11-condi | condo-gregg | gremb-panfo | papav-sempl | senil-zii
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
502 1 | figurare vecchio e cieco, condotto per mano da un fanciullino,
503 13 | Virgilio, che è lo studio, conduce Dante a Matelda che è l'
504 15 | rispondenza a codesto fine. Da condurre un esercito a volare sulla
505 13 | poesia. Dunque lo studio condusse Dante alla poesia. Ebbene,
506 18 | presenza d'alcuno. Questi conferma breve: poi a lungo si volta
507 9 | dei filosofi quelle che confermavano il loro sentimento.~Considerate.
508 20(32)| sulla poesia, più che una confessione, che a volte sarebbe orgogliosa
509 8 | balenava all'orizzonte la conflagrazione del mondo in una guerra
510 1 | è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra,
511 14 | dolce salmo che finisce per confondersi con lo stormir delle foglie
512 19 | la lampada~ che irraggi e conforti~ la veglia dei poveri morti.~
513 2 | più chiara; come quando confrontava il fluido parlare di alcuni
514 1(3) | agli antichi cantori. Si confrontino i due versi di Odissea,
515 2 | latte, per esprimere il confuso e vasto agglomerarsi d'un
516 3 | e non si conoscono né si conosceranno mai. Ora se questo è vero,
517 17 | loderanno poi a lor volta senza conoscerti, senza averti udito, senza
518 9 | sarebbero tanto felici, se conoscessero la loro felicità, con tanta
519 6 | Imagino, anzi so che tu non conosci altro oro che metaforico,
520 3 | chiamano per nome e non si conoscono né si conosceranno mai.
521 13 | sopraffare l'un l'altro e di conquistarci con qualche grazietta il
522 14 | scapaccioni chiama quel fanciullo consapevole della sua fanciulleria!~ ~
523 2 | sua medesima fanciullezza, conservata in cuore attraverso la vita,
524 11 | nostra anima fanciulla, se la conserviamo ancora. Bisogna allontanare
525 9 | quella ragione sana e pia di considerare la società e la vita. E
526 9 | confermavano il loro sentimento.~Considerate.Catone e Varrone scrissero
527 17 | grandezza assai modesta. Sarai considerato un poeta mediocre, e poiché
528 8 | ragionarci sopra, Chi ben consideri, comprende che è il sentimento
529 8 | altro, senza darsi arie di consigliatore, di ammonitore, di profeta
530 17 | Atene fu in altri tempi una consimile mania di seder nell'Eliéa
531 14 | mancare, la lingua.~La poesia consiste nella visione d'un particolare
532 3 | di belve) , accarezza e consola la bambina che è nella donna.
533 11 | consolazione; e noi siamo più che consolati, e ci sentiamo invasi da
534 11 | Oppure la mamma ha una gran consolazione; e noi siamo più che consolati,
535 14 | fanciulli la gioia più grande e consueta: che nome hanno? S'ha sempre
536 3 | novità o indifferente per la consuetudine. Perché non gli uomini si
537 1(2) | ragione di canti...~Il che consuona con ciò che di lui dice
538 15 | cresceva il garofano di Geva contadinella. E star sempre lì ad annaffiare,
539 18 | morti, ai nostri giorni, non contano più. Un poeta disse che
540 3 | vostro invisibile e assiduo conteggio. Fa il broncio in te, o
541 17 | sono tanto più belli, e si contemplano così a lungo; ma finalmente
542 12 | Qualunque soggetto può essere contemplato, dagli occhi profondi del
543 1 | fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e, insieme sempre,
544 17 | la tua modestia è grande, contentati d'una grandezza assai modesta.
545 6 | difficile trovare chi si contenti di far solo quello che deve.
546 17 | anche con te stesso. Ti conteranno gli anni e le rughe agli
547 3(7) | Augusto Conti narra di una sua bambina: «
548 18 | meglio esser morto tutto, che continuare a comparire avanti i tribunali
549 10 | bisogna fare uno sforzo continuo su se stesso, a meno che
550 12 | non poesia.~Sì: c'è la contraffazione, la sofisticazione, l'imitazione
551 2 | E in ciò teneva due modi contrari: ora ricordava un fatto
552 1 | fanciullo; ché ne sdegna la conversazione, come chi si vergogni d'
553 6 | Aspetta e sii paziente, ché mi conviene andar per le lunghe. E prima
554 4 | che si dica: Tu mi hai convinto di cosa che non era nel
555 13 | a filetto, devono essere coperte di carta d'oro e d'argento.
556 14 | distinzione tra un greppo coperto di margherite e un prato
557 7 | garrulo e tu!~ Non fragili coppe di Cina,~ la lampada d'oro
558 5 | benefattore, o invisibile coppiere del farmaco nepenthès e
559 1 | dall'ansia della vita, e si copre di bianche spume, e rantola
560 2(6) | tragici e persino i poeti corali immediatamente successi
561 12 | naviganti, e intenerisce il core~ lo dì ch'han detto ai dolci
562 12 | parlar fanciullesco, e si corregge. «Pare, non è, intendiamoci».
