Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giovanni Pascoli Primi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
NELLA NEBBIA.
E guardai nella valle: era sparito tutto! sommerso! Era un gran mare piano, grigio, senz'onde, senza lidi, unito.
E c'era appena, qua e là, lo strano vocìo di gridi piccoli e selvaggi: uccelli spersi per quel mondo vano.
E alto, in cielo, scheletri di faggi, come sospesi, e sogni di rovine e di silenzïosi eremitaggi.
Ed un cane uggiolava senza fine, né seppi donde, forse a certe péste che sentii, né lontane né vicine;
eco di péste né tarde né preste, alterne, eterne. E io laggiù guardai: nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.
Chiesero i sogni di rovine: - Mai non giungerà? - Gli scheletri di piante chiesero: - E tu chi sei, che sempre vai? -
Io, forse, un'ombra vidi, un'ombra errante con sopra il capo un largo fascio. Vidi, e più non vidi, nello stesso istante.
Sentii soltanto gl'inquïeti gridi d'uccelli spersi, l'uggiolar del cane, e, per il mar senz'onde e senza lidi,
le péste né vicine né lontane.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |