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Giovanni Pascoli Poemi conviviali IntraText CT - Lettura del testo |
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IV.Mossero: e Betlehem, sotto l'osanna de' cieli ed il fiorir dell'infinito, dormiva. E videro, ecco, una capanna.
Ed ai pastori l'accennò col dito un angelo: una stalla umile e nera, donde gemeva un filo di vagito.
E d'un figlio dell'uomo era, ma era quale d'agnello. Esso giacea nel fieno del presepe, e sua madre, una straniera,
sopra la paglia. Era il suo primo, e il seno le apriva; e non aveva ella né due assi: all'albergo alcun le disse: È pieno.
lagrime sorridea sopra il suo nato, su cui fiatava un asino ed un bue.
- Noi cercavamo Quei che vive... - entrato disse Maath. Ed ella con un pio dubbio: - Il mio figlio vive per quel fiato...
- Quei che non muore... - Ed ella: - Il figlio mio morrà (disse, e piangeva su l'agnello suo tremebondo) in una croce... - Dio... -
Rispose all'uomo l'Universo: È quello!
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