11-condi | condo-gregg | gremb-panfo | papav-sempl | senil-zii
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
2003 5 | uni non intendono più, per senile sordità, l'arguto chiacchiericcio
2004 3 | non avrebbe dentro sé quel seno concavo da cui risonare
2005 2 | importava più e che era più sensibile. Un divino arciere tirava
2006 4 | dicendo di quando in quando le sentenze più comuni e più sublimi,
2007 8 | contro ognuno; e quel Poeta sentì che sopra le fiere e i mostri
2008 11 | più che consolati, e ci sentiamo invasi da un impeto di canto.~
2009 7 | fiori~ che cogli nel verde sentiero,~ nel muro, su le umide
2010 16 | ai viluppi dei pensieri e sentimenti; perché gli autori, attingendo
2011 18 | dirti che dopo morte non sentiremo nulla, di ciò che si dice
2012 17 | XVII.~ ~Ma poi ti sentiresti d'accettarla codesta gloriola?
2013 18 | ciò che si dice di noi. Sentirò o almeno sentirai: non rabbuiarti.
2014 1(2) | udirono il nuovo canto,~ sentirono il dolce suono.~ ~
2015 17 | che, oltre la noia di quel sentirti sempre paragonato, come
2016 17 | ugualmente lodato: ciò che tu sentissi d'aver fatto di meglio,
2017 9 | riescono poetiche, se non sono sentite e dette in persona di chi
2018 3 | volta.~C'è dunque chi non ha sentito mai nulla di tutto questo?
2019 4 | esclama: anch'io vedo ora, ora sento ciò che tu dici e che era,
2020 18 | Prati stesso lo sa, se nel sepolcro qualcosa si sa! E questo
2021 12 | diremo la campana della sera:~ Era già l'ora che volge
2022 7 | e sì grave,~ che cosa ti serbo, sai tu?~ Oh! Rose per letto
2023 19 | piangono,~ io nelle opache sere invisibile~ voglio essere
2024 8 | guardano semplicemente e serenamente di tra l'oscuro tumulto
2025 9(15)| 284; è data, come premio a Sergesto, Foloe, una cretese, esperta
2026 6 | meno apprezzano quei lavori serii, e io minor utile ne ricavo.~
2027 9(22)| ORAZIO, Sermones, 2, 6, 1 sgg.~ ~
2028 9 | ama, chi dice di amare un serraglio di donne. Non è poeta, chi
2029 9 | questi famuli e ministri non servi16. Ma i suoi campi, quelli
2030 11 | perfezione morale, che poté servire di modello a Socrate, quando
2031 9 | il poeta vede bensì i re serviti da molti schiavi; eppur
2032 9(15)| Inoltre Andromaca partorisce servitio: Eneide, 3 327. E c'è l'
2033 9(15)| c'è l'idea e la parola di servitium a proposito di giovenchi
2034 9 | c'è mai nemmeno la parola servus; c'è serva due volte, e
2035 7 | ancella;~ ma lieta, ma grata sfaccenda~ per te la tua dolce sorella;~
2036 17 | perché; al primo venuto, sfogando il cuore, quasi fuori di
2037 14 | abbarbagliati per lo più dallo sfolgorio dell'elmo di Scipio, non
2038 14 | troppo irresoluti, troppo sforzati. E Matelda si allontana
2039 8 | la trova lì e deve fare sforzi per cercarla altrove. E
2040 10 | il male bisogna fare uno sforzo continuo su se stesso, a
2041 3 | senza perché, di cose che sfuggono ai nostri sensi e alla nostra
2042 13 | Matelda; che se dall'una è sgridato e fatto piangere e vergognare
2043 | siccome
2044 17 | fama, è di affermare e con sicurezza e pertinacia, e in quanti
2045 8 | pimpinella, sul greppo in cui siede? E non voglio dire che non
2046 7 | umide crepe,~ su l'ispida siepe.~ Non reco al tuo desco
2047 15 | pazienza si richiede per siffatta coltivazione! Bisogna raccattare
2048 11 | poesia dalla pseudopoesia, in siffatto genere storico?~Se la narrazione,
2049 5 | mondo novello, e adoperi a significarlo la novella parola. Il mondo
2050 9(10)| scostandomi dal Keil. Cfr. per il significato di armenta VIRGILIO, Georgiche,
2051 11 | veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo
2052 6 | merito. Come? Aspetta e sii paziente, ché mi conviene
2053 5 | la emetteva dopo la lunga silenziosa meditazione. Oh! non le
2054 4 | fanciullo, certe filze di sillogismi, sebbene siano esposte in
2055 14 | né nell'idealismo né nel simbolismo. Queste preoccupazioni li
