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Giovanni Pascoli
Primi poemetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • Il bordone – l’aquilone.
    • CONTE UGOLINO.
      • III.
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III.

 

Avanzarono come ombra che cresca

all'improvviso... quando udii, vicino:

«Conte Ugolino della Gherardesca...»

 

Chi parlava di te, Conte Ugolino?

Uno, fiso nel mare. Oh! tutto in giro,

sotto il turchino ciel, mare turchino,

 

su cui tremola appena al tuo sospiro

un velo vago, tenue! O Capraia,

o Gorgona color dello zaffiro,

 

ferme io vi scòrsi, come plaustri in aia

cerula, immensa. E a' miei piedi l'onda

battea lo scoglio e risorbìa la ghiaia.

 

E nella calma lucida e profonda,

nudo sul trampolino, con le braccia

arrotondate su la testa bionda,

 

era un fanciullo. «Quello» io chiesi «in faccia

a noi?» «Sì, quello.» «Quel fanciullo? il Conte

che rode il teschio nell'eterna ghiaccia

 

«Foglie d'un ramo, gocciole d'un fonte

Egli guardava un tuffolo pescare

stridulo; scosse i ricci della fronte,

 

e con un grido si tuffò nel mare.

 

 

 




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