563 3 | sempre indistinto, come una corrente dolce il mare amaro. Vivono
564 8 | quale ci fa perpetuamente correre con infelice ansia per la
565 3 | tregua che sia data, si corrono incontro, e si abbracciano
566 8 | in questi tempi in cui la corsa verso l'impossibile felicità
567 11 | non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace
568 11 | amante di Cesare; ebbene i corvi, quali Pindaro li avrebbe
569 8 | meno comune, a cui però la coscienza di tutti risponda con subito
570 11 | trasmette, pur essendo in cospetto d'un pubblico, parla piuttosto
571 11 | oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente
572 11 | poesia. Perché la poesia, costretta a essere poesia sociale,
573 8 | ora, o fanciullo, ma a cotali fanciulloni), direte voi
574 5 | due necessità, che paiono cozzare tra loro: veder nuovo e
575 2(6) | non bastarono, e se ne crearono di nuove. Ciò accrebbe l'
576 17 | questa lode sia tale da crearti una vera fama occorre ch'
577 15 | con altri, che tu veda o creda più pregiati di te!~ ~
578 17 | non poeta.~Ovvero tu, non credendo all'amara considerazione
579 17 | vorresti. Eppure gli uomini non crederanno mai che sia grande un merito
580 17 | proprio tu avessi fatto e credessi buone e belle! E che ne
581 16 | tardi, parlerà male del creditore. E così, anche di quei pochi,
582 7 | nel muro, su le umide crepe,~ su l'ispida siepe.~ Non
583 12 | si evolve e involve, non cresce o diminuisce; è una luce
584 11 | giardiniere, che fa nascere e crescere fiori o cavolfiori. Sapete
585 15 | raccattiamo; anche quei vasi, dove cresceva il garofano di Geva contadinella.
586 1 | guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo;
587 20 | o magro: dove nato, come cresciuto, quando morto.~Siffatte
588 3 | fratelli tra loro, essi che crescono diversi e diversamente si
589 2 | I loro caschi? Avevano creste che si movevano al passo.
590 9(15)| premio a Sergesto, Foloe, una cretese, esperta nel tessere, con
591 9 | Dovremmo credere che il Cristo non anco nato ispirasse
592 12 | Codest'ozio noi chiamiamo ora critica e storia letteraria. E ognuno
593 14 | margherite e un prato gremito di crochi?~Ora se vi provate a dire
594 14 | e sì di quelli che fanno crocro? Basta dir fiori o fioretti,
595 11 | voi d'uno che facesse la cronaca, giorno per giorno, di sua
596 11 | prosa, dallo storico e dal cronista, dite pure che il verseggiatore
597 7 | irradia;~ ma tu la tua scabra cucina~ tu ami e la provvida madia;~
598 9 | bimbo, sia pur nato in una culla d'oro, e tende sempre la
599 4 | ci distrae, e gli altri, cullando, ci astraggono; sì che il
600 5 | quale tu, in certo modo, lo culli o lo danzi! Come sono stolti
601 | cum
602 11 | Sapete che cosa non è? Non è cuoco e non è fiorista, che i
603 19 | appena, del cuore.~ Nei cuori, io voglio, resti un mio
604 7 | maggesi s'allieta~ quel cupo signore, od il passero~
605 12 | terra, dei concimi, non ci curiamo più. Quindi avviene che
606 3 | stupore che ignoranza, e curiosità meglio che loquacità: Impicciolisce
607 18 | giudici si trasmettono, cursori che stanno eternamente fermi,
608 5 | dolore e l'ira, o trovatore e custode d'un segreto tesoro di lagrime
609 | d
610 5 | certo modo, lo culli o lo danzi! Come sono stolti quelli
611 14 | stesso e dare a credere o darci a credere di fare meglio.
612 1(3) | occhi, sì, lo privò, ma gli dava la soave aoidén. Si ripensi
613 9 | mediocrità, non vuol dire davvero essere poeta mediocre. Il
614 2 | Tindaride e le voluttà della dea della notte e della figlia
615 12 | e credono che non ci si debba occupar d'altro, e stimano,
616 18 | lo più. Tu dài a uno la debita lode in presenza d'alcuno.