2056 | sin
2057 1 | note dell'usignuolo ora singultite come un lamento, ora spicciolate
2058 | sino
2059 1 | Ossian, vecchi molti degli skaldi. L'aedo è l'uomo che ha
2060 14 | e la dice con parolucce smaccate e dolciate; che scapaccioni
2061 15 | che egli scrive. Allora io smetto il mio verso, e mi metto
2062 14 | con una moina e con una smorfietta, e la dice con parolucce
2063 3 | facendone due cose ugualmente soavi al ricordo. Egli fa umano
2064 10 | poesia; è, come si dice oggi, socialista, o come si avrebbe a dire,
2065 8 | Che volete voi, o poeti socialisti, che dite cose tanto diverse
2066 13 | noi dilatiamo e formiamo soffiando.~Lo studio deve rifarci
2067 13 | quanto a poesia, ciò l'ha soffocata; la poesia non si fa sui
2068 6 | trovarlo, affatturando e sofisticando. Il nuovo non s'inventa:
2069 12 | c'è la contraffazione, la sofisticazione, l'imitazione della poesia,
2070 9 | parlare di Virgilio senza soggiungere Orazio) voi direte che fu
2071 14 | dell'elmo di Scipio, non sogliono seguire i tremolii cangianti
2072 8 | essi sì, poeti fantasiosi e sognatori, e gli altri no? Già, per
2073 17 | preposto, a tali che tu non ti sogni nemmeno di emulare, a tali
2074 14 | soltanto loro e che perciò sol essi sembrano vedere: chioccioline,
2075 | Solamente
2076 3 | da uguale seme in unico solco; e questi sono stranieri
2077 9 | poeta che sa parlare con solennità e gravità di umili cose.~
2078 13 | limpidezza di prima; ed essere soli tra noi e noi. Lo studio
2079 3 | parrebbe di lui la miseria e la solitudine. Egli non avrebbe dentro
2080 5 | solo, quando sono un po' sollevati, giocano e saltano con certe
2081 4 | lasciarti sedurre da una certa somiglianza che è, per esempio, tra
2082 3 | Egli scopre nelle cose le somiglianze e relazioni più ingegnose.
2083 11(26)| assiduo va e vieni, e a somministrarlo bene scompartito col molle
2084 | son
2085 15 | buono e il bello, ma il sonante e l'abbagliante. Oh! non
2086 5 | stupivano volasse e splendesse e sonasse, e fosse loro e diventasse
2087 10 | discorsi, anche i pasti e i sonni, e figurando a noi, per
2088 5 | codesto parlare cadenzato e sonoro non sia naturale né ragionevole.
2089 5 | essi come cose vili che soprabbondano, le parole pur mo nate,
2090 2 | Il dio supremo mosse il sopracciglio e scosse i capelli, «e scrollò
2091 13 | proponiamo, più che altro, di sopraffare l'un l'altro e di conquistarci
2092 15 | risolve in un desiderio di sopraffazione! Quanto sei preso da questo
2093 5 | intendono più, per senile sordità, l'arguto chiacchiericcio
2094 7 | che cinge il grembiule, e sorride;~ lo scinge e s'asside~
2095 6 | direttamente un utile materiale, ma sospetto che ti figuri di procacciarmelo
2096 12 | tutti i tempi e luoghi. La sostanza psichica è uguale nei fanciulli
2097 | sott'
2098 16 | non quel che dici, e non sottintendi nulla, e non hai la pretesa,
2099 16 | di quei pochi, molti si sottrarranno dal dir le tue lodi, per
2100 9 | o della miseria o della soverchianza altrui, lavorando alla sua
2101 11 | maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno,
2102 6 | per graziosi che siano. Le spadacciole sono bellissimi fiori; ma
2103 15 | magari leggendo di sulle spalle dello scrittore ciò che
2104 11(26)| e il dì rosseggiante a spargersi per la terra; e già la rondine
2105 5 | quel momento mi fissi tra spaurito e malcontento con codesti
2106 5 | isosillabiche e omeoteleute (non ti spaventare! è come dire «versi rimati»)
2107 13 | in modo che torniamo a specchiarci nella limpidezza di prima;
2108 13 | dei modelli. Noi abbiamo specchiato il nostro stile nell'arte
2109 12 | essa, ma d'altro ordine e specie. È, poniamo, la coltivazione,
2110 6 | metaforico, cioè che non si spende. Ridi? Intendiamoci. So
2111 6 | dilettano però colui che spera l'utile di quel grano. Capisci?
