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Giovanni Pascoli Nuovi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
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III.lassù. Poneano nel lor campo un sasso, poneano un segno al lor canotto: È mio!
Ma non premeva le lor vie, che il passo di miti renne. Il lor tranquillo mare solo sentiva remigar lo svasso.
Le donne al Mare senza l'acque amare soleano andare all'acqua; ma lontano gli uomini in pace le sentian cantare.
La vecchia fame li rodea... ma il grano c'era, ma gialle non avea le reste; ma già prendeano le falciole in mano.
Il vecchio freddo li pungea... la veste c'era: in dosso alle renne era tuttora. La legna c'era, ma nelle foreste.
E non c'è dì senz'alba, e l'alba è l'ora più bella; e senza fiore non c'è frutto, e il fiore è bello, il fiore è il più che odora.
Ed è bello ogni boccio, anche s'è brutto... Sì; ma il lor mondo, più vicino al dì, era una falce, un'unghia, un filo... e tutto
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