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Giovanni Pascoli
Primi poemetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • Il bordone – l’aquilone.
    • CONTE UGOLINO.
      • I.
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CONTE UGOLINO.

 

I.

 

Ero all'Ardenza, sopra la rotonda

dei bagni, e so che lunga ora guardai

un correre, nell'acqua, onda su onda,

 

di lampi d'oro. E alcuno parlò: «Sai

(era il Mare, in un suo grave anelare)

«io vado sempre e non avanzo mai».

 

E io: «Vecchione,» (ma l'eterno Mare

succhiò lo scoglio e scivolò via, forse

piangendo) «e l'uomo avanza, sì; ti pare

 

E l'occhio, vago qua e mi corse

alla Meloria... Di che mai ragiona,

le notti, il tardo guidator dell'Orse

 

ozïando su l'acqua che risuona

lugubre e frangesi alla rea scogliera?...

E vidi te, cerulea Gorgona;

 

e più lontana, come tra leggiera

nebbia, accennante verso te, rividi

l'altra. Io vedeva la Capraia, ch'era

 

come una nube, e lineavo i lidi

della Maremma, e imaginai sonante

un castello di soli aerei stridi,

 

in un deserto; e poi te vidi, o Dante.

 




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