2112 14 | fare, e lasciar dire così, sperando, se non altro, che se ne
2113 1 | insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente
2114 5 | ora di tristezza ora di speranza ora di timore. Se poi tale
2115 15 | Con tutto questo, che speri tu? Che fine hai? Ritorno,
2116 15 | per un buon raccolto che speriamo d'avere o abbiamo avuto;
2117 18 | per dare addosso ai vivi. Spessissimo. L'invidia sai in che forma
2118 11 | è, sì, per quanto possa spiacere il dirlo, un ortolano; un
2119 15 | via, ma veglio inquieto spiando i quaderni altrui, magari
2120 7 | Non reco al tuo desco lo spicchio~ fumante di pingue vitella;~
2121 17 | essere posposto, con giudizio spiccio o maligno, e anche d'essere
2122 1 | singultite come un lamento, ora spicciolate come un giubilo, ora punteggiate
2123 2 | Non mancava di quelle spiegazioni che chiudono la bocca: «
2124 11 | col pennato fa il capo a spiga a suoi rami di pino, che
2125 3 | al contrario. E a ciò lo spinge meglio stupore che ignoranza,
2126 11 | sono presenti ora al mio spirito, è, sì, per quanto possa
2127 5 | che stupivano volasse e splendesse e sonasse, e fosse loro
2128 10 | la cara anima portando lo splendore e ardore della lampada che
2129 8 | in ciò che altri soglia spregiare, non di chi non la trova
2130 10 | che brucavano e sudavano e spumavano, pur non dice mai (tu vedi
2131 1 | vita, e si copre di bianche spume, e rantola sulla spiaggia.
2132 2 | che era salato, che era spumeggiante. I guerrieri? Portavano
2133 2 | agitato che con le grosse onde spumeggianti si getta contro la spiaggia,
2134 13 | cantando, i fiori che pare spuntino avanti i suoi piedi.~Io,
2135 3 | della legge, le quali o squassasse gravi o portasse leggiere,
2136 1 | e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello. Il quale
2137 9 | altrui, lavorando alla sua stagione, godendosi la famiglia in
2138 11(26)| pastori ricoverarono nella stalla i loro armenti; già la notte
2139 10 | niffolo) non dice mai che stallavano; così della nostra anima
2140 11 | per giorno, di sua mamma? Stamane s'è levata, cara mamma!
2141 16 | meglio o peggio di lui, o standoti a sentire finisce con cantare
2142 | star
2143 | stare
2144 11 | con lui? Io sono pronto a starlo a sentire da un'alba a un
2145 | stata
2146 2 | fanciulli che non c'erano stati mai. Ne parlava a lungo,
2147 14 | di pulire e lustrare le statue belle e fatte. Al più al
2148 19 | lasciar; pendula~ ad ogni stelo, sopra ogni petalo,~ come
2149 | stessi
2150 | stessimo
2151 13 | abbiamo specchiato il nostro stile nell'arte latina, come i
2152 19 | Con l'iridi~ di mille stille sue nel sole unico~ s'annulla
2153 12 | debba occupar d'altro, e stimano, io vedo, che la loro sia
2154 5 | così irragionevole, né stimo un perditempo l'ascoltarti
2155 12 | suono di squilla può essere stinto e fioco per alcuno, assordato
2156 5 | culli o lo danzi! Come sono stolti quelli che vogliono ribellarsi
2157 12 | come fisici, filosofi, storici, matematici, così letterati;
2158 14 | finisce per confondersi con lo stormir delle foglie e col gorgoglio
2159 16 | come vuoi che ascoltino lo stormire delle foglie o il gorgoglio
2160 5 | certi preziosi e numerosi strali di cui non si doveva far
2161 3 | unico solco; e questi sono stranieri a quelli, non d'un solo
2162 2 | o spettacolo più nuovo e strano, s'ingegnava con paragoni
2163 12 | vera poesia, ingrandisce straordinariamente una parvenza, proclamano
2164 11 | meglio, con un torchietto che strappa lì per lì a un salcio: come
2165 2 | getta contro la spiaggia, e strepita e tuona, per dar l'idea
2166 18 | non è possibile udire lo stridio leggiero delle ombre. I
2167 3 | uomo pacifico fa echeggiare stridule fanfare di trombette e di
2168 1 | sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi
2169 8 | cantato e detto: hai cantato strofe e detto verità. E mi viene
2170 11 | pensa, alla mamma, e ci si strugge. Oppure la mamma ha una
2171 15 | sbirciare i vasi del vicino, e struggerci ch'egli abbia papaveri più
2172 15 | te e me, senza quei tanti struggimenti che ci sono per comunicare
2173 12 | con l'altra letteratura «strumentale», e ne ragioniamo allo stesso
2174 14 | continua eleganza è sommamente stucchevole. È come quel pranzo descritto
2175 15 | volta piaciuto; e riusciamo stucchevoli; non basta; diventiamo falsi.
2176 5 | e ha fatto suo pro degli studi degli altri. Sì che l'uomo
2177 14 | imitiamo troppo. E sì, che studiando si deve imparare a far diverso,
2178 20 | cominciarono a narrare a studiare a indagare, quando il poeta
2179 9 | dette in persona di chi stupisce avanti loro, perché appunto
2180 5 | la difficile parola che stupivano volasse e splendesse e sonasse,
2181 3 | E a ciò lo spinge meglio stupore che ignoranza, e curiosità
2182 19 | sole unico~ s'annulla e sublima...~ lasciando più vita di
2183 2 | Qualche volta riusciva sublime, ma senza farlo apposta:
2184 2(6) | poeti corali immediatamente successi alla poesia epica, si diedero
2185 10 | ridicendo che brucavano e sudavano e spumavano, pur non dice
2186 1(3) | quando (9, 315): ~ egli con sufolo molto parava le pecore al
2187 9 | essi. Per esempio, Catone, suggerendo al pater familias che cosa
2188 | sugli
2189 9 | parola che con tanta enfasi suona dalla sua bocca di Titiro:
2190 1 | tra un'ondata e l'altra suonano le note dell'usignuolo ora
2191 18 | quale può essere inferiore o superiore al tuo lodato, ma quasi
2192 8 | senza aggettivo, ha una suprema utilità morale e sociale.
2193 2 | bruciare i morti». Il dio supremo mosse il sopracciglio e
2194 1(3) | come in 2, 150, «pieno di sussurri o di voci», il Ciclope è
2195 11 | di sonno e altre otto di svago. - Oh! qualche volta presso
2196 11 | di rondini o passeri, che sveglia Evandro nella sua capanna,
2197 3 | tollerabile la felicità e la sventura, temperandole d'amaro e
2198 3 | questo? Forse il fanciullo tace in voi, professore, perché
2199 9 | vestimenti; ché poteva cadere in taglio, a proposito della lana,
2200 9 | sua patria nei dintorni di Taranto. Aveva avuto pochi iugeri
2201 16 | e il debitore, presto o tardi, parlerà male del creditore.
2202 11 | sale su una sedia o su un tavolo, ad arringare. Egli non
2203 3 | esasperati e gli annoiati, in un teatro a una bella musica: ecco
2204 1 | brividi, come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo scoperse,
2205 11 | la donna che o tesse la tela o schiuma il paiolo cantando23.
2206 14 | delizie della campagna, teme che lo chiamino arcade;
2207 14 | pezzo tra il sì e il no, temendo d'essere chiamato secentista.
2208 5 | maraviglia; dico a te:~No no: non temere. Tu sei il fanciullo eterno,
2209 14 | Matelda: noi, facendo i fiori, temiamo a ogni tratto d'inciampare
2210 1 | loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono,
2211 3 | felicità e la sventura, temperandole d'amaro e di dolce, e facendone
2212 9 | nato in una culla d'oro, e tende sempre la mano a tutto e
2213 19 | del rio~ anch'io, nelle tenebre, anch'io.~ Se le campane
2214 15 | contro il malocchio di lui tener molta ruta, e guardare che
2215 1 | la nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce
2216 11 | giovinetto, del più piccolo e tenero che fosse nella tribù d'
2217 2 | nell'orecchio. E in ciò teneva due modi contrari: ora ricordava
2218 12 | fanciullo interiore: qualunque tenue cosa può a quelli occhi
2219 8 | tribunizie, o verseggiatori di teoriche sociali, che escludete dall'
2220 1(3) | Odissea, 1, 337 sg. che terminano il primo con oîdas e il
2221 11(26)| dare il nero silenzio alle terre assopite.» E Varo: «Che
2222 1(3) | oltre a essere il nome del terribile Ciclope, è epiteto dell'
2223 14 | sono fili sottili di ferro, tesi tra i verdi mai della foresta
2224 5 | trovatore e custode d'un segreto tesoro di lagrime e sorrisi!. E
2225 11 | fiaccole, e la donna che o tesse la tela o schiuma il paiolo
2226 9(15)| una cretese, esperta nel tessere, con due gemellini alla
2227 1 | nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena
2228 9 | Loda la campagna grande, e tienti alla piccina21.~E Orazio:
2229 5 | i pregi, e il peso e il timbro del loro metallo, e il suono
2230 2 | piuttosto che le bellezze della Tindaride e le voluttà della dea della
2231 5 | volta, e allora si veste, si tinge, grida a giovane. È forse
2232 1 | tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello.
