dando alla brezza i riccioli del 765 vec, efi, 0, 14 | Più non è danno se la tua si spenge:~ 766 0, ded | Il Genio di nostra gente Dante, la additerà ai suoi figli.~ 767 via, par, 0, 54 | a noi, col sesamo, puoi darne!~ 768 psy, psi, 0, 34 | data per moglie, crudel mostro 769 via, glo, 0, 51 | ha il piede più di me, se debbo~ 770 0, ded | sfuggita, e distratto da altre debite cure, Roma. Sottili facevo 771 nov, occ, 4, 22 | Affermiamo che progredisce, che decade, che nasce, che muore, che 772 via, zat, 0, 16 | Su la decimottava alba la zattera~ 773 via, amo, 0, 25 | né la sua dea. Ma declinava il sole,~ 774 cie, 0, 0, 106 | la meraviglia di dedalee storie,~ 775 0, ded | Dedica.~ ~ALL'AMICO ADOLFO DE BOSIS~~ 776 via, cam, 0, 26 | candide e nere, con le dee custodi.~ 777 poe, mad, 0, 101| deforme, ed ella s'aggirò tra il 778 cie, 0, 0, 122 | parole degne de' silenzi opachi.~ 779 ant, 0, 4, 13 | di Deifobo. E dentro eravi ancora~ 780 0, ded | a tempo, gli efftti più deleteri nell'organismo nazionale. 781 vec, efi, 0, 50 | udito, ora è molt'anni, in Delfi,~ 782 cie, 0, 0, 110 | l'ultima volta. O Delìàs, la dea~ 783 0, ded | sincero, quando parlo della delizia che c'è, a vivere in una 784 nov, occ, 4, 22 | se uno si abbandona alle delizie della campagna, teme che 785 gem, 0, 0, 64 | O figlio! O figlio! T'ha deluso un Dio!~ 786 via, cal, 0, 21 | E tra le dense foglie aliano i falchi.~ 787 poe, mad, 0, 48 | sul denso limo, a cui l'urtava il 788 nov, ori, 2, 21 | presso il tuo dente, e strappi lieta il fiore~ ~ 789 via, gue, 0, 13 | lupo, che ti scaldi, e i denti~ 790 psy, civ, 0, 116| E la cicuta, sì, berrà dentr'oggi.~ 791 via, cic, 0, 40 | Ma noi non deprediamo altri: ben altri,~ 792 0, ded | volumi. Essi furono derisi e depressi, oltraggiati e calunniati, 793 0, ded | quei volumi. Essi furono derisi e depressi, oltraggiati 794 ale, 0, 5, 6 | nell'occhio azzurro il desiar, più forte.~ ~ 795 | desse 796 poe, not, 0, 107| con le sue luci, e vuol destarla e svuole,~ 797 via, amo, 0, 34 | e che destato solo allor ti muore.~ 798 via, eea, 0, 31 | lunghi sbadigli di leoni, désti~ 799 0, ded | sdolcinatura e mascolinatura, destinata a produrre, se non si castiga 800 via, amo, 0, 9 | Ma diamo un segno; con la cetra, 801 gog, 0, 4, 2 | e lo squillo delle sue diane~ 802 sol, 0, 0, 76 | poi che l'inno (diano le rosee dita~ 803 via, pal, 0, 16 | si dibatteva, intorno loro, ai monti,~ 804 via, gue, 0, 1 | Dicean, Dormi, al nocchiero, Ara, 805 sol, 0, 0, 16 | Solon, dicesti un giorno tu: Beato~ 806 cet, 0, 6, 14 | e che dicevi il tuo dolore all'onde~ 807 poe, etè, 0, 148| diedero, smorto e gracile, e gettando~ 808 via, tim, 0, 31 | diedi, lo stolto che pur fui, 809 via, gue, 0, 7 | un paio d'uose, che difenda il freddo,~ 810 gem, 0, 0, 49 | non c'è fiori per il tuo digiuno!