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Giovanni Pascoli
Nuovi poemetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • Gli emigranti nella luna.
    • CANTO PRIMO. Il brodiag e lo studente.
      • II.
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II.

 

E la luna calante batté gialla

sull'impannata. Netta, senza brume,

stava, sul liscio mar di neve a galla.

 

L'immensa taiga biancheggiava al lume.

Qualche betulla nuda, qualche cono

d'abete, e solchi d'ombra d'un gran fiume.

 

E si levò tra quelle genti un suono

dolce di voce: «Il giovine straniero

giunto tra noi, che parla a noi, ch'è buono...

 

egli sa tutto; vede anche il pensiero

chiuso nei cuori... egli leggeva un giorno

un libro, il libro che ci dice il vero...

 

La Luna, dice, è un'altra Terra, attorno

a questa Terra. E ci si va. C'è gente

che v'andò, che ne parla, ora, al ritorno...»

 

La giovinetta voce piovea lente

le sue parole. Balenava un raggio

or qua or da due pupille attente.

 

E il contadino e il boscaiol selvaggio

e donne e bimbi nella solitaria

capanna, udian la storia del passaggio

 

a quella luna, per il mar dell'aria.

 




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