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Giovanni Pascoli Primi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
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I.Ero all'Ardenza, sopra la rotonda dei bagni, e so che lunga ora guardai un correre, nell'acqua, onda su onda,
di lampi d'oro. E alcuno parlò: «Sai?» (era il Mare, in un suo grave anelare) «io vado sempre e non avanzo mai».
E io: «Vecchione,» (ma l'eterno Mare succhiò lo scoglio e scivolò via, forse piangendo) «e l'uomo avanza, sì; ti pare?»
E l'occhio, vago qua e là mi corse alla Meloria... Di che mai ragiona, le notti, il tardo guidator dell'Orse
ozïando su l'acqua che risuona lugubre e frangesi alla rea scogliera?...
e più lontana, come tra leggiera nebbia, accennante verso te, rividi l'altra. Io vedeva la Capraia, ch'era
come una nube, e lineavo i lidi della Maremma, e imaginai sonante un castello di soli aerei stridi,
in un deserto; e poi te vidi, o Dante.
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