2233 1 | di campanello. Il quale tintinnio segreto noi non udiamo distinto
2234 11 | poetico, in Achille, un tipo di tal perfezione morale,
2235 9 | Un padre di famiglia deve tirare a vendere, non a comprare»10.
2236 2 | sensibile. Un divino arciere tirava l'arco «e per tutto si vedevano
2237 8 | proprio della poesia. Ora tocca a me ragionarci sopra, Chi
2238 3 | fiore che odora, ora vuol toccare la selce che riluce.~E ciarla
2239 9 | alla piccola, quando non toccasse di coltivarla a lui? Ma
2240 12 | giorno che muore, sia di quei tocchi che noi verseggiatori abbiamo
2241 12 | momento fanciulli!), il tocco più poetico è l'ultimo.
2242 3 | che ci frena. Egli rende tollerabile la felicità e la sventura,
2243 2 | s'ingegnava con paragoni tolti da ciò che esso e i suoi
2244 19 | molto: accendere~ io su le tombe mute la lampada~ che irraggi
2245 1 | chiacchiericcio e rispondergli a tono e grave; e l'armonia di
2246 10 | quanto posso, che tu non torca il niffolo) non dice mai
2247 8 | poetico abbondi più in chi, torcendo o alzando gli occhi dalla
2248 11 | fiori alla meglio, con un torchietto che strappa lì per lì a
2249 6 | stesso...Ma egli era Platone.~Tornando a noi, dunque, nessun utile
2250 17 | volta. Ma sei fanciullo, e torni sempre da capo, trovando
2251 13 | nostra anima, in modo che torniamo a specchiarci nella limpidezza
2252 14 | bellezza in tutto e per tutto è totalmente antipoetica; ché la poesia
2253 14 | sì di quelli che fanno tottavì e sì di quelli che fanno
2254 16 | nascondere al cacciatore le loro tracce, si mettono a girare e pestare
2255 9 | lavori per altri, nemmeno una traccia.~L'ideale del poeta è quel
2256 11 | che il verseggiatore ha tradotto, e male; non ha poetato.
2257 9(10)| delicula, oves deliculas. Traduco così, scostandomi dal Keil.
2258 5 | esprimere a sé e ad altri, essi traevano fuori dalla faretra, per
2259 2(6) | anche gli antichi poeti tragici e persino i poeti corali
2260 2 | l'un dopo l'altro e non tralasciandone uno, nemmeno, per esempio,
2261 11 | ogni tratto inseriva albe e tramonti. Pertanto, poiché un tale
2262 15 | contadini, per seminarci e trapiantarci le tante pianticelle; anche
2263 9 | quel vecchiettino Cilice, trapiantato dalla sua patria nei dintorni
2264 9 | fanciullino che, se mai, fece che trascegliessero tra le opinioni dei filosofi
2265 11 | ad arringare. Egli non trascina, ma è trascinato; non persuade,
2266 11 | Egli non trascina, ma è trascinato; non persuade, ma è persuaso.~
2267 18 | tanto più, che i giudici si trasmettono, cursori che stanno eternamente
2268 4 | gradini del pensiero, ci trasporta nell'abisso della verità...~
2269 14 | Guardate i ragazzi quando si trastullano seri seri. Voi vedete che
2270 1 | rado e fuggevolmente si trattiene col fanciullo; ché ne sdegna
2271 2 | lunghi viaggi e le grandi traversie. Così codeste cose narrava
2272 3 | per ogni poco d'agio e di tregua che sia data, si corrono
2273 19 | che qual d'un brivido~ che trema su l'acque,~ fa il sasso
2274 14 | non sogliono seguire i tremolii cangianti delle libellule.
2275 9 | lavoro del suo compagno tribolato. Per questo non Virgilio
2276 11 | e tenero che fosse nella tribù d'uomini salvatici. I quali,
2277 18 | continuare a comparire avanti i tribunali ad essere giudicato e classificato:
2278 8 | irrequiete.~O rimatori di frasi tribunizie, o verseggiatori di teoriche
2279 11 | istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di
2280 1 | scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando la nostra età
2281 4 | di fanciullo ingenuo, che tripudiando o lamentando parli ad altri
2282 11(26)| terra; e già la rondine triste comincia a recare ai garruli
2283 9 | pan duro del suo compagno trito, e vorresse fare il duro
2284 11 | passar le bandiere e sonar le trombe. Getta la sua parola, la
2285 3 | echeggiare stridule fanfare di trombette e di pive, e in un cantuccio
2286 16 | assorda la campagna coi tromboni e i colpi di gran cassa?~
2287 17 | seggiola, o vogliam dire trono, sola: non ha bisogno di
2288 | troppa
2289 15 | diamante puro che una volta trovammo. E sempre, pensando o scrivendo,
2290 17 | e torni sempre da capo, trovando però ogni volta che per
2291 6 | che cosa succede? Questi, trovandoti così fuori di posto, non
2292 16 | non c'è, e perché non lo trovano, ci rimangono male. E se
2293 6 | vederlo, e non t'indurrai a trovarlo, affatturando e sofisticando.
2294 17 | quelli che prima di lui trovarono pur una mica di poesia.
2295 14 | anello nostro, noi abbiamo trovata e magari fatta la gemma;
2296 14 | hanno sempre alle mani cose trovate per terra, nella loro via,
2297 8 | cercavano, e non avervelo trovato, fu difetto, non di poesia
2298 14 | i poeti futuri, i quali troveranno divulgati tanti nomi prima
2299 13 | al puro cristallo che noi troviamo quasi casualmente; e quel
2300 3 | una funzione di festa; si trovino poveri e ricchi, gli esasperati
2301 3(7) | poesie che ho lette: non ne trovo una più poesia di questa!~ ~
2302 13 | può fare da sé, preso e tuffato nell'acqua e menato a bere
2303 3 | impannata al balcone dei loro tuguri e palazzi, contemplando
2304 8 | serenamente di tra l'oscuro tumulto della nostra anima.~A volte,
2305 9 | quando a uno schiavo dài una tunica o un pastrano nuovo, prima
2306 2 | la spiaggia, e strepita e tuona, per dar l'idea d'una moltitudine
2307 2 | bocca: «ubbidite, perché ubbidire...è meglio» «solo devo rimanermene
2308 2 | che chiudono la bocca: «ubbidite, perché ubbidire...è meglio» «
2309 12 | e non sono uccelli, sì uccellatori. Ora io non so dire quanta
2310 11 | per beccare non occhi di uccisi, ma semi di poesia. E che
2311 1 | tintinnio segreto noi non udiamo distinto nell'età giovanile
2312 14 | facciamo l'arte di Giovanni da Udine: eleganti stucchi: ma non
2313 11 | ma non tanto!) più per udir meglio esso, che per farsi
2314 1 | riposato ama parlare con lui e udirne il chiacchiericcio e rispondergli
2315 1(2) | quando udirono il nuovo canto,~ sentirono
2316 4 | quasi mai di vista e di udita. Anzi, non avendo io mutato
2317 3 | troppo cipiglio, e voi non lo udite, o banchiere, tra il vostro
2318 15 | La gloriola vuole mutui uffici. Io devo conversare, e per
2319 12 | canapa, di viti, di grano e d'ulivi, così periti di vanghe e
2320 11 | fatto storico, di quelli ultimi: lo condivano con declamazioni,
2321 3 | che veramente di generi umani ve ne ha due, e non si scorge
2322 7 | sentiero,~ nel muro, su le umide crepe,~ su l'ispida siepe.~
2323 5 | primi uomini, con lentezza uniforme, con misurata gravità, la
2324 11 | un salcio: come a dire, unisce i suoi pensieri con quel
2325 11 | intendere da altrui. È, per usare imagini che sono presenti
2326 20 | riconfondersi nella natura, donde uscì, lasciando in essa un accento,
