Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giovanni Pascoli Nuovi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
I.Scórsero i giorni; ancor le notti, a una a una, sempre più stellate e scure; e più tarda e più vana era la luna.
Ma quelli in sogno ecco prendean la scure avanti l'alba. Erano, chi tra un denso nebbione, chi su ventilate alture.
Chi s'arrestava avanti un mare immenso, chi camminava, lungo un colonnato d'enormi pini, tra l'odor d'incenso.
E non vedeva che a sé stesso il fiato cerulo, ognuno, e s'ascoltava il gemito arido, nel silenzio inabitato.
A pini e cerri i pionieri estremi davan la scure per la lor capanna e i nuovi aratri, e per la nave e i remi.
Quella, in un poggio, il tetto avea di canna fiorita ancora. Questa, umida ancora, nereggiava sotto alte iridi, in panna.
Ma tristi gli emigranti erano! Allora uno di tronchi costruì l'altare. E saliva un soave inno, all'aurora,
dallo scosceso Caucaso lunare.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |