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Giovanni Pascoli
Il fanciullino

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


11-condi | condo-gregg | gremb-panfo | papav-sempl | senil-zii

                                                  grassetto = Testo principale
     Capitolo                                     grigio = Testo di commento
1 1(3) | come lui (Teocrito, Id., 11).~ ~ 2 | 125 3 | 126 4 | 129 5 | 15 6 | 150 7 | 155 8 | 168 9 | 174 10 | 23 11 9(15)| imitazione di OMERO, Iliade, 23, 263. Anche è serva, in 9, 546, 12 9(15)| VIRGILIO, Eneide, 5, 284; è data, come premio a Sergesto, 13 11(23)| VIRGILIO, Georgiche, 1, 291 sgg.~ ~ 14 9(19)| Georgiche, 2, 458 sgg.; 1, 300 sgg. e altrove.~ ~ 15 1(3) | musicalità solo quando (9, 315): ~ egli con sufolo molto 16 1(2) | periclytós (Odissea, 1, 325) comune all'altro aedo Demodoco ( 17 9(15)| partorisce servitio: Eneide, 3 327. E c'è l'idea e la parola 18 1(2) | afferma di sé (ibidem 22, 347):~ Sono maestro a me io, 19 1(2) | nuova o più giovane (ibidem, 351 sg.):~ Poi che gli uomini 20 1(3) | epiteto dell'aoidós Femio (22, 376), Phémios il cui nome somiglia 21 9(16)| Eneide, 1 701 sgg. 705; 5, 391; 8, 411, 584.~ ~ 22 | 4 23 | 41 24 9(16)| 701 sgg. 705; 5, 391; 8, 411, 584.~ ~ 25 9(21)| VIRGILIO, ibidem, 2, 412 sgg.~ ~ 26 9(19)| VIRGILIO, Georgiche, 2, 458 sgg.; 1, 300 sgg. e altrove.~ ~ 27 1(3) | OMERO, Odissea, 8, 499; phaîne d'aoidén.~Badiamo 28 3(8) | piange su Ettore (II, 22, 510):~ Nudo, e sì che di vesti 29 1(2) | aedo Demodoco (ibidem 8, 521 e al.), e specialmente con 30 9(15)| 263. Anche è serva, in 9, 546, Licinna che diede al re 31 | 56 32 | 58 33 9(16)| sgg. 705; 5, 391; 8, 411, 584.~ ~ 34 | 59 35 | 6 36 | 64 37 | 7 38 9(16)| VIRGILIO, Eneide, 1 701 sgg. 705; 5, 391; 8, 411, 39 9(16)| VIRGILIO, Eneide, 1 701 sgg. 705; 5, 391; 8, 411, 584.~ ~ 40 | 75 41 | 77 42 4 | o forse no, ché l'uno, abbagliando, ci distrae, e gli altri, 43 4 | Tu illumini la cosa, essi abbagliano gli occhi. Tu vuoi che si 44 15 | bello, ma il sonante e l'abbagliante. Oh! non cerco allora i 45 14 | L'ho già detto: se uno si abbandona alle delizie della campagna, 46 14 | in altre. Ma gl'italiani abbarbagliati per lo più dallo sfolgorio 47 20 | eterno, suo. I poeti hanno abbellito agli occhi, alla memoria, 48 3 | si corrono incontro, e si abbracciano e giocano.~Eppure è chi 49 4 | pensiero, ci trasporta nell'abisso della verità...~Oh! Non 50 16 | esse; sono i lettori tanto abituati ai misteri o gherminelle 51 8 | della ricchezza: egli voleva abolire la lotta tra le classi e 52 9 | proclamava. Era la sua poesia che aboliva la servitù, perché la servitù 53 1(3) | giova osservare, riguardo l'accecamento di Polifemo, mangiator d' 54 17 | più atta delle altre ad accecare, ad inebriare, a far delirare 55 19 | poco voglio; pur, molto: accendere~ io su le tombe mute la 56 1 | egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, 57 20 | uscì, lasciando in essa un accento, un raggio, un palpito nuovo, 58 2 | tutto si vedevano cataste accese per bruciare i morti». Il 59 17 | Ma poi ti sentiresti d'accettarla codesta gloriola? Sai com' 60 1(5) | Muse (bastava una) che l'accompagnano «la mal fida Con le destre 61 14 | contro i blocchi di marmo: ci accontentiamo di pulire e lustrare le 62 11 | pubblico, non pare che si accorga. Parla forte (ma non tanto!) 63 5 | D'essere vecchio uno si accorge sì, qualche volta, e allora 64 5 | essere, se fossero, non si accorgerebbero. D'essere vecchio uno si 65 11 | civili e sociali?~Senza accorgersene, se mai.~Si trova esso tra 66 11 | Così per la patria. Non ci accorgiamo di lei, se non nelle sue 67 2 | moltitudine d'uomini che accorre in un luogo; e descriveva 68 2(6) | ne crearono di nuove. Ciò accrebbe l'interesse drammatico del 69 9 | saranno mangiate, allec e aceto» . Tornava bene, mi pare, 70 5 | del farmaco nepenthès e ácholon, contro il dolore e l'ira, 71 19 | brivido~ che trema su l'acque,~ fa il sasso che in fondo 72 17 | via forse più diretta di acquistar fama, è di affermare e con 73 17 | modi è possibile, di averla acquistata30.» E altrove: «Rara è nel 74 3 | relazioni più ingegnose. Egli adatta il nome della cosa più grande 75 8 | disperata invidia in chi resta addietro. Già in altri tempi vide 76 12 | han detto ai dolci amici addio;~ e che lo nuovo peregrin 77 12 | peggio, e a nessuna bisogna addirsi. Non c'è poesia che la poesia. 78 3(7) | metteva voci di gioia, e me le additava, e chiamavale come cose 79 18 | e tratti fuori per dare addosso ai vivi. Spessissimo. L' 80 9 | che fu la filosofia che li addusse a quella ragione sana e 81 18 | scriverci il tuo nome su? Ti adiri, che ti vogliano giudicare 82 4 | ciò che loro piaccia, e adoperano, quando loro piace, una 83 18 | avresti piacere d'essere adoperato a far ombra a qualche buon 84 5 | presenza del mondo novello, e adoperi a significarlo la novella 85 2 | anche «parlò e disse», «si adunarono e furono tutti in un luogo».~ 86 11 | che il suon della cetra adunasse le pietre a far le mura 87 1(3) | intendo affermare l'etimo di aeidein da a privativo e vid- vedere. 88 1 | vecchio grigio mare. Il mare è affaticato dall'ansia della vita, e 89 6 | non t'indurrai a trovarlo, affatturando e sofisticando. Il nuovo 90 1(2) | con ciò che Femio stesso afferma di sé (ibidem 22, 347):~ 91 17 | Nasce in generale dalla affermazione tua stessa. È pensiero giustissimo 92 12 | idealistica, e via dicendo. Affermiamo che progredisce, che decade, 93 14 | sono pieni del contrario affetto: vogliono cioè non essere 94 8 | suo canto i fiori delle agavi americane, o in chi ammiri 95 8 | ammirabile; sebbene, come più agevolmente muove, così più presto annoia 96 8 | poesia, la poesia senza aggettivo, ha una suprema utilità 97 13 | tutto si conclude con la aggiudicazione e la premiazione, così ci 98 6 | procacciarmelo indirettamente, aggiungendo non saprei che favore alla 99 2 | esprimere il confuso e vasto agglomerarsi d'un esercito di guerrieri.~ 100 3 | i quali, per ogni poco d'agio e di tregua che sia data, 101 2 | Così rappresentava un mare agitato che con le grosse onde spumeggianti 102 12 | dimenticato i fini. Siamo agricoltori che non pensano se non alle 103 2 | aveva fatti i pulcini», «Aias, quello più piccolo, non 104 9 | cavallino, la carrozzina, l'aiolina. Oh! c'è chi ha rimproverato 105 1 | interiore, anzi invita forse e aiuta, mancando l'altro chiasso 106 6 | quello di dare un po' d'aiuto, di fornire un poco d'oro 107 11 | A ogni tratto inseriva albe e tramonti. Pertanto, poiché 108 19 | perde,~ ma nasce il bell'albero verde.~ Non lauro e bronzo 109 15 | ci si arrivi anche «sulle ali del canto». Qual disgrazia 110 9 | olive saranno mangiate, allec e aceto» . Tornava bene, 111 7 | più~ di vigne e maggesi s'allieta~ quel cupo signore, od il 112 14 | troppo sforzati. E Matelda si allontana da loro, facendo echeggiare 113 11 | allontanare il fatto vicino allontanandocene noi28. Volete una prova 114 11 | conserviamo ancora. Bisogna allontanare il fatto vicino allontanandocene 115 3 | crede, vapora d'incenso l'altarino che il bimbo ha ancora conservato 116 8 | abbondi più in chi, torcendo o alzando gli occhi dalla realtà presente, 117 1(2) | che gli uomini pregiano ed amano più quel canto~ che il più 118 11 | Cleopatra, la figlia e l'amante di Cesare; ebbene i corvi, 119 6 | l'odoroso cespuglio dell'amaraco. Se tu conoscessi Platone, 120 17 | scolastico, puoi provare anche l'amarezza d'essere posposto, con giudizio 121 13 | Invero non mai da noi fu amata la poesia elementare e spontanea. 122 3 | nella morte degli esseri amati esce a dire quel particolare 123 8 | canto i fiori delle agavi americane, o in chi ammiri e faccia 124 13 | non si fa sui libri. Poi amiamo troppo l'ornamentazione; 125 14 | versi) non abbiano che l'amica, in certi altri non abbiano 126 12 | ch'han detto ai dolci amici addio;~ e che lo nuovo peregrin 127 14 | pranzo descritto dal De Amicis nel Marocco, che tutto vi 128 9 | grano appena nato13; così ammaestri il buon massaio sul pane 129 11 | della scuola, e finalmente ammala di retorica, e muore. E 130 9 | schiavo attempato, uno schiavo ammalazzito, e altra roba che ci sia 131 11 | e animasse le piante e ammansasse le fiere della selva primordiale; 132 13 | noi: ci stiamo a sentire e ammicchiamo alla nostra ombra. E anche 133 17 | fiorato, che generalmente si ammira e loda quel che sta sopra, 134 8 | lo facciano giustamente ammirabile; sebbene, come più agevolmente 135 3 | serio sta ad ascoltare, ammirando, le fiabe e le leggende, 136 14 | Pietro Aretino che ne lo ammirava: Bambocci vogliono essere!~ 137 20 | sopra sé l'attenzione e l'ammirazione che è dovuta soltanto alla 138 8 | agavi americane, o in chi ammiri e faccia ammirare anche 139 8 | borghesuccio del suo appartamentino ammobigliato sia pur senza buon gusto 140 8 | arie di consigliatore, di ammonitore, di profeta del buono e 141 11 | È inutile. Già Orazio ammoniva che non bastavano le descrizioncelle, 142 2 | con Calipso. Non sono gli amori, non sono le donne, per 143 7 | penda,~ né paggio né florida ancella;~ ma lieta, ma grata sfaccenda~ 144 | anco 145 6 | paziente, ché mi conviene andar per le lunghe. E prima vorrei 146 10 | senza farlo apposta e senza andarsene, portando, per dirla con 147 6 | ai fatti miei, tu te ne andassi lontano e dormissi nei profondi 148 3 | perdere il tempo, quando noi andiamo per i fatti nostri, ché 149 16 | oggi alle girandole, agli andirivieni, ai viluppi dei pensieri 150 15 | per me! Prima di tutto, ne andrebbe molto tempo. La gloriola 151 11(26)| Che dice? È già notte. Andrò a fare la salutazione mattinale 152 14 | incastonando la gemma altrui in un anello nostro, noi abbiamo trovata 153 11 | far le mura della città, e animasse le piante e ammansasse le 154 8 | può essere bensì mossa e animata da quel sentimento, ma può 155 8 | con dolcezza nelle nostre anime irrequiete.~O rimatori di 156 15 | contadinella. E star sempre ad annaffiare, a mondare, a potare; e 157 8 | agevolmente muove, così più presto annoia il suo lettore, e, a ogni 158 3 | ricchi, gli esasperati e gli annoiati, in un teatro a una bella 159 19 | stille sue nel sole unico~ s'annulla e sublima...~ lasciando 160 17 | di buono, non deve essere annullato da ciò che poi faccia di 161 1 | egli vi tiene fissa la sua antica serena maraviglia; noi ingrossiamo 162 5 | della tua funzione. Tu sei antichissimo, o fanciullo! E vecchissimo 163 11 | mostra lo spettacolo tanto anticipato, ahimè! , d'un'umanità buona, 164 14 | e per tutto è totalmente antipoetica; ché la poesia è ingenuità; 165 14 | altro si vede avanti un'antitesi, sta un pezzo tra il sì 166 1(3) | con oîdas e il secondo con aoidoì. Si mediti il 64 di 8: Degli 167 5 | ronzavano nelle orecchie aperte. Or tu, fanciullo, fai come 168 9 | alberi da frutta, e bugni d'api, e vivai di piante20. Sì: 169 11(25)| SENECA, Ep., 122, II: cfr.Apoc. 2~ ~ 170 11(23)| PLATONE, Apologia di Socrate, 28 B. sgg. VIRGILIO, 171 1 | veggente (aoidós) che fa apparire il suo canto3.~Non l'età 172 8 | il borghesuccio del suo appartamentino ammobigliato sia pur senza 173 16 | città, non capisce e non approva nulla di ciò che dici. Sei 174 16 | non sei udito, ascoltato, approvato, che dai pochi. È vero che 175 17 | che il tuo uditore piglia appunti, pesa le frasi che dici, 176 9 | a coltivare, quelli che arava e seminava con i suoi dolci 177 12 | lasciar da parte secento e Arcadia. La poesia non si evolve 178 2 | più sensibile. Un divino arciere tirava l'arco «e per tutto 179 2 | divino arciere tirava l'arco «e per tutto si vedevano 180 11(26)| comincia a metter fuori le ardenti fiamme, e il rosseggiante 181 10 | portando lo splendore e ardore della lampada che è la poesia; 182 14 | disse, mi pare, a Pietro Aretino che ne lo ammirava: Bambocci 183 6 | il fanciullo dalla voce argentina, ma credono sentire in te 184 13 | coperte di carta d'oro e d'argento. Noi vogliamo farci sempre 185 7 | gallina.~ Per me tu non ari, o poeta,~ né vigne sassose, 186 14 | alla rinfusa dietro qualche ariete maggiore, e tutti si mettono 187 11(26)| ricoverarono nella stalla i loro armenti; già la notte cominciava 188 1 | rispondergli a tono e grave; e l'armonia di quelle voci è assai dolce 189 11 | sedia o su un tavolo, ad arringare. Egli non trascina, ma è 190 15 | gloria. Ma poniamo che ci si arrivi anche «sulle ali del canto». 191 1 | maraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire 192 11 | con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi 193 13 | studio deve togliere gli artifizi, e renderci la natura. Così 194 4 | insomma è il linguaggio artifiziato d'uomini scaltriti, che 195 11 | pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro 196 13 | il poeta per il rispetto artistico, che lo studio deve essere 197 2 | quali ora come allora lo ascoltano con maraviglia. E non sarebbe 198 1(2) | nuovo all'intorno de li ascoltanti risuoni.