~ 811 via, gue, 0, 14 | bianchi digrigni tra il nevischio e i venti.~ 812 ale, 0, 4, 10 | canto passa ed oltre noi dilegua. -~ ~ ~ 813 poe, mad, 0, 12 | E le dicea: «Dimentica per sempre,~ 814 0, ded | vita, ho potuto talvolta dimenticare quel gesto gentile del fanciullo 815 psy, psi, 0, 168| nella dimenticata fanciullezza.~ 816 via, rem, 0, 32 | or d'Odissèo dimenticò l'aedo~ 817 via, glo, 0, 14 | Ospite, dimmi. Io venni di lontano,~ 818 nov, occ, 3, 21 | suo plaustro, ch'era sua dimora,~ ~ 819 via, pro, 0, 4 | dinumerò degl'incliti compagni;~ 820 sol, 0, 0, 65 | nella casa, tu. Chi dirà che fui?~ 821 mne, 0, 7, 1 | Dove dirai: Fossi lassù garzone,~ 822 cet, 0, 2, 8 | per dirgli il fato o trarlo a sé; ma 823 cet, 0, 7, 10 | di dirompere il bianco orzo e la spelta.~ 824 poe, mad, 0, 92 | le cadea sempre più dirotto il pianto.~ 825 poe, mad, 0, 119| io, a non dirti che non era nulla,~ 826 tib, 0, 1, 1 | Discende a notte Claudïo dal monte~ 827 vec, nuo, 0, 32 | L'onda ascendeva, discendeva l'onda;~ 828 via, eea, 0, 16 | d'arboree corna era disceso a bere:~ 829 ant, 0, 7, 14 | rauchi di strage, e le discinte schiave.~ 830 sil, 0, 0, 67 | restò sospeso impazïente il disco~ 831 gog, 0, 18, 4 | Rupperle disdegnando col puntale~ 832 psy, psi, 0, 5 | disegna in terra nel vanire in cielo:~ 833 via, pro, 0, 7 | a un lieve vento dispergea le rose.~ 834 poe, etè, 0, 71 | E singultendo disserrò la porta~ 835 0, ded | disseterebbe; e una coppa lo disseta. Ora ecco la sventura aggiunta 836 0, ded | crede che un'anfora non lo disseterebbe; e una coppa lo disseta. 837 son, 0, 4, 11 | della città: si distinguea, tra il verde~ 838 via, fus, 0, 20 | E distingueva nel sereno cielo~ 839 nov, occ, 4, 22 | in Italia) ragioniamo e distinguiamo troppo. Quella scuola era 840 son, 0, 1, 8 | nave filò, né l'occhio mai distolse~ 841 0, ded | volta, e di sfuggita, e distratto da altre debite cure, Roma. 842 ant, 0, 3, 5 | tutto egli uccise, arse, distrusse.~ 843 via, pal, 0, 31 | ti sia chiamato un distruttor di paglie.~ 844 poe, ate, 0, 49 | che già non fosse il disugual cadere~ 845 tib, 0, 3, 7 | Lottano i pini coi disvincolanti~ 846 via, ver, 0, 47 | Ma dite un vero, un solo a me, tra 847 via, ver, 0, 54 | Ditemi almeno chi sono io! chi 848 nov, ori, 4, 4 | ai pastori l'accennò col dito~ 849 sil, 0, 0, 6 | ora che tace la diurna rissa~ 850 mne, 0, 1, 5 | tu come rogo che divampa al vento,~ 851 via, rem, 0, 11 | frustò, ma fece divampar più forte.~ 852 ale, 0, 3, 4 | Ad Isso, quando divampava ai vènti~ 853 ant, 0, 5, 3 | dell'alta casa. E divampò la casa~ 854 via, amo, 0, 18 | prese ognuno la sua via diversa~ 855 nov, occ, 4, 22 | uomo impara a parlare tanto diverso o tanto meglio, di anno 856 gog, 0, 5, 3 | ruggìano, e il cibo dividean con l'unghie.