2327 9 | buone, da cui non possa uscire che poco olio, indolciscile:
2328 15 | efficacia d'un concime che usiamo, e dar loro e riceverne
2329 8 | codeste verità, diremo così, usuali, di cui io ti sono testimone,
2330 | ut
2331 12 | che ci sono cose molto più utili e belle da fare: cioè coltivare
2332 | v'
2333 5 | V.~ ~Tu sai che io ti amo,
2334 17 | altri si rizzino e se ne vadano.~La gloriola non è per te
2335 12 | comincia con far gli stessi vagiti e guaiti in tutti i tempi
2336 19 | dar nuova dolcezza al vagito.~ Voglio la vita mia lasciar;
2337 13 | cristallo pur con le scorie val più d'un vetro che noi dilatiamo
2338 13 | Io, senza insistere sul valore morale del mito tanto esatto
2339 17 | Certo tu, se non sei un vanarello o un frignone, cancelli
2340 3 | o contadino, che zappi e vanghi, e non ti puoi fermare a
2341 20(32)| volte sarebbe orgogliosa e vanitosa, sono veri e propri moniti
2342 8 | vide rotolare per il vano circolo della passione le
2343 20 | i nomi che essi dicono e vantano, sono, sempre o quasi sempre,
2344 3 | anima di chi più non crede, vapora d'incenso l'altarino che
2345 15 | strumenti agricoli, a mano e a vapore. Quanto studio, quanta diligenza
2346 14 | ragioni, e il nome popolare varia, quando c'è, da regione
2347 12 | altri ci fanno su le loro variazioni. Qualche volta il canto
2348 2 | per esprimere il confuso e vasto agglomerarsi d'un esercito
2349 9 | contadino dell'Esperia, come il vaticinio del suo avvento, così il
2350 | ve
2351 9 | schiavi, tra la ferraglia vecchia e l'altra roba d'avanzo,
2352 5 | generale vecchi che nella vecchiaia credono riposta ogni autorità;
2353 5 | È forse il caso di voi, vecchiastri?~A ogni modo, pace. Sappiate
2354 5 | antichissimo, o fanciullo! E vecchissimo è il mondo che tu vedi nuovamente!
2355 13 | occhio i grandi che stanno a vederci; e così facciamo tutto senza
2356 6 | cose è il nuovo, per chi sa vederlo, e non t'indurrai a trovarlo,
2357 14 | trastullano seri seri. Voi vedete che hanno sempre alle mani
2358 9 | ciò che è poetico, non la vedeva. Tanto che noi, se non avessimo
2359 3 | senza lui, non solo non vedremmo tante cose a cui non badiamo
2360 3 | sognare, ricordando cose non vedute mai; quello che parla alle
2361 1 | talvolta non vede più ; è il veggente (aoidós) che fa apparire
2362 19 | che irraggi e conforti~ la veglia dei poveri morti.~ Io tutto
2363 15 | fiori per la mia via, ma veglio inquieto spiando i quaderni
2364 16 | E perché hanno le luci velate dalla catalessi del loro
2365 9 | conclude: «Venda l'olio, se si vende bene; il vino, il frumento
2366 9 | di famiglia deve tirare a vendere, non a comprare»10. Quegli
2367 | vengano
2368 | venne
2369 | venuto
2370 1(2) | pp. 75 sg.):~ L'antico e verace Väinämöinen~ ..............................~
2371 14 | sottili di ferro, tesi tra i verdi mai della foresta di Matelda:
2372 2 | il garrulo monello o la vergine vocale erano dentro lui,
2373 9 | allora più questa miseria e vergogna che non è cessata nemmeno
2374 13 | sgridato e fatto piangere e vergognare come fanciullo battuto,
2375 14 | essere imbrancati né nel verismo né nell'idealismo né nel
2376 12 | arcadica, romantica, classica, veristica, naturalistica, idealistica,
2377 14 | fioretti, e aggiungere, magari, vermigli e gialli, e non far distinzione
2378 2 | secoli non si credono più verosimili. Ma dopo pur trenta secoli
2379 11 | incorniciavano la loro storia verseggiata e declamata con una descrizione
2380 1(2) | meraviglioso frammento di versione dovuto al mio P. E. Pavolini (
2381 8 | della passione le quadriglie vertiginose; e quei tempi erano simili
2382 5 | qualche volta, e allora si veste, si tinge, grida a giovane.