~Quanto a Väinämöinen, 199 1 | altro chiasso intorno, ad ascoltarla nella penombra dell'anima4. 200 5 | né stimo un perditempo l'ascoltarti quando detti dentro. Oh! 201 16 | molti, e tu non sei udito, ascoltato, approvato, che dai pochi. 202 16 | quasi tutti, come vuoi che ascoltino lo stormire delle foglie 203 16 | in pochi però prestano ascolto. E sai quali sono questi 204 2 | eroe all'indifferenza d'un asino che seguita a empirsi d' 205 3 | illuminati da un sorriso o aspersi d'una lagrima che brillano 206 3 | falsa. Forse gli uomini aspettano da lui chi sa quali mirabili 207 9 | Noi, per esempio, dobbiamo aspettarci che come insegna quale profenda 208 17 | considerazione del Leopardi, aspetterai che la tua lode cominci 209 16 | e gli ori a dar loro un aspetto nuovo, o fanno come le lepri, 210 4 | sentimento. E come potresti aspirare ad operazioni così grandi 211 18 | Dunque...Ma intendo. Tu non aspiri alla gloriola, ma alla gloria; 212 8 | ogni modo, poiché le cose assenti, o non viste mai, sono sempre 213 16 | avevo pensato». Ma questo assentimento non ti vien sempre e nemmeno 214 1(3) | vid- vedere. No: intendo asseverare che codesto etimo era presente 215 16 | dal dir le tue lodi, per assicurar le loro. E la tua gloriola 216 7 | sorride;~ lo scinge e s'asside~ con te...E per letto di 217 19 | resti un mio gemito:~ se l'assiuolo geme voglio essere~ tra 218 2(6) | solo i poeti moderni, così assolutamente fissati sull'amore e sulla 219 5 | tu, fanciullo.~Certo ti assomigliavano, perché in loro il fanciullo 220 11(26)| nero silenzio alle terre assopite.» E Varo: «Che dice? È già 221 12 | stinto e fioco per alcuno, assordato da tanti doppi. Ma tant' 222 17 | dovevi, non potevi pensare, assorto come eri nel tuo piacere 223 16 | nulla, e non hai la pretesa, assurda e comune, che il senso, 224 13 | concorso e tutto si all'asta e tutto si conclude con 225 4 | gli altri, cullando, ci astraggono; sì che il fine del ragionatore 226 17 | quello di giudicare. In Atene fu in altri tempi una consimile 227 17 | che? Da qualche cosa più atta delle altre ad accecare, 228 5 | gli altri con pugnaci atteggiamenti di novatori: Questo non 229 13 | gherminella che è cosa da attempati. Sono troppo scaltriti, 230 9 | ferramenti vecchi, uno schiavo attempato, uno schiavo ammalazzito, 231 20 | volle richiamare sopra sé l'attenzione e l'ammirazione che è dovuta 232 3 | della sua presenza e gli atti della sua vita sono semplici 233 16 | sentimenti; perché gli autori, attingendo questi e quelli di sui libri, 234 9 | Diremo noi che Virgilio attingesse dai libri di qualche filosofo 235 1(4) | contemplazione, opposta alla vita attiva.~ ~ 236 5 | diventasse d'altri, e recasse attorno l'anima di chi la emetteva 237 3 | che siano due, e che l'uno attraversa l'altro, sempre diviso ma 238 2 | bilanciate, che avevano belli attrezzi, bei banchi; che il mare 239 6 | intendiamoci subito: di ciò non ti attribuisco gran lode, perché non ci 240 10 | hanno gran torto coloro che attribuiscono, per ciò che tu non vedi 241 15 | e dar loro e riceverne auguri e rallegramenti per un buon 242 8 | profeta del buono e del mal augurio: cantò, per cantare. E io 243 9 | Dei due fraterni poeti Augustei (ché non si può parlare 244 11 | il poeta sarà invece un autore di provvidenze civili e 245 5 | vecchiaia credono riposta ogni autorità; e questi, giovani che nella 246 9 | il vino, il frumento che avanzi, lo venda. I buoi incaschiti, 247 9 | vecchia e l'altra roba d'avanzo, a noi fanno un certo senso; 248 16 | usignuolo o il suono della tua avena, se presso la banda del 249 | averci 250 17 | più modi è possibile, di averla acquistata30.» E altrove: « 251 | averne 252 8 | quello che cercavano, e non avervelo trovato, fu difetto, non 253 | avessero 254 | avessimo 255 | avevo 256 15 | sentimento al mondo, nemmeno l'avidità del guadagno, che sia tanto 257 | avrebbero 258 | avresti 259 8 | degli uomini ne sarebbe avvantaggiata; specialmente in questi 260 14 | se non altro, che