~ ~ 857 nov, occ, 4, 22 | questa II. «(La Poesia) la dividiamo per secoli e scuole, la 858 via, zat, 0, 26 | di torte conche, e divinò che dietro~ 859 via, noc, 0, 10 | non faccia poi funghir le doghe,~ 860 psy, psi, 0, 46 | fa dolcemente sufolar le canne;~ 861 ant, 0, 4, 17 | Locri, Etoli, Focei, Dolopi, Abanti,~ 862 poe, mad, 0, 17 | l'anima al basso, a dolorar la vita.~ ~ 863 poe, mad, 0, 5 | ché da tanti dolori liso il cuore,~ 864 poe, etè, 0, 156| prima d'uscire a domandar pietà!~ ~ 865 sil, 0, 0, 38 | a domandarti perché mai sorridi~ 866 poe, not, 0, 117| e di domande, un nuvolo di strilli~ 867 via, ver, 0, 38 | mi riguardò; mi domandò: Chi sono?~ 868 cet, 0, 1, 11 | prima d'un nembo: Domator di tutto~ 869 ant, 0, 4, 20 | i vestiti di bronzo e i domatori~ 870 son, 0, 6, 6 | donati al figlio tuttavia fanciullo;~ 871 cie, 0, 0, 26 | le gravi pietre su cui dondolando~ 872 sil, 0, 0, 102 | squillare i doppi flauti di loto.~ 873 poe, etè, 0, 55 | doppio, di busso, e tra faville 874 via, cam, 0, 28 | dorata. A stento lontanò la nave.~ 875 vec, ete, 0, 23 | doriche insieme confondean la voce~ 876 psy, psi, 0, 44 | l'aspetti, che ritorni, e dorma~ 877 via, tim, 0, 49 | l'aerea vela; alla dormente nave,~ 878 gem, 0, 0, 70 | a dove dormì, è tuttavia di !»~ ~ 879 via, eea, 0, 40 | Or qui dormiamo, ed assai caldo il letto~ 880 via, amo, 0, 24 | dormir col muso su le lunghe zampe,~ 881 via, ver, 0, 23 | Dormite? L'alba già passò. Già gli 882 via, eea, 0, 50 | udì ruggire. Avean dormito il giorno,~ 883 nov, occ, 2, 7 | Dormivan su le umane ossa già rose,~ 884 cet, 0, 1, 6 | Dormivano i custodi anche de' fuochi,~ 885 cie, 0, 0, 47 | grigio mare; sotto un pino io dormo,~ 886 0, ded | ancora ne creerà? Non mi dorrebbe troppo se questi Poemi avessero 887 poe, mad, 0, 6 | ecco, si ruppe; e ne dové morire.~ 888 cet, 0, 4, 24 | e la tua vita al suo dovere... Oh! rendi~ 889 nov, occ, 4, 22 | parere grandissima. Voi dovete soltanto giudicare (se avete 890 mne, 0, 1, 7 | Memnone amato! E tu dovevi amare~ 891 ant, 0, 6, 5 | dritto, col piede sopra il suo 892 cie, 0, 0, 25 | l'albero drizza, ed in su trae le pietre,~ 893 via, pro, 0, 10 | e con drizze di cuoio alzò la vela,~ 894 via, pit, 0, 41 | e la nave da prua si drizzò, come~ 895 ale, 0, 3, 3 | quanto più dubbi, quanto più destino!~ ~ 896 tib, 0, 1, 9 | s'ode un vagito. E nella dubbia notte~ ~ 897 vec, efi, 0, 49 | reggea dubbioso. «Io mi ricordo» ei disse~ 898 via, ron, 0, 49 | su la duna lassù lo riconobbe~ 899 gog, 0, 19, 5 | la Porta a lungo stridé dura-~ 900 nov, occ, 2, 1 | Roma dormiva, ebbra di sangue. I ludi~ 901 cie, 0, 0, 72 | tintinnìo di cicale ebbre di sole.~ ~ 902 psy, civ, 0, 135| e il frastuono eccitò le rondinelle,~ 903 poe, ate, 0, 61 | del taglialegna in echeggiante forra,~ 904 vec, ete, 0, 43 | echi e fantasmi d'opere canore.