617 12 | Affermiamo che progredisce, che decade, che nasce, che muore, che
618 17 | vedono l'ora di dirti che decadi, che rimbecillisci, che
619 11 | loro storia verseggiata e declamata con una descrizione di alba
620 11(26)| Di lì a poco, Montano declamava «Già i pastori ricoverarono
621 11 | ultimi: lo condivano con declamazioni, esclamazioni, maledizioni;
622 2 | sono le donne, per belle e dee che siano, che premono ai
623 15 | anima (l'anima, intendi!) si deforma, si fa gobba, come è la
624 8 | presente, trovi solo belli e degni del suo canto i fiori delle
625 9(10)| Agricoltura, 2, 7. Armenta delicula, oves deliculas. Traduco
626 9(10)| Armenta delicula, oves deliculas. Traduco così, scostandomi
627 17 | accecare, ad inebriare, a far delirare la gente. Dalla politica,
628 | dello
629 11 | non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di
630 1(2) | 325) comune all'altro aedo Demodoco (ibidem 8, 521 e al.), e
631 17 | mania di seder nell'Eliéa e deporre le sue pietruzze. Oggi non
632 13 | ruggine che il tempo ha depositata sulla nostra anima, in modo
633 14 | sapeva anche Marziale che derideva quel Matone che voleva dir
634 7 | siepe.~ Non reco al tuo desco lo spicchio~ fumante di
635 14 | stucchevole. È come quel pranzo descritto dal De Amicis nel Marocco,
636 16 | Puoi, quanto tu voglia, descrivere un mattino, per esempio,
637 2 | che accorre in un luogo; e descriveva uno sciame di mosche intorno
638 11 | ammoniva che non bastavano le descrizioncelle, le digressioncelle, le
639 11 | verseggiata e declamata con una descrizione di alba e un'altra di tramonto;
640 1 | accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa
641 2(6) | poemi omerici. E le donne designate e mentovate in essi poemi,
642 | desse
643 1(5) | accompagnano «la mal fida Con le destre vocali orma reggendo».~ ~
644 9 | poetiche, se non sono sentite e dette in persona di chi stupisce
645 5 | perditempo l'ascoltarti quando detti dentro. Oh! No, molto ci
646 13 | con le quali fa a filetto, devono essere coperte di carta
647 14 | voleva dir tutto belle. Di', egli esclama, qualche volta
648 15 | vetro d'un bicchiere, il diamante puro che una volta trovammo.
649 17 | divertimento più grande che si diano gli uomini, è quello di
650 1(2) | Femio sia vecchio, non si dichiara da Omero con parola espressa,
651 9(15)| in 9, 546, Licinna che diede al re dei Lidi un figlio,
652 2(6) | successi alla poesia epica, si diedero a colorire l'elemento femminile
653 8 | non avervelo trovato, fu difetto, non di poesia nelle cose,
654 4 | altra che indichi. Ma la differenza è che essi fanno ciò appunto
655 11 | bastavano le descrizioncelle, le digressioncelle, le belle toppe rosse e
656 13 | val più d'un vetro che noi dilatiamo e formiamo soffiando.~Lo
657 6 | dilettare qualcuno: non dilettano però colui che spera l'utile
658 15 | è il fine tuo, codesto. Dilettar te stesso? Ecco: se questo
659 6 | vedere! Non nego che possano dilettare qualcuno: non dilettano
660 17 | butteranno in un canto, dimenticandosi di te, e a torto. A torto
661 17 | un portento tale da far dimenticare quelli che prima di lui
662 18 | inavvertita, quando non sia dimenticata. In vero se è spesso ripetuta,
663 5 | ragionevole. Ma è un momento. Dimentico quelle tiritere, e dico
664 12 | e involve, non cresce o diminuisce; è una luce o un fuoco che
665 2(6) | ciclo, ma segna in esso la diminuzione di essenza poetica. Così
666 7 | né grasse~ maggesi; ma dimmi se più~ di vigne e maggesi
667 3 | lui chi sa quali mirabili dimostrazioni e operazioni; e perché con
668 13 | ornamentazione; e questo gusto lo dimostriamo specialmente in ciò che
669 9 | trapiantato dalla sua patria nei dintorni di Taranto. Aveva avuto
670 4 | loro piace, una parola che dipinga invece di un'altra che indichi.
671 1 | fanciulli. E se uno avesse a dipingere Omero, lo dovrebbe figurare
672 2 | erano nere, che avevano dipinta la prora, che galleggiavano
673 5 | come sempre si è detto e si dirà!~E si ribellano, gli uni
674 15 | non ci si secchi.~Ma tu dirai: Anche il tempo si raccatta!
675 6 | tu conoscessi Platone, ti direi che come egli ha ragione
676 11 | soave degli affetti. Ma che direste voi d'uno che facesse la
677 17 | Leopardi: «La via forse più diretta di acquistar fama, è di
678 6 | non credi di procacciarmi direttamente un utile materiale, ma sospetto
679 18 | se non è poesia, non hai diritto a lode. Tu scopri, s'è detto;
680 6 | di dire o dittare? E puoi dirmi, quale? Ho bisogno di saperlo.
681 9 | portò per mano, dicendo: Vi dirò io dove è nel tempo stesso
682 9 | Tornava bene, mi pare, discorrere di codeste olive da riporre
683 10 | oltre le battaglie e i discorsi, anche i pasti e i sonni,
684 17 | tu fanciullo, fai il tuo discorsino, esprimi un tuo sentimento,
685 2 | sempre egli incastrava nel discorso una nota a cui riconoscere
686 17 | pesa le frasi che dici, disegna, col pollice, in aria la
687 15 | sulle ali del canto». Qual disgrazia sarebbe mettersi in questa
688 11 | e nelle sue - nostre! - disgrazie. E allora prorompe anche
689 12 | Era già l'ora che volge il disio~ ai naviganti, e intenerisce
690 8 | chi va avanti, con tanta disperata invidia in chi resta addietro.
691 6 | più non può essere che non dispiaccia.~E sai che cosa succede?
692 4 | linguaggio che somiglia al tuo, e disposte secondo ritmi che sono i
693 8 | felicità è con tanto fulmineo disprezzo in chi va avanti, con tanta
694 18 | fanciullo, vorresti essere disseppellito a questo fine? Poiché sarai
695 1 | fatto e al vecchio, ché più dissimile a sé vede quello che questi.
696 18 | ma alla gloria; e così distingui, come se la gloriola fosse
697 12 | compendio. Ragioniamo e distinguiamo troppo. Quella scuola era
698 11(28)| particolari nella prima e meglio distinti. Più visione nella seconda
699 1 | tintinnio segreto noi non udiamo distinto nell'età giovanile forse
700 4 | ché l'uno, abbagliando, ci distrae, e gli altri, cullando,
701 15 | pensando o scrivendo, siamo distratti dalla preoccupazione dell'
702 18 | Vedi: spesso i morti sono disturbati nel loro riposo, e tratti
703 8 | dire, escludete la POESIA, ditemi: Era o non era al suo posto,
704 6 | quello appunto di dire o dittare? E puoi dirmi, quale? Ho
705 11 | il fatto storico, se vuol divenir poetico, filtri attraverso
706 16 | canzone. E allora? Allora diventa tuo imitatore. Ebbene? Ebbene
707 5 | sonasse, e fosse loro e diventasse d'altri, e recasse attorno
708 14 | non solo sia più bella, ma diventi opera nostra.~Noi non gettiamo
709 15 | stucchevoli; non basta; diventiamo falsi. Imitiamo da noi medesimi,
710 8 | socialisti, che dite cose tanto diverse e le dite tanto diversamente
711 3 | loro, essi che crescono diversi e diversamente si armano,
712 17 | classificazioni e premiazioni. Il divertimento più grande che si diano
713 12 | ragioniamo allo stesso modo. La dividiamo per secoli e scuole, la
714 9 | coltivano i campi: «Altri le dividono in tre generi: strumento
715 12 | oceano perlifero che è la divina Comedia, diremo la campana
716 3 | attraversa l'altro, sempre diviso ma sempre indistinto, come
717 14 | futuri, i quali troveranno divulgati tanti nomi prima ignoti
718 14 | loro non è fatto, o non è divulgato, o non è comune a tutta
719 9 | schiavi. Noi, per esempio, dobbiamo aspettarci che come insegna
720 14 | con parolucce smaccate e dolciate; che scapaccioni chiama
721 8 | non fosse lo spettacolo né doloroso della miseria né invidioso
722 9 | ai manzi in tanto che si domano, non sola erba a frasche
723 14 | per prevalere su quello dominante in altre. Ma gl'italiani
724 2 | solo devo rimanermene senza dono? Non sta bene». La chiarezza
725 12 | alcuno, assordato da tanti doppi. Ma tant'è. Orbene: il poeta
726 14 | sovente ci imaginiamo che, dorando la statua di bronzo, quella
727 14 | piacevoli alla vista, di tante dorature, che danno tanta idea della
728 3 | fermare a guardare un poco; dorme coi pugni chiusi in te,
729 18 | non ti piacerebbe: meglio dormire dimenticato. È meglio esser
730 6 | te ne andassi lontano e dormissi nei profondi boschi d'Idalia
731 12 | parere grandissima.~Voi dovete soltanto giudicare (se avete
732 2 | anche a lui, che mirabili dovevano parere anche agli altri
733 17 | pensavi nemmeno, a cui non dovevi, non potevi pensare, assorto
734 20 | attenzione e l'ammirazione che è dovuta soltanto alla poesia. E
735 15 | grano. E tu devi essere dritta,serena, semplice, o anima
736 6 | rispondi? Pensi? esiti? dubiti? Imagino che codesto fine
737 8 | ma grande fu certo, se dura sino ad oggidì, vibrando
738 11 | che la seccaggine sarebbe durata poco, e che dopo due o tre
739 9 | grande risparmio, perché durino il più possibile. Quando
740 | ebbe
741 | ebbero
742 | Eccola
743 | eccoli
744 11 | grido che ha subito mille echi. Ma il bambino non è un
745 18 | anima e delle cose, non l'eco, o più fioca o più forte,
746 11 | che i cantori guidassero e educassero i popoli. Le pietre, le
747 15 | loro e averne notizie sull'efficacia d'un concime che usiamo,
748 16 | dalla catalessi del loro egoismo, dicono che sei tu oscuro.
749 9 | in fatti riferisce questa elegante distinzione delle cose con
750 14 | magari male! La continua eleganza è sommamente stucchevole.