se ne avvantaggino i poeti futuri, i quali 261 3 | se questo è vero, non può avvenire se non per una causa: che 262 9 | come il vaticinio del suo avvento, così il presentimento della 263 18 | non vociassimo tanto, non avverrebbe questo compenso di silenzio 264 16 | perché sei chiaro. Sono tanto avvezzi i lettori oggi alle girandole, 265 8 | pecore, sogna una bottega da avviare nel borgo vicino, e il borghesuccio 266 12 | non ci curiamo più. Quindi avviene che abbiamo, come fisici, 267 17 | quella lode iniziale, che avviò tutte quell'altre lodi. 268 11 | intristisce sui libri, avvizzisce nell'aria chiusa della scuola, 269 11 | qualche foglia marcia o bacata, e legare i fiori alla meglio, 270 17 | dal partito o dalla setta. Badaci, ragazzo. È il fatto di 271 13 | sempre onore: invece di badare al giuoco, badiamo a noi: 272 14 | contado. Se il popolo italiano badasse a queste tali cose, fiori, 273 20 | scopre, non s'inventa; si badava alla poesia e non si guardava 274 6 | sarebbe male che quando io bado ai fatti miei, tu te ne 275 5 | boschereccia, con misura e cadenza balbettano tra sé e sé le loro file 276 3 | riconoscono, dall'impannata al balcone dei loro tuguri e palazzi, 277 8 | erano simili a questi, e balenava all'orizzonte la conflagrazione 278 14 | Aretino che ne lo ammirava: Bambocci vogliono essere!~E le scuole 279 6 | credono volentieri che io bamboleggi sempre, anche quando lavoro 280 6 | perché mi sentono e vedono bamboleggiare qualche volta, credono volentieri 281 2 | avevano belli attrezzi, bei banchi; che il mare era di tanti 282 3 | cipiglio, e voi non lo udite, o banchiere, tra il vostro invisibile 283 3 | gli operai, i contadini, i banchieri, i professori in una chiesa 284 16 | tua avena, se presso la banda del villaggio assorda la 285 11 | folla; e vede passar le bandiere e sonar le trombe. Getta 286 17 | quantunque per virtù vera, dia bando alla modestia31.» E tu, 287 15 | detto, negli altri, e non baratti le vesti e magari l'anima 288 10 | giudica, nel nostro caso, il barbato filosofo. È il fanciullo 289 1 | non vecchio l'aedo e il bardo? Vyàsa è invecchiato nella 290 9 | pecore, la lana, le pelli, un barroccio vecchio, ferramenti vecchi, 291 11 | anch'essi capivano che non bastano i versi a far poesia: e 292 2(6) | mentovate in essi poemi, non bastarono, e se ne crearono di nuove. 293 1(5) | il Manzoni con le Muse (bastava una) che l'accompagnano « 294 11 | Orazio ammoniva che non bastavano le descrizioncelle, le digressioncelle, 295 7 | ospite: è vero;~ ma fo che ti bastino i fiori~ che cogli nel verde 296 2 | vogliono cacciarlo a suon di bastonate. No no: il fanciullino del 297 17 | Ricordati che la poesia vera fa battere, se mai, il cuore, non mai 298 19 | senz'altro rumore,~ che un battito, appena, del cuore.~ Nei 299 16 | qualche nota, poi qualche battuta, infine tutta la tua canzone. 300 13 | vergognare come fanciullo battuto, dall'altra è, come bambino 301 13 | Dante figura sé come avanti Beatrice così rispetto a Matelda; 302 11 | campo di battaglia, per beccare non occhi di uccisi, ma 303 14 | maggiore, e tutti si mettono a belare o mugliare a un modo; sì 304 19 | terra si perde,~ ma nasce il bell'albero verde.~ Non lauro 305 14 | sapeva di pomata. Questa bellezza in tutto e per tutto è totalmente 306 2 | fanciullino, piuttosto che le bellezze della Tindaride e le voluttà 307 6 | siano. Le spadacciole sono bellissimi fiori; ma tra il grano sarebbe 308 3 | fanciulli tra un bramire di belve) , accarezza e consola la 309 5 | io ti amo, o mio intimo benefattore, o invisibile coppiere del 310 13 | XIII.~ ~La poesia benefica di per sé, la poesia che 311 8 | cercarla altrove. E sommamente benefico è tale sentimento, che pone 312 17 | mormora: «Non c'è male! Benino! Bene! Benissimo! Peggio 313 17 | c'è male! Benino! Bene! Benissimo! Peggio però del tale! Anche 314 13 | tuffato nell'acqua e menato a bere alla fonte. Lo studio deve 315 3 | mai; quello che parla alle bestie, agli alberi, ai sassi, 316 17 | a una botte, e che tutti bevano. La gran botte è la politica, 317 17 | politica, il vino che ognuno ne beve, è il proprio sentimento 318 1(3) | Polifemo, mangiator d'uomini e bevitor di vino, che polyphemos, 319 8 | pure ascoltando, abbia bevuto largamente del vino letificante. 