~ 905 gog, 0, 7, 2 | pendula. Cinto d'edere e d'acanti~ 906 0, ded | la vita di coloro che le educano e istruiscono gli altri 907 via, eea | XVI. L’isola Eea.~ ~ 908 sil, 0, 0, 71 | gli efebi intenti a contemplar la 909 sol, 0, 0, 54 | farmi chiarità che da lui si effonda.~ 910 via, pro, 0, 52 | già presso al fine, e s'effondea l'olezzo~ 911 0, ded | si castiga a tempo, gli efftti più deleteri nell'organismo 912 vec, efi | III. Efimeri.~ ~ 913 sol, 0, 0, 32 | e con l'alito salso dell'Egeo,~ 914 tib, 0, 3, 8 | frassini, e l'elci su la stessa roccia~ 915 mne, 0, 5, 13 | scudo rotondo, di lucente elettro,~ 916 poe, not, 0, 35 | dell'Elicone, il grande monte e bello,~ 917 poe, mad, 0, 16 | nel calmo Elisio, donde mai non torna~ 918 vec, nuo, 0, 7 | il popolo scendea lungo l'Elixo,~ 919 via, zat, 0, 11 | E qualche foglia d'ellera sul ciocco~ 920 sil, 0, 0, 79 | emersa dalle grandi acque Afrodite~ 921 son, 0, 7, 18 | emerso il cuore d'Odisseo dal sonno.~ ~~  ~ 922 ant, 0, 1, 3 | se a lui la bocca non empìa col pugno~ 923 via, gue, 0, 35 | empiendo il cielo d'un clangor di 924 poe, mad, 0, 72 | E l'anima dell'empio era travolta~ 925 via, cap, 0, 24 | empirci, fino a che sparisca il 926 gog, 0, 10, 9 | brandiva, a tratti, con émpito lento.~ ~ ~ 927 via, glo, 0, 17 | Io sapea d'un enorme uomo gigante~ 928 cie, 0, 0, 78 | Entrai nel bosco abbrividendo, 929 0, ded | parole di gran lode. Già entrando nella mia Romagna, a cavallo, 930 son, 0, 5, 1 | E su la nave, nell'entrare il porto,~ 931 nov, ori, 4, 16 | cercavamo Quei che vive... - entrato~ 932 vec, nuo, 0, 4 | che ammainando entrava già nel porto.~ 933 via, par, 0, 51 | ch'entri costì la pace e l'abbondanza,~ 934 poe, not, 0, 29 | Mio padre ad Ascra dall'eolia Cyme~ 935 ale, 0, 6, 1 | In tanto nell'Epiro aspra e montana~ 936 ant, 0, 4, 13 | di Deifobo. E dentro eravi ancora~ 937 poe, ate, 0, 6 | figlio di Gorgo, dall'erbosa Messe,~ 938 ant, 0, 3, 13 | fertile d'uva, o in Aliarto erboso:~ 939 0, ded | umano: l'assetato, perché erede che un'anfora non basti 940 sol, 0, 0, 27 | una donna d'Eresso - Apri: rispose;~ 941 via, ver, 0, 51 | E s'ergean su la nave alte le fronti,~ 942 via, zat, 0, 38 | e il nume ergeva su l'ondate il torso~ 943 gog, 0, 4, 1 | in alto, a guardia dell'Erguene-~ 944 gog, 0, 14, 8 | eco d'inni che tremola ed erra~ 945 gog, 0, 1, 5 | errare, udiva di tra le tormente~ 946 vec, atl, 0, 3 | sacra Carthaia, cauto errava in cerca~ 947 cie, 0, 0, 51 | o, mentre erravo tra la neve e il vento,~ 948 vec, ete, 0, 19 | Tra mare e cielo, sopra un'erta roccia,~ 949 via, par, 0, 12 | che verzicava sopra un erto scoglio;~ 950 0, ded | essere, sarà di conforto e di esaltazione e di perseveranza e di serenità. 