751 13 | da noi fu amata la poesia elementare e spontanea. Come in genere
752 2(6) | si diedero a colorire l'elemento femminile ed erotico dei
753 2 | ciò più di Achille che d'Elena, e s'intratteneva col Ciclope
754 9(15)| al re dei Lidi un figlio, Eleonore. E anche questo è Omerico.
755 17 | consimile mania di seder nell'Eliéa e deporre le sue pietruzze.
756 14 | più dallo sfolgorio dell'elmo di Scipio, non sogliono
757 12 | in due parole. Un poeta emette un dolce canto. Per un secolo,
758 5 | attorno l'anima di chi la emetteva dopo la lunga silenziosa
759 2 | d'un asino che seguita a empirsi d'erba nel prato donde i
760 17 | non ti sogni nemmeno di emulare, a tali a cui tu non pensavi
761 9 | quella parola che con tanta enfasi suona dalla sua bocca di
762 15 | questo morbo, tu (ma tu non c'entri, allora), io, non cerco
763 2(6) | immediatamente successi alla poesia epica, si diedero a colorire l'
764 20 | sempre o quasi sempre, d'epigoni, d'ingegnosi ripetitori,
765 11 | il senso della mirabile epopea è in quel cinguettio mattutino
766 | eppur
767 9 | insegna quale profenda dare, erbe in fiore e biada, al polledro
768 8 | di Orfeo che la clava d'Ercole. E fece poesia, senza pensare
769 | eri
770 2 | la resistenza d'un grande eroe all'indifferenza d'un asino
771 2(6) | l'elemento femminile ed erotico dei poemi omerici. E le
772 3(8) | Tale, p. es., è quello di Andromaca che
773 2 | quanto farsi capire: non esagerava; perché i fatti che raccontava,
774 19 | petalo,~ come una rugiada~ ch'esali dal sonno, e ricada~ nella
775 11 | maledizioni; e lo mettevano in esametri. Ma anch'essi capivano che
776 17 | la linea del tuo sorriso, esamina l'acqua e il cristallo della
777 3 | trovino poveri e ricchi, gli esasperati e gli annoiati, in un teatro
778 13 | valore morale del mito tanto esatto e bello, dico, interpretando
779 3 | morte degli esseri amati esce a dire quel particolare
780 11 | condivano con declamazioni, esclamazioni, maledizioni; e lo mettevano
781 11 | sue recite; Natta Pinario esclamò: «O che io posso essere
782 10 | migliora e rigenera l'umanità, escludendone, non di proposito il male,
783 18 | invidia sai in che forma si esercita per lo più. Tu dài a uno
784 17 | paragonato, come se tu facessi un esercizio scolastico, puoi provare
785 11 | vuole, insomma, che non esista la poesia. Perché la poesia,
786 9 | dovremmo credere che non esistesse allora più questa miseria
787 6 | saperlo. Non rispondi? Pensi? esiti? dubiti? Imagino che codesto
788 9 | al poeta contadino dell'Esperia, come il vaticinio del suo
789 9(15)| Sergesto, Foloe, una cretese, esperta nel tessere, con due gemellini
790 17 | esprimi un tuo sentimento, esponi il tuo pensiero, mostri
791 4 | sillogismi, sebbene siano esposte in un linguaggio che somiglia
792 1(2) | dichiara da Omero con parola espressa, ma indirettamente con l'
793 1(3) | soave aoidén. Si ripensi l'espressione su riferita: mostrava l'
794 8 | dicendo questo, hai forse espresso quale è il fine proprio
795 11 | tutti.~Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano
796 17 | fai il tuo discorsino, esprimi un tuo sentimento, esponi
797 | essendo
798 3 | quello che nella morte degli esseri amati esce a dire quel particolare
799 5 | L'uomo le cose interne ed esterne, non le vede come le vedi
800 10 | riconosce cattivo e ciò che l'estetica proclama brutto. Ma di ciò
801 18 | trasmettono, cursori che stanno eternamente fermi, le fiaccole de' loro
802 3(8) | Andromaca che piange su Ettore (II, 22, 510):~ Nudo, e
803 11 | rondini o passeri, che sveglia Evandro nella sua capanna, là dove
804 6 | gridano Retorica! Ora per evitare tale scambio a te e tale
805 12 | Arcadia. La poesia non si evolve e involve, non cresce o
806 | Faccio
807 3 | temperandole d'amaro e di dolce, e facendone due cose ugualmente soavi
808 | facesse
809 | facessero
810 14 | di tanti ghirigori, così facili a farsi, di tante bellurie,
811 3 | forse è apparenza e credenza falsa. Forse gli uomini aspettano
812 15 | stucchevoli; non basta; diventiamo falsi. Imitiamo da noi medesimi,
813 12 | sia ingenerato un concetto falso. Le lettere sono gli strumenti
814 9 | vestimenta, da fornirsi alla familia.~Parlando di olive, è certo
815 9 | penserà al pulmentarium familiae. Catone, gran maestro, dice
816 11 | costumi, d'amor patrio e familiare e umano. Quindi la credenza
817 9 | Catone, suggerendo al pater familias che cosa deve dire e fare,
818 9 | schiavi; eppur chiama questi famuli e ministri non servi16.
