Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Pascoli
Nuovi poemetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • Il naufrago – il prigioniero.
    • LA VERTIGINE.
      • II.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

II.

 

Oh! se la notte, almeno lei, non fosse!

Qual freddo orrore pendere su quelle

lontane, fredde, bianche azzurre e rosse,

 

su quell'immenso baratro di stelle,

sopra quei gruppi, sopra quelli ammassi,

quel seminìo, quel polverìo di stelle!

 

Su quell'immenso baratro tu passi

correndo, o Terra, e non sei mai trascorsa,

con noi pendenti, in grande oblìo, dai sassi.

 

Io veglio. In cuor mi venta la tua corsa.

Veglio. Mi fissa di laggiù coi tondi

occhi, tutta la notte, la Grande Orsa:

 

se mi si svella, se mi si sprofondi

l'essere, tutto l'essere, in quel mare

d'astri, in quel cupo vortice di mondi!

 

veder d'attimo in attimo più chiare

le costellazïoni, il firmamento

crescere sotto il mio precipitare!

 

precipitare languido, sgomento,

nullo, senza più peso e senza senso.

sprofondar d'un millennio ogni momento!

 

di da ciò che vedo e ciò che penso,

non trovar fondo, non trovar mai posa,

da spazio immenso ad altro spazio immenso;

 

forse, giù giù, via via, sperar... che cosa?

La sosta! Il fine! Il termine ultimo! Io,

io te, di nebulosa in nebulosa,

 

di cielo in cielo, in vano e sempre, Dio!

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License