951 poe, etè, 0, 141| non volle. E nelle mani esangui~ 952 psy, psi, 0, 100| al fiume morto. Esci per poco, e torna.»~ 953 sol, 0, 0, 61 | Morte è questa! il vecchio esclamò. Questo,~ 954 nov, occ, 4, 22 | intendenti, perché uno fa, ad esempio, una vera poesia su un gregge 955 0, ded | mi si consumavano nell'esercizio del magistero. Avevo veduta 956 sil, 0, 0, 84 | la dolce vita ch'esita nascendo.~ 957 ant, 0, 1, 15 | tremolava la stella Espero, e forse~ 958 via, con, 0, 21 | La raccolse con la mano esperta~ 959 poe, not, 0, 91 | di scimmia intento ad esplorar da un antro.~ ~ 960 cet, 0, 4, 5 | per dono grande, ad esplorare, o vecchio?~ 961 psy, psi, 0, 92 | cui ciascuno dal suo nulla esprima~ 962 nov, occ, 2, 17 | patrio fiume... No: su l'Esquilino~ 963 0, ded | pregio del poco, sì per essermi stato da altri rubato tutto, 964 via, pit, 0, 13 | del pecoraio. Nella buona estate~ 965 vec, efi, 0, 43 | sopra la nave nera, esuli, e vanno~ 966 poe, mad, 0, 79 | dal grande mare d'etere, dal breve,~ 967 via, cal, 0, 46 | le vesti eterne che la dea gli dava;~ 968 ant, 0, 4, 17 | Locri, Etoli, Focei, Dolopi, Abanti,~ 969 cet, 0, 4, 23 | e grigio ferro, e reso Ettore al padre~ 970 poe, gio, 0, 49 | l'Euripo. Indetta a Calcide una gara~ 971 tib, 0, 1, 8 | l'Eurota in fondo mormorar sonoro;~ 972 via, glo, 0, 36 | per qui, Telemo Eurymide, che vecchio~ 973 vec, nuo, 0, 43 | venuti dall'Euxanti-~ 974 poe, not, 0, 57 | nell'evo primo non facea che mostri,~ 975 via, pes, 0, 33 | indosso hanno l'incudine dei fabbri.~ 976 via, noc, 0, 21 | randagio pitocco entra dal fabbro,~ 977 | facciamo 978 | facemmo 979 | facevo 980 0, ded | abolire con somma e pronta facilità. Come? Col contentarci. 981 psy, civ, 0, 29 | figlio di Gryllo facitor di scudi,~ 982 tib, 0, 3, 9 | coi faggi urtano i vecchi tronchi 983 mne, 0, 4, 19 | lanuginose canne di falasco,~ 984 cie, 0, 0, 9 | cui poter falla e desiderio avanza.~ 985 poe, gio, 0, 53 | rapsodo errante, e sai le false cose~ 986 vec, nuo, 0, 36 | Fama che in alto spazia,~ 987 psy, psi, 0, 168| nella dimenticata fanciullezza.~ 988 nov, occ, 4, 22 | Muglia, 19O3), parlo, nel Fanciullino, di questa malattia che 989 poe, mad, 0, 101| ed ella s'aggirò tra il fango,~ 990 vec, ete, 0, 43 | echi e fantasmi d'opere canore.~ 991 psy, psi, 0, 97 | Vil fanticella, prendi questa brocca~ 992 psy, psi, 0, 147| passa, non più che d'ali di farfalla.~ 993 psy, civ, 0, 171| Che? La cicuta è un farmaco salubre?»~ 994 | farmi 995 | farsi 996 vec, ant, 0, 1 | Poi raccolti i lor fasci di cicute~ 997 son, 0, 6, 15 | limando ai faticati occhi la luce,~ 998 via, fus, 0, 13 | tacita. E per le fauci del camino~ 999 psy, civ, 0, 187| disse alcuno, udendo il fausto grido~ 1000 poe, gio, 0, 63 | ed era tempo d'affidar le fave~


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