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Giovanni Pascoli Nuovi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
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XI.
E Roma tu la vedesti quando ancor non era. L'acque del sacro Tevere la nave saliva, all'ombra tremula, solcando nel liscio specchio la boscaglia verde. Sul mezzodì videro un colle sparso di pochi tetti; ma quel dì la gente cingea col re, lunghesso il fiume, un'ara, l'ara più grande. Ed in due cori i Salii, giovani e vecchi, avendo al capo rami di pioppo bianco, dissero un lor canto, tripudïando, al domator dei mostri e della morte, ad Ercole sereno, armato appena d'un fortuito tronco d'albero. Ercole nudo, Ercole solo, figlio del cielo, ma né dio né re.
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