320 9 | profenda dare, erbe in fiore e biada, al polledro da razza12, 321 1 | della vita, e si copre di bianche spume, e rantola sulla spiaggia. 322 17 | agli occhi, e i capelli bianchi, e non vedono l'ora di dirti 323 19 | io semino,~ ciò ch'è di bianco dentro il nocciolo,~ che 324 15 | medesimi, col vetro d'un bicchiere, il diamante puro che una 325 15 | esercito a volare sulla bicicletta, tutto, o quasi tutto, meglio 326 2 | galleggiavano perché ben bilanciate, che avevano belli attrezzi, 327 2 | d'erba nel prato donde i bimbi vogliono cacciarlo a suon 328 11(28)| Avete un binocolo? Puntatelo verso una campagna, 329 3 | esso come sorella (oh! Il bisbiglio dei due fanciulli tra un 330 14 | più il martello contro i blocchi di marmo: ci accontentiamo 331 17 | la tua lode cominci dalle bocche altrui? Perché questa lode 332 9 | avesse niente e desidera il boccon di pan duro del suo compagno 333 10 | buono, qualche merito di bontà a colui che ti ospita. Il 334 5 | ancora poppanti, e fanno la boschereccia, con misura e cadenza balbettano 335 6 | e dormissi nei profondi boschi d'Idalia e tra l'odoroso 336 15 | le sue arie mattinali di bosco, ma la ritirata: perché, 337 8 | parando le pecore, sogna una bottega da avviare nel borgo vicino, 338 3 | dei due fanciulli tra un bramire di belve) , accarezza e 339 12 | Ma c'è pure, tra le tante branche della letteratura, la poesia 340 9 | uno scopiccio. Ebbene il bravo vecchiettino ne aveva fatto 341 3 | aspersi d'una lagrima che brillano negli occhi de' loro ospiti 342 1 | fanciullino1 che non solo ha brividi, come credeva Cebes Tebano 343 19 | altro vanto che qual d'un brivido~ che trema su l'acque,~ 344 3 | assiduo conteggio. Fa il broncio in te, o contadino, che 345 2 | ai fanciulli; sì le aste bronzee e i carri da guerra e i 346 10 | cavalli, e ridicendo che brucavano e sudavano e spumavano, 347 9 | rose, e alberi da frutta, e bugni d'api, e vivai di piante20. 348 9 | che avanzi, lo venda. I buoi incaschiti, le fattrici 349 14 | mandra degli imitatori si butta alla rinfusa dietro qualche 350 17 | carità! E un bel giorno ti butteranno in un canto, dimenticandosi 351 2 | prato donde i bimbi vogliono cacciarlo a suon di bastonate. No 352 16 | quali, per nascondere al cacciatore le loro tracce, si mettono 353 5 | molti, che codesto parlare cadenzato e sonoro non sia naturale 354 15 | vedo!» che risonava tra il cader della guazza, sia peggio 355 7 | Rose per letto di morte,~ cadute dal pruno: il soave~ dolore 356 11 | povera mamma! M'ha dato il caffè e latte, povera cara mamma! 357 15 | tante pianticelle; anche i caldani rotti raccattiamo; anche 358 8 | schietta, senza bisogno di calici, ha maggior merito.~Or dunque 359 2 | col Ciclope meglio che con Calipso. Non sono gli amori, non 360 20 | giovane, bello o brutto, calvo o capelluto, grasso o magro: 361 19 | tenebre, anch'io.~ Se le campane piangono piangono,~ io nelle 362 1 | tinnulo squillo come di campanello. Il quale tintinnio segreto 363 9 | Questo era il mio voto: un campicello non tanto grande, con l' 364 11 | gracchiando sull'immenso campo di battaglia, per beccare 365 18 | di vivere; e le visite ai camposanti fanno perder tempo. Ci si 366 12 | dire, come coltivatori di canapa, di viti, di grano e d'ulivi, 367 17 | vanarello o un frignone, cancelli il sorriso, ribevi la lagrima, 368 14 | sogliono seguire i tremolii cangianti delle libellule. E così 369 17 | in mancanza d altro, i cani e i gatti di casa, ma gli 370 17 | la popolarità mettendo la cannella a una botte, e che tutti 371 17 | poeta che si aggiunge al canone, egli deve sedere su una 372 10 | questo, di pensar da buoni e cantar da cattivi.~Così, caro fanciullo, 373 5 | e saltano con certe loro cantilene ben ritmate, ma quando sono 374 1(3) | presso Teocrito un dolce cantor d'amore, e nessuno dei Ciclopi 375 8 | nel secolo d'Augusto, il cantore delle Georgiche? Sì, non 376 3 | trombette e di pive, e in un cantuccio dell'anima di chi più non 377 1 | precordi di Femio quelle tante canzoni, o dell'iddia cui si rivolge 378 20 | bello o brutto, calvo o capelluto, grasso o magro: dove nato, 379 16 | campagna né in città, non capisce e non approva nulla di ciò 380 6 | spera l'utile di quel grano. Capisci? Se anche c'è qualcuno a 381 11 | in esametri. Ma anch'essi capivano che non bastano i versi 382 15 | insopportabile «Ritirati cappellon!»