819 14 | fanciullo consapevole della sua fanciulleria!~ ~
820 8 | o fanciullo, ma a cotali fanciulloni), direte voi che il sentimento
821 3 | pacifico fa echeggiare stridule fanfare di trombette e di pive,
822 9 | poco olio, indolciscile: e fanne grande risparmio, perché
823 8 | rumoreggiante, sono, essi sì, poeti fantasiosi e sognatori, e gli altri
824 3 | stelle: che popola l'ombra di fantasmi e il cielo di dei7. Egli
825 8 | vicino, e il borghesuccio che fantastica d'un palazzo in città grande
826 8 | quelli che ne mancano, non farebbe per la vita umana opera
827 17 | buone e belle! E che ne faresti di tale gloriola?~Tanto
828 5 | essi traevano fuori dalla faretra, per dirla con te, certi
829 5 | invisibile coppiere del farmaco nepenthès e ácholon, contro
830 | farti
831 12 | tal maraviglia che se voi fate ora una vera poesia, ella
832 13 | bene e sceglie senza alcuna fatica, sceglie cantando, i fiori
833 11(26)| E continua a leggere il fattarello che segue.~Montano avendo
834 | fatte
835 9 | venda. I buoi incaschiti, le fattrici non più buone, così le pecore,
836 6 | facciano mythous e non logous, favole e non ragionamenti, così
837 11(26)| cominciato con un'alba: «Febo comincia a metter fuori
838 9 | esclama che sarebbero tanto felici, se conoscessero la loro
839 2(6) | diedero a colorire l'elemento femminile ed erotico dei poemi omerici.
840 3 | e vanghi, e non ti puoi fermare a guardare un poco; dorme
841 8 | rafforzarlo in quelli che l'hanno, fermarlo in quelli che sono per perderlo,
842 18 | cursori che stanno eternamente fermi, le fiaccole de' loro giudizi.~
843 11 | a noi presenta nel più feroce degli eroi, cioè nel più
844 11 | infanzia.~Così Omero, in tempi feroci, a noi presenta nel più
845 9 | Quegli schiavi, tra la ferraglia vecchia e l'altra roba d'
846 9 | pelli, un barroccio vecchio, ferramenti vecchi, uno schiavo attempato,
847 14 | scuole sono fili sottili di ferro, tesi tra i verdi mai della
848 3 | chiesa a una funzione di festa; si trovino poveri e ricchi,
849 8 | è stato, forse, arguto e festevole; ma chi rallegra con la
850 3 | ascoltare, ammirando, le fiabe e le leggende, e in quello
851 7 | e la provvida madia;~ la fiamma che lustra, tu ami,~ sui
852 11(26)| metter fuori le ardenti fiamme, e il dì rosseggiante a
853 1(5) | che l'accompagnano «la mal fida Con le destre vocali orma
854 11 | lavoro e alle pure gioie dei figli, senza guerre e senza schiavi.
855 9(15)| diede al re dei Lidi un figlio, Eleonore. E anche questo
856 9 | possidentucci con la loro figliolanza. Questi ha in mente Virgilio,
857 13 | insomma, tal quale Dante figura sé come avanti Beatrice
858 10 | anche i pasti e i sonni, e figurando a noi, per esempio, i loro
859 1 | dipingere Omero, lo dovrebbe figurare vecchio e cieco, condotto
860 6 | materiale, ma sospetto che ti figuri di procacciarmelo indirettamente,
861 5 | balbettano tra sé e sé le loro file di pa pa e ma ma.~E in ciò
862 13 | le noci con le quali fa a filetto, devono essere coperte di
863 14 | ci legano. Le scuole sono fili sottili di ferro, tesi tra
864 9 | Orazio) voi direte che fu la filosofia che li addusse a quella
865 11 | se vuol divenir poetico, filtri attraverso la maraviglia
866 | finché
867 3 | i loro fanciullini alla finestra dell'anima, illuminati da
868 11 | imbecille, quando non è uno che finga e abbia bisogno di darsi
869 12 | finalmente dimenticato i fini. Siamo agricoltori che non
870 11 | cominciò, si può dire, e finì con la morte di due donne,
871 18 | delle cose, non l'eco, o più fioca o più forte, d'altrui voce;
872 12 | squilla può essere stinto e fioco per alcuno, assordato da
873 13 | innocenza, sceglie cantando fior da fiore, ha gli occhi luminosi,
874 17 | E io penso ai panforti fiorati che sono tanto più belli,
875 17 | fanciullesco del panforte fiorato, che generalmente si ammira
876 12 | mille altri lo ripetono fiorettandolo e guastandolo; finché viene
877 14 | crocro? Basta dir fiori o fioretti, e aggiungere, magari, vermigli
878 11 | non è? Non è cuoco e non è fiorista, che i cavolfiori serva
879 20 | nomi senza soggetto. Quando fioriva la vera poesia; quella,
880 12 | verso agli uccelli, e al fischio sembrano uccelli; e non
881 12 | avviene che abbiamo, come fisici, filosofi, storici, matematici,
882 19 | vivere;~ e vita è il sangue, fiume che fluttua~ senz'altro
