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Giovanni Pascoli Nuovi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
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II.Alzò le braccia col cavagno e il fuso, al cielo azzurro, e mormorò: «Madonna del Carmine!» La recchia levò il muso.
«Siete d'età,» l'uomo riprese: «eh nonna? Ma voi siete altra tiglia! A voi fa prode l'aria di monte e l'acqua di Corsonna».
Ma la vecchina non sentì la lode. Smerlucciò tra i castagni, quasi intorno fosse, a qualch'ombra, l'angiolo custode.
Ell'era nata lo stesso anno e giorno! E da vent'anni le diceva il cuore che farebbero insieme anche il ritorno.
«O dunque c'è la diceria, che muore?» «Più troppo!» Dunque non vedrebbe il rosso delle fragole e il nero delle more!
«Addio 'n salute!» «Addio». «L'uno pel fosso, e l'altra prese per uno sgaruglio. Avea le gambe flosce, il fiato grosso.
Tornava a casa. O Vergine di luglio! o bianca nuviletta del Carmelo! La recchia dietro lei qualche cespuglio
brucava, e poi stradava con un belo.
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