?~Ma è pur vero che «merlo» 383 17 | rimbecillisci, che muori. Bella carità! E un bel giorno ti butteranno 384 9 | piccolo: il cavallino, la carrozzina, l'aiolina. Oh! c'è chi 385 13 | devono essere coperte di carta d'oro e d'argento. Noi vogliamo 386 9 | ritira il vecchio, per farne casacche a toppe (centones)» . Insomma 387 9 | quanto più puoi, di olive caschereccie. Quindi le olive anche buone, 388 2 | i capelli lunghi. I loro caschi? Avevano creste che si movevano 389 16 | tromboni e i colpi di gran cassa?~No no, fanciullo. La gloria 390 13 | cristallo che noi troviamo quasi casualmente; e quel cristallo pur con 391 16 | hanno le luci velate dalla catalessi del loro egoismo, dicono 392 2 | e per tutto si vedevano cataste accese per bruciare i morti». 393 3 | all'umanità se non per le catene della legge, le quali o 394 10 | pensar da buoni e cantar da cattivi.~Così, caro fanciullo, hanno 395 10 | noi, per esempio, i loro cavalli, e ridicendo che brucavano 396 9 | fanciulli, ciò che è piccolo: il cavallino, la carrozzina, l'aiolina. 397 9 | orto, con non solo i suoi cavoli, ma anche gigli e rose, 398 11 | non sa se non levare al cavolo qualche foglia marcia o 399 18 | artifizio della suggestione, la cecità del partito e della setta?~ 400 | cento 401 9 | farne casacche a toppe (centones)» . Insomma queste e simili 402 8 | e deve fare sforzi per cercarla altrove. E sommamente benefico 403 8 | cose vicine era quello che cercavano, e non avervelo trovato, 404 | certa 405 14 | questi lapilli ideali, questi cervi volanti della sua anima? 406 11 | la figlia e l'amante di Cesare; ebbene i corvi, quali Pindaro 407 11 | un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. 408 6 | d'Idalia e tra l'odoroso cespuglio dell'amaraco. Se tu conoscessi 409 | Checché 410 3 | E ciarla intanto, senza chetarsi mai; e, senza lui, non solo 411 13 | Perciò la nostra poesia (per chiamarla così) è per lo più d'imitazione, 412 14 | il no, temendo d'essere chiamato secentista. Mentre la mandra 413 3(7) | gioia, e me le additava, e chiamavale come cose viventi; offrendo 414 14 | della campagna, teme che lo chiamino arcade; se un altro si vede 415 2 | sebbene sempre paresse più chiara; come quando confrontava 416 4 | comuni e più sublimi, più chiare e più inaspettate, tu puoi 417 2 | dono? Non sta bene». La chiarezza non è mai troppa: «I pulcini 418 6 | dovrebbero essere se non giusti e chiari, vedono comparire i tuoi 419 16 | altra ragione: perché sei chiaro. Sono tanto avvezzi i lettori 420 1 | aiuta, mancando l'altro chiasso intorno, ad ascoltarla nella 421 15 | coltivano medesimi campi, e chieder loro e averne notizie sull' 422 4 | quei primi miei affetti, chiedo talvolta se io abbia vissuto 423 15 | pianticelle, i semi, i concimi chimici, gli strumenti agricoli, 424 14 | sol essi sembrano vedere: chioccioline, ossiccioli, sassetti. Il 425 15 | questo fosse il tuo fine, tu chiuderesti dentro te la tua visione, 426 3 | un poco; dorme coi pugni chiusi in te, operaio, che devi 427 3 | operaio, che devi stare chiuso tutto il giorno nell'officina 428 3 | toccare la selce che riluce.~E ciarla intanto, senza chetarsi 429 11(26)| recare ai garruli nidi il cibo, con assiduo va e vieni, 430 2 | incessante frinire delle cicale, o la resistenza d'un grande 431 2(6) | interesse drammatico del ciclo, ma segna in esso la diminuzione 432 1(3) | cantor d'amore, e nessuno dei Ciclopi sa sonar la piva come lui ( 433 7 | nitidi rami.~ Non hai che dal ciglio ti penda,~ né paggio né 434 9 | poeta è quel vecchiettino Cilice, trapiantato dalla sua patria 435 7 | tu!~ Non fragili coppe di Cina,~ la lampada d'oro t'irradia;~ 436 3 | ché ora vuol vedere la cinciallegra che canta, ora vuol cogliere 437 7 | tua dolce sorella;~ che cinge il grembiule, e sorride;~ 438 3 | perché voi avete troppo cipiglio, e voi non lo udite, o banchiere, 439 8 | vide rotolare per il vano circolo della passione le quadriglie 440 8 | la poesia in ciò che lo circonda, e in ciò che altri soglia 441 8 | bello nelle cose che li circondano, si chiudono a sognare e 442 14 | preoccupazioni li rendono troppo circospetti, troppo irresoluti, troppo 443 18 | se nel silenzio o rumore circostante: come il cinguettio delle 444 2 | apposta: saltava qualche circostanza, per giungere a ciò che 445 20 | giova alla moralità, alla civiltà, alla patria, alla società. 446 17 | casa e fuori. Giudicano e classificano: questo è il primo, quello 447 18 | tribunali ad essere giudicato e classificato: tanto più, che i giudici 448 18 | sarà cessata la mania della classificazione, l'artifizio della suggestione, 449 17 | concorsi; al tempo delle classificazioni e premiazioni. Il divertimento 450 8 | la cetra di Orfeo che la clava d'Ercole. E fece poesia, 451 11 | due donne, di Giulia e di Cleopatra, la figlia e l'amante di 452 15 | Bisogna raccattare tutti i cocci, come fanno i contadini, 453 13 | pubblico: guardiamo con la coda dell'occhio i grandi che 454 12 | giudicano» e li «collezionano».~Codest'ozio noi chiamiamo ora critica 455 | cogli 456 3 | cinciallegra che canta, ora vuol cogliere il fiore che odora, ora 457 12 | no, li «giudicano» e li «collezionano».~Codest'ozio noi chiamiamo 458 13 | più d'imitazione, anzi di collezione, e sa di lucerna, non di 459 2 | intorno ai secchielli pieni colmi di latte, per esprimere 460 8 | anche le minime nappine, color gridellino, della pimpinella, 461 3 | un segno, un suono, un colore, a cui riconoscere sempre 462 2 | che il mare era di tanti colori, che si moveva sempre, che 463 2(6) | poesia epica, si diedero a colorire l'elemento femminile ed 464 | coloro 465 16 | campagna coi tromboni e i colpi di gran cassa?~No no, fanciullo. 466 9 | quando non toccasse di coltivarla a lui? Ma ai due poeti, 467 12 | letterati; modo di dire, come coltivatori di canapa, di viti, di grano 468 9(18)| Rerum Rusticarum, 1, 17 ipsi colunt, ut plerique pauperculi 469 | com' 470 17 | aspetterai che la tua lode cominci dalle bocche altrui? Perché 471 20 | intorno alla vita del poeta si cominciarono a narrare a studiare a indagare, 472 1(4) | che la Comedia sia stata cominciata dal poeta nell'anno quadragesimo 473 17 | generalmente, le cui lodi non siano cominciate dalla propria bocca...Chi 474 11(26)| segue.~Montano avendo subito cominciato con un'alba: «Febo comincia 475 11(26)| loro armenti; già la notte cominciava a dare il nero silenzio 476 11 | la grande rivoluzione che cominciò, si può dire, e finì con 477 5 | ora di timore. Se poi tale commovimento volevano esprimere a sé 478 18 | Tu non vuoi giudizi: vuoi commozione, vuoi assenso, vuoi amore; 479 11 | verseggiatore vi fa, vi commuove meno che la stessa, fatta 480 16 | autori, i quali, troppo comodi, vogliono perpetuamente 481 8 | più ingegnoso trovatore di comodità e medicine? E non so dire 482 9 | liberato, ha proclamato nelle compagne italiche quella parola che 483 9 | buon massaio sul pane e companatico, vino e vestimenta, da fornirsi 484 17 | non avessi fatto tu, ma comparisse col tuo nome, sarebbe levata 485 9 | hanno gente incatenata e compedita. Il poeta che nella prima 486 12 | non stiamo paghi a questo compendio. Ragioniamo e distinguiamo 487 13 | specialmente in ciò che meno lo comporta: nella poesia.~Il fanciullino 488 9 | tirare a vendere, non a comprare»10. Quegli schiavi, tra 489 4 | in quando le sentenze più comuni e più sublimi, più chiare 490 15 | struggimenti che ci sono per comunicare la visione agli altri. O 491 8 | E non so dire quanto la comunione degli uomini ne sarebbe 492 | Comunque 493 3 | avrebbe dentro sé quel seno concavo da cui risonare le voci 494 12 | lettere si sia ingenerato un concetto falso. Le lettere sono gli 495 12(29)| altro quel poema è nella sua concezione generale il più «poetico» 496 15 | notizie sull'efficacia d'un concime che usiamo, e dar loro e 497 17 | Sai che siamo al tempo dei concorsi; al tempo delle classificazioni 498 13 | giorni, tutto da noi si fa a concorso e tutto si all'asta e 499 13 | può aver giovato a dare concretezza e maestà alle nostre scritture; 500 11 | che io posso essere più condiscendente con lui? Io sono pronto 501 11 | storico, di quelli ultimi: lo condivano con declamazioni, esclamazioni,


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