883 13 | occhi luminosi, purifica nei fiumi dell'oblio e della buona
884 7 | ti penda,~ né paggio né florida ancella;~ ma lieta, ma grata
885 2 | come quando confrontava il fluido parlare di alcuni vecchi
886 19 | vita è il sangue, fiume che fluttua~ senz'altro rumore,~ che
887 11 | maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri;
888 11 | levare al cavolo qualche foglia marcia o bacata, e legare
889 9(15)| come premio a Sergesto, Foloe, una cretese, esperta nel
890 18 | come forse è ragione, si fonderà col tempo, non so se nel
891 5 | loro il fanciullo intimo si fondeva, per così dire, con tutto
892 14 | tesi tra i verdi mai della foresta di Matelda: noi, facendo
893 14 | uccelli, insetti, rettili, che formano per gran parte la poesia
894 13 | vetro che noi dilatiamo e formiamo soffiando.~Lo studio deve
895 15 | che professano soltanto di fornir le pianticelle, i semi,
896 6 | dare un po' d'aiuto, di fornire un poco d'oro al tuo vecchio
897 9 | companatico, vino e vestimenta, da fornirsi alla familia.~Parlando di
898 7 | né le gemme né gli ori~ fornisco, o dolce ospite: è vero;~
899 | fossero
900 | fossimo
901 3 | giorno nell'officina piena di fracasso e senza sole.~Ma in tutti
902 7 | passero~ garrulo e tu!~ Non fragili coppe di Cina,~ la lampada
903 2 | lunga ombra. Per non essere frainteso ripeteva il medesimo pensiero
904 1(2) | ricordo da quel meraviglioso frammento di versione dovuto al mio
905 9 | domano, non sola erba a frasche di salcio e paleo di palude,
906 9 | presentimento della grande fratellanza umana! Non c'è la schiavitù
907 3 | non gli uomini si sentono fratelli tra loro, essi che crescono
908 11 | paterno e materno ai suoi fratellini, e anzi ai suoi zii e nonni.
909 16 | pare che il bello sia nei fregi e che il poetico sia nella
910 3 | la parola grave che ci frena. Egli rende tollerabile
911 8 | pone un soave e leggiero freno all'instancabile desiderio,
912 13 | non di guazza e d'erba fresca. Noi studiamo troppo, per
913 18 | tutto: diranno nulla? Si ha fretta, ai nostri giorni, di vivere;
914 17 | non sei un vanarello o un frignone, cancelli il sorriso, ribevi
915 2 | vecchi savi all'incessante frinire delle cicale, o la resistenza
916 6 | qualcuno a cui piacciono i tuoi frulli e i tuoi lampeggiamenti
917 9 | vende bene; il vino, il frumento che avanzi, lo venda. I
918 9 | gigli e rose, e alberi da frutta, e bugni d'api, e vivai
919 9 | con tanta pace, con tanto fruttato, tra tanto bello, senza
920 1 | giovane in vero di rado e fuggevolmente si trattiene col fanciullo;
921 11(26)| letto. Perché Buta era un fuggi-luce, un vivi-al-lume-di-lucerna,
922 8 | impossibile felicità è con tanto fulmineo disprezzo in chi va avanti,
923 7 | al tuo desco lo spicchio~ fumante di pingue vitella;~ ma fo
924 1 | gli occhi con cui si mira fuor di noi, non vedono più ,
925 14 | in fondo, troppo seri e furbi, per essere poeti. Noi imitiamo
926 2(6) | Così Orlando innamorato e furioso per amore è più drammatico
927 14 | ne avvantaggino i poeti futuri, i quali troveranno divulgati
928 2 | avevano dipinta la prora, che galleggiavano perché ben bilanciate, che
929 7 | a te mattutina~ cantò la gallina.~ Per me tu non ari, o poeta,~
930 15 | quei vasi, dove cresceva il garofano di Geva contadinella. E
931 11(26)| triste comincia a recare ai garruli nidi il cibo, con assiduo
932 17 | mancanza d altro, i cani e i gatti di casa, ma gli scrittori
933 19 | mio gemito:~ se l'assiuolo geme voglio essere~ tra i salci
934 9(15)| esperta nel tessere, con due gemellini alla poppa. Ed è imitazione
935 19 | io voglio, resti un mio gemito:~ se l'assiuolo geme voglio
936 1(2) | sai molt'altre malie de le genti,~ Opere d'uomini e dei...~
937 11 | Così Virgilio, in tempi più gentili, avendo la mira soltanto
938 3 | apparenza la stessa vita germinata da uguale seme in unico
939 5 | gli uni con gli schifi gesti di pedanti: Questa metafora
940 17 | finalmente gli ornati si gettano e si mangia il panforte
941 11 | li avrebbe chiamati, si gettarono gracchiando sull'immenso
942 5 | meditazione. Oh! non le gettavano essi come cose vili che
943 14 | diventi opera nostra.~Noi non gettiamo più il martello contro i
944 5 | di cui non si doveva far gettito.~Pronunziavano essi, i primi
945 15 | cresceva il garofano di Geva contadinella. E star sempre
946 13 | entra per molta parte la gherminella che è cosa da attempati.
