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Giovanni Pascoli Primi poemetti IntraText CT - Lettura del testo |
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II.«L'orbaco...» ripeté Dore, voltando all'uscio aperto il suo nasetto rosso: «devo aiutarlo: l'ho promesso, a Nando».
«A che fare? io lo so, mamma, e lo posso dir io» fece Rosina: «hanno gli archetti per pigliar qualche cincia e pettirosso!
Povere cincie! poveri uccelletti! non hanno ove posare le zampine nude! coperti i campi, alberi, tetti!
Non hanno che beccar, queste mattine: né un pippolo né un becio: ecco, e costoro tendono... Oh! babbo è troppo buono, infine!»
Parlava, ed attendeva al suo lavoro, stacciando su la conca alta la lieve cenere. E Dore le porgea l'alloro
di su l'uscio, tra un gran bianco di neve.
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