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Giovanni Pascoli
Primi poemetti

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  • Italy (Sacro all'Italia raminga).
    • CANTO PRIMO.
      • IV.
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IV.

 

Italy, penso, se la prese a male.

Maria, la notte (era la Candelora),

sentì dei tonfi come per le scale...

 

tre quattro carri rotolarono... Ora

vedea, la bimba, ciò che n'era scorso!

the snow! la neve, a cui splendea l'aurora.

 

Un gran lenzuolo ricopriva il torso

dell'Omo-morto. Nel silenzio intorno

parea che singhiozzasse il Rio dell'Orso.

 

Parea che un carro, allo sbianchir del giorno,

ridiscendesse l'erta con un lazzo

cigolìo. Non un carro, era uno storno,

 

uno stornello in cima del Palazzo

abbandonato, che credea che fosse

marzo, e strideva: marzo, un sole e un guazzo!

 

Maria guardava. Due rosette rosse

aveva, aveva lagrime lontane

negli occhi, un colpo ad or ad or di tosse.

 

La nonna intanto ripetea: «Stamane

fa freddo!» Un bianco borracciol consunto

mettea sul desco ed affettava il pane.

 

Pane di casa e latte appena munto.

Dicea: «Bambina, state al fuoco: nieva!

nieva!» E qui Beppe soggiungea compunto:

 

«Poor Molly! qui non trovi il pai con fleva!»

 




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