2383 9 | pane e companatico, vino e vestimenta, da fornirsi alla familia.~
2384 9 | schiavi, e così anche dei vestimenti; ché poteva cadere in taglio,
2385 13 | italico non ruzza che ben vestito e ben pettinato: le noci
2386 15 | nostro verso o motivo o vezzo o genere, che sia una volta
2387 2 | carri da guerra e i lunghi viaggi e le grandi traversie. Così
2388 8 | se dura sino ad oggidì, vibrando con dolcezza nelle nostre
2389 8 | lontano. Ma pur nelle cose vicine era quello che cercavano,
2390 3 | giungerebbe all'anima dei suoi vicini. Egli non sarebbe unito
2391 1(3) | aeidein da a privativo e vid- vedere. No: intendo asseverare
2392 12 | furono quelli occhi che videro; e lasciar da parte secento
2393 16 | questo assentimento non ti vien sempre e nemmeno spesso.
2394 | vieni
2395 9 | a grano né a prato né a vigna: una grillaia, uno scopiccio.
2396 | VII
2397 | VIII
2398 5 | gettavano essi come cose vili che soprabbondano, le parole
2399 9 | fare, quando si reca alla villa, conclude: «Venda l'olio,
2400 16 | girandole, agli andirivieni, ai viluppi dei pensieri e sentimenti;
2401 17 | non sia tanto grande da vincere persino la modestia di colui
2402 15 | effetto: che ne diranno? Vincerò, con questo, il tale o il
2403 9 | la schiavitù nell'Italia Virgiliana: nemmeno c'è il salariato,
2404 1(1) | paura della morte come di visacci d'orchi.»~ ~
2405 18 | giorni, di vivere; e le visite ai camposanti fanno perder
2406 11 | faccia questo, vuole che il vispo fanciullo sia un vecchio
2407 8 | poiché le cose assenti, o non viste mai, sono sempre a tutti
2408 15 | più grandi e girasoli più vistosi, e buttare a lui il malocchio,
2409 7 | spicchio~ fumante di pingue vitella;~ ma fo che ti piaccia il
2410 12 | coltivatori di canapa, di viti, di grano e d'ulivi, così
2411 12 | ingiunge. In Italia noi siamo vittime della storia letteraria!
2412 15 | meglio porta alla meta della vittoria e della gloria. Ma poniamo
2413 18 | buon fanciullo saldo, che viva e canti? Questo non ti piacerebbe:
2414 9 | frutta, e bugni d'api, e vivai di piante20. Sì: il poco
2415 5 | nodi, segnate con le più vive impronte, lavorate coi più
2416 3(7) | e chiamavale come cose viventi; offrendo loro quel che
2417 11(26)| Buta era un fuggi-luce, un vivi-al-lume-di-lucerna, uno insomma, che faceva
2418 1(5) | la mal fida Con le destre vocali orma reggendo».~ ~
2419 18 | mezzo della gente, se non vociassimo tanto, non avverrebbe questo
2420 1 | grave impedisce di udire la vocina del bimbo interiore, anzi
2421 17 | sedere su una seggiola, o vogliam dire trono, sola: non ha
2422 | vogliano
2423 14 | lapilli ideali, questi cervi volanti della sua anima? Il nome
2424 15 | Da condurre un esercito a volare sulla bicicletta, tutto,
2425 5 | difficile parola che stupivano volasse e splendesse e sonasse,
2426 6 | bamboleggiare qualche volta, credono volentieri che io bamboleggi sempre,
2427 6 | come egli ha ragione nel volere che i poeti facciano mythous
2428 | volevano
2429 17 | legge, fa che il lettore volgare dica: Come si potrebbe far
2430 12 | sera:~ Era già l'ora che volge il disio~ ai naviganti,
2431 | volle
2432 | voluto
2433 2 | bellezze della Tindaride e le voluttà della dea della notte e
2434 11 | che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di
2435 9 | del suo compagno trito, e vorresse fare il duro lavoro del
2436 | vostra
2437 | vostro
2438 9 | Orazio: Questo era il mio voto: un campicello non tanto
2439 1 | vecchio l'aedo e il bardo? Vyàsa è invecchiato nella penitenza
2440 | X
2441 | XI
2442 | XII
2443 | XIII
2444 | XIV
2445 | XIX
2446 | XV
2447 | XVI
2448 | XVII
2449 | XVIII
2450 20 | XX.~ ~Bene! Dunque riassumo,
2451 17(31)| LEOPARDI, GIACOMO, Pensiero XXIV.~ ~
2452 3 | in te, o contadino, che zappi e vanghi, e non ti puoi
2453 11 | fratellini, e anzi ai suoi zii e nonni. Chi pretende che
|