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Giovanni Pascoli
Poemi conviviali

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  • IL SONNO DI ODISSEO.
      • VII.
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VII.

 

Ed i venti portarono la nave

nera più lungi. E subito aprì gli occhi

l'eroe, rapidi aprì gli occhi a vedere

sbalzar dalla sognata Itaca il fumo;

e scoprir forse il fido Eumeo nel chiuso

ben cinto, e forse il padre suo nel campo

ben culto: il padre che sopra la marra

appoggiato guardasse la sua nave;

e forse il figlio che poggiato all'asta

la sua nave guardasse: e lo seguiva,

certo, e intorno correa scodinzolando

Argo, il suo cane; e forse la sua casa,

la dolce casa ove la fida moglie

già percorreva il garrulo telaio:

guardò: ma vide non sapea che nero

fuggire per il violaceo mare,

nuvola o terra? e dileguar lontano,

emerso il cuore d'Odisseo dal sonno.

 


 




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