947 16 | tanto abituati ai misteri o gherminelle degli autori, i quali, troppo
948 14 | Deve fare a meno di tanti ghirigori, così facili a farsi, di
949 11 | intrecci in mazzetti o in ghirlandette. Egli non sa se non levare
950 19 | il sasso che in fondo vi giacque.~ Nell'aria, io voglio,
951 11 | le belle toppe rosse e gialle, per far di prosa poesia27.
952 14 | aggiungere, magari, vermigli e gialli, e non far distinzione tra
953 15 | in lui? O merlo dal becco giallo, tu hai voluto esser troppo
954 11 | ortolano; un ortolano, sì, o un giardiniere, che fa nascere e crescere
955 13 | Matelda, o la poesia, è nel giardino dell'innocenza, sceglie
956 9 | i suoi cavoli, ma anche gigli e rose, e alberi da frutta,
957 13 | favore dei giudici. Nei giochi dei nostri fanciulli, c'
958 11 | tutta al lavoro e alle pure gioie dei figli, senza guerre
959 1 | udiamo distinto nell'età giovanile forse così come nella più
960 13 | coi greci. Ciò può aver giovato a dare concretezza e maestà
961 9(15)| servitium a proposito di giovenchi in Georgiche, 3, 168, e
962 11 | eterno fanciullo, d'un dio giovinetto, del più piccolo e tenero
963 16 | avvezzi i lettori oggi alle girandole, agli andirivieni, ai viluppi
964 16 | loro tracce, si mettono a girare e pestare su esse; sono
965 15 | abbia papaveri più grandi e girasoli più vistosi, e buttare a
966 12 | canto. Per un secolo, o giù di lì, mille altri lo ripetono
967 1 | ora spicciolate come un giubilo, ora punteggiate come una
968 10 | che è cattivo e brutto non giudica, nel nostro caso, il barbato
969 14 | tempi pare che gl'italiani (giudicandoli da quelli che scrivono in
970 18 | avanti i tribunali ad essere giudicato e classificato: tanto più,
971 11 | la morte di due donne, di Giulia e di Cleopatra, la figlia
972 11 | poema era fatto25.~Ecco Giulio Montano. Questi era un poeta
973 2 | qualche circostanza, per giungere a ciò che importava più
974 3 | e nulla dell'anima sua giungerebbe all'anima dei suoi vicini.
975 9 | orto, con una fonte, e per giunta un po' di selvetta22. Chi
976 13 | onore: invece di badare al giuoco, badiamo a noi: ci stiamo
977 17 | lagrima, e te ne vai. Forse giuri in quel momento di non andare
978 8 | fantasia che lo facciano giustamente ammirabile; sebbene, come
979 6 | dovrebbero essere se non giusti e chiari, vedono comparire
980 17 | affermazione tua stessa. È pensiero giustissimo del nostro Leopardi: «La
981 18 | letterati, senza ragione e senza giustizia. Noi letterati vogliamo
982 | glielo
983 15 | intendi!) si deforma, si fa gobba, come è la schiena dei poveri
984 9 | lavorando alla sua stagione, godendosi la famiglia in casa e le
985 1 | insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito
986 15 | la tua visione, e te la godresti tra te e me, senza quei
987 15 | del poeta, quanto questa gola di gloriola, che si risolve
988 1 | come d'un usignuolo che gorgheggi presso un ruscello che mormora.~
989 11 | avrebbe chiamati, si gettarono gracchiando sull'immenso campo di battaglia,
990 4 | farci scendere a uno a uno i gradini del pensiero, ci trasporta
991 17 | grande, contentati d'una grandezza assai modesta. Sarai considerato
992 12 | può a quelli occhi parere grandissima.~Voi dovete soltanto giudicare (
993 7 | poeta,~ né vigne sassose, né grasse~ maggesi; ma dimmi se più~
994 20 | brutto, calvo o capelluto, grasso o magro: dove nato, come
995 7 | florida ancella;~ ma lieta, ma grata sfaccenda~ per te la tua
996 3 | legge, le quali o squassasse gravi o portasse leggiere, come
997 13 | conquistarci con qualche grazietta il favore dei giudici. Nei
998 3(8) | casa riposte,~ Morbide e graziose, lavoro di mani di donne!~ ~
999 12 | classica, né poesia italiana, greca, sanscrita; ma poesia soltanto,
1000 13 | latini avevano fatto coi greci. Ciò può aver giovato a
1001 12 | esempio, una vera poesia su un gregge di pecore, pronunziano che
1002 14 | rinunzia. Deve lasciar molto greggio e molto imperfetto. Oh!
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