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Giovanni Pascoli Primi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
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II.Sedeva sopra un masso di granito ciclopico. Pensava. Il suo pensiero come il mare infinito era infinito.
Lontani, i falchi sopra il capo austero come nave che aspetti il suo nocchiero.
E la Capraia uscìa d'una corona di nebbia, appena. Or Egli dritto stante,
tese le mani al pelago sonante, sì che un'ondata che suggea le rosse pomici, all'ombra dileguò di Dante.
Ed ecco, dove il cenno suo percosse, la Gorgona crollò, vacillò; poi salpava l'eternale àncora, e mosse.
E la Capraia scricchiolò da' suoi scogli divelta, e tra un sottil vapore veniva. O due rupestri isole, voi
solcavate le bianche acque sonore, la prua volgendo dove non indarno voleva il dito del trïonfatore:
alla foce invisibile dell'Arno.
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