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Giovanni Pascoli
Primi poemetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • Il bordone – l’aquilone.
    • DIGITALE PURPUREA.
      • I.
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DIGITALE PURPUREA.

 

I.

 

Siedono. L'una guarda l'altra. L'una

esile e bionda, semplice di vesti

e di sguardi; ma l'altra, esile e bruna,

 

l'altra... I due occhi semplici e modesti

fissano gli altri due ch'ardono. «E mai

non ci tornasti?» «Mai!» «Non le vedesti

 

più?» «Non più, cara.» «Io sì: ci ritornai;

e le rividi le mie bianche suore,

e li rivissi i dolci anni che sai;

 

quei piccoli anni così dolci al cuore...»

L'altra sorrise. «E di': non lo ricordi

quell'orto chiuso? i rovi con le more?

 

i ginepri tra cui zirlano i tordi?

i bussi amari? quel segreto canto

misterioso, con quel fiore, fior di...?»

 

«morte: sì, cara». «Ed era vero? Tanto

io ci credeva che non mai, Rachele,

sarei passata al triste fiore accanto.

 

Ché si diceva: il fiore ha come un miele

che inebria l'aria; un suo vapor che bagna

l'anima d'un oblìo dolce e crudele.

 

Oh! quel convento in mezzo alla montagna

ceruleaMaria parla: una mano

posa su quella della sua compagna;

 

e l'una e l'altra guardano lontano.

 




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