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Giovanni Pascoli
Primi poemetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • Italy (Sacro all'Italia raminga).
    • CANTO PRIMO.
      • VII.
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VII.

 

Italy allora s'adirò davvero!

Piovve; e la pioggia cancellò dal tetto

quel po' di bianco, e fece tutto nero.

 

Il cielo, parve che si fosse stretto,

e rovesciava acquate sopra acquate!

O ferraietto, corto e maledetto!

 

Ghita diceva: «Mamma, a che filate?

Nessuna fila in Mèrica. Son usi

d'una volta, del tempo delle fate.

 

Oh yes! filare! Assai mi ci confusi

da bimba. Or c'è la macchina che scocca

d'un frullo solo centomila fusi.

 

Oh yes! Ben altro che la vostra rócca!

E fila unito. E duole poi la vita

e ci si sente prosciugar la bocca

 

La mamma allora con le magre dita

le sue gugliate traea giù più rare,

perché ciascuna fosse bella unita.

 

Vedea le fate, le vedea scoccare

fusi a migliaia, e s'indugiava a lungo

nel suo cantuccio presso il focolare.

 

Diceva: «Andate a letto, io vi raggiungo».

Vedea le mille fate nelle grotte

illuminate. A lei faceva il fungo

 

la lucernina nell'oscura notte.

 




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